Notizie mercati esteri

Giovedì 30 Marzo 2023

Il Regno Unito e l'UE rafforzano la cooperazione sulla nuova Carbon Border Tax

La Gran Bretagna e l'Unione Europea stanno rafforzando la collaborazione per affrontare gli effetti del cambiamento climatico, rinsaldando così le relazioni tra le due parti. Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha affermato che Gran Bretagna e UE potrebbero coordinare le strategie su una nuova tassa sul carbonio che dovrebbe imporre nuove commissioni sulle merci ad alto impatto ambientale.

Uno dei temi che sarà affrontato durante il prossimo meeting consultativo del governo britannico, è il rischio di una futura rilocalizzazione delle emissioni di gas serra in paesi con normative sul clima meno restrittive. Tuttavia, come sottolineato dal primo ministro britannico e da alcuni funzionari statali, il governo sta facendo grossi progressi sul CBAM (Meccanismo di aggiustamento del carbonio alla frontiera) e l’obiettivo del paese resta lavorare con controparti che la pensano allo stesso modo, come l’Unione Europea. Le due parti stanno quindi prendendo in seria considerazione l’idea di collaborare su una tassa sul carbonio.

Nel frattempo, Kemi Badenoch, segretario al commercio del Regno Unito, mercoledì ha tenuto colloqui con Valdis Dombrovskis, commissario al commercio dell'UE, per discutere una risposta coordinata all’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti. Il programma di sussidi da 369 miliardi di dollari approvato dal governo Biden ha portato alla luce sfide simili per UE e Regno Unito, insieme agli altri paesi alleati come Australia e Giappone.

Le discussioni tra Londra e Bruxelles sulle questioni legate al clima sono tuttavia l'ultimo segnale del miglioramento del legame UE-Regno Unito dopo la risoluzione della questione sulle relazioni commerciali post-Brexit in Irlanda del Nord.

Il CBAM dell'UE, che è vicino all'approvazione ed entrerà in funzione nel 2026, si è tuttavia già rivelato controverso. La Cina ha chiesto spiegazioni all'Organizzazione Mondiale del Commercio, sottolineando come questo potrebbe essere discriminatorio per il paese.

Vista la simile struttura dei due sistemi CBAM in Regno Unito ed UE, c’è la seria possibilità di una cooperazione tra le due parti. Sarah Williams della Green Alliance, un'organizzazione ambientalista, ha affermato che collegare "i sistemi di tariffazione del carbonio di Regno Unito ed UE avrebbe molto senso" e che l'accordo con l'Irlanda del Nord ha aperto "nuove relazioni cooperative con l'Unione Europea”.

Fonte: https://on.ft.com/3no2sEQ

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Giovedì 30 Marzo 2023
Giovedì 30 Marzo 2023

Il nuovo piano net zero del Regno Unito mira a ridurre emissioni e costi

Il governo ha presentato un nuovo piano per ridurre la produzione di gas serra e abbassare i costi energetici investendo in energie rinnovabili e nel nucleare, con l’obiettivo di diventare uno dei paesi con il costo dell’energia più basso in Europa entro il 2035. Il piano Net Zero prevede numerose misure per ridurre le emissioni, tra cui l'annuncio dei primi siti di “cattura del carbonio”.

La strategia - chiamata Powering Up Britain - è in gran parte focalizzata sull'aumento dell'energia green in UK - eolica, solare e nucleare - che si spera ridurrà emissioni e costi energetici. Il primo ministro Rishi Sunak ha dichiarato: "Stiamo lavorando duramente per garantire la nostra sicurezza energetica a lungo termine, in modo da poter abbassare i prezzi dell'energia".

