Contesto e panorama dell’immigrazione economica in Canada

Contesto e panorama dell’immigrazione economica in Canada
Martedì 9 Settembre 2025

Contesto e panorama dell’immigrazione economica in Canada

Negli ultimi anni, l’immigrazione economica ha rappresentato una leva cruciale per lo sviluppo economico e demografico del Canada. Nel solo 2021, il Paese ha accolto oltre 435.000 nuovi immigrati, di cui più della metà rientrava nella categoria “economic immigrants”, ovvero persone selezionate per le loro competenze professionali e livello di istruzione. Questa tipologia di immigrazione ha un impatto diretto sul PIL, sull’innovazione e sulla sostenibilità del sistema pensionistico canadese, in particolare in un contesto di invecchiamento della popolazione nativa. Il Canada, senza questi flussi, rischierebbe un calo demografico e un rallentamento della crescita.

All’interno di questo quadro, anche gli italiani – seppur in numeri contenuti rispetto al passato – continuano a migrare verso il Canada, attratti da opportunità lavorative e di studio. Secondo i dati più recenti, circa 12.000 italiani si sono stabiliti in Canada negli ultimi 13 anni. Nella provincia della British Columbia, una delle destinazioni più dinamiche e multiculturali del Paese, gli immigrati rappresentano quasi il 30% della popolazione. La comunità italiana, radicata già dal XX secolo, oggi è composta da professionisti, imprenditori e studenti che contribuiscono attivamente al tessuto economico e sociale della regione.

La British Columbia, con un PIL che supera i 350 miliardi di dollari canadesi, trae grandi benefici da questi flussi: il sistema produttivo si rafforza grazie all’arrivo di lavoratori qualificati in settori come tecnologia, sanità e formazione. Inoltre, gli immigrati in BC mostrano tassi di imprenditorialità superiori alla media nazionale, contribuendo a creare nuove aziende e posti di lavoro.

Anche per l’Italia, questi scambi migratori rappresentano una duplice opportunità: da un lato si apre un canale per l’internazionalizzazione dei giovani talenti e delle competenze, dall’altro si rafforzano le relazioni economiche e culturali tra i due Paesi. Tuttavia, l’Italia deve affrontare il rischio del brain drain, cioè la perdita di capitale umano qualificato, a meno che non riesca a incentivare programmi di rientro o collaborazioni con le comunità italiane all’estero.

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Canada - West)

Ultima modifica: Martedì 9 Settembre 2025