I potenziali effetti di una vittoria danese all'Europeo

I potenziali effetti di una vittoria danese all'Europeo
Venerdì 30 Luglio 2021

I potenziali effetti di una vittoria danese all'Europeo

Nella serata di sabato 26 giugno, dinanzi ai 12mila spettatori autorizzati all’interno dell’Amsterdam Arena, la Danimarca si è imposta in modo esorbitante sul Galles, accedendo così ai quarti di finale dell’Europeo. Un risultato del genere a favore della squadra di Kasper Hjulmand ha chiaramente destato forte entusiasmo in tutto il paese scandinavo, in virtù anche di un tabellone particolarmente favorevole che vede ora la Repubblica Ceca sulla strada verso la semifinale.

Il 2020, annus horribilis a livello globale anche da un punto di vista economico a causa della pandemia, non ha di certo risparmiato la Danimarca.

Il paese ha attraversato una flessione storica del suo prodotto interno lordo (GDP), che nel secondo trimestre del 2020 ha registrato un decremento del 7.4% (The Local 2021). In tal modo, la Danimarca ha formalizzato una recessione tecnica che aveva già visto il GDP ridursi di circa il 2% nel primo trimestre del 2020. Complessivamente, ci si aspetta una riduzione annuale rispetto al 2019 di circa l’8.6%.

Tuttavia, l’ipotesi di una nazionale danese vincente a Wembley la notte dell’11 luglio potrebbe contribuire alla ripresa del GDP danese nel 2021, oppure il suo effetto sarebbe tutto sommato trascurabile?

Analizzando la variazione rilevata in termini di GDP nei paesi vincitori delle ultime nove edizioni degli europei di calcio, l’impatto medio della vittoria agli europei risulta positivo, traducendosi in una crescita del GDP pari al 2.4%. Nonostante ciò, non sono mancati casi di contrazione economica corrispondenti ad una vittoria europea. Ad esempio, nel 2012 il prodotto interno lordo spagnolo ha registrato una consistente riduzione del 10.4% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il dato spagnolo può essere riconducibile agli effetti della crisi finanziaria del 2008, che avevano continuato ad acuirsi in Europa successivamente. Altri casi di correlazione negativa si erano manifestati in Francia nel 2000 e nel 1984, cosí come in Germania nel 1996. Una simile correlazione è riscontrabile similmente a livello di ‘GDP per capita’.

Una delle principali problematiche nella valutazione di questi dati riguarda il rapporto tra correlazione e causalità, ovvero il bisogno di accertare se la vittoria europea risulti essere un fattore contribuente alla crescita del GDP o se si tratti meramente di una coincidenza. Il modo in cui il risultato sportivo possa effettivamente influenzare il prodotto interno lordo è suggerito dalla formula adottata per il calcolo del PIL, ovvero:

GDP= C + I + G + NX

C= consumption
I= Investments

G= Public spending

NX= Net Exports

A partire da questa equazione, il trionfo europeo influenzerebbe la prestazione economica attraverso la componente dei consumi. Difatti, il livello di consumo degli agenti economici all’interno di un’economia migliora o peggiora dipendentemente dalle aspettative. Se tra gli agenti economici cresce l’ottimismo nei riguardi del futuro, essi diminuiranno i propri risparmi e tenderanno ad aumentare il consumo individuale. Viceversa, un crescente pessimismo risulta in una decrescita dei consumi ed in un maggiore accumulo di risparmi come precauzione in vista tempi che verranno. L’euforia collettiva come risultato delle prestazioni di una nazionale può quindi aumentare l’ottimismo dei consumatori e di conseguenza accrescere il volume dei consumi domestici.

 A partire dai dati analizzati, è interessante osservare come gli effetti più significativi vengano registrati in quei paesi nei quali la vittoria finale fosse relativamente meno attesa. Ad esempio, la correlazione positiva più rilevante in termini di GDP è occorsa in Grecia nel 2004 (registrando addirittura un +19.1%), seguita dalla Spagna nel 2008 (+10.4%) e proprio dalla Danimarca nel 1992 (+9.8%). Plausibilmente, nei paesi delle squadre favorite gli agenti economici avevano già inconsciamente “messo in conto” la possibilità di una vittoria, di conseguenza l’effettivo realizzarsi dell’evento avrebbe avuto un effetto minore sui consumi.

In conclusione, se da un lato è lecito aspettarsi in ogni caso un aumento del GDP danese nel 2021 a seguito del ‘rimbalzo’ generalizzato post-pandemia (a maggio la Commissione Europea stimava un +2.9%), un’eventuale vittoria danese nella competizione potrebbe tradursi in una crescita ulteriore del PIL domestico, resa ancora più forte dall’impronosticabilità di tale risultato.

Link: https://bit.ly/3jo5F2E

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

 

Ultima modifica: Venerdì 27 Agosto 2021