Mercoledì 11 Dicembre 2024
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Si è tenuta il 12 aprile a Palazzo Querini Stampalia a Venezia la cerimonia di premiazione dell’XI Edizione del Premio Impresa Ambiente, il più importante riconoscimento italiano del settore, organizzato dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo assieme ad Unioncamere e, per la prima volta, con il sostegno di Assocamerestero e Stazione Sperimentale del Vetro. A vincere sono state le aziende italiane ed estere che hanno messo al centro della propria proposta unica di valore gli obiettivi di sostenibilità, risparmio energetico e rispetto dell’ambiente indicati dall’Agenda 2030 dell’ONU.
La cerimonia è stata aperta dai saluti del Presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo Massimo Zanon: “Guardare al futuro per rispetto alla nostra storia". Così Zanon commenta la premiazione del Premio Impresa Ambiente e riprende: "Il nome di Venezia evoca in modo inconfondibile, nel mondo della produzione e dei traffici, un senso innegabile di storia consolidata, di sviluppo economico, di relazioni tra le genti. E, per l'appunto, è sintomatico che la Camera di Commercio di Venezia Rovigo sia in prima linea nell'assecondare e coltivare il futuro attraverso il rispetto e la valorizzazione di tutto ciò che preserva l'ambiente nel quale viviamo. La frontiera della modernità passa anche attraverso queste cose.”
A seguire, a salutare i presenti, è salito sul palco il Presidente di Unioncamere Andrea Prete che ha affermato: “Con questo premio, oggi giunto alla undicesima edizione, si è voluto dare visibilità alle scelte innovative delle imprese: l’innovazione è la strada maestra per uno sviluppo sostenibile. Lo dimostrano gli ambiti in cui queste imprese hanno scelto con convinzione di operare ed esprimere la propria creatività. Ambiti prioritari - come il settore energetico-industriale, il contrasto alle emissioni di carbonio, la piena attuazione dei principi dell’economia circolare nel rimettere in circolo la materia - pienamente coincidenti anche con le politiche ambientali europee e nazionali, a dimostrazione del fatto che le imprese sanno scegliere l’innovazione per migliorare il proprio modello di business.”
È intervenuto, poi, in live streaming il Presidente di Assocamerestero Mario Pozza: “La sostenibilità si conferma sempre più un fattore cruciale nelle strategie di sviluppo delle aziende, sia in ambito nazionale che oltre i nostri confini. Questa importante iniziativa, che siamo orgogliosi di aver supportato per la prima volta lo ha dimostrato, riuscendo a convogliare le migliori best practice e puntando i riflettori su tante realtà italiane ed estere impegnate in uno sviluppo sostenibile dei loro prodotti e servizi. Anche le Camere di Commercio italiane all’estero, da sempre impegnate nella valorizzazione del saper fare italiano – continua Pozza - stanno specializzando le loro competenze e la loro offerta di servizi evidenziando una sempre maggiore sensibilità verso il tema della sostenibilità. E lavorando in rete anche con il sistema camerale italiano, sono dunque in grado di sviluppare percorsi di orientamento e supporto personalizzati alle aziende, per consentire loro di affrontare i mercati internazionali con un’attenzione particolare non solo all’ambiente, ma anche all’innovazione e al benessere economico e sociale.” Clicca qui per ascoltare l'intervento
Successivamente sono intervenuti per i saluti istituzionali Francesca Salvemini, Capo della Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente, e Massimiliano De Martin, Assessore all’Ambiente del Comune di Venezia. I saluti istituzionali si sono conclusi con la lettera del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, letta dalla giornalista Maria Pia Zorzi, presentatrice del Premio.
Presenti in sala anche Antonino Belcuore e Rosario Condorelli (rispettivamente Commissario Straordinario e Segretario Generale della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia – Catania, Ragusa, Siracusa) ed Emanuela Fattorel, Segretario Generale della Camera di Commercio di Venezia Rovigo. In live streaming sono intervenuti la Camera di Commercio di Torino, Riccardo Breda Presidente della Camera di Commercio di Maremma e Tirreno, la Camera di Commercio di Torino, Stefano Landi Presidente della Camera di Commercio dell’Emilia, la dott.ssa Maria Cristina Busi Ferruzzi Presidente della Camera di Commercio Italiana in Albania. Con un video messaggio è intervenuto anche Alberto Olivo, Segretario Generale della Camera di Commercio di Trento. Hanno inviato i saluti anche Giovanni Da Pozzo e Maria Lucia Pilutti, rispettivamente Presidente e Segretario Generale della Camera di Commercio di Pordenone-Udine.
