Notizie mercati esteri

Venerdì 6 Ottobre 2023

La prima etichettatura “not for EU” è apparsa nei supermercati dell’Irlanda del Nord

Asda è diventato il primo supermercato britannico ad utilizzare la nuova etichettatura “Not for EU” per i prodotti venduti nei suoi negozi in Irlanda del Nord. La BBC ha riferito che le prime etichette sono apparse sui prodotti a base di carne: l’etichettatura di alcuni “prodotti ad alto rischio” – come carne, latticini e prodotti compositi – è un requisito del Windsor Framework, concordato dal primo ministro Rishi Sunak e dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen alla fine di febbraio.

L’etichettatura avrebbe dovuto essere introdotta gradualmente a partire da ottobre di quest’anno e si prevede che sarà estesa al resto del Regno Unito in due fasi fino a luglio 2025. Un portavoce di ASDA ha confermato al Belfast Telegraph che l'etichettatura è stata effettuata in linea con i requisiti del Windsor Framework.

Secondo il Guardian, le etichette sono state ideate per garantire che le merci non vengano spedite dall'Irlanda del Nord in UE. Il quadro ha modificato alcuni aspetti del precedente protocollo dell’Irlanda del Nord, per impedire che venisse creato un confine fisico dopo la Brexit.

Alla conferenza stampa congiunta per annunciare il nuovo accordo, Sunak e von der Leyen hanno salutato il quadro come una svolta per il commercio dell’Irlanda del Nord e un segnale nel miglioramento delle relazioni generali tra il Regno Unito e l’UE.

Il ministro aggiunto dell'Irlanda del Nord, Steve Baker ha affermato “È fondamentale ripristinare un esecutivo in NI, sfruttando al massimo il Windsor Framework e proponendo miglioramenti nel caso in cui ce ne siano bisogno”.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Venerdì 6 Ottobre 2023
Venerdì 29 Settembre 2023

Il governo danese prepara una nuova stretta su Christiania

Il Governo danese ha annunciato una nuova legge, che delimiterà una zona particolare all’interno del quartiere di Christiania. All’interno di essa le multe per il possesso di sostanze stupefacenti saranno raddoppiate, mentre ogni reato successivo porterà a una pena detentiva immediata.

 

Le origini di Christiania

Il quartiere di Christiania fu fondato nel 1971, quando un gruppo di persone si introdusse nelle caserme di Bådmandsgade aprendo un varco nella recinzione.

L’area, addossata alle mura cittadine, divenne presto celebre per la “Via degli spacciatori”, dove è ancora possibile acquistare hashish ed erba. Christiania continuò ad esistere abusivamente per 40 anni, attraverso continui conflitti tra le autorità e gli abitanti.

Finalmente, un accordo venne raggiunto nel 2011. Il primo luglio 2012 vide la nascita della Fondazione Christiania. La Fondazione possiede la totalità dell’area al di fuori dei bastioni, ricevendo l’area al di sopra dei bastioni in affitto dallo Stato.

Molti degli abitanti hanno costruito autonomamente le loro abitazioni, conferendo alla zona un aspetto particolare. Il quartiere ospita anche una grande varietà di eco-ristoranti, laboratori, gallerie e locali musicali. Ciononostante, l’area di Christiania rimane problematica: il dipartimento di polizia di Copenhagen segnala come Pusher Street sia sotto il controllo di gruppi di criminalità organizzata.

 

Gli sviluppi recenti

Sabato 26 agosto, un 30enne è stato ucciso in una sparatoria su Pusher Street. Successivamente al fatto, un 18enne è stato arrestato. Alcuni media danesi, tra cui TV2, B.T. e Ritzau hanno riportato come la gang di motociclisti Hells Angels e il gruppo criminale Loyal to Familia siano entrati in conflitto dopo l’omicidio.

