Lunedì 21 Luglio 2025
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Questa e la prossima settimana vedranno impegnata la commissione bilancio del Senato nella trattazione degli emendamenti alla legge di bilancio.
Il senatore Francesco Giacobbe insieme all’onorevole Nicola Caré e gli eletti all'estero del Partito Democratico della Camera, in linea con gli impegni già assunti in fase di presentazione emendativa saranno a lavoro nello specifico per i temi che riguardano le comunità all'estero.
L'attenzione del Partito Democratico verso i connazionali all'estero è sempre forte e in questa legge di bilancio riguarda molti temi.
"Ulteriori risorse alle Camere di Commercio, rappresentano un investimento che conferma l’attenzione dell’Italia verso le comunità italiane nel mondo valorizzando il ruolo che esse svolgono per la promozione del sistema Paese" – dichiarano i due eletti – "si tratta di un importante investimento per facilitare i processi di internazionalizzazione delle aziende italiane ed in particolare per per le Piccole e Medie Imprese.”
“Su questo importante capitolo di spesa alta è l'attenzione da parte di tutte le forze politiche alle quali chiediamo unità di intenti in quanto il bene dell'Italia nella proiezione del Sistema Paese nel Mondo non è argomento di una parte politica né deve essere motivo di contrasto tra le stesse forze politiche" – continuano Nicola Caré e Francesco Giacobbe – "l'attuale Governo e noi tutti siamo impegnati affinchè si possa arrivare ad un risultato positivo nell'approvazione di risorse per le nostre Camere di Commercio Italiane all'Estero".
Dal 29 novembre al 2 dicembre scorso le 81 Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) presenti in 58 Paesi del mondo hanno tenuto sessioni di orientamento per più di 200 imprese italiane sui principali mercati esteri, finalizzate ad agevolare tutte quelle aziende che hanno manifestato interesse a proporre il made in Italy nel mondo, allargando il proprio business oltre i confini nazionali.
In questo giro del mondo virtuale, le piccole e medie imprese coinvolte sono state a contatto con opportunità di mercato, vincoli e prospettive nell’era post Covid che l’esperienza delle CCIE nel mondo ha messo a loro disposizione. Quasi la metà di queste imprese proveniva dal settore food and wine, seguito dai servizi, dalla moda/accessori, dalla meccanica, dal design/arredo, dal turismo, dall’ambiente e dal settore medicale.
Gli incontri programmati sono stati oltre 700 e i Paesi per i quali le imprese hanno espresso maggiore interesse sono risultati, nell’ordine, USA, Germania, Francia, Danimarca, Russia, Canada, Svizzera ed Emirati Arabi Uniti.
L’iniziativa, organizzata da Assocamerestero – l’Associazione delle 81 CCIE e di Unioncamere – in collaborazione con PROMOS Italia, l'agenzia nazionale del sistema camerale per l’internazionalizzazione, si è svolta nel quadro della Convention annuale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, realizzata grazie al supporto di Unioncamere, in formato virtuale, per dare modo alle CCIE, che operano in paesi diversamente toccati dall’emergenza e da diverse norme di sicurezza, di poter avere contatti diretti con imprese italiane pronte ad affrontare l’avventura dei mercati esteri.
“Anche quest’anno – ha dichiarato Domenico Mauriello, Segretario Generale di Assocamerestero – la capacità di attivare la business community sui principali mercati esteri si conferma il reale valore aggiunto delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. Si tratta di soggetti privati che costituiscono l’ossatura di questa peculiare rete di promozione di cui dispone il sistema Italia per consolidare il made in Italy all’estero.