Ad aggiudicarsi i premi sono stati dei progetti all’avanguardia nei settori dei servizi per l’innovazione alle imprese, della moda, della produzione di batterie al litio, del riciclo dei mozziconi di sigaretta, della valorizzazione di rifiuti industriali, delle farine sostenibili, della produzione di radiatori e sistemi di ventilazione meccanica controllata, della stamperia.
Nella categoria Migliore Gestione per lo Sviluppo Sostenibile è stata premiata Environment Park S.P.A., una impresa di Torino che si occupa di fornire servizi per l’innovazione delle imprese ad emissioni Zero di CO2. L’azienda ha lanciato un ambizioso progetto per eliminare completamente le emissioni climalteranti del parco scientifico di Torino entro il 2030, diventando così un modello globale di sostenibilità. Il progetto coinvolge investimenti in infrastrutture green, innovazioni tecnologiche e promozione di una cultura aziendale improntata alla sostenibilità creando, inoltre, una comunità energetica virtuale coinvolgendo diversi stakeholder; si inserisce, infine, nella strategia di decarbonizzazione della città di Torino. Le azioni previste includono efficientamento energetico, uso di energie rinnovabili e sviluppo di tecnologie per la cattura del carbonio e la mobilità sostenibile. La Camera di Commercio di riferimento per l’azienda è la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino. Per l’azienda ha ritirato il premio il CEO Matteo Beccuti.
Nella categoria Miglior Prodotto o Servizio per lo Sviluppo Sostenibile (micro-piccole imprese) a vincere è stata Ohoskin srl, azienda di Catania che si occupa della produzione di un’alternativa alla pelle dagli scarti delle arance e dei cactus. Ha, infatti, creato un tessuto spalmato innovativo utilizzando sottoprodotti industriali di arance e fichi d'India, come alternativa sostenibile alla pelle animale. Questa scelta mira a privilegiare la durabilità rispetto alla biodegradabilità, utilizzando materie prime locali e plastica riciclata, riducendo così significativamente le emissioni di CO2 e l'uso di prodotti chimici. Il progetto rappresenta un'innovazione sostenibile nel settore tessile, offrendo una soluzione etica ed ecologica alla produzione di pelle animale, con un processo che valorizza i rifiuti agricoli e promuove l'economia circolare. Questo tessuto bio-based offre un'alternativa di alta qualità nel mondo della moda, incoraggiando altre aziende a seguire l'esempio e adottare soluzioni sostenibili. La Camera di Commercio di riferimento per l’azienda è la Camera di Commercio del Sud Est Sicilia. Adriana Maria Santanocito, CEO & coFounder dell’azienda ha ritirato il premio.
Nella categoria Miglior Prodotto o Servizio per lo Sviluppo Sostenibile (medie-grandi imprese) a vincere è stata Flash Battery Srl, azienda di Sant’Ilario d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, che si occupa della produzione di batterie al litio. L’azienda si distingue nel settore dell'accumulo di energia con batterie al litio innovative, utilizzando la chimica litio-ferro-fosfato (LFP) priva di cobalto, garantendo sicurezza, lunga durata e massima autonomia. La tecnologia proprietaria "Flash Balancing System" monitora costantemente il corretto funzionamento delle batterie, consentendo interventi di manutenzione senza fermare la produzione. Questa scelta sottolinea l'impegno verso la sostenibilità ambientale, riducendo il rischio di incendi e surriscaldamenti e promuovendo cicli di vita estesi, riducendo così i rifiuti di batterie. Inoltre, la capacità di produrre batterie LFP di grandi dimensioni soddisfa le esigenze industriali, garantendo potenza e affidabilità senza compromettere la sicurezza e l'efficienza energetica. La Camera di Commercio di riferimento per l’azienda è la Camera di Commercio dell’Emilia. Per l’azienda ha ritirato il premio Filippo di Gregorio, Chief Operating Officer.
