Il mercato del lavoro edile danese ristagna

Il mercato del lavoro edile danese ristagna
Giovedì 3 Agosto 2023

Il mercato del lavoro edile danese ristagna

In Danimarca è stato rilevato come il 38% degli annunci di lavoro pubblicati da aziende nel settore dell’edilizia e delle costruzioni rimangano senza risposta. Questa percentuale è in aumento rispetto all’anno passato, quando il 37% degli annunci aveva esito negativo.

La conseguenza di questi dati è che quattro aziende su dieci devono rinunciare alla ricerca. Secondo Maria Schougaard Berntsen, vicedirettrice di TEKNIQ Arbejdsgiverne, non ci sarebbero segnali che indichino una ripresa e sarebbe dunque necessario trovare quanto prima soluzioni a lungo termine. La situazione attuale si ripercuoterebbe in ultimo sui clienti, che sarebbero costretti ad aspettare più a lungo.

 

I livelli regionali

Le regioni “peggiori” sotto questo punto di vista sono lo Jutland Occidentale e lo Jutland Meridionale, dove gli annunci di lavoro falliti raggiungono quote del 50% e del 48% rispettivamente. Un leggero miglioramento avviene invece nello Jutland Settentrionale, dove la percentuale di inserzioni trascurate è scesa dal 42% dello scorso anno al 33%.

Il livello più stabile è riportato nell’area metropolitana di Copenhagen, dove la percentuale è aumentata dal 33% al 34%. La tendenza in aumento si conferma nelle restanti tre regioni (Jutland Orientale, Fyn, Zelanda), con incrementi tra il 5% e il 10%.

 

Una possibile opportunità

La situazione attuale potrebbe costituire una consistente opportunità per aziende nel settore, che potrebbero offrire i propri servizi alle aziende già presenti nel mercato danese attraverso attività di subappalto. L’entrata nel mercato, però, potrebbe non essere così semplice. Il nuovo accordo sull’ambiente di lavoro, adottato in primavera, potrebbe porre nuove difficoltà.

 

L’accordo nei dettagli

Il nuovo accordo sull’ambiente di lavoro è stato concluso ad aprile dalla maggioranza dei partiti impegnati in Parlamento. L’obiettivo dell’accordo è di combattere il dumping sociale.

Nonostante non esista una definizione universale del fenomeno, la pagina ufficiale dell’Unione Europea definisce il social dumping come “la pratica per cui i lavoratori ricevono una retribuzione e/o condizioni di lavoro e di vita inferiori a quelle previste dalla legge o dai contratti collettivi nel mercato del lavoro in questione, o comunque prevalenti”.

La Danimarca sta compiendo sforzi importanti per combattere il fenomeno: 168.3 milioni di corone all’anno sono stati destinati a questo obiettivo tra il 2023 e il 2026. Su questo fronte, il nuovo accordo prevederebbe l’inserimento in una “lista nera” per le aziende sanzionate per utilizzo di manodopera illegale. A queste aziende verrebbe preclusa la possibilità di partecipare a gare d’appalto pubbliche. Criteri chiari per l’inserimento nella lista nera sono però ancora da definire.

 

Conclusioni

Come menzionato, l’attuale carenza di manodopera nel settore dell’edilizia danese rappresenta un’opportunità per aziende che si occupino o vogliano entrare nel settore del subappalto. In questo caso, particolare attenzione dovrebbe essere prestata agli sviluppi per quanto riguarda le regolamentazioni esistenti in Danimarca, in quanto è probabile che il recente accordo sull’ambiente di lavoro porti a un aumento della selettività da parte delle aziende operanti nel settore.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Giovedì 3 Agosto 2023