Mercoledì 9 Luglio 2025
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Rio de Janeiro, luglio 2025 – Il recente Decreto n. 118/2024 pubblicato dalla Câmara de Comércio Exterior (CAMEX) del Brasile ha introdotto una misura strategica e altamente significativa per il settore agroalimentare: la riduzione a zero dell’aliquota dell’imposta di importazione per l’olio d’oliva virgem e extravirgem, inserito nella Lista de Exceções à Tarifa Externa Comum (LETEC) do Mercosul.
Questa decisione, resa pubblica nel Diário Oficial da União il 12 dicembre 2024, rappresenta un cambiamento di paradigma per il mercato brasiliano, aprendo opportunità senza precedenti per i produttori italiani, storicamente riconosciuti per l’eccellenza, l’autenticità e la tracciabilità del loro olio d’oliva.
Questa misura elimina una barriera tariffaria storica e consente all’olio italiano di accedere al mercato brasiliano con maggiore competitività, permettendo così al consumatore locale di avere accesso a un prodotto di altissima qualità a prezzi più vantaggiosi.
Il Brasile è oggi il secondo maggiore importatore di olio d’oliva dell’emisfero sud, e uno dei mercati emergenti con maggiore potenziale di crescita nel consumo di prodotti gourmet e salutari. Negli ultimi dieci anni, il consumo pro capite di olio d’oliva in Brasile è aumentato costantemente, raggiungendo una fascia di consumatori sempre più attenta alla qualità, alla salute e alla provenienza dei prodotti.
Secondo i dati della Associação Brasileira de Supermercados (ABRAS), l’olio d’oliva è considerato un “item nobre”, il cui consumo si è espanso non solo nei ristoranti e nella cucina professionale, ma anche nelle case dei brasiliani, soprattutto nelle grandi città come Rio de Janeiro, São Paulo e Brasília. In questo scenario, il prodotto italiano si distingue per prestigio, gusto e garanzie di qualità.
L’azzeramento dell’aliquota doganale consente ora una riduzione dei prezzi al consumo e, allo stesso tempo, incrementa le possibilità per le aziende italiane di aumentare le proprie esportazioni, consolidando il ruolo dell’Italia come partner commerciale privilegiato del Brasile nel settore agroalimentare.
Oltre al contesto favorevole sul piano fiscale, è importante evidenziare l’accordo recentemente firmato tra il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste della Repubblica Italiana e il Ministero dell’Agricoltura e Zootecnia del Brasile, finalizzato a garantire il controllo di qualità e l’autenticità dell’olio d’oliva importato.
Il Memorandum d’Intesa (MoU), firmato nel 2024, prevede la creazione di un canale diretto di cooperazione tra le autorità competenti, lo sviluppo di sistemi di tracciabilità e la condivisione di metodologie di analisi chimiche e organolettiche. Inoltre, l’accordo consente l’istituzione di panel di assaggio brasiliani formati da esperti italiani, promuovendo così una maggiore conoscenza delle caratteristiche sensoriali dell’olio di qualità.
Questa collaborazione istituzionale rafforza la fiducia del mercato brasiliano nel prodotto italiano e tutela sia i produttori onesti sia i consumatori finali, evitando frodi, contraffazioni e pratiche commerciali sleali.
Il nuovo scenario normativo, combinato con la cooperazione bilaterale in materia di qualità e con l’interesse crescente dei consumatori brasiliani, rappresenta una finestra strategica per le imprese italiane.
L’azzeramento dell’imposta di importazione sull’olio d’oliva rappresenta una conquista per il libero scambio, ma anche una responsabilità per i produttori italiani: quella di offrire prodotti certificati, trasparenti e di qualità superiore. In questo contesto, la collaborazione tra le istituzioni e il settore privato è fondamentale per cogliere pienamente questa opportunità.
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro)
Il ruolo ambiguo del Brasile nella 17ª Cumbre del BRICS segna un possibile distanziamento dal blocco, con implicazioni importanti per la cooperazione internazionale sul clima e nuove sinergie con l'UE.