Il piano, che arriva a circa 1.000 pagine, include numerose proposte tra cui:

  • Isolare circa 300.000 abitazioni grazie allo schema ECO+ (Great British Insulation Scheme);
  • Conferma del finanziamento da 240 milioni di sterline per progetti sull’idrogeno green;
  • Lancio del piano Great British Nuclear per sostenere la crescita dell'industria nucleare in UK;
  • Maggiore flessibilità e pianificazione per uno sviluppo eolico e solare offshore;

Il governo ha inoltre annunciato la creazione di alcuni siti per lo stoccaggio di carbonio. I tre siti a Teesside rimuoveranno la CO2 prodotta durante la combustione di combustibili fossili, immagazzinandola direttamente sotto il Mare del Nord.

Il dott. Paul Balcombe, docente senior di ingegneria chimica ed energie rinnovabili presso la London Queen Mary University, ha dichiarato: "Investire in nuove infrastrutture energetiche a basse emissioni di carbonio è un ottimo punto, ma il modo più sostenibile per ridurre le emissioni di carbonio e aumentare la sicurezza energetica è ridurre la nostra domanda di energia elettrica. L'intenzione dichiarata di isolare 300.000 su più 20 milioni di case è chiaramente insufficiente, in quanto la maggior parte delle case in UK  non sono termicamente isolate".

Le società energetiche hanno affermato che tuttavia questa strategia è stata un'occasione persa per affrontare alcune questioni sul collegamento delle nuove energie rinnovabili alla rete elettrica. Lucy Yu, CEO del Center for Net Zero, un think tank di proprietà di Octopus Energy, ha dichiarato che: "L'accelerazione del processo di pianificazione per i nuovi sviluppi di energie rinnovabili è sicuramente benvenuta, ma deve essere accompagnata da riforme che rendano più facile, più veloce ed economico per ottenere una connessione alla rete."

Le misure dovrebbero includere un'estensione di tre anni (fino al 2028) del programma che offre alle famiglie britanniche £ 5.000 per sostituire le loro caldaie a gas con pompe di calore. Mantenere basse le bollette energetiche dei consumatori è un obiettivo chiave di questa strategia. Il governo ha affermato di riconoscere che uno dei modi principali per ridurre le bollette è aumentare l'energia rinnovabile ma anche separare elettricità dai prezzi del gas. Al momento il Regno Unito ha ancora bisogno di gas naturale per soddisfare la sua domanda energetica, influenzando così il costo finale dell'elettricità. Giovedì sono comunque attesi ulteriori annunci, tra cui nuovi investimenti nell'energia eolica offshore.

Fonte: https://bbc.in/3KkcShR

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

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Giovedì 30 Marzo 2023

Prima iniezione di idrogeno verde nella rete del gas naturale in Portogallo

Il 7 marzo, in occasione di una cerimonia presieduta dal Primo Ministro del Portogallo, António Costa, l'idrogeno verde è stato iniettato per la prima volta nella rete portoghese del gas naturale.

Il Primo Ministro ha ribadito la necessità e l'intenzione del Paese di continuare a scommettere sullo sviluppo dell'idrogeno verde, per far sì che il Paese ottenga l’indipendenza energetica e diventi esportatore di gas rinnovabili.  La scommessa sulle energie rinnovabili comporterà infatti un futuro più sostenibile dal punto di vista ambientale, più prospero dal punto di vista economico e più libero dal punto di vista politico.

Fonte: https://bit.ly/40suWfr

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Giovedì 30 Marzo 2023
Giovedì 30 Marzo 2023

A gennaio cresce ancora l'import/export portoghese

A gennaio 2023, le esportazioni e le importazioni di merci in Portogallo hanno registrato variazioni nominali anno su anno rispettivamente del +14,5% e del +10,3% (+9,5% e +9,2%, nello stesso ordine, a dicembre 2022).

Questi i dati diffusi il 13 marzo dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE), che rivelano inoltre un incremento degli indici di valore unitario (prezzi) sia nelle esportazioni, del +8,1%, che nelle importazioni, del +7,0% (+9,7% e +12,2%, rispettivamente, a dicembre 2022).

