Recessione dell’economia tedesca: conseguenze in Europa e in Italia

Recessione dell’economia tedesca conseguenze in Europa e in Italia
Venerdì 28 Luglio 2023

Recessione dell’economia tedesca: conseguenze in Europa e in Italia

La Germania, uno dei Paesi trainanti dell’economia europea, sta affrontando un periodo di recessione, con un PIL stimato per il 2023 in calo dello 0,4%. Sia l’industria automobilistica che l’edilizia, così come i consumi, sono in contrazione. Nel frattempo, la popolazione tedesca sta invecchiando e, come l’Italia, il Paese fatica a trovare forza lavoro qualificata che sostituisca i lavoratori in pensione.

Economia tedesca: le cause della recessione

Sebbene il Cancelliere Federale della Germania, Olaf Scholz, abbia dichiarato che le prospettive per l’economia tedesca siano buone, grazie alla crescita del settore delle energie rinnovabili, le proiezioni sulla sua performance sono contraddittorie. Da una parte, la Commissione Europea ha previsto una crescita del PIL dello 0,2% nel 2023; dall’altra, il Kiel Institute for the World Economy (IfW) e l’istituto IfO (Istituto Leibniz per la ricerca economica), hanno calcolato rispettivamente una perdita di 0,3 e 0,4 punti percentuali. Le principali cause sarebbero l’inflazione e la politica monetaria restrittiva della Banca Centrale Europea, unitamente a un aumento delle assenze per malattia (che hanno ridotto la produzione) e il calo dei consumi. Secondo le stime, nel primo trimestre del 2023, le famiglie hanno consumato 1,2% in meno e a maggio 2023 avrebbero percepito un’inflazione del 18%.

Il calo nell’industria meccanica e di altri veicoli (navi, treni, aerei) nel trimestre invernale del 2023 è, secondo gli economisti della Commerzbank, un cattivo segnale: si prevede infatti una crescita nel breve periodo grazie all’aumento del potere d’acquisto e alla stabilità del mercato del lavoro, con un aumento dell’1,8% nel 2024, ma con una successiva stagnazione allo 0,4% annuo dal 2027.

Gli sviluppi sarebbero in buona parte dovuti ai cambiamenti demografici che, nei prossimi anni, vedranno una netta riduzione della forza lavoro a causa dell’eleva quota di pensionamenti e di un minor numero di cittadini in età da lavoro. Proprio per questo motivo il Cancelliere Scholz starebbe cercando di facilitare l’ingresso di manodopera qualificata extra-UE, creando tensioni nel dibattito politico.

Le conseguenze in Europa e in Italia

Le conseguenze della recessione tedesca sull’Europa e sui rapporti economici e commerciali con l’Italia sono molteplici. La contrazione dell’economia tedesca si sta verificando, innanzitutto, durante un periodo di ripresa di quella italiana: secondo la Commissione europea, infatti, il PIL italiano aumenterà dell’1,2% nel 2023. Le economie dei due Paesi, tuttavia, sono molto integrate, soprattutto nei settori food&beverage e automotive, nonché nei settori chimico e meccanico. Il capo della Federazione degli industriali tedeschi (BDI), Siegrfried Russwurm, teme che i prezzi dell’energia e la scarsità di manodopera porteranno molte aziende estere a lasciare la Germania.

Il rallentamento tedesco preoccupa le Camere di Commercio, ma – come ha sottolineato il presidente di ITKAM Emanuele Gatti – non si tratta di una crisi sistemica come quella provocata dalla pandemia Covid e la guerra tra Russia e Ucraina. In Germania, come in Italia, giocano infatti un ruolo importante anche le aziende familiari, che possono contribuire alla ripresa.

 

Fonte: https://tinyurl.com/579mxuuh

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Venerdì 28 Luglio 2023