Nella categoria Miglior Processo/Tecnologia per lo Sviluppo Sostenibile il Premio è stato vinto da Re-Cig Srl di Civezzano in provincia di Trento. L’azienda, mediante un processo brevettato, ricicla mozziconi di sigaretta in acetato di cellulosa per l'industria attiva nelle lavorazioni termoplastiche. L'azienda opera a livello nazionale in collaborazione con enti pubblici e privati, proponendo un approccio integrato alla gestione dei rifiuti e alla promozione della sostenibilità. La sua visione include una possibile espansione internazionale per aumentare l'efficacia dell'iniziativa a livello globale. Re-Cig non solo si occupa di riciclo, ma si impegna anche nella sensibilizzazione ambientale tramite programmi educativi, contribuendo a una cultura del riciclo e del corretto smaltimento dei rifiuti. I benefici del progetto includono la riduzione dell'inquinamento, la promozione dell'economia circolare e l'innovazione nei materiali, per un futuro più sostenibile. La Camera di Commercio di riferimento per l’azienda è la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Trento. Marco Fimognari, Founder & CEO.
Ad aggiudicarsi il premio per la Miglior Cooperazione per lo Sviluppo Sostenibile è stata l’azienda livornese Eco Cis Srl che ha contribuito a valorizzare i rifiuti industriali, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dettati dall’Agenda 2030, attraverso una rete di impianti europei ed extraeuropei. La collaborazione transnazionale, incluso un accordo con un'azienda cipriota per l'utilizzo di scarti nel cemento, ha come obiettivo la massimizzazione del recupero di materia. Il progetto presentato si concentra, in particolare, sul recupero dei fanghi di altoforno, che vengono impiegati come sostituti di materie prime naturali nella produzione di clinker e cemento. Questo processo riduce il consumo di risorse naturali, le emissioni di CO2 e l'accumulo di rifiuti non riciclabili, promuovendo un'economia circolare e sostenibile. La Camera di Commercio di riferimento per l’azienda è la Camera di Commercio Maremma e Tirreno. Per l’azienda ha ritirato il premio Roberta Rocchi, tecnico ufficio ambiente di Eco Cis.
Successivamente è stato consegnato dall’Ing. Angelo Breviari, Presidente della Stazione Sperimentale del Vetro, il premio alla Migliore Start Up. A vincerlo l’azienda Circular Fiber Srl di Pordenone per il progetto “Karshof” che ha il suo focus nella produzione di farina sostenibile rigenerata dagli scarti del carciofo, stimati a 240mila tonnellate annue in Italia. Questa farina, ricca di fibre e priva di glutine, trova applicazioni in vari settori alimentari. Il progetto si inserisce nell'ambito dell'innovazione sostenibile, trasformando gli scarti in risorse preziose attraverso un processo brevettato che conserva le proprietà nutrizionali. Circular Fiber srl, tramite “Karshof”, promuove un approccio circolare coinvolgendo produttori, industrie alimentari e consumatori, generando benefici economici e sensibilizzando sull'importanza della sostenibilità. La Camera di riferimento è la Camera di Commercio di Pordenone-Udine. Per l’azienda ha ritirato il premio Luca Cotecchia, Founder & COO.
Il Premio Speciale Giovane Imprenditore è stato assegnato a Marco Rossi, titolare di Irsap spa di Arquà Polesine, in provincia di Rovigo; azienda, IRSAP, che si occupa della produzione di radiatori, sistemi di ventilazione meccanica controllata e sistemi intelligenti di gestione degli impianti stessi. IRSAP SPA, già vincitrice della nona edizione del Premio Impresa Ambiente per la miglior gestione, avanza nel suo percorso innovativo con un progetto ambizioso che integra diversi aspetti della sostenibilità economica, ambientale e sociale. Questo impegno si traduce in pratiche sostenibili che permeano l'intera filiera dalla progettazione alla produzione, finanche la selezione di fornitori e partner che condividano gli stessi principi di sostenibilità e attraverso l'ottimizzazione logistica e dei processi produttivi. L'obiettivo è quello di creare un sistema aziendale a basso impatto carbonico, efficiente e resiliente. L'azienda si impegna ad utilizzare esclusivamente energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, ridurre le emissioni di CO2 lungo l'intera filiera e sensibilizzare il personale sui temi della sostenibilità. Inoltre, IRSAP si impegna a sviluppare e gestire prodotti sostenibili, integrando principi di eco-design nella progettazione dei prodotti. La Camera di riferimento è la Camera di Commercio di Venezia Rovigo. Il premio è stato ritirato da Marco Rossi.