Il 7 luglio 2025, durante la 17ª Cumbre dei BRICS svoltasi a Rio de Janeiro, è stata pubblicata la Dichiarazione‑Marco dei Leader del BRICS sulle Finanze Climatiche. Il documento riafferma l’impegno del gruppo verso un sistema finanziario internazionale più equo, con l’obiettivo di facilitare l’accesso ai fondi per l’azione climatica nei Paesi in via di sviluppo. Tuttavia, la partecipazione del Brasile si è distinta per un tono moderato e una visibilità molto inferiore rispetto agli anni precedenti — un segnale che molti analisti interpretano come un progressivo distanziamento da un blocco che sta attraversando una fase di frammentazione interna.
Il documento riconosce che la responsabilità di fornire risorse finanziarie ricade in primo luogo sui Paesi sviluppati, sottolineando il principio delle responsabilità comuni ma differenziate. Tuttavia, la dichiarazione è stata accolta con una certa freddezza dall’opinione pubblica brasiliana e da alcuni settori del governo federale, che sembrano oggi più inclini a rafforzare alleanze con blocchi occidentali e organismi multilaterali tradizionali.
Il blocco dei BRICS, nato nel 2009 con grandi ambizioni di riforma della governance globale, si trova oggi in una fase delicata. Le tensioni geopolitiche tra alcuni dei suoi membri (come India e Cina), la guerra in Ucraina e le difficoltà economiche interne della Russia e del Sudafrica ne hanno compromesso l’efficacia come polo alternativo alle istituzioni occidentali.
Il Brasile, con un governo democratico, una solida economia verde e un crescente impegno nella diplomazia climatica, si trova oggi in una posizione privilegiata per ripensare le proprie priorità strategiche. La presidenza pro tempore del BRICS nel 2025, esercitata proprio dal Brasile, non ha portato ad alcuna innovazione sostanziale né a nuove linee d’azione concrete — un’ulteriore prova di disimpegno, secondo molti osservatori.
Questo momento di transizione offre un’occasione unica per l’Unione Europea di rafforzare il proprio partenariato con il Brasile, soprattutto in ambiti dove le due parti condividono interessi comuni, come la transizione energetica, la finanza climatica, la protezione dell’Amazzonia e la promozione di un multilateralismo efficace.
L’UE è da tempo in prima linea nella mobilitazione di risorse per il clima: attraverso strumenti come il Green Deal Europeo e le iniziative del Consiglio dell’UE per la Finanza Climatica, Bruxelles mira a mobilitare almeno 100 miliardi di dollari all’anno per aiutare i Paesi più vulnerabili ad affrontare le sfide ambientali. Questa ambizione si sposa perfettamente con le priorità del Brasile, che si è posto come leader globale nella bioeconomia e nella diplomazia climatica, in particolare nei negoziati COP.
Inoltre, il potenziale accordo commerciale UE-Mercosur, in fase avanzata di revisione, potrebbe trovare nuova linfa proprio in un Brasile più allineato ai valori e agli standard ambientali europei.
I segnali di distanziamento del Brasile dai BRICS potrebbero facilitare la costruzione di una nuova alleanza verde tra UE e Brasile, basata su:
Il programma europeo Global Gateway potrebbe rappresentare un canale privilegiato per mobilitare fondi pubblici e privati destinati al Brasile, offrendo alternative concrete a progetti promossi da Cina e altri attori emergenti.
Il 2025 potrebbe segnare un punto di svolta nella politica estera del Brasile. Il disimpegno dal BRICS — mai annunciato ufficialmente, ma evidente nei toni e nei gesti — apre spazi per una nuova stagione diplomatica più coerente con gli interessi democratici e ambientali dell’Unione Europea. In un mondo sempre più multipolare e segnato dalle crisi climatiche, la costruzione di ponti tra Europa e America Latina diventa non solo auspicabile, ma strategicamente necessaria.
