I primi dati del 2020 in Germania

Mercoledì 24 Febbraio 2021

I primi dati del 2020 in Germania

Con la fine del 2020 è arrivato il momento di trarre le conclusioni di questo anno segnato dalla pandemia Covid-19. La Germania, come del resto tutti i paesi nell’eurozona, ha fortemente risentito della pandemia a livello a economico. L’ufficio federale di statistica (Destatis) ha reso pubblico il 14 gennaio i primi risultati dei calcoli sull’economia tedesca del 2020. Primo fra tutti i dati spicca la contrazione del prodotto interno lordo (aggiustato per prezzi) del 5,0%. Ci si trova dunque per la prima volta dalla crisi del 2009 in una condizione di recessione.

Il crollo economico ha investito quasi tutti i settori. Una delle poche note positive che viene evidenziata riguarda il settore dell’edilizia che registra un valore aggiunto lordo rettificato per prezzi aumentato del 1,4% rispetto al 2019. Per il resto i dati sono quasi tutti col segno meno davanti. Rimanendo nell’industria, al di fuori delle costruzioni, la performance economica corretta per i prezzi è diminuita del 9,7% comparata con l’anno precedente. Uno dei picchi nel settore viene registrato dal manifatturiero che raggiunge un -10,4%. Molti di questi dati, a detta dell’ufficio federale di statistica, sarebbero la conseguenza della prima metà del 2020 dove interruzioni temporanee delle catene di fornitura globali misero in ginocchio le aziende.

Per quel che concerne il settore dei servizi, i numeri confermano il trend. Esempi come il commercio, i trasporti, i servizi di alloggio e di ristorazione sono diminuiti del 6,3% rispetto al 2019. Al tempo stesso, le strette restrizioni in materia di alloggi, ristoranti e servizi simili hanno portato a un calo considerevole dei servizi di alloggio e di ristorazione. Infine, un incremento è stato invece registrato dal commercio online; date le chiusure delle attività ed il maggior tempo trascorso in rete dai cittadini, l’e-commerce continua ad aumentare il numero di utenti che ne fanno uso e la relativa domanda verso questo mercato.

Come facilmente prevedibile, le restrizioni hanno avuto un forte eco a livello internazionale impattando sul commercio estero tedesco. In questo senso, gli eventi del 2020 hanno comportato una riduzione del 9,9% nelle esportazioni e del 8,6% nelle importazioni. Tuttavia, negli ultimi mesi si è registrato un miglioramento con dati che riportano a novembre un aumento del 2,2% rispetto al mese precedente, mentre le importazioni registrano un +4,7%. La ripresa è stata favorita a dicembre grazie alla cauta abolizione delle misure di blocco da parte di alcuni partner commerciali europei. Parallelamente, da alcuni mesi un’elevata domanda proveniente da paesi extra europei ha contribuito ad invertire l’andamento nei grafici.

Considerando ore le piccole e medie imprese, il clima imprenditoriale sembra migliorato a dicembre, ma i dati riportati fino ad ora sono precedenti alle restrizioni attuate per le festività e protratte fino a fine gennaio. Per lo stesso settore, si sottolinea il prolungamento delle misure volte al sostegno della liquidità delle imprese. La direttiva entrata in vigore il 3 aprile 2020, che consente alle PMI di usufruire di un aiuto finanziario per coprire al 100% i costi di consulenza (fino ad un massimo di 4.000€), viene riscadenzata al 2022. Per i sussidi elargiti dal KfW (Kreditanstalt für Wiederaufbau) all’interno del November- und Dezemberhilfe, invece, le domande per coprire le perdite del mese di dicembre potranno essere fatte fino al 31.03.2021.

Fonti: https://bit.ly/3pS7gOg; https://bit.ly/2NUOhW7; https://bit.ly/2P85Liu; https://bit.ly/3aPTyHx; https://bit.ly/3usVbCS

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Mercoledì 3 Marzo 2021