“Il nostro export – ha proseguito Mauriello – ha bisogno di essere sostenuto per poter esprimere al meglio le proprie potenzialità che sono ben lontane dall’essere pienamente espresse. Assistiamo infatti ad una forte richiesta di made in Italy da molte parti del mondo che non si riesce a colmare, soprattutto per la nostra strutturale carenza nell’e-commerce. La pandemia da Covid-19 ci ha spinto certamente a sviluppare questo canale, ed ora dovremo approfittare di questa migliorata condizione per aumentare le cifre del nostro export che nel B2B è fermo attorno ai 130 miliardi l’anno, mentre per il B2C non superiamo i 15 miliardi per anno. Sono cifre – ha concluso Mauriello – che possono e devono essere ampliate, e il ruolo delle CCIE è centrale per orientare le nostre imprese a proporsi nel mondo.”
Le sessioni di incontri informativi tra i delegati delle CCIE e le imprese italiane – profilate attraverso le iniziative camerali per l’internazionalizzazione realizzate nell’ambito del “Progetto SEI – Sostegno all’Export dell’Italia” di Unioncamere – hanno avuto l’obiettivo dell'attivazione di un percorso di primo orientamento ai mercati internazionali per le più di 200 imprese italiane che si sono dichiarate interessate.
Le CCIE non sono nuove a queste iniziative e hanno fatto dell’attività di mentoring uno dei loro servizi di punta: anche quest’anno, infatti, grazie al progetto “Stay Export”, realizzato grazie al supporto di Unioncamere e in sinergia con il “Progetto SEI”, offriranno a circa 600 imprese sessioni di formazione personalizzata per operare sui mercati esteri. Le aziende che prenderanno parte all’iniziativa – provenienti da tutta la penisola (40% dal nord, 20% dal centro e 40% dal sud) – avranno la possibilità di usufruire di specifici servizi di mentoring erogati dagli esperti delle CCIE per avviare o incrementare la propria proiezione all’estero.
La strategia perseguita dalle CCIE, in sinergia con il Sistema Camerale italiano, è infatti volta ad accrescere l’universo delle imprese italiane operanti in maniera costante e strutturata sui mercati esteri.
Nel 2020 – in piena pandemia – sono state 31.000 le imprese italiane che si sono rivolte alle Camere di Commercio Italiane all’Estero per usufruire di servizi utili ad avviare o consolidare il proprio business e rafforzare l’export oltre confine; parallelamente, le CCIE hanno dato consulenza a oltre 80.000 operatori esteri che volevano accrescere i propri contatti d’affari con imprese italiane.
La newsletter di ItalPlanet, pubblicata in collaborazione con Assocamerestero e Pmi.it – inviata in Italia e all’estero – è un servizio settimanale che consente di ricevere news e approfondimenti sul Sistema Italia e sulle attività svolte dalle Camere Italiane nel mondo.
È online il nuovo numero di ItalPlanet Magazine.
In evidenza:
BeIT: la campagna che racconta l’Italia all’estero,
L’Introduzione di Giuseppe Tripoli, del 4° Report sulla Finanza Alternativa per le PMI
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Dalla nota congiunta dei parlamentari del Pd, sen. Francesco Giacobbe e on. Nicola Carè
Le CCIE hanno tutto il nostro sostegno.
La recente crisi economica e sanitaria ha avvolto le imprese italiane in una nebbia di incertezze e di difficoltà date soprattutto dall'assenza di un'univoca azione europea in termini di tempi di ripresa, gestione dei confini nazionali e misure di sostegno alle aziende.
