Introduzione al nuovo piano di politica economica coreana per il 2024

Introduzione al nuovo piano di politica economica coreana per il 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Introduzione al nuovo piano di politica economica coreana per il 2024

Il nuovo piano di politica economica coreana per il 2024 prevede quattro indirizzi politici basati su quattro pilastri: libertà, equità, innovazione e solidarietà. L’obiettivo di questi è in primis di ottenere una ripresa economica che sia realmente percepibile dalla popolazione e in secondo luogo di realizzare riforme strutturali per consentire una crescita economica sostenibile. Gli indirizzi politici si concentrano su: 1) fornire supporto economico alla popolazione coreana; 2) gestire i rischi potenziali; 3) promuovere un’economia dinamica; 4) elaborare misure che vadano a beneficio delle generazioni future.

Il piano prevede un immediato stanziamento di incentivi fiscali per gli investimenti delle imprese in progetti di ricerca e sviluppo e maggiori fondi per gli esportatori. Si stanno inoltre mettendo a punto misure che mirino al contenimento dell’inflazione e dei rischi nel settore finanziario. L’obiettivo è quello di garantire una crescita a lungo termine attraverso l’innovazione e la deregolamentazione per affrontare le principali sfide del Paese, che riguardano anzitutto la sua demografia, ma che vadano inoltre ad incidere sulle problematiche relative al cambiamento climatico.

Inoltre, nel tentativo di stimolare la domanda e sostenere il reddito dei propri cittadini il piano prevede di collocare più del 65% del suo budget fiscale per il 2024 nei primi sei mesi dell’anno. Il budget complessivo di quest'anno è di 656,62 trilioni di won, mentre la spesa destinata alla prima metà dell'anno è stimata a 426,8 trilioni di won (la cifra più alta di sempre mai registrata nel primo semestre).

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze coreano stima una crescita economica del paese del 2,2% nel 2024, grazie, e soprattutto, all’aumento delle importazioni, per cui si prevede un +8,5% nel 2024. 

Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, la Corea deve cercare di ampliare il proprio portafoglio di paesi in cui esportare. Attualmente le sue esportazioni dipendono oltre il 50% da Stati Uniti, Cina e Sud-est asiatico. In questo contesto, l’Unione Europea rappresenta uno di quei mercati strategici essenziali in cui la Corea deve cercare di penetrare per raggiungere l’obiettivo. 

A sostegno degli esportatori, il governo coreano non solo stanzierà una cifra pari a 355.000 miliardi di won, ma ha anche promesso di introdurre un meccanismo di regolamentazione che utilizzi come moneta di scambio per le transazioni commerciali il won coreano, anziché il dollaro statunitense (la valuta di scambio più utilizzata dal paese), al fine di ridurre le ingenti commissioni di transazione applicate per convertire il won in un'altra valuta e per contenere i rischi associati alle fluttuazioni dei tassi di cambio. Il governo coreano vorrebbe introdurre tale nuovo meccanismo di regolamentazione a partire dalle transazioni commerciali che avvengono con i paesi dell'ASEAN. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze coreano sta spingendo per rivedere i regolamenti sul cambio di valuta entro il primo semestre per attuare tale piano. In una sola occasione, nel 2010, la Corea ha permesso l'uso del won come metodo di pagamento con l'Iran, dopo aver acquistato greggio iraniano per un valore di miliardi di dollari. Tra i 10 Paesi ASEAN, l'Indonesia è considerata il primo potenziale Paese ad accettare transazioni commerciali con il won coreano. È probabile che anche le Filippine e il Vietnam seguano presto l'esempio. Una volta adottato il nuovo metodo di pagamento, le imprese coreane potranno consegnare o ricevere importi di transazioni in won coreani attraverso le filiali di Seul delle banche dei corrispondenti Paesi ASEAN. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze coreano vorrebbe estendere il fatto di poter operare transazioni commerciali in won anche con Paesi di altre regioni.

Nonostante la ripresa delle importazioni, il governo coreano sostiene che i consumi e gli investimenti interni rimarranno bassi a causa soprattutto dell'inflazione e dei tassi di interesse elevati. Nel tentativo di promuovere i primi è stato deciso di prorogare di un anno il credito d’imposta temporaneo (scaduto lo scorso dicembre), inoltre si prevede di aumentare temporaneamente l’aliquota di detrazione fiscale al 10% per quelle imprese che decidono di incrementare gli investimenti in progetti di ricerca e sviluppo. Per quelle strutture che intendono investire nei settori quali semiconduttori, batterie, robotica, green e altre tecnologie avanzate, il governo stanzierà circa 52.000 miliardi di won, la cifra più alta di sempre. L’obiettivo della Corea è quello di attrarre nel corso del 2024 una quantità record di investimenti stranieri, pari a 35 miliardi di dollari. Il governo coreano cercherà, inoltre, di quadruplicare gli stanziamenti per gli incentivi alle imprese straniere portandoli a 200 miliardi di won. 

Il Ministero dell'Industria, inoltre, investirà 100 miliardi di won quest'anno per sostenere le imprese locali che cercano di riportare in patria la loro produzione dall'estero. L'importo segna un aumento del + 75% rispetto ai 57 miliardi di won stanziati nel 2023. La Corea prevede inoltre di offrire sconti sulle imposte societarie per 10 anni (rispetto al precedente limite fissato a 7 anni). Per le imprese che investono in industrie strategiche, come i semiconduttori, i display, le batterie e i vaccini, la Corea fornirà una sovvenzione del 45% per gli investimenti effettuati al di fuori dell'area di Seul, rispetto al precedente 21%. Gli investimenti effettuati all'interno dell'area di Seoul riceveranno una sovvenzione del 26%.

L’obiettivo di questi investimenti e misure è quello di cercare di portare l’inflazione al di sotto del 3% entro il primo trimestre del 2024, per poi portarla al 2,6% a fine anno. Si prevede, inoltre, di congelare l’aumento delle tariffe delle varie utenze, come l’elettricità, almeno per il primo semestre, per poi adattarle in base ai prezzi globali del petrolio e ad altri fattori. Un totale di 10.800 miliardi di won sarà dedicato quest'anno per finanziare le politiche di contenimento dei prezzi.

Per stimolare il consumo interno, il governo prevede di offrire una maggiore detrazione fiscale se si utilizza la carta di credito e di lanciare varie campagne ed eventi promozionali per dare maggiore slancio al turismo interno. I piccoli commercianti con meno di 30 milioni di won di vendite annuali potranno godere della riduzione delle tariffe dei costi dell’elettricità e del programma di rimborso degli interessi pari a 2.300 miliardi di won, che sarà attuato quest'anno. Il governo ha anche fissato l'obiettivo di attrarre 20 milioni di visitatori stranieri nel 2024. A proposito di ciò, i turisti provenienti da Cina, Vietnam, Filippine, Indonesia, India e Cambogia saranno esentati dal pagamento delle tasse per la richiesta del visto.

Sulla scia dell'aumento del debito delle famiglie, il governo si è impegnato a ridurre il rapporto tra debito e prodotto interno lordo al 100% entro il 2027.

Per far fronte alla crescente carenza di manodopera, il governo prevede di aumentare il numero di lavoratori migranti da 172.000 (nel 2023) a 260.000 (nel 2024).

Fonte: http://tinyurl.com/2x5b4c56

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)

 

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024