Regno Unito - "Global greedflation": le grandi aziende fanno salire i costi a livelli record

Regno Unito - "Global greedflation": le grandi aziende fanno salire i costi a livelli record
Giovedì 16 Marzo 2023

Regno Unito - "Global greedflation": le grandi aziende fanno salire i costi a livelli record

Le grandi compagnie hanno alimentato l'inflazione con aumenti dei prezzi superiori all'incremento delle tariffe delle materie prime e dei salari, spingendo così i costi della spesa a livelli record. Evidenziando una tendenza chiamata "greedflation", supermercati, produttori alimentari e compagnie di spedizioni sono tra le centinaia di aziende che hanno visto aumentare i propri profitti, dando un ulteriore rialzo ai prezzi.

Un'analisi delle prime 350 società quotate alla Borsa di Londra da parte di un team di ricercatori di Unite, il più grande sindacato del settore privato del Regno Unito, ha mostrato che i margini di profitto medi sono aumentati dal 5,7% nella prima metà del 2019 al 10,7% nello stesso periodo del 2022.

Nel Regno Unito, Tesco, Sainsbury's e Asda hanno realizzato utili per 3,2 miliardi di sterline nel 2021, quasi il doppio dei livelli pre-pandemia. Anche i produttori alimentari globali come Nestlé hanno aumentato i margini di profitto negli ultimi 18 mesi.

Unite ha inoltre affermato di aver esaminato anche i conti di società internazionali che vendono servizi e materiali che direttamente influiscono sull'inflazione in Regno Unito. “Le quattro più grandi società agroalimentari che dominano alcune colture fondamentali come quella cerealicola – ADM, Bunge, Cargill e Louis Dreyfus – hanno visto i profitti aumentare del 255%, realizzando un totale di 10,4 miliardi di dollari nel 2021. I 10 principali produttori di semiconduttori al mondo hanno realizzato utili per 44 miliardi di sterline – il 96% in più rispetto al 2019”.

Le due catene britanniche Tesco e Sainsbury’s, che insieme detengono una quota del 43% del mercato alimentare, sono sulla buona strada per realizzare grandi profitti anche quest'anno. Tesco ha affermato che prevede di realizzare utili fino a 2,5 miliardi di sterline e Sainsbury ha indicato che raggiungerà quasi 700 milioni di sterline.

Il rapporto è un aggiornamento sui dati pubblicati la scorsa estate da Unite che hanno rivelato la crescita dei profitti aziendali, l’aumento dell’inflazione e il rallentamento della crescita economica.

Le catene di supermercati incluse nel rapporto hanno tuttavia negato di essere responsabili dell'aumento dei prezzi.

Paul Donovan, capo economista di UBS Wealth Management, è uno dei pochi economisti della City a richiamare l'attenzione sull'aumento dei profitti aziendali come causa dell'aumento dei prezzi. “Credo che gran parte dell'attuale inflazione sia guidata dall'espansione degli utili. In genere ci si aspetterebbe che circa il 15% dell'inflazione provenga dall'espansione dei margini di profitto, ma il numero oggi è probabilmente intorno al 50%. Uno dei segnali più eloquenti è il calo del costo del lavoro: l'automazione ha aumentato la produttività, la crescita dei salari è stata molto debole in termini reali e, come per i prezzi delle materie prime, l’inflazione è fortemente legata ai margini di profitto delle aziende".

 

Fonte: https://bit.ly/3JGW3x7  

 

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

 

Ultima modifica: Giovedì 16 Marzo 2023