Danimarca – nuove condizioni aggiunte alle politiche sul sussidio di disoccupazione

Danimarca – nuove condizioni aggiunte alle politiche sul sussidio di disoccupazione
Venerdì 10 Novembre 2023

Danimarca – nuove condizioni aggiunte alle politiche sul sussidio di disoccupazione

Il Paese scandinavo sta vivendo un periodo di grande crescita economica. Il livello di disoccupazione si posiziona ai minimi storici, con percentuali che toccano il 2.5% (statistiche datate agosto 2023), mentre il problema della mancanza di forza lavoro si sta facendo sentire – il 42% delle aziende danese, riporta la Commissione Europea, già dai primi mesi del 2022 ha riscontrato difficoltà durante i processi di assunzione.

All’interno di questo quadro, il governo danese che include i Socialdemocratici, il Partito Liberale di Danimarca, ed i Moderati, insieme ai Democratici Danesi e al Partito del Popolo Danese ha stipulato un nuovo accordo nell’ambito delle politiche sul sussidio di disoccupazione.

Si sa, infatti, che la Danimarca è molto attenta alle politiche sociali collegate al lavoro, offrendo sussidi e supporti economici a chi, nel Paese, si trova in una situazione di disoccupazione.

A partire dal 1° gennaio 2025, le condizioni per ricevere l’assistenza economica cambieranno. Le persone che ricevono kontanthjælp saranno soggette ad un obbligo di lavoro. Il lavoro obbligatorio, quindi, diventerà parte del sistema di prestazioni economiche per la fascia di disoccupati che non soddisfano alcune condizioni di residenza ed occupazione. A loro verrà chiesto di accettare un lavoro indicato dalle istituzioni di competenza, per riuscire ad apportare un contributo alla società, che equivale ad un vero lavoro a tempo pieno.

Più precisamente, tutti i residenti in Danimarca che non soddisfano il requisito di residenza per almeno 9 anni negli ultimi 10 – requisito di residenza - ed il requisito di occupazione a tempo pieno per almeno 2 anni e mezzo negli ultimi 10 anni – requisito di occupazione – avranno l’obbligo di lavorare per ottenere il sussidio.

Questo lavoro obbligatorio deve essere volto a supportare la persona disoccupata nel proprio percorso verso la piena occupazione. Quindi, principalmente, si tratterà di lavori utili, ma anche di tirocini in azienda o lavori con sovvenzioni salariali.

Inoltre, se il cittadino in questione, contemporaneamente segue corsi di lingua danese, dedica del tempo alla ricerca di lavoro, svolge delle attività lavorative part-time, si vedrà ridurre il numero di ore di lavoro obbligatorio.

Il ministro all’Occupazione, Ane Halsboe-Jørgensen, ha così commentato la nuova decisione politica: “In Danimarca, tutti coloro che possono devono lavorare e sostentarsi. È sia ragionevole che più degno per l'individuo. Si tratta di diritti e doveri. Gli immigrati, in particolare le donne di origine non occidentale, devono sentirsi in grado di contribuire e fare la differenza. Devono avere una ragione per alzarsi al mattino. Ora garantiamo tutto ciò con un obbligo di lavoro”.

È il 33% la percentuale di persone attualmente supportate dai sussidi di disoccupazione che hanno origini “non occidentali” (secondo il governo, “non occidentali” significa persone non provenienti da Unione Europea, Stati Uniti d’America, Canada, Australia e Nuova Zelanda, mentre sono il 40%, le donne residenti in Danimarca e di origini “non occidentali” che ricevono i sussidi di disoccupazione.

Altri ministri e portavoce del governo hanno quindi spiegato come questa nuova politica sul lavoro sia stata pensata proprio per loro, per aiutarli ad integrarli e fare in modo che entrino a fare parte della comunità lavorativa; il lavoro obbligatorio è visto come un mezzo per sentirsi parte della società danese e contribuire al suo sviluppo.

Fonte: https://tinyurl.com/4z3kbxkh

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 10 Novembre 2023