L'economia britannica tra prospettive contrastanti: a marzo l'inflazione si è attenuata ma la produzione è diminuita

L'economia britannica tra prospettive contrastanti: a marzo l'inflazione si è attenuata ma la produzione è diminuita
Giovedì 13 Aprile 2023

L'economia britannica tra prospettive contrastanti: a marzo l'inflazione si è attenuata ma la produzione è diminuita

La produzione britannica è diminuita nel mese marzo, con l'indice PMI del S&P Global/CIPS UK che è sceso a 47,9 da 49,3 a febbraio, indicando una contrazione dell'attività.

Rob Dobson, direttore di S&P Global Market Intelligence, ha affermato che il calo delle esportazioni continua ad influenzare in maniera significativa la domanda, compensando la una modesta ripresa del mercato interno.  Gabriella Dickens, economista britannica senior presso Pantheon, ha riferito che l'aumento della produzione manifatturiera è stato generato dagli ordini arretrati delle aziende, escludendo però effetti a lungo termine, "gli investimenti delle imprese rimarranno deboli quest'anno, a causa dei tassi di interesse più elevati e dell'annuncio tardivo da parte del governo della spesa prevista nel bilancio”.

L'Eurozona ha visto una crescita marginale della produzione manifatturiera, con l'indice di produzione al massimo degli ultimi 10 mesi di 50,4, in leggero aumento rispetto al 50,1 di febbraio. Tuttavia, il PMI complessivo ha registrato un leggero calo, passando dal 48,5 di febbraio ai 47,3 di marzo, il minimo di quattro mesi.

A livello nazionale, il quadro mostra diversi risultati: alcuni paesi, come la Grecia e la Spagna, sono cresciuti, mentre altri hanno faticato. La Germania, potenza economica europea, ha registrato un minimo di 34 mesi facendo registrare 44,7 sull'indice PMI manifatturiero.

Australia, Svizzera, Norvegia e Regno Unito si sono uniti agli Stati Uniti e alla Banca centrale europea nell'alzare i tassi sui prestiti per un totale di 200 punti base. A marzo si è assistito al crollo di due banche statunitensi, con l'acquisizione della banca Credit Suisse da parte di UBS che ha sollevato preoccupazioni sulla stabilità finanziaria. I principali banchieri centrali del mondo stanno contemplando una fine anticipata dei loro aumenti dei tassi d’interesse, ma la decisione dell'OPEC di tagliare la produzione di petrolio ha fatto impennare i prezzi, influenzando così la pressione inflazionistica.

Tuttavia, nonostante questo, l'inflazione annuale dell'Eurozona è scesa bruscamente dall'8,5% di febbraio al 6,9% di marzo, in gran parte a causa del crollo dei prezzi dell'energia, che ha allentato la pressione sul costo della vita. L'agenzia statistica dell'UE Eurostat ha dichiarato che l'inflazione core, che esclude elementi come carburante e cibo, è leggermente aumentata dal 5,6% a un nuovo massimo storico del 5,7%.

I dati sull'inflazione per il Regno Unito per marzo non sono stati ancora pubblicati, ma i dati per febbraio hanno mostrato un aumento dell'inflazione complessiva dal 10,1% al 10,4%, mentre l'inflazione è aumentata dal 5,8% al 6,2%.

Fonte: https://bit.ly/3MBecOU

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Giovedì 13 Aprile 2023