Infine, il Premio Speciale per la miglior impresa estera è stato assegnato all’azienda D Print Europe di Tirana (Albania) per il progetto D’Auria Sustainable Project. L’azienda, che si occupa di tipografia e stamperia, ha avviato un progetto per integrare la responsabilità sociale e sostenibile secondo la norma PAS 24000:2022. Questo impegno include l'attenzione alle prestazioni ambientali e sociali, coinvolgendo attivamente le parti interessate. L'azienda si impegna per il benessere dei dipendenti, la sicurezza sul lavoro e l'approvvigionamento etico. L'adozione di questa normativa rappresenta un passo verso obiettivi di sviluppo sostenibile, garantendo che tutte le attività siano valutate per il loro impatto sociale e ambientale. Il progetto offre un modello replicabile per altre organizzazioni che desiderano migliorare le proprie prestazioni sociali e ambientali. La Camera di Commercio di riferimento è la Camera di Commercio Italiana in Albania, associata ad Assocamerestero. Per l’azienda ha ritirato il premio Sonja Stenaj, coordinatrice/responsabile dello stabilimento del Gruppo D’Auria in Albania.
Lo scorso 20 marzo, la Camera di Commercio Italiana - Barcellona e CSA - Centro Servizi Associati di Conegliano hanno organizzato l’evento “Informative Talk: Sustainable Practices in Cataluña” parte di una mobilità di funzionari pubblici (Sindaci, Consiglieri, Assessori delle politiche per lo Sport, Ambiente, Servizio Civile, Mobilità e Sicurezza) della provincia di Treviso nell'ambito del programma Erasmus+. Questo incontro ha avuto l'obiettivo di formare, aggiornare e riqualificare gli adulti per acquisire nuove competenze hard e soft, nell'ambito della trasformazione digitale, del verde come leva di inclusione che migliora le risorse umane e aumenta l'impegno occupazionale, in termini di produttività e riduzione del turnover.
Durante l’evento si sono presentate alcune buone pratiche di sostenibilità ambientale, sociale e impresariale sia in ambito regionale e nazionale che a livello europeo.
Fadia Khraisat, Senior Project Manager presso la CCIB, ha condiviso la sua esperienza nel coordinamento e nella gestione di progetti finanziati dall'UE in tutte le fasi. Con un background nel campo dell'istruzione e della formazione professionale (VET) e un significativo coinvolgimento nel programma Erasmus+, ha anche ricoperto il ruolo di responsabile dell'"International Research Grant Office" per un centro di ricerca sanitaria. Attualmente conduce l'iniziativa della CCIB sul "Turismo delle Radici" in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Pietro Tonino, della UAB Universidad Autonoma de Barcelona, rappresenta l'Istituto di Scienze e Tecnologie Ambientali (ICTA-UAB) che si occupa di sostenibilità e prevenzione ambientale. Durante l’evento, è stato presentato Tectum Garden, un progetto che mira a creare spazi urbani sostenibili per facilitare la transizione verso città più verdi e decarbonizzate. Sfruttando le competenze in materia di economia circolare, agricoltura urbana e analisi del ciclo di vita, Tectum Garden affronta le dimensioni sociali, ambientali ed economiche della sostenibilità.
Chiara Ferrari, Project Manager della CCIB, ha presentato il progetto SiT (Sustainability in TCLF nell'ambito di Erasmus+ Alliance for Innovation. Questo progetto coinvolge 15 partner di 8 Paesi dell'UE e mira a colmare il divario tra l'istruzione e il mercato del lavoro nel settore Tessile Abbigliamento Pelle Calzature (TCLF). Promuovendo l'innovazione nell'istruzione e nella formazione, il progetto si concentra sulla transizione verde e sullo sviluppo di nuovi moduli di formazione per affrontare le carenze di competenze.