Il fatto costituisce la quarta uccisione avvenuta su Pusher Street dal 2020. Elementi della popolazione avevano già lanciato un segnale la notte dell’8 agosto, chiudendo gli ingressi a Pusher Street con container e blocchi di cemento. L’associazione dei residenti di Christiania aveva anche dichiarato di volere la chiusura permanente di Pusher Street.

 

I passi del Governo

Come già menzionato, la legge raddoppierà le multe per il possesso di droghe all’interno dell’area designata. Una seconda infrazione si tradurrebbe in una immediata pena detentiva. Il Ministro della Giustizia, Peter Hummelgaard, ha anche annunciato “un massiccio utilizzo della polizia nel breve termine”.

Il Governo vorrebbe anche conferire alla polizia il potere di trattenere coloro che violino la proibizione di entrare in una determinata area, conferita come parte di una sanzione passata.

È probabile che la proposta di legge verrà presentata all’inizio della nuova sessione parlamentare in ottobre.  

Il Ministro ha inoltre sottolineato come Pusher Street sarà chiusa permanentemente, ricordando anche l’assoluta necessità di una riqualificazione dell’area intorno a Pusher Street. Maggiori dettagli su questi piani saranno presentati dal Governo la prossima settimana.

 

I possibili ostacoli

Le nuove misure potrebbero non essere di facile implementazione. Si teme infatti la sollecitazione aggiuntiva a cui il sistema carcerario verrebbe sottoposto dall’incremento delle custodie cautelari. Le carceri danesi soffrono infatti la carenza di spazi e personale.

Le preoccupazioni si concentrano sul carcere di Vestre Fængsel, la prigione più vicina a Christiania. Il suo tasso di occupazione è al 105%, con più detenuti costretti a vivere in singole celle o a occupare celle di visita. Oltre agli evidenti disagi a cui sono sottoposti, questo ostruisce il flusso delle visite ai detenuti, in quanto le celle occupate non possono essere utilizzate per quello scopo. Ciò costituisce un’infrazione contro i diritti dei prigionieri, poiché i detenuti in custodia cautelare hanno diritto a un’ora di visite alla settimana.  A meno che il governo intraprenda azioni tempestive, è probabile che la situazione venga ulteriormente peggiorata dall’approvazione della proposta di legge.

Fonte: https://tinyurl.com/rbf8ju7x

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 29 Settembre 2023
Venerdì 29 Settembre 2023

Inflazione: calo senza precedenti degli acquisti alimentari in Francia

Da quasi due anni a questa parte, l'inflazione è tornata brutalmente in Francia. Tra l'ultimo trimestre del 2021 e il secondo trimestre del 2023, secondo l'INSEE, i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 18,4%.

Tale innalzamento ha avuto un forte impatto sulle abitudini di consumo delle famiglie francesi, le quali hanno limitato drasticamente, in termini di volume, gli acquisti degli alimenti e di altri beni di prima necessità. Non solo, i prezzi elevati li hanno spinti a scegliere prodotti più economici o ad orientarsi verso esercizi commerciali più accessibili.

In un'intervista rilasciata a Les Echos, il sociologo Julien Damon ha spiegato che le classi medie sono state le più colpite da "questo shock".

Tuttavia, tutte le categorie sociali sono state danneggiate. In un sondaggio Ifop dello scorso giugno, più della metà degli intervistati (53%) ha dichiarato di aver rinunciato ad acquistare un prodotto alimentare "spesso" o "di tanto in tanto", comprese le persone appartenenti a fasce di reddito più elevate. Un quarto (28%) ha addirittura confessato di saltare regolarmente un pasto.

Di fatto, tra il quarto trimestre del 2021 e il primo trimestre del 2023, la percentuale di reddito disponibile speso per il cibo è scesa di 0,3 punti percentuali, passando al 13,1%, e aumentando notevolmente l’insicurezza alimentare tra le persone più vulnerabili dal punto di vista finanziario.