Il deficit della bilancia commerciale ha registrato un miglioramento di 27 milioni di euro rispetto a gennaio 2022, attestandosi a 1.963 milioni di euro.

Nel trimestre chiuso a gennaio 2023, le esportazioni e le importazioni sono aumentate rispettivamente del 14,3% e del 12,3% rispetto allo stesso periodo del 2022 (+16,2% e +17,4%, nell'ordine, nel 4° trimestre 2022).

Fonte: https://tinyurl.com/2s43v7cm

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

 

 

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Giovedì 30 Marzo 2023

Il numero di case disponibili in UK è diminuito di un terzo

Il numero di case in affitto in UK è diminuito di un terzo negli ultimi 18 mesi. Il forte calo del numero di annunci ha contribuito a far aumentare dell'11% il costo degli affitti, mentre le agenzie immobiliari hanno in media 10 annunci di affitto rispetto agli oltre 16 di settembre 2021.

La domanda di alloggi è aumentata di oltre il 50% rispetto ai livelli normali, secondo le cifre riportate dal sito web immobiliare Zoopla, che copre circa l'85% delle proprietà in affitto del Regno Unito.

"Abbiamo assistito a un forte aumento della domanda per alloggi in affitto, soprattutto a causa dell'immigrazione record dell’ultimo periodo e della riapertura dell'economia post-pandemia", ha affermato Richard Donnell, direttore esecutivo presso Zoopla. "Allo stesso tempo, non si sono registrati nuovi investimenti da parte dei proprietari delle abitazioni, e questo sta creando una vera crisi nella disponibilità e nella ricerca della case".

Inoltre, tassi ipotecari più elevati, modifiche fiscali e nuove normative che riguardano gli immobili in affitto, hanno reso meno redditizio per i proprietari acquistare case e offrirle in affitto.

Un gran numero di proprietari sta abbandonando il mercato immobiliare: l'11% delle case in vendita su Zoopla era precedentemente affittato. Per di più, affitti a breve termine come le case vacanze o gli alloggi su Airbnb offrono rendimenti migliori rispetto ad affitti a lungo termine. L’agenzia Zoopla ha visto triplicare questo tipo di annunci dal 2019, con gli affittuari privati che spendono in media quasi un terzo del reddito percepito nel loro affitto.

Il governo dovrebbe comunque introdurre un nuovo disegno di legge sulla riforma degli affitti in Inghilterra prima dell'estate, che dovrebbe ristabilire l'equilibrio nel mercato e fornire maggiori sicurezze agli inquilini. Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord hanno tuttavia regole diverse sugli immobili e sulla gestione degli affitti, con la Scozia che attualmente ha controlli più severi sui proprietari rispetto al resto dei paesi del Regno Unito.

Fonte: https://bbc.in/3zhmCDi

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

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Giovedì 30 Marzo 2023

Il Regno Unito pianifica di aumentare il sostegno nello sviluppo di carburante aereo sostenibile

Il 30 marzo il governo UK pubblicherà un rapporto sui sussidi statali nella produzione di carburante per aerei a basse emissioni di carbonio, ricavato direttamente da rifiuti domestici, parte di un pacchetto più ampio di politiche del Dipartimento dei Trasporti.

I ministri hanno elaborato piani per finanziare nuovi progetti, tra cui il Great British Nuclear, facilitare lo sviluppo dell'eolico onshore, e modificare la tassa sui guadagni extra delle compagnie petrolifere. Anche l'industria automobilistica sta sperando di ottenere maggiore chiarezza riguardo la vendita di veicoli elettrici: gli esperti del settore hanno avvertito che per concedere ai produttori di auto il tempo di pianificare questa transizione, ci sarà bisogno di capire il prima possibile le nuove regole sulla vendita di veicoli elettrici.