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio e Industria di Rio de Janeiro)
La regione Sud-Est del Brasile è considerata una delle aree più sviluppate del Paese e concentra la maggior parte del PIL nazionale – il 64,4%. Focalizzandosi principalmente sulle aree fluminense e paulista, Minas Gerais si presenta come uno stato promettente e leader in settori economici che prima erano dominati da San Paolo e Rio de Janeiro: è il leader nella crescita del turismo considerando l’intera unità nazionale. L'attività turistica si è dimostrata davvero promettente considerando gli anni 2023 e 2024, nel primo dei quali ha registrato un movimento di capitale pari a 34 miliardi di reais, accumulando un aumento del 10,5% tra settembre 2023 e agosto 2024.
L'espansione di questo settore economico nello stato è il risultato di diversi fattori congiunti, con particolare enfasi sul rafforzamento degli investimenti nella catena turistica grazie alla collaborazione tra amministrazioni comunali e imprese private. Il principale focus di questo settore è senza dubbio la cultura, che occupa il primo posto nella classifica delle principali segmentazioni turistiche secondo il Censimento del Turismo Mineiro 2023, al quale hanno partecipato l'80% dei comuni dello stato.
L'economia di Minas Gerais è, così, modernizzata e si mostra molto dinamica e redditizia: è la terza economia più grande del paese considerando i valori del Prodotto Interno Lordo (PIL), avendo raggiunto nel 2023 la cifra record di 1,02 trilioni di reais per la prima volta. La sua economia è quindi più grande di quella di vari paesi, come Marocco, Tunisia, Croazia e Serbia, tra altri.
Dato l'attuale rafforzamento dell'economia mineira, è naturale che l'offerta turistica presenti grande varietà grazie a una serie di itinerari diversi:
Un itinerario di spicco è "Caminhos da Arte e Cultura", che si concentra sul Museo Inhotim a Brumadinho. L'Inhotim è più di una semplice esperienza artistica: combina architettura, paesaggismo e arte attraverso percorsi ed esperienze immersive e interattive. Un altro itinerario di rilievo è quello dell'Architettura Italiana, tra Belo Horizonte e Juiz de Fora, che si concentra su progetti architettonici progettati o decorati da immigrati italiani, come l'Edifício Dantas & Irmão e il Palácio das Artes.
In questa linea, l'Azienda di Assistenza Tecnica e di Estensione Rurale dello Stato di Minas Gerais (Emater-MG) ha catalogato 90 esperienze turistiche legate ai prodotti dell’agroindustria mineira, come formaggi artigianali, dolci, caffè e cachaça.
Un altro punto strettamente legato al turismo rurale è il turismo gastronomico a Minas Gerais, uno degli stati con la migliore cucina del Paese. In questo senso, lo Stato presenta alcuni punti salienti:
In questo modo, è importante evidenziare alcune concentrazioni produttive nello stato legate al settore turistico.
Un grande paese importatore del caffè brasiliano è l'Italia: nel 2023, l’Italia è stata il terzo principale mercato di destinazione delle esportazioni mineiras di caffè e, nel 2024, è il quarto mercato principale. Nel 2023, le esportazioni di caffè da Minas verso l'Italia hanno totalizzato 512,1 milioni di dollari. Nel 2024, considerando il periodo da gennaio a ottobre, le esportazioni verso l'Italia hanno già raggiunto 517,2 milioni di dollari.
In sintesi, il turismo mineiro mostra una crescita straordinaria: nel 2023, Minas Gerais ha ricevuto 31 milioni di turisti, un numero superiore alla popolazione dello stato, e a livello internazionale, 38.526 turisti sono entrati nello stato per via aerea, provenienti principalmente dagli Stati Uniti, Colombia e Portogallo. Con tutta questa diversità, il Minas Gerais rafforza la sua posizione come una delle principali destinazioni turistiche del Brasile, unendo tradizione, innovazione e un’ospitalità unica.
(Contributo editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Minas Gerais)
Si prevede che l’energia solare crescerà del 25% in Brasile nel 2025 con il supporto di finanziamenti sostenibili
In un contesto di crescita di questo tipo di matrice energetica, il Banco da Amazônia offre credito con condizioni e tassi di interesse interessanti per incentivare le fonti rinnovabili
Si prevede che il Brasile compirà progressi nel settore dell’energia solare nel 2025. Una proiezione dell’Associazione Brasiliana di Energia Solare Fotovoltaica (ABSOLAR) indica che quest’anno il Paese dovrebbe aggiungere 13,2 gigawatt di capacità installata. Il volume rappresenta un aumento del 25% rispetto agli attuali 51,5 gigawatt. Nel 2024, 14,3 gigawatt sono stati aggiunti alla matrice energetica.