Il governo francese si sta impegnando nel cercare una soluzione per riuscire a contenere tale problematica. Tuttavia, l’eterogeneità che caratterizza i gruppi di reddito, le fasce d'età e i luoghi di residenza rende difficile l'attuazione delle politiche pubbliche.

A questo proposito, una serie di ipotesi, quali la creazione di un programma nazionale di buoni alimentari per le famiglie con un basso reddito o quella di un paniere antinflazione comune a tutti i rivenditori sono state abbandonate.

Fonte: https://tinyurl.com/vm2rzute

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Francia di Marsiglia)

Ultima modifica: Venerdì 29 Settembre 2023
Venerdì 29 Settembre 2023

Ultimi dati sulla congiuntura tedesca

Secondo le ultime previsioni pubblicate dall’istituto tedesco di studi sull’economia mondiale IfW, l’economia tedesca ha subito un ulteriore rallentamento che comporta una revisione della crescita prevista per il 2024 dal precedente 1,8 % al 1,3 %.

Le cause principali sono da ricondurre alla negativa congiuntura industriale, la crisi dell’edilizia ed una riduzione dei consumi.

L’aumento dei costi dell’energia nel lungo periodo espone inoltre le industrie tedesche ad elevato consumo energetico al rischio di non essere più competitive con una conseguente perdita del potenziale produttivo e necessità di riorganizzazione delle catene produttive.

A quanto sopra si aggiunge che anche l’export dell’industria tedesca, una delle colonne portanti dell’economia di questo Paese, ne risente della congiuntura internazionale negativa. Per il trimestre in corso si prevede infatti una riduzione delle esportazioni dello 0,9%.

Secondo il Presidente dell’Istituto IfW si avvertono ora chiaramente i segnali che il vecchio modello industriale della Germania non riesce piú a funzionare.

In un recente articolo dell’Handelsblatt riportante la classifica delle previsioni di crescita dei 20 Membri dell’Eurozona solamente l’Estonia si colloca all’ultimo posto dopo la Germania con una crescita prevista del 0,4%, mentre tra le economie più grandi, la Francia prevede una crescita del 1,6 e la Spagna addirittura del 2,8.

I dati congiunturali potrebbero quindi rafforzare l’idea che la Germania diventi nuovamente il “malato d’Europa”. Di parere differente si è espresso recentemente invece il Presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, il quale vede l’attuale fase negativa un momento di passaggio sottolineando che è sbagliato considerare la Germania come il malato d’Europa.

Fonti: IfW Institut, Handelsblatt

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Tedesca)

Ultima modifica: Venerdì 29 Settembre 2023
Venerdì 29 Settembre 2023

I farmaci che stanno alterando l’economia danese

Attualmente è stato riscontrato come l’entità della domanda per i farmaci Ozempic e Wegovy stia alterando l’economia danese.   

Il contesto

Ozempic e Wegovy sono farmaci prodotti dalla casa farmaceutica danese Novo Nordisk. L’Ozempic è un farmaco sviluppato nel 2012 per trattare il diabete. Tra gli effetti collaterali si annovera però una rapida perdita di peso. Per questo motivo, numerosi medici hanno iniziato a prescriverlo anche come medicinale per la perdita di peso. Il Wegovy, di introduzione più recente, è invece un farmaco studiato appositamente per trattare l’obesità.  Anch’esso utilizza la semaglutide, lo stesso principio attivo dell’Ozempic.

L’effetto “dimagrante” dei farmaci, unito a voci sul loro utilizzo da parte di attori e attrici per controllare il proprio peso, ha contribuito ad aumentare vertiginosamente la domanda per i due medicinali, in particolare negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Un sondaggio effettuato dalla Kaiser Family Foundation e menzionato da CNN Business riporta infatti come quasi la metà degli adulti statunitensi assumerebbe un farmaco per la perdita di peso, purché sia sicuro ed efficace. L’aumento è stato così considerevole da causare una carenza dei farmaci, a danno dei pazienti diabetici che ne necessitano per questioni di salute.

