Germania: La ripresa favorita dal Recovery Fund

Germania: La ripresa favorita dal Recovery Fund
Mercoledì 1 Settembre 2021

Germania: La ripresa favorita dal Recovery Fund

L’Italia è parte integrante della catena del valore tedesco, almeno nella sua componente nordica dove le linee di interconnessione logistica sono più brevi. Il volume dell’interscambio commerciale con la Germania è nettamente maggiore nelle provincie di transito della pianura Padana, con picchi oltre i 15 miliardi di euro (2018-2020) registrati a Milano e Verona.

La Lombardia sub-orobica (in particolare il Tetragono industriale Milano-Monza-Bergamo-Brescia), l’entroterra veneto e l’Emilia centrale costituiscono i poli irrinunciabili per la strategia industriale tedesca.

A sud dell’Appennino ligure e tosco-emiliano la presenza commerciale tedesca resta rimarchevole, piazzandosi tra le prime cinque posizioni per interscambio di beni e servizi in ciascuna provincia di queste tre regioni.

La Kerneuropa ovvero lo spazio geoeconomico tedesco, finisce indicativamente ai confini amministrativi settentrionali di Lazio e Abruzzo. Esclude dunque il centro politico (Roma) e il Meridione d’Italia.

L’Italia è l’anello fondamentale nella catena del valore della Germania. La paura del tracollo italiano a seguito dell’epidemia di coronavirus spiega il sostegno tedesco a Next Generation Eu (il cosiddetto Recovery Fund), garantendo per il Belpaese.

Secondo Jens Weidmann, governatore della Bundesbank, presentando le previsioni economiche aggiornate della Bundesbank (Banca Centrale tedesca), la Germania supererà la crisi innescata dalla pandemia entro quest’estate, ritenendo inoltre, di tornare ai livelli pre-Covid.
Tesi rinforzata anche secondo il pool di analisti della BuBa, in cui l'economia tedesca crescerà del 3,7% nel 2021. Attesa una crescita del PIL più elevata anche per il 2022, con un +5,2%.
Riviste al rialzo anche le stime di inflazione, attesa quest'anno al 2,6%, livello più alto dal 2008, con "rischi al rialzo" che potrebbero portare la crescita attorno al 4% entro la fine dell'anno.

Queste ultime analisi, aggiunte all’arrivo del Recovery Fund in Italia, fanno ben presagire per quanto riguarda il proseguire degli scambi commerciali tra i due Paesi, i numeri potrebbero addirittura crescere esponenzialmente.

Ottime notizie anche per quanto riguarda il turismo, infatti l’'Istituto Robert Koch, a partire dal 6.06.2021, non classifica più l'Italia come area a rischio. Chi nei 10 giorni precedenti l'ingresso in Germania è stato solo in Italia, non ha quindi più nessun obbligo, se entra via terra nemmeno di registrazione online. L'obbligo di dimostrare di essere completamente vaccinati, guariti o di avere un tampone negativo (PCR o antigenico) rimane invece per chi entra in aereo. In generale, tutte le persone di età superiore ai 6 anni che fanno ingresso in Germania in aereo sono tenute a presentare prima dell’imbarco una documentazione che provi la vaccinazione, la guarigione o il risultato negativo di un tampone molecolare (PCR) o antigenico (rapido). La documentazione che dimostra di essere vaccinati, guariti o "testati negativi” può essere scritta anche in lingua italiana (oltre che in tedesco, inglese, francese e spagnolo).

Fonti: https://bit.ly/3sW5AXd; https://bit.ly/3ktGmeX; https://bit.ly/3Dngbzl; https://bit.ly/3gEFenF

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Mercoledì 1 Settembre 2021