Una delle società che ha contribuito a questo scenario è il Banco da Amazônia (BASA). Questo perché l’istituto finanziario si occupa anche di finanziamenti per le energie rinnovabili, rivolti sia ad aziende che a privati.
La banca spiega che questo tipo di sistema può generare un risparmio del 98% sulla bolletta elettrica. Per darvi un’idea, finanziare un’installazione del costo di R$ 33.245,55 può tradursi in un risparmio medio mensile di R$ 550,50, ovvero circa il 91%.
In una delle linee di credito – FNO Energia Verde – BASA assiste le persone fisiche fino al 100% del valore del progetto. È importante notare che, in questo caso, l’importo minimo del finanziamento è di R$ 10.000 e il massimo di R$ 100.000. Il termine di pagamento è fino a 8 anni, incluso un periodo di grazia fino a 6 mesi.
La responsabile dello sviluppo sostenibile del Banco da Amazônia, Samara Farias, spiega che si tratta di una linea di credito attraverso la quale vengono offerti termini e tassi di interesse più vantaggiosi alle persone fisiche e giuridiche interessate ad adottare fonti di produzione di energia pulita.
“Queste iniziative contribuiscono a ridurre i costi dell’elettricità, promuovendo al contempo l’uso di fonti pulite e rinnovabili. Nel corso del 2024, la Banca ha già messo a disposizione circa 4,5 miliardi di R$ di risorse solo per il segmento business e, nel 2025, si prevede di aumentare questa cifra, rafforzando l'impegno per lo sviluppo sostenibile del territorio”, sottolinea.
Sostenibilità
Oltre a sostenere progetti legati all’installazione di impianti di energia solare, il Banco da Amazônia fornisce altri finanziamenti incentrati su temi di sostenibilità. È il caso della linea di credito FNO Amazônia Rural Verde. Questo format mira a stimolare lo sviluppo sostenibile attraverso il recupero e la conservazione della biodiversità, nonché attraverso progetti agricoli e di allevamenti sostenibili.
Con un periodo di finanziamento fino a 2 anni, questo modello offre investimenti con una durata fino a 5 anni, con un periodo di preammortamento di 8 anni. In questo caso, i tassi di interesse sono annuali, a partire dal 4,18% annuo, tenendo conto delle dimensioni del produttore.
In generale, questa linea è rivolta ai produttori rurali, persone fisiche o giuridiche, alle popolazioni tradizionali dell’Amazzonia e alle persone giuridiche di diritto privato del settore rurale.
Green Corporate FNO
Nell’ambito della sostenibilità, il Banco da Amazônia supporta anche progetti legati ad altri settori, come il turismo, la sanità e l’istruzione. In questo caso, la linea di credito è il FNO Amazônia Empresarial.
L’investimento ha una durata massima di 17 anni con un periodo di preammortamento fino a 4 anni. Per quanto riguarda il capitale circolante, la durata massima è di 36 mesi, con un periodo di preammortamento fino a 12 mesi. Consulta l’elenco dei progetti supportati:
Infrastrutture
Un'altra linea di credito offerta da BASA mira a promuovere progetti infrastrutturali che emettono meno gas serra: FNO Amazônia Infraestrutura. L’idea è quella di finanziare iniziative che integrino soluzioni basate sulla natura. I progetti che rientrano in questo modello riguardano i seguenti ambiti:
Condizioni
Le condizioni per questo tipo di finanziamento prevedono durate fino a 24 anni con un periodo di preammortamento di 8 anni. I tassi di interesse presi in considerazione sono quelli dei Fondi Costituzionali, differenziati per settore, dimensione e destinazione.