L’effetto di questa tendenza è stato avvertito anche in Italia. A inizio marzo l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) ha diffuso una “Nota informativa importante”, menzionando anche l’utilizzo off label dell’Ozempic come strumento di gestione del peso.

L’aumento della richiesta dei due farmaci ha portato a un innalzamento del 34% nelle azioni di Nordisk a partire dall’inizio dell’anno, fornendo alla compagnia una capitalizzazione di mercato di 2,2 trilioni di corone danesi (322 miliardi di dollari, o 296.66 miliardi di euro). Novo Nordisk prevede ora che i suoi profitti cresceranno fino al 37% quest’anno, un aumento considerevole rispetto a quello del 19% previsto a febbraio.

In virtù degli sviluppi recenti, Novo Nordisk è diventata la terza azienda in Europa per valore, superando i giganti della farmaceutica Roche e Astrazenenca. 

 

Gli effetti sull’economia danese

Il successo di Novo Nordisk ha influenzato notevolmente l’economia danese. L’influsso di dollari statunitensi nell’economia ha infatti aumentato il valore della corona danese. Il Paese ha scelto di non adottare l’euro, stringendo un accordo con l’Unione Europea e osservando un tasso di scambio centrale di 7,46038 con margini di fluttuazione di ±2.25%.

L’aumento di valore della corona danese avrebbe violato questi limiti. Per evitare tutto ciò, la Banca Centrale ha alzato i tassi di interesse allo scopo di ridurre l’inflazione, pur mantenendoli al di sotto di quelli fissati dalla Banca Centrale Europea. L’impatto più immediato sui cittadini è dato dall’aumento dei mutui, che comunque rimangono più bassi rispetto al resto dell’Eurozona.

 

Conclusioni e possibili effetti a lungo termine

Al momento, l’impatto di Novo Nordisk sull’economia danese è visto in modo generalmente positivo. Ciononostante, si teme che l’influenza delle prestazioni di Novo Nordisk sull’economia danese diventi eccessiva, in una ripetizione danese del rapporto tra Nokia e Finlandia all’inizio degli anni 2000.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 29 Settembre 2023
Venerdì 29 Settembre 2023

La Transizione Energetica in Australia: opportunità per le aziende italiane

L'Australia sta affrontando una sfida cruciale nel ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050. La transizione energetica in corso offre una vasta gamma di opportunità per le aziende italiane interessate a investire nel settore delle energie rinnovabili e delle tecnologie sostenibili. Con il loro know-how e le soluzioni all'avanguardia, le aziende italiane possono contribuire a plasmare un futuro più sostenibile per l'Australia, garantendo al contempo il proprio successo in un mercato emergente e in crescita. 

L'Australia, infatti, è uno dei paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici, con un'ampia varietà di minacce, tra cui incendi boschivi, siccità prolungate e aumento del livello del mare. Per rispondere a queste sfide, il governo australiano ha adottato una serie di politiche e obiettivi per la riduzione delle emissioni di gas serra. 

Per arrivare all'ambizioso obiettivo di raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050, l'Australia sta accelerando la transizione verso fonti di energia pulita e sostenibile. Le energie rinnovabili, come l'energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica, giocano un ruolo fondamentale nella strategia di decarbonizzazione del Paese. 

Il potenziale delle energie rinnovabili in Australia è enorme. Il Paese ha abbondanti risorse solari ed eoliche, che possono essere sfruttate per produrre energia pulita, e rappresenta un terreno fertile per gli investimenti e la cooperazione con partner australiani. 

Le imprese italiane possono apportare il proprio know-how e tecnologie all'avanguardia per sostenere la transizione energetica del Paese.

