Analisi economiche: la ricchezza del polacco medio è di 155 mila zloty

Analisi economiche: la ricchezza del polacco medio è di 155 mila zloty
Venerdì 5 Novembre 2021

Analisi economiche: la ricchezza del polacco medio è di 155 mila zloty

Krzysztof Kutwa, un economista dell’Istituto Polacco dell’Economia, citando i calcoli della Banca Mondiale, ha affermato che la ricchezza attribuibile al polacco medio ammonta a 155.000 złoty. Come sottolineato da Kutwa, la Banca Mondiale ha calcolato questo importo in base al valore di tutte le risorse naturali, incluse foreste, campi e prati, risorse minerarie, nonché capitale umano, capitale generato e degli attivi esteri, dividendolo successivamente per il numero degli abitanti della Polonia. Riferendosi agli investimenti esteri in Polonia, Kutwa ha sostenuto che l’accumulo degli attivi d’investimento esteri non equivale ai benefici sistematici in quanto gli investimenti diretti esteri, come altre forme di investimento di capitale, comportano costi che sono a carico del paese nel quale territorio si investe.

In relazione all’impatto del debito sulla ricchezza delle famiglie, delle aziende nonché dello stato in generale, l’esperto ha sottolineato che il debito delle famiglie polacche è relativamente basso, ammontando nel 2020 al circa 33% del PIL, essendo al di sotto del limite inferiore indicato nella ricerca del Fondo Monetario Internazionale come ottimale per la crescita economica 35%. Come aggiunto da Kutwa, l’indicatore tra il debito e il PIL si mantiene stabile da anni ormai. Come osservato dall’economista, il comportamento dei polacchi per quanto riguarda l'indebitarsi sta cambiando, i nuclei familiari si indebitano di meno per soddisfarei i loro bisogni quotidiani rispetto al passato. Allo stesso tempo però, le famiglie si indebitano in più in merito agli investimenti nonché all'acquisto di beni e servizi legati allo status sociale. Come chiarito da Kutwa, in teoria, il debito dei nuclei familiari rispetto al PIL dovrebbe aumentare, insieme all’aumento del PIL pro capite in Polonia, avvicinandosi ai livelli raggiunti dai paesi sviluppati. La crisi finanziaria del 2008 ha visto ribaltare tutti i fenomeni economici esistenti fino ad allora.

Secondo Kutwa un fattore importante che limita le dinamiche relative al debito delle famiglie, sia in Polonia che nel mondo, è l'aumento della pressione fiscale. Inoltre, l’esperto ha affermato che anche il settore finanziario ha visto l’aumento notevole della pressione fiscale in quanto il potere politico del settore in questione è calato in maniera considerevole rispetto al periodo precedente alla crisi.

Fonte: https://bit.ly/3EIc4O1

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 5 Novembre 2021