Danimarca - Il piano per superare la dipendenza dal gas Russo

Danimarca - Il piano per superare la dipendenza dal gas Russo
Venerdì 20 Maggio 2022

Danimarca - Il piano per superare la dipendenza dal gas Russo

L’Europa è fortemente dipendente dal gas russo. Lo dimostra una stima pubblicata da Eurostat, in cui viene sottolineato come più del 40% del gas, ovvero oltre 380 milioni di metri cubi al giorno e 140 miliardi di mcm all’anno, utilizzato dall’UE, sia proveniente dalla Russia.

La proposta per una soluzione, che permetterebbe all’Europa di essere indipendente dalle importazioni, arriva da Dan Jørgensen, Ministro per il clima e l’energia danese, il quale ha recentemente annunciato il suo totale impegno nella promozione del green energy plan come risposta alla guerra in Ucraina.

Cosa prevede il piano:

La previsione del Ministro è la costruzione di due isole energetiche, situate in punti strategici differenti, che abbiano il potere di alleggerire la dipendenza dell’Europa, ma in primis della Danimarca, dalla Russia.

La prima verrà costruita nel Mare del Nord, posizionata a 80 km a Ovest della penisola dello Jutland, e avrà inizialmente il potere di fornire energia green a 3 milioni di famiglie europee, producendo 3 gigawatt.

La seconda invece, sarà costruita sull’isola di Bornholm, nel Mar Baltico, con una potenza di 2 gigawatt.

Con una superficie di 120 000 metri cubi, grosse quanto 18 campi da calcio, le isole ecologiche verranno collegate a 200 turbine eoliche e forniranno energia a milioni di famiglie europee, con un costo stimato di 210 miliardi di corone.

Insieme saranno in grado di alimentare almeno 5 milioni di case con il potenziale di espandersi a 10 milioni in futuro.

Il ministro danese ha sottolineato, inoltre, come l’energia prodotta non sarà solamente per uso domestico, ma anche per auto, camion, aerei o treni, aiutando e favorendo il completo commercio internazionale.

La prima previsione era quella di rendere operative le isole eoliche entro il 2030, ma ora, la Danimarca, sulla scia della guerra in Ucraina, sta cercando di ridurre, non solo per un fattore ambientale, l’utilizzo e le importazioni di combustibili fossili. Ad inizio 2022, infatti, già il 48.6% del totale proveniva da energia eolica.

La speranza del ministro Jørgensen in una piena e completa collaborazione tra i paesi europei: "L'UE deve diventare indipendente dai combustibili fossili russi il più velocemente possibile e il modo migliore di procedere è che i paesi europei lavorino insieme per aumentare e accelerare la costruzione di energia rinnovabile nel Mare del Nord".

Per questo motivo sono in atto accordi politici con Germania, Belgio e Paesi Bassi per avviare l’analisi dei collegamenti con le isole energetiche.

Si tratta del più grande piano mai messo in atto nella storia danese, dimostrando il forte impegno del Paese a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, dando un contributo significativo agli obiettivi europei in materia rinnovabile.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 10 Giugno 2022