Mario Massarotti, amministratore delegato del Gruppo Grimaldi in Spagna, ha sottolineato l'impegno dell'azienda verso un modello di business sostenibile e socialmente responsabile. La loro strategia di sostenibilità mira a creare valore per i clienti, le comunità e i dipendenti, riducendo al contempo l'impatto ambientale.
Giuseppe Chiericatti, Amministratore Delegato di Chiesi España, ha sottolineato il conseguimento della certificazione B Corp da parte dell'azienda, che ne fa il primo grande gruppo farmaceutico a livello globale a ricevere tale riconoscimento. Le aziende certificate B Corp danno priorità alle prestazioni sociali e ambientali, alla trasparenza e alla responsabilità, con l'obiettivo di massimizzare l'impatto positivo sui dipendenti, sulle comunità e sull'ambiente.
Júlia Vilafranco Molero di DomSpain ha presentato il progetto Guide Me Green, che si concentra sulla promozione di viaggi sostenibili mettendo in contatto le esigenze dei turisti con le comunità locali. Attraverso iniziative educative e programmi di formazione, il progetto mira a incoraggiare i viaggiatori ad adottare pratiche sostenibili.
Nieves Avila, responsabile del Dipartimento di assistenza e consulenza dell'Istituto municipale per le persone con disabilità di Barcellona, ha illustrato l'iniziativa della città di includere nella forza lavoro persone con disabilità intellettiva, sottolineando l'importanza dell'inclusione sociale e della diversità.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana - Barcellona)
Contesto
La Danimarca negli anni ha sviluppato un sistema di trasporti ben organizzato e funzionale. Il governo ne promuove l’utilizzo, integrando nuove forme di trasporto alle forme più tradizionali.
Dai treni alla metropolitana, dalle biciclette alle automobili, la Danimarca offre diverse modalità di spostamento e nello spostarsi i danesi si impegnano a ridurre quanto più possibile il loro impatto sia a livello di inquinamento ambientale che di inquinamento acustico.
Puntare ad un sistema di trasporto più green implica: (a) ottimizzare l’utilizzo dei mezzi di trasporto che usano i tradizionali combustibili, (b) combinare questi ultimi all’utilizzo di trasporti elettrici o alimentati a bio-gas ed, infine, (c) implementare un sistema di trasporto pubblico solido e affidabile.
Nuove proposte
La capitale danese, Copenaghen, ha un nuovo obiettivo: quello di diventare la prima capitale mondiale a zero emissioni di carbonio entro il 2050. Si tratta di una scelta che aiuta l’ambiente come aiuta anche i cittadini della capitale. Con una buona illuminazione, una segnaletica stradale intelligente ed organizzata si possono ridurre con importanza il tempo di viaggio usato da ciclisti e passeggeri di bus e macchine nei loro viaggi giornalieri.
Una seconda proposta proviene dalle cinque regioni in cui è diviso il territorio danese; l’idea è quella di remunerare i pendolari che decidono di condividere il loro viaggio in macchina con altri pendolari, rendendo il loro viaggio un tipo informale di trasporto pubblico.
Il car sharing è una pratica ampliamente diffusa in Europa e nel resto del mondo che è in grado di portare diversi vantaggi, tra cui la riduzione di traffico, di inquinamento e l’aumento di spazi liberi.
«Il car sharing è semplicemente un migliore utilizzo delle risorse. Diversi studi mostrano che un'auto condivisa può rimuovere da cinque a quindici auto private dalla strada. Una soluzione come quella del car sharing è quindi fondamentale per ridurre la congestione e garantire una buona mobilità ai cittadini di Copenaghen e non solo. L’automobilismo privato è il secondo maggiore responsabile delle emissioni di carbonio e vorremmo contribuire a cambiare la situazione» dice Frederik Sandager Rasmussen, consigliere delegato di una azienda norvegese di carsharing che sta attualmente allargando il suo mercato in Danimarca. Afferma inoltre che c’è un concreto sostegno anche da parte del governo: «Siamo soddisfatti del sostegno che abbiamo riscontrato dal lato politico. È essenziale dare priorità al car sharing se vogliamo risolvere le sfide della congestione e dell’uso non necessario delle risorse limitate che abbiamo».