I funzionari governativi stanno finalizzando una "green finance strategy" per incoraggiare l'adozione di prodotti finanziari come i "green gilts" - obbligazioni che finanziano progetti finalizzati a ridurre le emissioni di carbonio. Ed Miliband, politico del dipartimento energetico britannico, ha dichiarato che il governo non sta facendo abbastanza per competere con il recente "Inflation Reduction Act" degli Stati Uniti. Lo scorso ottobre, il Department for Transport ha incaricato Philip New, ex capo di BP Biofuels, di condurre una ricerca volta alla creazione di un'industria del "carburante per l’aviazione sostenibile" (SAF) in UK. Secondo New saranno necessari nuovi sussidi finanziari per la produzione di SAF visti i costi dei carburanti green, attualmente tre volte rispetto al prezzo del normale carburante per aerei.

L'aviazione contribuisce per circa l'8% alle emissioni di gas serra del Regno Unito e gli obiettivi net zero del settore dipendono fortemente dall'utilizzo di carburanti sostenibili per decarbonizzare i voli. Le compagnie aeree ritengono che sia fondamentale avere una stabilità dei prezzi per stimolare maggiori investimenti nel settore, concordando così un prezzo fisso con il governo.

Il Regno Unito ha annunciato sovvenzioni per 165 milioni di sterline e una proposta per far produrre entro il 2030 almeno il 10% del carburante per aerei in UK - circa 1,5 miliardi di litri - da "fonti sostenibili".

Fonte: https://on.ft.com/3KfgD8k

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

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Giovedì 30 Marzo 2023

Rep. Ceca - Gli economisti attendono un indebolimento della corona nei confronti dell’euro

Gli economisti delle principali istituzioni finanziarie ceche attendono un indebolimento della corona ceca nei confronti dell’euro. Lo indicano le risposte degli economisti al quotidiano Hospodářské noviny.

Da alcune settimane il cambio si mantiene sotto la soglia di 24 corone registrando livelli comparabili al 2008. Secondo l’agenzia Bloomberg, la corona ceca è tra le monete delle economie in sviluppo che più si è apprezzata nei confronti dell’euro. Gli analisti attendono una correzione. “La corona esaurirà gli impulsi per rafforzarsi. Il differenziale degli interessi rispetto ai tassi dell’eurozona si ridurrà” ha indicato Pavel Sobíšek di Unicredit Bank Czech Republic and Slovakia.

Alcuni fattori, come la ripresa del commercio estero, potrebbero tuttavia impedire un indebolimento del cambio troppo significativo, ha indicato l’analista di Raiffeisenbank Vratislav Zámiš. Inoltre, la Banca Centrale Ceca potrebbe annunciare che è disposta a impedire un indebolimento troppo forte della corona ceca.

Fonte: https://bit.ly/3zhImyK

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

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Giovedì 30 Marzo 2023

Dall’Aeroporto di Praga si volerà verso 152 destinazioni

Nella stagione estiva di volo, che inizia domenica 26 marzo, sarà possibile raggiungere dall’Aeroporto di Praga 152 destinazioni. Lo ha comunicato lo scalo.

Sono oltre dieci le novità rispetto alla stagione precedente. Tra gli aeroporti in cui si comincerà a volare da fine marzo c’è anche Rimini, con partenze la domenica e il mercoledì. L’Italia è, con 18 destinazioni, il secondo Paese più raggiungibile dall’Aeroporto di Praga dopo la Spagna. La direzione dello scalo punta molto anche sul riavvio dei voli a lunga percorrenza verso Seoul, Taiwan e New York.

Per l’Aeroporto di Praga potrebbero transitare quest’anno 13 milioni di passeggeri” ha indicato il direttore del commercio aereo dello scalo Jaroslav Filip. I volumi rappresentano circa l’80% dei livelli pre-pandemia. L’aeroporto lavoro con altre agenzie per rafforzare il turismo incoming.

Fonte: https://bit.ly/3lQfwm5

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

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Giovedì 30 Marzo 2023

Rep. Ceca - La Commissione Europea ha rigettato la regolamentazione dei prezzi della telefonia mobile

La Commissione Europea ha rigettato per la seconda volta la domanda dell’Autorità per le Comunicazioni Ceca di regolamentare i prezzi all’ingrosso della telefonia mobile.

