La Cina sperimenta una maggiore flessibilità per il cambio di valuta estera

La Cina sperimenta una maggiore flessibilità per il cambio di valuta estera
Mercoledì 1 Settembre 2021

La Cina sperimenta una maggiore flessibilità per il cambio di valuta estera

I regolatori finanziari cinesi hanno avviato un programma pilota che permetterà ad alcune società multinazionali di acquistare valute estere a loro discrezione, senza dover chiedere autorizzazione prima di ogni transazione.

La prima parte della sperimentazione si svolgerà nella capitale, Pechino, e a Shenzhen, hub tecnologico della Cina meridionale. Inizialmente coinvolgerà importanti società multinazionali con rating di credito relativamente elevati e mirerà a facilitare l’utilizzo transfrontaliero dei fondi. Per i pagamenti all’estero, le multinazionali saranno in grado di acquistare valute estere, entro certi limiti, e depositare il denaro nei principali conti bancari nazionali dei loro cash pools transfrontalieri.

A Pechino, cinque multinazionali, tra cui il gigante del petrolio Royal Dutch Shell, prenderanno parte a questo processo. Le altre quattro sono imprese di proprietà statale e controllate dal governo centrale cinese, tra queste il gigante petrolifero e chimico Sinochem Group e il conglomerato aeronautico Aviation Industry Corp Of China. L'elenco dei partecipanti a Shenzhen non è stato ancora reso noto.

La nuova norma potrebbe segnare una svolta nel lungo processo di apertura del conto capitale cinese. Attualmente le società multinazionali devono richiedere l'approvazione dello State Administration of Foreign Exchange (SAFE) per l’acquisto di valuta estera in Cina. Tali controlli limitano la possibilità delle imprese di acquistare e vendere valuta estera e sono finalizzati a proteggere il mercato interno dalle fluttuazioni valutarie.

Il programma pilota contribuirà al processo di internazionalizzazione dello yuan, che offrirebbe alla Cina diversi vantaggi, quali, ad esempio, costi di indebitamento inferiori e rischio di cambio ridotto.

L'apertura del conto capitale da parte della Cina continentale è stato un processo lento, poiché Pechino ha mantenuto stretti controlli sui capitali per proteggere l'economia cinese dall’instabilità. Queste restrizioni hanno però compromesso l’attrattiva dello yuan come valuta internazionale.

Inoltre, questa nuova iniziativa standardizzerà le regole e l'amministrazione dei cash pools locali ed esteri delle società multinazionali, al momento gestiti separatamente. L’attuale divisione crea notevoli inconvenienti alle società straniere, che cercano di fare affari in Cina.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Cina)

Ultima modifica: Mercoledì 1 Settembre 2021