Craft Beers in Danimarca

Craft Beers in Danimarca
Martedì 4 Aprile 2023

Craft Beers in Danimarca

Con circa 5.5 milioni di abitanti, un piccolo paese se comparato con i suoi più grandi vicini, quali, Germania e Svezia, la Danimarca si colloca tra i primi dieci paesi per consumo pro-capite di birra nel mondo: 70 litri annui per persona, più del doppio rispetto al consumo nostrano.

Il dato interessante è che la fetta di mercato dei birrifici artigianali è in continuo aumento, attualmente livellata a circa il 6%. La birra, infatti, ha sempre fatto parte della cultura danese, della quale si ha traccia, approssimativamente, a partire dal 1370 ac., quando tale bevanda era conosciuta con il nome di “Egtved Girl’s beer”.

Nel continente danese sono due i giganti che hanno formato la cultura brassicola del paese scandinavo: Carlsberg e Mikkeller, due aziende molto diverse tra loro per stile e filosofia d’impresa. Carlsberg, fondata nel 1847, è a tutti gli effetti un'azienda produttrice di birra che si colloca nel novero di Heineken, Budweiser, ecc. Mikkeller, fondata nel 2005, rappresenta, invece, il cuore della rivoluzione delle craft beers.

Come spesso accade nell’universo artigianale, anche in Danimarca, il conformismo derivante dal dominio di importanti imprese locali, ha portato il continente e i Danesi a scoprire/riscoprire e sviluppare un forte interesse verso le birre cosiddette “speciali”. Tale coinvolgimento, sviluppatosi a partire dal 2002 in seguito ad un’importante ripresa economica, ha portato i danesi alla scoperta di una vera e propria passione per “the good life”, ossia, una riscoperta dei processi lavorativi antichi e dei sapori originari. Oggi, si può affermare che il movimento delle craft beers abbia portato i danesi a riscoprire le proprie origini e le proprie tradizioni, portando il tutto ad un nuovo e rivisitato livello di creatività. Adesso, i danesi ricercano prodotti di qualità, sono interessati al cibo e, in particolar modo, alle birre; la sola capitale della Danimarca, Copenaghen, da vent’anni è invasa non solo da ottime referenze locali, ma anche dalle migliori birre provenienti da tutto il mondo. La città è stata, infatti, tra le prime in Europa ad abbracciare la rivoluzione brassicola proveniente dagli Stati Uniti, trasformandosi, gradualmente, in una delle destinazioni birrarie tra le più interessanti dell’UE.

Il Mercato della birra danese in numeri:

Tra il solo 2002 e il 2008, la Danimarca, è passata dall’essere una nazione con appena 19 birrifici artigianali ad una nazione con più di 100, numeri notevoli se si tiene conto del numero di abitati del paese.
Nonostante la quantità di birrifici sia rimasta più o meno stabile negli ultimi dieci anni, c’è stata una crescita sbalorditiva per quanto riguarda la produzione di nuove birre. Nel 2008 sono stati lanciati 647 nuovi tipi di birra danese, nel 2017 la popolazione danese ha potuto gustarsi 1622 nuovi tipi di birre.

Stando ai dati riportati dalla Danish Brewers Association, la Danimarca esporta birra per un valore pari a 5 miliardi di corone danesi (circa 670 milioni di €), con produzioni che si attestano sui 587 milioni di litri annui (al 2020).

Secondo il Danish Export and Investment Fund, nel 2022 c'è stata una diminuzione del 17% del numero di nuove imprese in Danimarca rispetto al 2021. Ma gli imprenditori amanti della birra in Danimarca non hanno rallentato, anzi, un calcolo della Breweries Association mostra che il numero di birrifici danesi nel 2022 è aumentato a 261 rispetto ai 242 birrifici nel 2021: si tratta di un aumento dell'8% e quindi di una crescita leggermente superiore rispetto agli anni precedenti.

The Danish Brewers Association:

Anche nel Paese Scandinavo, come in Italia, esiste un’associazione di categoria per i produttori locali, la “Bryggeriforeningen - Danish Brewers Association”, che dà voce comune ai birrifici e agli impianti di imbottigliamento del paese svolgendo attività di intermediazione tra loro e le autorità governative, nonché, da intermediario primario quando si tratta di politiche commerciali, ambientali, alimentari e sanitarie.
La Danish Brewers Association rappresenta, inoltre, i suoi membri nelle organizzazioni che lavorano a livello internazionale per promuovere gli interessi dell'industria della birra e delle bevande analcoliche e per creare una maggiore consapevolezza della birra come parte di uno stile di vita sano e naturale.

Infine, l'Associazione dei Birrifici è comproprietaria dello Scandinavian Brewery College, uno dei principali istituti di formazione per birrai al mondo.

La Birra e i Danesi:

Ad attestare il forte legame che vi è tra i Danesi e la birra vi sono ricorrenze annuali come la “Copenaghen Beer Week”, dove, la capitale danese, dal 5 al 13 maggio, dedica ben nove giornate all'insegna della birra. Nella città, birrerie, ristoranti, bar e istituzioni culturali aprono le loro porte per permettere di esplorare il mondo della birra, di conoscere alcuni dei migliori birrifici danesi, di assaggiare birre provenienti da tutto il mondo o di partecipare a esperienze ludiche con la birra come il banking, lo yoga e le passeggiate in città.

Tirando le somme:

Stando a quanto detto sinora, possiamo sicuramente affermare che il mercato della birra e, soprattutto, delle craft beers, risulta essere terreno fertile per le imprese che intendono volgere il proprio sguardo e il proprio business oltre i confini nazionali, con interessanti opportunità di insediamento e di sviluppo, insomma, un contesto in cui il Made in Italy brassicolo, con le sue peculiari produzioni dai sapori e dalle sfumature mediterranee può fare la differenza.

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Martedì 4 Aprile 2023