Le Big Tech dovrebbero "aggirare" la digital tax britannica

Le Big Tech dovrebbero "aggirare" la digital tax britannica
Giovedì 13 Aprile 2023

Le Big Tech dovrebbero "aggirare" la digital tax britannica

Le più grandi aziende tecnologiche del mondo dovrebbero superare agilmente la tassa speciale del governo britannico sui profitti digitali. In un rapporto pubblicato la settimana scorsa, la commissione per i conti pubblici della House of Commons ha rilevato che la digital tax ha raccolto 358 milioni di sterline da 18 società nel suo primo anno, il 30% in più del previsto, avvertendo però che è improbabile che l’andamento possa continuare.

La nuova tassa sui servizi digitali è stata introdotta nel 2020 come misura temporanea per affrontare le preoccupazioni a seguito dei bassi profitti dichiarati dalle aziende nel settore tech in Regno Unito. Altri paesi, come Francia, Spagna, Italia e Turchia, hanno adottato misure simili. La maggior parte dei paesi, ha affermato che abrogherà la tassazione una volta implementato l’accordo con l’OCSE, consentendo ai governi di tassare una parte dei profitti delle multinazionali direttamente nel paese dove effettuano le loro vendite.

Il Tesoro britannico e l'HMRC hanno anche respinto l'avvertimento del PAC secondo cui numerose società avrebbero eluso la tassa. I funzionari hanno affermato che il sistema fiscale aveva numerosi punti per garantire che i big tech pagassero la loro giusta quota, inclusa l'imposta sugli utili.

Fonte: https://on.ft.com/3Gyibb1

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Giovedì 13 Aprile 2023