Il settore estero spagnolo recupera solidità

Martedì 8 Luglio 2025

Il settore estero spagnolo recupera solidità

La solidità dell'internazionalizzazione dell'economia spagnola si attesta a 7,03 punti su 10 nel 2024. È quanto emerge dall'Indice di Solidità dell'Internazionalizzazione (ISI), elaborato annualmente da amec, l'associazione per la promozione dell'industria internazionalizzata, che valuta un totale di 19 indicatori. L'ISI è aumentato del 12,6% nel corso del 2024, registrando il maggiore incremento da quando amec calcola questo indice. Questo buon risultato dell'ISI, che inverte il calo registrato nel 2023, riflette una solidità molto necessaria nell'attuale contesto di incertezza globale, in cui un settore estero più robusto consente di affrontare con maggiore resilienza le tensioni esterne.

Ascesa del settore estero spagnolo

Questo forte aumento del settore estero è in parte dovuto alla sostanziale ripresa dell'Indicatore delle Esportazioni nel corso del 2024. Nel corso dell'anno, il commercio mondiale ha già mostrato segni di ripresa, con una crescita del 2% che le imprese spagnole hanno saputo sfruttare. “Il 2024 è stato l'anno in cui molte aziende hanno raccolto i frutti delle decisioni prese nel 2022 e nel 2023, come la riorganizzazione delle catene di approvvigionamento e la scommessa su mercati alternativi”, ha spiegato Joan Tristany, direttore generale di amec. "Non possiamo parlare solo di vento favorevole senza valorizzare il fatto che le aziende hanno imparato a navigare con criterio. Hanno acquisito forza a livello internazionale grazie alla loro grande capacità di anticipazione e adattabilità, due fattori chiave della competitività aziendale". È proprio questa capacità di anticipazione e adattabilità delle aziende che ha permesso che l'impatto dell'attuale guerra dei dazi sia, per il momento, più contenuto.

Diversificazione aziendale e diversificazione geografica delle esportazioni

Il comportamento positivo di indicatori chiave come la diversificazione aziendale e la diversificazione geografica delle esportazioni. Sebbene le regioni tradizionali continuino a concentrare un volume importante delle esportazioni spagnole, nel 2024 si è verificata un'importante diversificazione delle stesse verso mercati come Asia, Africa e America Latina, rafforzando una struttura esportatrice più equilibrata e meno dipendente da determinati mercati. “Le organizzazioni che hanno consolidato la loro presenza internazionale negli ultimi anni e hanno diversificato i loro mercati e le loro strutture soffrono meno quando le regole del gioco vacillano”, ha affermato Tristany. “Un ISI più solido è una garanzia di fronte a un futuro incerto”, ha concluso.

Investimenti all'estero e investimenti esteri

La crescita dell'ISI si spiega anche con il contributo positivo degli indicatori degli investimenti all'estero e degli investimenti esteri, che registrano i valori più alti dell'intera serie storica. “Sebbene ci troviamo in un contesto di calo dei flussi di investimento internazionale nelle economie tradizionali come Germania, Francia o Italia, la SPagna si consolida come destinazione preferenziale per il capitale globale a fronte della volatilità di altri mercati”, ha affermato Joan Tristany.

Peso del settore estero nell'economia

Infine, la crescita è sostenuta anche dal comportamento positivo e costante di alcuni indicatori strutturali che rafforzano la posizione internazionale dell'economia spagnola. L'indicatore della quota mondiale mostra che l'Spagna esporta più di quanto le spetterebbe in proporzione al suo PIL, il che dimostra una notevole competitività estera. D'altra parte, il peso delle esportazioni sul PIL si attesta al 37%, avvicinandosi al valore considerato ideale del 40%.

Allo stesso tempo, occorre prestare attenzione ad altri fattori, come il forte calo del numero di imprese esportatrici spagnole negli ultimi quattro anni, passato da oltre 235.000 nel 2021 alle attuali 132.000. "Questi dati devono far scattare un campanello d'allarme che spinga ad attuare politiche volte a invertire questa tendenza. È indispensabile rafforzare gli strumenti finanziari pubblici destinati all'internazionalizzazione e avanzare con decisione nella semplificazione burocratica", ha affermato Tristany.

Allo stesso tempo, preoccupa il ristagno di indicatori come quello degli esportatori regolari, che, oltre a diminuire nel 2024, ha subito un calo sostenuto negli ultimi anni. D'altra parte, anche l'indicatore dell'intensità tecnologica ha contribuito negativamente all'ISI 2024. "È fondamentale promuovere l'innovazione tecnologica e gli investimenti in settori ad alto valore aggiunto. Affinché l'industria spagnola internazionalizzata possa continuare a garantire stabilità alla nostra economia in futuro, dobbiamo garantire che si tratti di un'industria e di un'internazionalizzazione innovative, che ci assicurino di poter continuare a partecipare ampiamente alle catene del valore globali", ha affermato il direttore generale di amec.

Riduzione delle barriere

Un altro fattore che richiede particolare attenzione è l'indicatore delle barriere, uno degli elementi dell'ISI su cui è possibile intervenire direttamente attraverso le politiche pubbliche. Dato che le previsioni indicano una possibile diminuzione di questo indicatore, è indispensabile lavorare attivamente per evitare che le barriere tecniche, normative o tariffarie continuino a rappresentare un freno costante allo sviluppo del commercio internazionale. “È fondamentale che la Spagna e l'Europa rafforzino le capacità di negoziazione internazionale, garantendo che le nostre imprese possano competere a parità di condizioni in tutti i mercati”, ha concluso Joan Tristany.

Fonte: monedaunica.net

(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)

Ultima modifica: Martedì 8 Luglio 2025