Storage e Gestione Energetica: Con l'aumento della produzione di energia rinnovabile, diventa essenziale sviluppare soluzioni di stoccaggio dell'energia per affrontare la volatilità delle fonti rinnovabili. Le aziende italiane con esperienza in sistemi di storage e gestione energetica possono fornire soluzioni innovative e affidabili per bilanciare il carico energetico e garantire una fornitura continua e stabile di energia. 

Mobilità Sostenibile: La transizione energetica in Australia include anche la promozione della mobilità sostenibile. Le aziende italiane che operano nel settore dell'elettrificazione dei trasporti, sviluppando veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica e soluzioni di mobilità intelligente, possono trovare opportunità di mercato in rapida crescita. 

Efficienza Energetica: Promuovere l'efficienza energetica è un altro pilastro della transizione verso un futuro sostenibile. Le aziende italiane specializzate in tecnologie e servizi per migliorare l'efficienza energetica degli edifici, delle industrie e delle infrastrutture possono contribuire a ridurre i consumi energetici. 

La partnership tra Enel Green Power e INPEX può rappresentare uno dei molti esempi di come le imprese italiane possano contribuire alla crescita del settore delle energie pulite in Australia e sostenere la realizzazione degli ambiziosi obiettivi di zero emissioni nette del Paese.  

Enel Green Power rappresenta una realtà concreta di come le aziende italiane possano sfruttare le opportunità offerte dalla transizione energetica in Australia.  Contribuendo anche alla lotta globale contro il cambiamento climatico.   

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia)

Ultima modifica: Venerdì 29 Settembre 2023
Venerdì 29 Settembre 2023

Bank of America alza al 3% le previsioni di crescita del Brasile per il 2023

La Bank of America (BofA) ha rivisto al rialzo le sue previsioni per l'espansione dell'economia brasiliana quest'anno al 3,0%, citando le sorprese positive nei dati recenti, la forza delle esportazioni, la resilienza del mercato del lavoro e l'inizio del ciclo di allentamento monetario, nonché la ripresa della fiducia fronte di una riduzione delle incertezze fiscali.

In precedenza, la BofA stimava un'espansione del Prodotto Interno Lordo (PIL) del 2,3% nel 2023. Il creditore ha inoltre alzato la sua proiezione per la crescita del prossimo anno al 2,2%, dall'1,8% precedente.

In un rapporto pubblicato questo lunedì firmato da David Beker, capo dell'economia per il Brasile, e Natacha Perez, economista, BofA ha affermato che la forte revisione al rialzo delle sue previsioni è arrivata dopo la sorprendente crescita del PIL nel primo trimestre e gli altri dati sull'attività più forti del previsto.

Inoltre, "la revisione della crescita di quest'anno è guidata da esportazioni nette più forti e aspettative di investimento meno negative", hanno affermato Beker e Perez, citando inoltre la resilienza del mercato del lavoro.

La banca ha inoltre sottolineato che i livelli di fiducia hanno presentato tendenza di miglioramento negli ultimi mesi, sotto l’impatto della ridotta incertezza legata al contesto di politica fiscale e monetaria, e ha aggiunto che ciò dovrebbe avere un effetto positivo sulla crescita per il prossimo anno.

"Guardando al futuro, con il progredire del ciclo di allentamento monetario, il voto di fiducia delle agenzie di rating nel miglioramento del punteggio di credito del Brasile e l'emissione di green bond governativi sono fattori positivi per la crescita degli investimenti a medio termine", hanno aggiunto Beker e Perez.

Il mese scorso, le agenzie di rating Fitch e DBRS Morningstar hanno migliorato i loro rating creditizi per il Brasile, mentre S&P ha migliorato la perspettiva del Paese da "stabile" a "positiva". In questo contesto, che denota una maggiore fiducia nella capacità del Paese di ripagare i propri debiti, il governo ha già annunciato i preparativi finali per l'emissione di titoli sovrani sostenibili, indicando che l'operazione potrebbe muovere 2 miliardi di dollari a settembre.

