La Danimarca non è lontana da una società cashless

La Danimarca non è lontana da una società cashless
Mercoledì 29 Settembre 2021

La Danimarca non è lontana da una società cashless

Se l’avvento del Covid-19 ha rappresentato una catastrofe sotto la quasi totalità dei punti di vista, l’epidemia ha anche apportato dei cambiamenti che alcuni considerano positivi. Tra questi, il pericolo di contagio causato dalla permanenza del virus sulle superfici ha accelerato il processo di eliminazione del contante, specie in una società già propensa all’utilizzo di forme di pagamento alternative come quella danese.

In un report della Banca Nazionale Danese, è stata registrata una diminuzione dal 28% al 17% dell’utilizzo di banconote e monete in Danimarca presso i principali distributori del paese (Copenhagen Post, 2021). La scarsa domanda di contante ha addirittura portato la Nationalbank a smettere di stampare la propria moneta nazionale nel 2015, esternalizzando questa funzione presso un’azienda francese (The Local, 2014).

Tra i motivi che spingono la Danimarca verso un futuro sempre più cashless svetta la sicurezza. Al momento, la legge prevede che gli esercizi danesi debbano accettare il cash tra le 6 e le 22. Nonostante questo, è possibile rifiutare pagamenti in contanti nelle ore notturne per le attività commerciali che si trovino in zone considerate a rischio rapina.

Inoltre, per i commercianti le banconote portano con sè costi significativi legati al tempo. In un report del 2018, lo Swedish Retail & Wholesale Council aveva stimato che i negozianti svedesi spendessero in media 113 minuti al giorno per la gestione del contante, con costi annessi pari al 4.1% del loro valore (Handelsrådet, 2018). A confronto, le spese relative alla gestione di pagamenti con carta di credito erano pari in media allo 0.4% dell’ammontare delle transazioni (Handelsrådet, 2018). Il graduale allontanamento dal cash è dunque un fenomeno che avvolge l’intera Scandinavia e, di conseguenza, l’economia danese.

A dicembre 2020, alcune banche nel quartiere di Vesterbro a Copenaghen sono diventate le prime nel paese ad eliminare la possibilità di prelevare contanti (The Local, 2020), dando vita ad un trend destinato a coinvolgere sempre più intermediari finanziari.

L’allontanamento definitivo dal contante preoccupa però alcuni osservatori, come Christina Strauss, chairman di De hjemløses Landsorganisation (SAND). In un’intervista al Copenhagen Post datata fine 2020, Strauss osservava come l’impossibilità di prelevare andrebbe a colpire soprattutto le fasce più fragili della popolazione, tra cui i senzatetto e gli anziani. Mentre i secondi restano tendenzialmente meno inclini ad adottare soluzioni di pagamento digitale, per i primi potrebbero presentarsi problemi più strutturali. Strauss sottolinea come, in assenza di sportelli bancari per il prelievo, per i senzatetto sprovvisti di carta di credito diverrebbe impossibile accedere agli schemi di supporto sociale a loro destinati. Il rischio è che alcuni senzatetto possano ricercare contante in altri modi, potenzialmente sfociando nell’illegalità.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Mercoledì 29 Settembre 2021