Tra le più recenti novità introdotte dal governo danese c’è poi l’implementazione di una tassa sui passeggeri aerei a partire dal 2025 per finanziare l’adozione di pratiche sempre più ecologiche nel settore aereo. La proposta prevede una tassa media di 100 corone danesi per ciascun passeggero in partenza dalla Danimarca. L’obiettivo finale è consentire a tutti i voli nazionali di usare combustibili sostenibili al 100% entro il 2030. Il governo prevede un gettito di 1,2 miliardi di corone danesi entro il 2030 ottenuti grazie al suddetto nuovo provvedimento.
Conclusioni
Sono numerose le proposte e le nuove regolamentazioni introdotte in Danimarca al fine di rendere i sistemi di trasporto più sostenibili. Iniziano ad essere evidenti anche i primi risultati di tali sforzi, come indicato da una recente analisi pubblicata da Clean Cities Campaign (CCC) sulle opzioni di trasporto condiviso e a emissioni zero in 42 città d’Europa, Copenaghen ha ottenuto il primo posto in classifica.
Fonte: https://denmark.dk/
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
La Norvegia ha annunciato a dicembre un contributo di 50 milioni di dollari al Fondo Amazzonia. Il valore è equivalente a circa 245 milioni di R$. L'informazione sulla donazione è stata data durante un panel per celebrare il 15° anniversario del fondo, alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP28) a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti.
Con il nuovo contributo, la Norvegia – il primo Paese a collaborare con il Fondo Amazzonia – si consolida anche come il maggiore donatore. Dal 2008, ci sono stati più di 3 miliardi di R$.
"Questo annuncio rinnova gli impegni della Norvegia ed è una dimostrazione di fiducia che, con il governo Lula, riprenderemo la lotta alla deforestazione, dopo quattro anni in cui il Fondo Amazzonia è rimasto paralizzato", ha commentato il direttore socio-ambientale della Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale (BNDES), Tereza Campello.
Sempre durante la COP28, il Regno Unito ha annunciato un contributo aggiuntivo di circa 215 milioni di R$, su un totale di 500 milioni di R$.
Il Fondo Amazzonia è la più grande iniziativa al mondo per ridurre le emissioni di gas serra derivanti dalla deforestazione e dal degrado forestale.
Il fondo è coordinato dal Ministero dell’Ambiente Brasiliano (MMA), gestito da BNDES e sostiene progetti per monitorare e combattere la deforestazione, oltre a promuovere lo sviluppo sostenibile nella regione amazzonica.
Il Brasile è il quinto più grande emettitore di gas serra al mondo. La metà di queste emissioni sono causate dalla deforestazione e dagli incendi.
L'annuncio di lunedì è stato fatto dal ministro norvegese del Clima e dell'Ambiente, Andreas Bjelland Erikssen. Alla cerimonia hanno partecipato il ministro dell'Ambiente e dei Cambiamenti Climatici, Marina Silva, e il sovrintendente all'Ambiente del BNDES, Nabil Kadri.
Ripresa
L’anno 2023 segna la ripresa del Fondo Amazzonia, dopo quattro anni senza contributi e senza approvazione di progetti di conservazione. Il decreto n. 11.368 del 1° gennaio ha determinato la ricomposizione del Comitato di Orientamento del Fondo Amazzonia (Cofa).
Nel 2019, durante il governo Jair Bolsonaro (2019-2022), l’allora ministro dell’Ambiente, Ricardo Salles, ha sciolto i comitati responsabili della gestione delle risorse del Fondo Amazzonia, rendendo impossibile il finanziamento dei progetti e la continuità delle donazioni. L'esistenza di questi comitati è una condizione contrattuale dei donatori.
Nel corso del 2023 sono state annunciate donazioni anche dall'Unione Europea - circa 110 milioni di R$ - e dalla Danimarca, con 105 milioni di R$. La Germania ha contribuito con 110 milioni di R$, la Svizzera con 30 milioni di R$ e gli Stati Uniti hanno inviato 15 milioni di R$, su una donazione totale annunciata di 2,5 miliardi di R$. Oltre a questi paesi, Petrobras contribuisce al fondo.
La COP-28 è stata teatro del più grande appello pubblico mai lanciato dal Fondo Amazzonia, il ‘Restaura Amazônia’. Il programma stanzia 450 milioni di R$ per progetti di ripristino ecologico di vaste aree deforestate o degradate in tre macroregioni: Acre, Amazonas e Rondônia; Mato Grosso e Tocantins; e Pará e Maranhão.