Fonte: Brasil 61
Il Museu do Amanhã di Rio de Janeiro riceverà l’Earthshot Prize, considerato l’Oscar della sostenibilità
Nel novembre 2025, il Brasile sarà al centro delle discussioni sul futuro del pianeta. Oltre alla Conferenza ONU sul Clima, il Paese ospiterà anche uno dei premi più importanti al mondo in materia di sostenibilità: l’Earthshot Prize, creato dal principe William d’Inghilterra.
Il 24 giugno il principe ha rilasciato un’intervista esclusiva al Jornal Nacional e ha annunciato che la cerimonia si terrà al Museu do Amanhã (Museo del Domani), a Rio de Janeiro.
L’annuncio è stato fatto durante la Climate Action Week di Londra. Centinaia di eventi in tutta la capitale britannica riuniscono autorità, imprenditori e attivisti per discutere misure concrete per contrastare il cambiamento climatico. È una sorta di preparazione alla COP 30, che si terrà a novembre in Brasile.
Sempre il 24, nella mattinata, la Ministra dell’Ambiente, Marina Silva, e l’Ambasciatore André Corrêa do Lago, presidente della COP 30, hanno partecipato a un panel.
“L’idea era quella di portare la prospettiva di diversi settori della società. Le persone potevano esprimere, da un punto di vista etico, ciò che doveva essere fatto o ciò che doveva essere smesso di fare affinché potessimo rimanere in linea con l’obiettivo di 1,5 °C, senza superare 1,5 °C di temperatura terrestre”, ha affermato la Ministra dell’Ambiente, Marina Silva.
Limitare il riscaldamento globale è l’obiettivo principale dell’Accordo di Parigi, che ha ormai dieci anni.
Nel frattempo, nel centro di Londra, il Principe William ha celebrato l’impatto positivo dell’Earthshot Prize, considerato l’Oscar della sostenibilità. Il premio, creato dal Principe di Galles, mira a individuare ed accelerare soluzioni innovative in campo ambientale. Sono cinque le categorie in palio, tra cui: pulizia dell’aria, degli oceani e lotta alla crisi climatica. Il vincitore di ciascuna categoria riceverà 1 milione di sterline, ovvero circa 1,2 milioni di €.
William ha annunciato che questa edizione ha già una data e un indirizzo: si terrà il 5 novembre, presso il Museu do Amanhã, a Rio de Janeiro. L’evento di questo martedì (24) segna il conto alla rovescia per la cerimonia di premiazione, che per la prima volta si terrà in America Latina. Il Premio Earthshot si basa sull’urgenza e sull’ottimismo nella lotta contro il cambiamento climatico.
In un’intervista esclusiva al Jornal Nacional, il principe William ha spiegato perché ha scelto il Brasile:
“Il Brasile produrrà il Earthshot Prize migliore e più incredibile che abbiamo mai avuto. Ecco perché l’abbiamo scelto. Quindi penso che l’atmosfera, la gente, l’energia, il bellissimo Paese... Non poteva essere altro che il Brasile. Vogliamo che l’Earthshot Prize sia autenticamente brasiliano, che abbia un vero sapore brasiliano. E siamo davvero entusiasti di vedere l’energia e l’entusiasmo che saranno investiti in questo premio.”
Il CEO del Museu do Amanhã, Ricardo Piquet, ha dichiarato che sarebbe un onore ospitare il premio:
“Ricevere questo premio è una sinergia molto positiva, poiché lo scopo del museo per cui è stato creato – affrontare, discutere e progettare possibili futuri nell’ambito di questa crisi climatica – coincide con lo scopo stesso del premio.”
Globo (g1) è il partner principale del premio in Brasile. La prima edizione di Earthshot si è tenuta a Londra nel 2021. Il sindaco Sadiq Khan ha parlato dell’eredità del premio:
“Porta in città non solo grandi inventori, innovatori, finanzieri, ma anche il prestigio e la serietà di Sua Altezza Reale, il Principe William. Il mondo intero sta guardando questa cerimonia.”
