Venerdì 12 Settembre 2025
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Il 1° gennaio 2023 è entrata in vigore in Germania la Legge sulla due diligence delle catene di fornitura (Lieferkettengesetz – LkSG), che impone alle imprese di prevenire violazioni dei diritti umani e ambientali lungo le proprie filiere. Sono soggette a tale legge le aziende con amministrazione centrale, sede principale, amministrativa o legale in Germania. Inizialmente l’obbligo si applicava alle imprese con almeno 3.000 dipendenti in Germania, soglia ridotta a 1.000 dal 1° gennaio 2024.
La LkSG si fonda su convenzioni internazionali e tutela sia i diritti umani (lavoro minorile, lavoro forzato, schiavitù, sicurezza sul lavoro, libertà di associazione, parità di trattamento, sfratti illegittimi), sia l’ambiente (divieto di utilizzo di mercurio e POP, gestione, importazione ed esportazione di rifiuti pericolosi).
Le imprese devono rispettare nove obblighi di due diligence, tra cui: gestione e analisi dei rischi, nomina di un responsabile per i diritti umani, dichiarazione di politica aziendale, misure preventive e correttive, procedure di reclamo, obblighi verso fornitori diretti e indiretti, oltre a documentazione e rendicontazione annuale al BAFA (Ufficio federale per gli affari economici e il controllo delle esportazioni).
Il 29 agosto 2025 il Ministero del Lavoro ha pubblicato un disegno di legge di modifica della LkSG, in vista del recepimento della Direttiva europea sulla due diligence di sostenibilità delle imprese (CSDDD). La novità principale è l’eliminazione dell’obbligo di rendicontazione previsto dalla LkSG, con effetto retroattivo. Restano però in vigore tutti gli altri obblighi, compreso quello di documentazione. L’obbligo di reporting annuale rimarrà invece valido per le imprese soggette alla CSDDD.
Un ulteriore elemento centrale delle modifiche proposte è la riduzione delle ipotesi di sanzioni pecuniarie.
In attesa del recepimento della CSDDD, la LkSG continua a rappresentare un passaggio fondamentale nel percorso della Germania verso una maggiore responsabilità delle imprese lungo le catene globali di fornitura. Le modifiche in discussione mostrano la volontà del legislatore di ridurre gli oneri burocratici e di venire maggiormente incontro alle esigenze delle aziende.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italo-tedesca di Monaco di Baviera - ITALCAM)