Oltre a Restaura Amazônia, quest’anno sono stati approvati e aggiudicati altri quattro nuovi progetti per il monitoraggio delle foreste e azioni di produzione sostenibile nei territori di Maranhão, Acre e Amazonas.
Benefici
Dalla sua creazione nel 2008, il Fondo Amazzonia ha sostenuto 106 progetti, con un investimento totale di 1,8 miliardi di R$, secondo BNDES. Le azioni sostenute hanno beneficiato circa 241mila persone con attività produttive sostenibili, oltre a 101 terre indigene dell’Amazzonia e 196 unità di conservazione.
Considerando le risorse già ricevute, il Fondo Amazzonia ha a disposizione circa 4 miliardi di R$ per sostenere nuovi progetti di sviluppo sostenibile.
Le informazioni sui progetti sostenuti, sulle donazioni e sugli audit sono disponibili sul sito web Amazon Fund.
Fonte: http://tinyurl.com/rsbwhter
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
Nella ricerca di una transizione equa e resiliente verso un’economia a zero emissioni, il Brasile, con la sua matrice elettrica composta per il 95% da fonti rinnovabili e che ospita circa il 67% delle foreste tropicali del mondo, tra gli altri fattori, ha una serie di opportunità nel mercato globale di carbonio e aumentare anche la competitività dell’industria nazionale. Questa è la conclusione della terza edizione dello studio “Opportunità per il Brasile nei mercati del carbonio”, realizzato da WayCarbon e dalla Camera di Commercio Internazionale, sezione brasiliana (ICC Brasile).
La ricerca analizza i potenziali impatti della creazione del mercato regolamentato brasiliano e del Carbon Border Adjustment Mechanism dell’Unione Europea (UE CBAM) sulla competitività del Brasile. La CBAM è una tariffa sul carbonio applicata ai prodotti ad alta intensità di carbonio, come cemento e acciaio, importati nell’Unione Europea. Legiferato nell’ambito del Green Deal Europeo, entrerà in vigore nel 2026, con rendicontazione a partire dal 2023.
L’obiettivo del meccanismo europeo è quello di sostituire le assegnazioni gratuite concesse agli esportatori, impedendo alle aziende europee di trasferire la propria produzione in paesi meno restrittivi dal punto di vista ambientale e migliorando la competitività dei loro prodotti, oltre a incoraggiare gli esportatori di paesi come il Brasile a ridurre le proprie emissioni.
Pertanto, la regolamentazione del mercato del carbonio in Brasile protegge il Paese dagli effetti sfavorevoli della CBAM dell’UE e rende l’industria brasiliana più competitiva, aumentando la rilevanza del Brasile nel contesto globale.
Fonte: http://tinyurl.com/yc2bxk94
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)
Oltre 30 aziende moldave e italiane, hanno partecipato alla prima edizione della innovativa fiera “Eco and Green Expo” nel padiglione 2 di Moldexpo a Chisinau, dedicata alla tutela dell’ambiente, che si è svolta a settembre. L’obiettivo dell’esposizione è quello di contribuire ad aumentare l’accessibilità e ad ampliare la gamma di utilizzo delle tecnologie verdi e ambientali e del riciclaggio dei rifiuti.
All’evento di apertura hanno partecipato i rappresentanti degli organizzatori: il Ministero dell’Ambiente, Moldexpo e Green City Lab Moldova.
ECO & GREEN EXPO è la prima esposizione su larga scala in cui aziende, organizzazioni e partner moldavi e regionali che operano nel campo dell’economia verde e circolare promuoveranno tecnologie, prodotti e servizi verdi, stabilendo nuovi contatti e collaborazioni. La transizione verso l’economia verde e la neutralità climatica offre alla Repubblica di Moldova importanti opportunità: l’emergere di un nuovo potenziale di crescita economica, di nuovi modelli di business e di nuovi mercati, la creazione di nuovi posti di lavoro e lo sviluppo tecnologico.
Nello stand promosso dalla Camera di Commercio Italiana in Moldova hanno presentato i loro prodotti tecnologici di alta gamma diverse aziende italiane tra le quali: Arven Est Moldova – Ecolibrì Green Energy – BFP Solar – Ace Cabling – Gold and Luxury.