Proprio in questa fase di incertezza, le Camere di Commercio Italiane all'Estero si pongono, ma lo sono sempre state, come una rete essenziale per il presidio dei mercati. Le imprese italiane affrontano, nel contesto della loro internazionalizzazione, molte sfide. Un terzo del PIL italiano è costituito dall'export, circa
500 miliardi di Euro. Le imprese del nostro Paese devono sempre di più guardare ai mercati internazionali e far sì, soprattutto le PMI, di organizzare la loro comunicazione e marketing in modo che si riesca ad aprire a nuovi mercati e rimanere in quelli già presenti. Le Camere di Commercio svolgono un ruolo fondamentale di supporto e vanno sostenute. Nonostante il lockdown, tutte le Camere Italiane all'Estero, con il supporto di Assocamerestero, sono scese in campo per aiutare le imprese italiane che esportano, con vari modelli che sopravvivranno anche nel dopo-emergenza con un complesso di azioni essenziali per consentire di mantenere contatti e collegamenti imprenditoriali, e per una corretta informazione, che nessun altro soggetto potrebbe fornire, in particolare sul duplice versante del collegamento tra imprenditoria estera locale e imprenditoria italiana, di dimensioni più piccole e molto articolate sul territorio. Per questo motivo presenteremo un emendamento a sostegno delle CCIE, che auspichiamo venga sostenuto da tutti aldilà dell'appartenenza politica e che ha lo scopo di tutelare l'azione italiana all'estero.
(Contenuto editoriale: nota congiunta dei parlamentari del Pd, sen. Francesco Giacobbe e on. Nicola Carè)
Assocamerestero, in collaborazione con Unioncamere e Promos Italia, presenta la Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) che si svolgerà in formato virtuale dal 29 novembre al 2 dicembre.
Durante l’evento le CCIE, attraverso la realizzazione di webinar con focus sui paesi esteri, forniranno alle imprese italiane indicazioni e consigli utili e presenteranno le opportunità di business in: Giappone, Svizzera, Sud est asiatico (Singapore, Thailandia, Vietnam, Malesia), Polonia, Francia, Turchia, Cina, Spagna, Germania, Corea del Sud, Mediterraneo (Malta, Marocco, Tunisia), Est Europa (Bulgaria, Rep. Ceca, Rep. Moldova, Rep. Slovacca, Romania, Serbia), Regno Unito, Belgio, Russia, USA, Mercosur (Argentina, Brasile, Cile, Paraguay), Canada, Area ACCA (Ameria Centrale, dei Caraibi e dell'Area Andina).
I delegati delle CCIE incontreranno, inoltre, i rappresentanti di oltre 100 imprese italiane per incontri informativi individuali mirati all'attivazione di un percorso di primo orientamento a specifici mercati di sviluppo della propria attività.
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Questa settimana le commissioni del Senato sono impegnate nella stesura dei pareri alla prossima Legge di Bilancio; seguirà il lavoro della commissione Bilancio per l'esame e approvazione degli emendamenti.
Il senatore del Pd eletto all'estero Francesco Giacobbe sarà al lavoro nello specifico per i temi che riguardano le comunità all'estero. "Per le parti di competenza della commissione industria, commercio e turismo, di cui faccio parte, il mio contributo sarà dedicato alla promozione del Made in Italy nel mondo ed al turismo internazionale – dichiara Giacobbe – Le Camere di Commercio Italiane nel Mondo hanno svolto e continuano a svolgere un grande lavoro per l'export italiano, per assistere piccole, medie e grandi aziende italiane che operano nel mondo e per promuove investimenti in Italia, il loro ruolo diventa ancora più importante oggi per contribuire alla ripresa post pandemia, hanno bisogno di rilanciare le proprie attività con rinnovato entusiasmo ed energia; chiedo alla Commissione un impegno affinché si possano investire risorse aggiuntive a favore delle Camere di Commercio Italiane nel Mondo".
Oltre il 15% del turismo internazionale in Italia è costituito da persone di origine o discendenza italiana. Costituiscono il cosiddetto turismo di ritorno: turisti che oltre a visitare le grandi città italiane spesso si recano nei borghi dove sono nati o dove sono nati i loro genitori o nonni. "Chiedo di investire risorse per promuovere il turismo di ritorno costruendo infrastrutture ricettive nei borghi e promuovendo iniziative che facciano conoscere le bellezze ambientali e storiche, la ricchezza delle tradizioni, la bontà della gastronomia e lo stile di vita salutare dei piccoli centri italiani", conclude Giacobbe.
(Contenuto editoriale a cura di Francesco Giacobbe)
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