Fonte: https://tinyurl.com/377y367c

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Venerdì 29 Settembre 2023
Venerdì 29 Settembre 2023

Il Brasile ha importato 3,3 miliardi di articoli per un valore fino a 50 dollari nel 2023

Il Brasile ha importato un totale di 3,3 miliardi di articoli con un prezzo medio di USD 50 dollari nei primi sette mesi dell’anno. Il valore rappresenta un aumento dell'11,4% rispetto al 2022, come rileva un'indagine della Confederazione Nazionale del Commercio di Beni, Servizi e Turismo (CNC).

Secondo l’indagine, la Cina è il principale paese d’origine di queste importazioni, quasi il 40% del totale. Il Paese ha venduto al Brasile 1,3 miliardi di prodotti in questa fascia di valore, il che rappresenta un aumento del 38% rispetto alla quantità importata nello stesso periodo del 2022.

Lo studio della CNC si è basato sui microdati del Segretariato per il Commercio Estero del Ministero dello Sviluppo, dell'Industria, del Commercio e dei Servizi (MDIC), con 10.000 tipi di merci provenienti da 145 paesi.

Nella lista dei prodotti importati che hanno registrato i maggiori incrementi nelle quantità acquistate, le matite meccaniche sono al primo posto, con una crescita del 220%, mentre le importazioni di giocattoli sono aumentate del 195% e quelle di ombrelli, del 172%.

Secondo la confederazione, la differenza nel carico fiscale sui consumi in Brasile e all’estero è stato il principale fattore che ha influenzato il significativo aumento delle importazioni di beni di consumo nel Paese, seguito da un apprezzamento della valuta locale nei primi mesi del 2023, che ha favorito anche l’aumento di tali importazioni.

La CNC sottolinea che quasi la metà del carico fiscale, pari al 33%, si concentra sui consumi di beni e servizi, una percentuale superiore alla media dei paesi membri dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), che rappresenta il 10,8% del PIL.

La ricerca ha inoltre evidenziato che esisteva un trattamento fiscale differenziato per gli ordini il cui valore unitario non superava i USD 50 dollari, poiché per le importazioni di questa categoria non veniva addebitata alcuna imposta.

Ad aprile il governo ha annunciato la fine dell’esenzione fiscale per i prodotti importati da persone fisiche ​​fino a USD 50, ma le ripercussioni negative della decisione hanno fatto retrocedere la squadra economica.

L’indagine sottolinea, tuttavia, che questa situazione non ha fatto altro che “accentuare la tendenza all’avanzamento dei prodotti importati [nei primi sette mesi dell’anno], soprattutto dai paesi asiatici”.

 

Spedizione Conforme

Nel mezzo di questi episodi di discussione sulla tassazione delle merci importate fino a USD 50, l’Agenzia delle Entrate del Brasile ha lanciato il programma Spedizione Conforme.

Di conseguenza, all'inizio di agosto, l'Agenzia delle Entrate ha azzerato anche il tasso di importazione per gli acquisti fino a USD 50 sui siti web internazionali per persone giuridiche.

La contropartita è che i rivenditori stranieri devono aderire al programma Spedizione Conforme dell’Agenzia delle Entrate del Brasile e pagare le tasse statali.

L'ordinanza ha stabilito che le aziende riscuotano l'Imposta sulla Circolazione di Beni e Servizi (ICMS) in modo che gli acquisti fino a USD 50 non siano tassati per l'importazione.

Gli Stati, invece, attraverso una decisione del Comitato Nazionale dei Segretari delle Finanze degli Stati e del Distretto Federale (Comsefaz), hanno fissato al 17% la tariffa ICMS su questi acquisti.

Gli ordini di valore superiore a USD 50 dovranno pagare, oltre all'ICMS, la tassa di importazione, che attualmente è del 60%.

