Trend turistici 2022: Italia e Germania a confronto

Giovedì 4 Maggio 2023

Trend turistici 2022: Italia e Germania a confronto

Dopo i due anni di restrizioni dovute alla pandemia mondiale i flussi turistici sono tornati a crescere e nell’ultimo anno sono quasi tornati agli standard pre-Covid-19 sia per il mercato italiano che per quello tedesco.

Secondo la Tourismusanalyse (analisi del turismo della Fondazione BAT per le questioni future), infatti, più della metà dei tedeschi (58%) è tornata in vacanza per almeno cinque giorni. In media, i cittadini tedeschi hanno trascorso circa 13 giorni di vacanza per la loro vacanza principale nel 2022, quasi due giorni in più rispetto all'anno precedente. Il motivo principale è l’aumento dei viaggi a lunga distanza, cui è conseguito l’aumento dei pernottamenti. Questi hanno visto una crescita per tutte le destinazioni, con una media di 9 giorni per le vacanze in mete nazionali, 14 per i viaggi in Europa e 21 giorni nelle destinazioni extra-europee.

Il prolungamento della durata dei viaggi si è rispecchiato anche nell'aumento della spesa sostenuta dalle famiglie: con una media di 1.350€ a persona, si è registrato un aumento di 250€, dovuto sia alla maggiore permanenza, sia ai costi giornalieri, che sono aumentati da 98€ nel 2021 a 106€ nel 2022. Nel 2022, circa il 41% di tutti i viaggi di vacanza si è svolto in Germania, rendendo ancora la Germania la meta preferita dai suoi cittadini, nonostante la domanda abbia subito un calo.

Per quanto riguarda i viaggi in Europa e a medio raggio, l'anno scorso molti cittadini tedeschi sono stati nuovamente attratti dai paesi caldi sul Mediterraneo. Le destinazioni più ambite: Spagna (8,2%), Italia (6,5%) e Turchia (5,3%). Dopo una pausa di due anni per i viaggi a lungo raggio, dal 2022 i cittadini tedeschi hanno ricominciato a scegliere destinazioni al di fuori dei confini dell'Europa con maggiore frequenza. Il numero di viaggi a lungo raggio è quasi raddoppiato rispetto all'anno precedente: dal 7% del 2021 sono aumentati al 13%. Se già nel 2022, l'intensità dei viaggi è aumentata significativamente rispetto all'anno precedente, secondo le previsioni, la frequenza dei viaggi nel 2023 sarà almeno al livello pre-Covid, se non superiore.

Anche i trend turistici dei viaggiatori italiani si stanno riavvicinando agli standard pre-pandemia. Secondo i dati ISTAT il 2022 è stato l'anno che ha segnato la ripresa di quasi tutte le attività vacanziere. I viaggi dei residenti in Italia sono stati 54 milioni e 811mila (346 milioni e 966mila pernottamenti), in aumento rispetto al 2021 (+31,6%) ma ancora sotto i valori precedenti alla pandemia (-23% rispetto al 2019). In recupero quasi totale le vacanze di 4 o più notti che tornano ai livelli del 2019. Le persone che hanno fatto almeno una vacanza tra luglio e settembre sono salite al 35,7%, contro il 33,9% del 2021 (37,8% nel 2019). I viaggi all’estero (19,7% del totale) mostrano aumenti a tre cifre (+143%); in netta crescita anche i viaggi nelle località italiane (+18,3%).

Un’indagine online condotta sulla community di Touring Club ha riportato i dati ottenuti da 4.800 questionari. Da questi è emerso che nell’estate 2022 circa il 94% (percentuale simile al 2021 e in aumento rispetto al 2020) degli intervistati ha fatto almeno una vacanza tra giugno e settembre. Anche in Italia, il 2022 si può considerare il primo anno di vacanze post-Covid: i comportamenti all’insegna della cautela (scelta di destinazioni poco affollate, 34%; turismo di prossimità, 31%; minor frequenza di bar e ristoranti, 25%) che avevano contraddistinto gli anni passati sono stati adottati da un minor numero di persone. Oltre il 70% dei rispondenti, ha dichiarato di aver trovato le mete turistiche più affollate rispetto al periodo pre-Covid.

Anche i turisti Italiani hanno preferito destinazioni nazionali: l’Italia è rimasta la meta di viaggio preferita per il 74% degli italiani, suppur in calo rispetto al 2021 (91%) e con un ravvicinamento al dato pre-pandemia (63% nel 2019). Chi ha scelto l’estero (26%), ha viaggiato quasi esclusivamente in Europa (23%), in particolare in Francia (24%), che supera per il secondo anno la Grecia (17%), seguita da Spagna (10%) e Croazia (7%).

Se i turisti tedeschi hanno aumentato la loro spesa media per le vacanze, quelli italiani hanno tentato, al contrario, di contenere i costi. Il 45% dei rispondenti al questionario ha infatti ammesso di essersi imposto un contenimento delle spese. Le strategie più adottate: in primo luogo il taglio delle spese extra (51%), in seconda battuta è stata evitata l’alta stagione (32%); a seguire, la scelta di soluzioni ricettive più economiche (30%); inoltre, il 22% ha ridotto la durata della vacanza, che si attesta complessivamente sui livelli pre-Covid (circa 12 giorni).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Giovedì 4 Maggio 2023