Venerdì 20 Settembre 2024
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La crescita dell'economia brasiliana dovrebbe ridursi dal 4,9% nel 2021 all'1,8% nel 2022, dati inferiori alla media mondiale risultando, il prossimo anno, con la peggiore performance tra le economie più rilevanti del pianeta.
I numeri fanno parte del Rapporto sullo sviluppo e il commercio 2021 dell'Unctad (Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo), che cita, nel caso brasiliano, le incertezze politiche e la crisi energetica come fattori negativi per la crescita.
In un rapporto pubblicato a luglio, l'FMI (Fondo monetario internazionale) ha anche classificato il Brasile con la peggiore performance prevista per il 2022 in un elenco di 16 paesi.
Nell’ultimo periodo molti analisti hanno rivisto le proprie previsioni, indicando un scenario addirittura peggiore di quello delineato dall'Unctad.
Alcune istituzioni già stimano una crescita inferiore all'1% per il Brasile il prossimo anno.
L'Unctad stima che la crescita globale rallenterà dal 5,3% di quest'anno al 3,6% nel 2022, lasciando il reddito mondiale ancora del 3,7% al di sotto di quello che sarebbe se fosse mantenuto il trend pre-pandemia.
Ciò rappresenta una perdita di reddito cumulativa prevista di circa 13 trilioni di dollari nel triennio 2020-2022. La produzione mondiale raggiungerebbe solo il livello previsto in base alla tendenza pre-pandemia nel 2030.
Per l'istituzione, politiche timide o, peggio, le regressioni possono spingere la crescita ancora più in basso. La questione è più grave se si considera che la crescita nell'ultimo decennio, dopo la crisi del 2008/2009, è stata la più bassa dal 1945.
Fonte: https://bit.ly/2Z1Cf3m
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)