Il commercio estero della Turchia fotografato dall’ultimo rapporto dell’Istat (TÜİK) e del Mincomes turco

Il commercio estero della Turchia fotografato dall’ultimo rapporto dell’Istat (TÜİK) e del Mincomes turco
Venerdì 21 Ottobre 2022

Il commercio estero della Turchia fotografato dall’ultimo rapporto dell’Istat (TÜİK) e del Mincomes turco

Secondo i dati prodotti con la collaborazione dell'Istituto statistico turco (TÜİK) e del ministero del Commercio, nel mese di luglio scorso le esportazioni della Turchia sono ammontate a 18,5 miliardi di dollari con un incremento del 13,4% mente le importazioni sono cresciute del 41,4% attestandosi a 29,2 miliardi rispetto all’anno precedente. Nei primi sette mesi del 2022 le esportazioni sono state pari a 144,3 miliardi di dollari (+19,1%) mentre l’import si è attestato a 206,5 miliardi (+40,7%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel complesso l’interscambio totale ha registrato un aumento del 30,9% passando da 267,9 a 350,8 miliardi di dollari mentre il deficit della bilancia commerciale della Turchia è salito a 62,6 miliardi di dollari.

Il rapporto di copertura delle esportazioni e delle importazioni che si era attestato all’82,6% nel periodo gennaio-luglio 2021, è sceso al 69,9% nello stesso periodo di quest'anno.

Nel periodo gennaio-luglio 2022, la Federazione russa ha nuovamente conquistato il primo posto come principale mercato di provenienza delle importazioni turche con acquisti pari a 32,1 miliardi di dollari (chiaramente in larga parte riferibili a combustibili e gas); seguita dalla Cina (23,8 miliardi di dollari), dalla Germania (13,2 miliardi di dollari), dagli Stati Uniti (8,9 miliardi di dollari) e dall'Italia che si piazza al 5° posto con 7,9 miliardi di dollari. Le importazioni dei primi cinque Paesi hanno rappresentato nei primi sette mesi del 2022 il 41,7% degli acquisti totali della Turchia. Interessante segnalare che l’importo pagato dalla Turchia per le importazioni energetiche è aumento del 95,7% a luglio scorso rispetto all’analogo periodo del 2021 (+7,7 miliardi di dollari nel solo mese in considerazione). Se consideriamo il periodo gennaio – luglio del 2022, le importazioni di combustibili hanno subito una variazione del +145% rispetto ai primi sette mesi dello scorso anno passando da 22,6 a 55,5 miliardi di dollari.

Passando ai principali mercati di sbocco delle esportazioni turche, al primo posto si colloca la Germania (12,1 miliardi di dollari), seguita da Stai Uniti (9,3 miliardi), Regno Unito (7,5 miliardi), Italia (7,4 miliardi) e Iraq, Spagna e Francia rispettivamente con 7,3, 5,1 e 5 miliardi di dollari.

Il Ministro del Commercio Mehmet Muş commentando i dati dell’export ha evidenziato l’eccellente performance dall'inizio dell'anno delle entrate provenienti dalla voce “servizi” (+66% nei primi 7 mesi dell’anno rispetto al 2021) che oltrepasseranno l'obiettivo iniziale di 68,5 miliardi di dollari stimato entro il 2022; un risultato, secondo il Ministro, che contribuirà significatamene a migliorare il saldo delle partite correnti della bilancia dei pagamenti. Il Ministro Muş ha poi aggiunto che le esportazioni di servizi svolgono un ruolo chiave nell’economia del Paese facendo affluire valuta forte e sostenendo così l’occupazione e la crescita del PIL.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 21 Ottobre 2022