L’ottimo anno dell’industria danese

L’ottimo anno dell’industria danese
Giovedì 2 Marzo 2023

L’ottimo anno dell’industria danese

Nel 2022, l’industria danese ha goduto di ottima salute: stando ai dati pubblicati da Danmarks Statistik, infatti, il fatturato dell’intero comparto industriale, compresi gli input di materie prime, ha raggiunto i 1093 miliardi di corone danesi (pari a circa 146 miliardi di euro), in crescita del 18% rispetto al 2021. Va notato che le statistiche sono compilate a prezzi correnti; quindi, i risultati devono essere visti in parte alla luce del recente andamento dei prezzi.

Se si considera solo l’industria (escludendo quindi il settore estrattivo, che ha goduto di un’annata di anomala floridità dovuta all’invasione russa in Ucraina), la crescita è stata del 56,9% rispetto all’anno precedente. Tale crescita si deve principalmente ai due settori farmaceutico (+30% rispetto al 2021, +356% rispetto al 2008) e alimentari-bevande-tabacchi (+18.6% rispetto al 2021, +31% rispetto al 2008), che sono i due maggiori gruppi per fatturato e per occupazione dell’industria danese. I due gruppi rappresentano complessivamente il 38,8% del fatturato totale e il 27,0% dell'occupazione industriale.

Un dato interessante legato all’andamento del settore farmaceutico è che, dal 2008 al 2022, le vendite di prodotti medici e farmaceutici sono passate da 42 a 160 miliardi di corone danesi (+380%). Questa crescita notevole è in buona parte dovuta all'aumento delle esportazioni verso gli Stati Uniti e la Cina in particolare, passate da valere 7 miliardi di corone danesi nel 2008 a 62 miliardi di corone danesi nel 2022. Tale crescita però non si può sovrapporre a quella dell’industria farmaceutica in sé, dato che le vendite di prodotti medici e farmaceutici possono avvenire in diversi settori e, allo stesso modo, le aziende appartenenti all'industria farmaceutica possono avere vendite di prodotti che non rientrano in questo gruppo.

Il gruppo dell'industria farmaceutica rappresenta una quota relativamente maggiore del fatturato dell'industria rispetto all'occupazione nel 2022, con una quota di fatturato del 18,4% ma solo l'8,7% dell'occupazione: questo è chiaro indice dell’alto valore aggiunto di tale industria.
Allo stesso modo, l’industria chimica e della raffinazione è quarta per quota di fatturato nel 2022, ma tra le ultime come quota di occupati. All'estremo opposto si trova l'industria metallurgica, che rappresenta il 6,7% del fatturato dell'industria e il 12,2% dell'occupazione. Il settore alimentare, primo per quota di fatturato, è anche primo come numero di occupati, con il settore dell’industria meccanica che occupa una frazione leggermente inferiore di dipendenti.

Altri settori che hanno riscontrato una crescita significativa, a partire dal 2008, sono quello chimico e della raffinazione del petrolio cresciuto del 61,1%, quello dell’ingegneria meccanica (che include le turbine eoliche) con il 49,2%, e quello dell'elettronica, che include i dispositivi medici, con il 40,7%.


(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
 

Ultima modifica: Giovedì 16 Marzo 2023