Fonte: Jornal Nacional | g1
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
MIDR partecipa all’incontro con gli imprenditori italiani per presentare opportunità di investimento
Il Ministero dell’Integrazione e dello Sviluppo Regionale (MIDR) ha partecipato, il 28 maggio a Brasilia, a un incontro con imprenditori e investitori italiani per presentare le opportunità di partenariato pubblico-privato (PPP) nei progetti strategici del Governo Federale. L’incontro si è svolto tra il Segretario Nazionale dei Fondi e degli Strumenti Finanziari del MIDR, Eduardo Tavares, e i rappresentanti della Segreteria Speciale del Programma di Partenariati per gli Investimenti della Casa Civile della Presidenza della Repubblica e della Camera di Commercio Italiana di San Paolo -ITALCAM.
L’evento è stato un'estensione del Benchmarking Internazionale Italia-Portogallo su Servizi igienico-sanitari e Rifiuti, tenutosi a fine aprile di quest’anno, che ha riunito autorità governative brasiliane, rappresentanti di enti regolatori, istituzioni finanziarie e operatori internazionali del settore, tra cui banche che già operano in Brasile. L’obiettivo era offrire garanzie per la gestione di progetti, come i perimetri irrigui.
Il Segretario Eduardo Tavares ha ribadito l’impegno del MIDR nel strutturare soluzioni praticabili per i comuni brasiliani. “Politiche come il Fondo per lo Sviluppo delle Infrastrutture Regionali Sostenibili (FDIRS), volte a modellare concessioni e partenariati pubblico-privati, possono fare una grande differenza. Contribuiscono a trasformare questo programma, così urgente e importante per il Paese, in progetti strutturati con fattibilità tecnica, giuridica ed economica”, ha concluso.
Finanziamento di progetti in concessione
Tra le opzioni presentate, il direttore dei Partenariati con il Settore Privato del MIDR, Denilson Campello, ha evidenziato il FEP/CAIXA, un fondo rotativo con risorse federali per un valore di 295 milioni di R$, destinato al finanziamento di progetti in concessione e PPP di stati e comuni. Ha menzionato anche il FDIRS, un fondo con un patrimonio di 1 miliardo di R$ di risorse federali, creato per strutturare concessioni e partenariati, nonché per stabilire garanzie che contribuiscano alla sicurezza e alla fattibilità dei progetti, oltre ai fondi costituzionali.
Brasile e Italia sono paesi che storicamente hanno sviluppato intensi scambi culturali ed economici. L’opportunità di nuove partnership mette in luce la complementarietà tra il know-how tecnologico italiano e le esigenze strutturali del Brasile, creando opportunità di cooperazione in settori strategici per lo sviluppo sostenibile.
Fonte: Governo Federal
Il 13 giugno, il Brasile e il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) hanno lanciato una nuova iniziativa per contrastare il caldo estremo attraverso un raffreddamento sostenibile, denominata ‘Beat the Heat in Cities’, mentre l’Italia si è impegnata a stanziare 2 milioni di euro di nuovi finanziamenti per il Global Cooling Pledge, sostenendo l’azione su uno dei principali fattori del cambiamento climatico in vista del vertice sul clima COP30 che si terrà più avanti quest’anno.
“Il raffreddamento sostenibile sarà una priorità alla COP30 perché le città, il clima e miliardi di persone dipendono da esso. Attraverso Beat the Heat in Cities, miriamo a trasformare le città in motori di adattamento, promuovere l’attuazione del Global Pledge e garantire che nessuno venga lasciato indietro dall’accelerazione del caldo estremo”, ha dichiarato Ana Toni, CEO della COP30.
Gli annunci sono stati fatti a Bonn, in Germania, durante il primo Incontro dei Punti Focali dei Firmatari del Global Cooling Pledge. Lanciato alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2023 (COP28) dalla Presidenza degli Emirati Arabi Uniti (EAU) e dalla Cool Coalition dell’UNEP, il Global Cooling Pledge (GCP) è il primo impegno collettivo al mondo a ridurre l’impatto climatico del raffreddamento del 68% entro il 2050 e ad aumentare la fornitura a prezzi accessibili per tutti coloro che ne hanno bisogno.