Per maggiori informazioni e vedere la galleria fotografica: https://ccimd.md/eco-green-expo-2023/
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Moldova)
Il sistema del vuoto a rendere per le bottiglie di plastica e le lattine entrerà in vigore probabilmente nel 2025. Lo ha detto in un incontro con i giornalisti il ministro dell’Ambiente Petr Hladík.
La misura dovrebbe portare a un aumento della quota di riciclo a oltre il 90%. “Oggi da una bottiglia di plastica può essere prodotto un maglione o un tappeto per l’auto. Il nostro obiettivo è di produrre da una bottiglia di plastica un’altra bottiglia di plastica” ha indicato il Ministro. Restituire le bottiglie di plastica dovrebbe essere altrettanto facile come lo è oggi per le bottiglie in vetro. I municipi inoltre otterranno una quota delle cauzioni non riscosse.
Il sistema del vuoto a rendere per le bottiglie di plastica è stato proposto dai leader del settore beverage, ad esempio da Mattoni 1873. La misura dovrebbe ridurre l’impatto ambientale del settore.
Fonte: http://tinyurl.com/32vt5ddc
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Le aziende potranno iscriversi al Premio Impresa Ambiente fino al 15 gennaio 2024. La decisione di proroga dei termini di iscrizione è stata presa dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, d’intesa con Unioncamere, per agevolare le imprese che, in questo periodo, sono alle prese con gli adempimenti burocratico-amministrativi di fine anno.
Sarà, dunque, possibile, per tutte le aziende con sede nel territorio italiano e regolarmente iscritte alla Camera di Commercio territoriale di riferimento (requisito fondamentale per partecipare) e per le aziende fondate da soggetti di nazionalità italiana iscritte alle Camere estere partner di Assocamerestero, candidarsi fino a metà gennaio all’undicesima edizione del Premio organizzato da Unioncamere e Camera di Commercio di Venezia Rovigo (giunta alla quarta edizione in qualità di Camera promotrice) con il supporto di Assocamerestero e SSV Stazione Sperimentale del Vetro.
Ricordiamo che il Premio Impresa Ambiente è dedicato alle imprese ed agli enti che si occupano di innovazione di prodotti, sistemi, processi, partenariati e tecnologie in ottica di sviluppo sostenibile, rispetto ambientale e Responsabilità Sociale nell’ambito degli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Il Premio Impresa Ambiente si articola in quattro categorie e tre premi speciali. Le categorie si suddividono in:
Oltre alle quattro categorie premiate sono previsti tre premi speciali:
Si specifica che la partecipazione al Premio Impresa Ambiente XI Edizione non comporta alcun costo di partecipazione per chi intenderà iscriversi.
Le aziende possono presentare le candidature al Premio compilando l’apposito form all’interno del sito dedicato: www.premioimpresambiente.it
L'evoluzione dell'agenda ambientale del Brasile e le strategie che possono consolidare il Paese come vetrina globale nell'economia verde sono stati i temi del Brazil Competitive Congress 2023, che si è svolto a San Paolo nel mese di ottobre.
L'evento è stato organizzato da Movimento Brasil Competitivo (MBC) e Brasil AYA Earth Partners, un ecosistema dedicato ad accelerare l'economia rigenerativa e a zero emissioni di carbonio del Brasile, oltre ad avere EXAME come media partner.
Tatiana Ribeiro, direttrice esecutiva di MBC, afferma che l'incontro ha invitato ad una serie di dialoghi che aiutano a comprendere il contesto economico globale e a progettare soluzioni che contribuiscano alle ambizioni economiche brasiliane. “Al Congresso, cerchiamo di inserire temi pertinenti e rilevanti nell’agenda per la competitività nazionale, perché comprendiamo che è essenziale che il Brasile prenda l’iniziativa nelle discussioni relative alla sostenibilità. È un’occasione importante per capire a che punto siamo e cosa dobbiamo fare per portare avanti questa agenda ambientale”, ha affermato.
Diviso in tre panel, l'evento ha affrontato la nuova politica industriale brasiliana e il futuro verde del settore, oltre ad aver discusso le principali sfide per il finanziamento dell'agenda climatica brasiliana.
Fonte: https://tinyurl.com/ywp3cbpw
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)