Venerdì 24 Gennaio 2025
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Adottato il messaggio sull'intesa firmata in dicembre tra Svizzera e Italia.
Il nuovo accordo sui frontalieri tra la Svizzera e l'Italia ha il sostegno del Consiglio federale, che ha adottato il messaggio per la sua approvazione. Con la nuova intesa raggiunta, che contribuisce a mantenere i buoni rapporti tra i due Paesi, la Confederazione tratterrà l'80% dell'imposta alla fonte ordinaria prelevata sul reddito dei nuovi frontalieri che lavoreranno in Svizzera, che poi verranno tassati in via ordinaria anche in Italia.
I "nuovi frontalieri" sono le persone che entrano nel mercato del lavoro transfrontaliero dopo l'entrata in vigore dell'accordo. I frontalieri che hanno lavorato in Ticino, nel canton Grigioni e in Vallese, prima dell'entrata in vigore del testo, continueranno ad essere tassati esclusivamente in Svizzera, la quale verserà ai Comuni italiani di confine fino all'anno fiscale 2033 una compensazione finanziaria del 40% dell'imposta alla fonte prelevata nel Paese.
Sempre secondo l’accordo, in futuro il «lavoratore frontaliere» includerà coloro che risiedono entro 20 chilometri dalla frontiera e che, in linea di massima, rientrano ogni giorno al loro domicilio. Tale nuova definizione si applica a tutti i frontalieri (nuovi e attuali) a partire dall’entrata in vigore dell’accordo.
L’intesa, secondo il Consiglio federale, migliora sensibilmente l’attuale regolamentazione dell’imposizione dei lavoratori frontalieri e contribuisce a mantenere i buoni rapporti tra i due Paesi.
Per l’entrata in vigore dell’accordo manca ora l’approvazione da parte del Parlamento italiano.
Fonte: https://bit.ly/3oc6Chr
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)