Il nuovo piano net zero del Regno Unito mira a ridurre emissioni e costi

Il nuovo piano net zero del Regno Unito mira a ridurre emissioni e costi
Giovedì 30 Marzo 2023

Il nuovo piano net zero del Regno Unito mira a ridurre emissioni e costi

Il governo ha presentato un nuovo piano per ridurre la produzione di gas serra e abbassare i costi energetici investendo in energie rinnovabili e nel nucleare, con l’obiettivo di diventare uno dei paesi con il costo dell’energia più basso in Europa entro il 2035. Il piano Net Zero prevede numerose misure per ridurre le emissioni, tra cui l'annuncio dei primi siti di “cattura del carbonio”.

La strategia - chiamata Powering Up Britain - è in gran parte focalizzata sull'aumento dell'energia green in UK - eolica, solare e nucleare - che si spera ridurrà emissioni e costi energetici. Il primo ministro Rishi Sunak ha dichiarato: "Stiamo lavorando duramente per garantire la nostra sicurezza energetica a lungo termine, in modo da poter abbassare i prezzi dell'energia".

Il piano, che arriva a circa 1.000 pagine, include numerose proposte tra cui:

  • Isolare circa 300.000 abitazioni grazie allo schema ECO+ (Great British Insulation Scheme);
  • Conferma del finanziamento da 240 milioni di sterline per progetti sull’idrogeno green;
  • Lancio del piano Great British Nuclear per sostenere la crescita dell'industria nucleare in UK;
  • Maggiore flessibilità e pianificazione per uno sviluppo eolico e solare offshore;

Il governo ha inoltre annunciato la creazione di alcuni siti per lo stoccaggio di carbonio. I tre siti a Teesside rimuoveranno la CO2 prodotta durante la combustione di combustibili fossili, immagazzinandola direttamente sotto il Mare del Nord.

Il dott. Paul Balcombe, docente senior di ingegneria chimica ed energie rinnovabili presso la London Queen Mary University, ha dichiarato: "Investire in nuove infrastrutture energetiche a basse emissioni di carbonio è un ottimo punto, ma il modo più sostenibile per ridurre le emissioni di carbonio e aumentare la sicurezza energetica è ridurre la nostra domanda di energia elettrica. L'intenzione dichiarata di isolare 300.000 su più 20 milioni di case è chiaramente insufficiente, in quanto la maggior parte delle case in UK  non sono termicamente isolate".

Le società energetiche hanno affermato che tuttavia questa strategia è stata un'occasione persa per affrontare alcune questioni sul collegamento delle nuove energie rinnovabili alla rete elettrica. Lucy Yu, CEO del Center for Net Zero, un think tank di proprietà di Octopus Energy, ha dichiarato che: "L'accelerazione del processo di pianificazione per i nuovi sviluppi di energie rinnovabili è sicuramente benvenuta, ma deve essere accompagnata da riforme che rendano più facile, più veloce ed economico per ottenere una connessione alla rete."

Le misure dovrebbero includere un'estensione di tre anni (fino al 2028) del programma che offre alle famiglie britanniche £ 5.000 per sostituire le loro caldaie a gas con pompe di calore. Mantenere basse le bollette energetiche dei consumatori è un obiettivo chiave di questa strategia. Il governo ha affermato di riconoscere che uno dei modi principali per ridurre le bollette è aumentare l'energia rinnovabile ma anche separare elettricità dai prezzi del gas. Al momento il Regno Unito ha ancora bisogno di gas naturale per soddisfare la sua domanda energetica, influenzando così il costo finale dell'elettricità. Giovedì sono comunque attesi ulteriori annunci, tra cui nuovi investimenti nell'energia eolica offshore.

Fonte: https://bbc.in/3KkcShR

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Giovedì 30 Marzo 2023