Il mondo ha appena registrato il terzo anno consecutivo di caldo record, rivelando che il caldo estremo è ora alla base del cambiamento climatico. Il Global Cooling Observatory 2023 dell’UNEP ha lanciato l’allarme: se le tendenze attuali dovessero continuare, la sola crescente domanda di raffreddamento potrebbe aggiungere 6,1 gigatonnellate di anidride carbonica entro il 2050, mentre più di un miliardo di persone non hanno ancora accesso al raffreddamento per mantenere cibo, medicine ed economie sostenibili.
“Il raffreddamento sostenibile è una leva fondamentale per l’adattamento e una misura di mitigazione correttiva che ci consente comunque di restare entro il limite di 1,5°C”, ha affermato Martin Krause, direttore della divisione Cambiamenti climatici dell’UNEP. “Integrare il raffreddamento nei nuovi piani nazionali per il clima, o NDC, sarà fondamentale per garantire un approccio olistico che allinei l’azione per il clima con i benefici sociali ed economici”, ha aggiunto.
Il Brasile ha confermato che il raffreddamento sostenibile e il caldo estremo saranno una priorità assoluta alla COP30 di Belém. L’Italia ha inoltre annunciato nuovi finanziamenti per l’attuazione del Global Cooling Pledge attraverso il nuovo strumento Enabling Pledge Implementation for Cooling (EPIC) Facility dell’UNEP.
“L'Italia non sta solo portando avanti i suoi obiettivi nazionali, ma sta anche sostenendo gli sforzi internazionali per tradurre il Global Cooling Pledge in azioni locali attraverso l’iniziativa EPIC”, ha affermato Alessandro Guerri, Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica italiano.
Fonte: ONU – Programa para o Meio Ambiente
Il risultato trimestrale ha posizionato il Brasile davanti a economie come Stati Uniti, Cina, Germania, Francia e Regno Unito
Di André Martins, giornalista | pubblicato il 30 maggio 2025
L’aumento dell’1,4% del Prodotto Interno Lordo (PIL) colloca il Brasile al 5° posto rispetto alla crescita dell’attività economica in 49 paesi nel primo trimestre del 2025, secondo le proiezioni elaborate da Alex Agostini, economista capo di Austin Rating.
Il calcolo si basa sul valore attuale del PIL e sulle proiezioni del Fondo Monetario Internazionale per le principali economie globali. Nel primo trimestre, il Brasile aveva un valore attuale in valuta locale di 3.000 miliardi di R$.
Il risultato trimestrale ha posto il Brasile davanti a economie come Stati Uniti, Cina, Germania, Francia e Regno Unito, che costituiscono le dieci maggiori economie mondiali. Il Paese che ha registrato la crescita maggiore nel periodo è stata l’Irlanda, con un aumento del 3,2%.
La nazione con le peggiori performance è stata l’Indonesia, che è scesa dell’1% nel periodo considerato, seguita dalla Slovenia, che è scesa dello 0,8%, e da Singapore, che è scesa dello 0,6%.
Gli Stati Uniti, la più grande economia mondiale, si sono classificati al 38° posto, in calo dello 0,2%. La Cina è avanzata dell’1,2%, raggiungendo il 7° posto. La media per i paesi membri del G7 – Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti – è stata dello 0,2%, per i BRICS dell’1,3% e la media complessiva per i 49 paesi analizzati è stata dello 0,5%.
Classifica dei PIL più grandi del mondo nel primo trimestre del 2025 (in allegato)
Il PIL cresce dell’1,4% trainato dall'agroalimentare
Il Prodotto Interno Lordo (PIL) brasiliano è cresciuto dell’1,4% nel primo trimestre del 2025, rispetto ai tre mesi immediatamente precedenti, secondo i dati del Sistema di Conti Nazionali Trimestrali dell’IBGE - Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica.
Il risultato è in linea con le aspettative del mercato finanziario, che si attendeva una crescita compresa tra l’1,2% e l’1,7%. La crescita dell’agricoltura e del settore dei servizi, unita alla crescita degli investimenti, spiega il risultato positivo dell’economia brasiliana.
Fonte: Exame.
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)