Fonte: https://tinyurl.com/yhsukfvn

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Venerdì 29 Settembre 2023
Venerdì 29 Settembre 2023

Industria agricola e alimentare in Queensland Australia: sostenibilità

Il mercato del Queensland opera principalmente nelle aree di trasformazione di alimenti come fornai, catering aereo, pasti pronti, nella produzione di bevande, nello specifico di birra, nella vendita al dettaglio e nell’HoReCa[1]; lo Stato del Queensland inoltre conta molteplici attività volte alla comunità, ai servizi sanitari, ai trasporti e alla logistica.

In particolar modo l’industria del Queensland è rinomata a livello internazionale per la produzione di alimenti e di bevande, grazie agli alti standard e alle rigide regole di biosicurezza che il Governo statale impone.

All’interno del mercato alimentare del Queensland sono molteplici le aziende che detengono le quote di mercato, da piccole-medie imprese a medio-grandi. Le imprese presenti sul territorio operano su tutti i livelli della catena di approvvigionamento dell’industria variando la propria offerta da prodotti freschi, naturali e biologici, grazie alla moltitudine di aziende agricole presenti sul territorio, ad alimenti confezionati quali prodotti pronti al consumo, integratori alimentari, dolciumi e additivi.

Il Governo del Queensland e il Governo Federale hanno stanziato $24.4 milioni nel 2023 in una partnership di 5 anni con il Meat & Livestock Australia al fine di risolvere tre delle principali problematiche che il Paese, in particolare il Nord dello Stato, ha dovuto affrontare quali: il deperimento dei pascoli, il declino delle condizioni del suolo e la moria delle piante dedicate al pascolo.

Il Queensland Pasture Resilience Program (QPRP) in collaborazione con MLA Donor Company (MDC) ha deciso di utilizzare parte dei fondi stanziati dal Governo per attività volte alla ricerca e allo sviluppo sostenibile per la manutenzione dei pascoli e del suolo in particolare per l’area Nord del Queensland. Un’altra missione che il Governo si è prefissato per il 2030 è quella di produrre carne rossa carbon neutral[2] grazie all’introduzione e all’utilizzo di legumi da pascolo perché migliorano la crescita delle piante autoctone e rendono il terreno più disponibile al pascolo aumentandone così la redditività.

Il programma messo in atto dal Governo Federale e dal Governo del Queensland si concentrerà in particolare sui seguenti punti:

  1. La gestione del deperimento dei pascoli e del suolo,
  2. Concimare il suolo e i pascoli,
  3. L’acquisto e l’utilizzo di legumi da pascolo tropicali,
  4. Gestire al meglio i pascoli e le praterie del territorio australiano.

Il programma Meat & Livestock Australia (MLA) istituito dal Governo, oltre ad aver stanziato $24.4 milioni consente agli allevatori di partecipare a corsi di formazione che permettono loro di sviluppare le conoscenze e le competenze necessarie a migliorare le proprie imprese ovvero gli allevamenti di bestiame.

Il programma si suddivide in due corsi principali: Grazing Land Management e The Nutrition EDGE.

Il primo percorso consente agli allevatori di acquisire una maggiore consapevolezza delle condizioni del proprio pascolo e consente loro di aumentare i profitti attraverso opzioni sostenibili comprendendo meglio l’ecosistema in cui il loro business opera.

Inoltre, questo seminario consente agli allevatori di soddisfare a lungo termine i propri stakeholders e mantenere attiva la propria quota di mercato e in alcune occasioni di poterla ampliare.

Il secondo percorso invece si concentra sulla salute del bestiame, in particolare sull’alimentazione di questi ultimi affrontando argomenti come: la corretta quantità di minerali da assumere e monitorare correttamente la crescita del bestiame.

Grazie ai diversi fondi e programmi attivati, il Governo australiano spera di salvaguardare e preservare al massimo il proprio ecosistema in particolare la salute dei suoi pascoli e del bestiame così da controllare e mantenere attive le proprie industrie di settore.