Secondo l’Autorità per le Comunicazione i prezzi della telefonia mobile in Repubblica Ceca rimangono molto alti per una mancata concorrenza tra i tre principali operatori di telefonia mobile – O2, Vodafone e T-Mobile. Per diminuire i costi l’Autorità propone di regolamentare i prezzi di accesso alla rete dei tre grandi operatori da parte dei cosiddetti operatori virtuali. In questo modo si creerebbe una situazione di maggiore concorrenza sul mercato.

Secondo la Commissione Europea non è stato dimostrato che i tre grandi operatori operino in concerto e abbiano così una posizione dominante. “Sul mercato ceco già esistono le condizioni favorevoli per l’entrata di nuovi operatori” ha sottolineato Bruxelles, secondo cui l’ente ceco potrebbe utilizzare altri strumenti con minore impatto rispetto ai prezzi regolati per favorire la concorrenza.

Fonte: https://bit.ly/3ZqpN60

 

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Ultima modifica: Giovedì 30 Marzo 2023
Martedì 28 Marzo 2023

Nuove carenze di generi alimentari potrebbero aumentare la pressione sui prezzi in UK

L'inflazione dei prezzi dei supermercati ha raggiunto un altro record, aggiungendo ulteriormente £837 alla spesa media annua dei consumatori. Secondo gli ultimi dati di Kantar, gli aumenti dei prezzi per i generi alimentari hanno raggiunto il massimo storico del 17,5% rispetto ai dati dell’anno precedente. I prezzi di uova, latte e formaggio stanno aumentando più velocemente, con la spesa media annua per generi alimentari arrivata a circa £ 5.617.

"Questa è una cattiva notizia per i cittadini britannici che stanno vivendo il nono mese di aumento dell’inflazione dei prezzi dei generi alimentari ", ha affermato Fraser McKevitt, responsabile della vendita al dettaglio e dei consumatori di Kantar. “Gli acquirenti stanno reagendo e stanno cercando i prodotti con il miglior rapporto qualità-prezzo. Le famiglie si recano maggiormente nei negozi, con una media di poco più di quattro volte a settimana: a parte il periodo natalizio, questa è la frequenza più alta che abbiamo visto dall'inizio della pandemia.

Complessivamente, le vendite di generi alimentari sono cresciute dell'8,6% nelle ultime 12 settimane. Le quantità di pomodori, peperoni e cetrioli acquistati sono aumentate rispettivamente del 32%, 26% e 21% il mese scorso. I consumatori hanno iniziato a fare acquisti in previsione di Pasqua, con le vendite di uova di cioccolato in aumento del 6% in termini di volume rispetto allo scorso anno e gli hot cross buns del 5%, come riportato da Kantar.

Il discount tedesco Lidl è stato il supermercato che è cresciuto più rapidamente, mentre il suo rivale Aldi ha raggiunto una nuova quota di mercato record del 9,9%. Morrisons è tornato a crescere e Waitrose, di proprietà di John Lewis, ha registrato la migliore performance da settembre 2021, con un aumento delle vendite del 2,1%.

Sue Davies, responsabile della politica alimentare del gruppo di consumatori “Which?”, ha dichiarato: "Mese dopo mese abbiamo assistito a un aumento drammatico del costo dei prodotti alimentari, ma la nostra analisi mensile dei prezzi mostra che alcuni supermercati sono molto più economici di altri, quindi non sorprende che i consumatori scelgano di fare acquisti dove i prezzi tendono ad essere i più convenienti. I supermercati devono garantire a tutti l'accesso agli alimenti di base a prezzi accessibili per aiutare gli acquirenti a confrontare gli articoli tra di loro e trovare l'opzione migliore.

 

Fonte: https://bit.ly/40JXUXE

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Martedì 28 Marzo 2023