Il Governo Federale insieme a quello del Queensland è sempre alla ricerca di innovazioni tecnologiche al fine di migliorare i suoi pascoli. L’obbiettivo che il Governo australiano si è posto trova manforte nel pensiero del Governo italiano che negli ultimi anni ha posto molta attenzione alla salute del territorio tramite l’introduzione di programmi ad hoc e la premiazione di quelle aziende che grazie alla tecnologia sono state in grado di sviluppare molteplici e diverse soluzioni al fine di giungere ad un’agricoltura più sostenibile.

Il Governo australiano concede molteplici visti tra cui visti permanenti per coloro che operano nel mercato agricolo in particolare come scienziati agricoli e forestali che abbiano una certificazione o un’esperienza pregressa nel settore.

Il Governo australiano, quindi, è alla ricerca di scienziati o aziende esperte del settore che possano fare da consulenti per le farm[3] australiane, come raccogliere campioni dal suolo, consigliare agli agricoltori su questioni come le malattie del bestiame, controllare l’espandersi di colture batteriche e parassiti, studiare i fattori ambientali che influenzano la produzione di agricola commerciale e molteplici altri fattori specifici nell’ambito forestale.

L’Italia al momento vanta molte aziende leader del settore che potrebbero creare nuove opportunità business sul territorio australiano in particolar modo per il Northern Territory e il Queensland.

 

[1] HoReCa, é un acronimo che significa hotellerie, restaurants e café

[2] Per carbon neutral si intende un’attività le cui emissioni totali nette sono zero, in quanto i gas serra prodotti da un'attività sono bilanciate dalla rimozione di CO2, oppure da azioni che compensano i gas climalteranti emessi.

[3] Vengono chiamate farm le aziende agricole o comunità di lavoro presso zone rurali dell’Australia. Nella maggior parte dei casi le attività che esse svolgono sono di natura agricola, o relativa all'allevamento bovino, suino e del pollame. 

 

Fonti: https://tinyurl.com/2s3utwh9; https://tinyurl.com/bdfmftns; https://tinyurl.com/bdsfw32c; https://tinyurl.com/2x94zjvz  

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland))

 

Ultima modifica: Venerdì 29 Settembre 2023
Venerdì 29 Settembre 2023

Le esportazioni di caffè brasiliano crescono del 19% a luglio

Nel luglio 2023, nel primo mese del raccolto 2023/24, le esportazioni di caffè dal Brasile hanno raggiunto i 2.991 milioni di sacchi da 60 kg, in aumento del 18,7% rispetto ai 2.521 milioni di sacchi dello stesso periodo precedente. In termini di entrate, c'è stato un aumento del 5,2%, con i cambi che sono passati da USD 596,9 milioni dell’anno scorso ai USD 627,8 milioni di quest’anno.

I dati sono stati diffusi dal Consiglio degli Esportatori di Caffè del Brasile (Cecafé).

Il punto di rilievo è stato il notevole aumento delle esportazioni di caffè canephora, che comprendono le varietà Conilon e Robusta. Queste esportazioni hanno avuto una crescita impressionante del 245,4% a luglio rispetto allo stesso mese del 2022, raggiungendo 505.153 sacchi. Foi o melhor desempenho para essa categoria em um único mês desde setembro de 2020.

Márcio Ferreira, presidente di Cecafé, ha sottolineato che il Brasile ha sfruttato le opportunità di mercato e i vantaggi competitivi per incrementare le esportazioni di caffè canephora, soprattutto verso paesi come Vietnam e Indonesia. Le importazioni da questi paesi asiatici di caffè brasiliano sono aumentate in modo sostanziale, con un aumento rispettivamente del 382,9% e del 52,1% nei primi sette mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.

Nonostante questo notevole aumento delle esportazioni di caffè canephora, lo scenario generale delle esportazioni di caffè dal Brasile nel cumulato dell'anno mostra ancora un calo del 14,7% in volume e del 20,5% in guadagni in cambio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ciò è attribuito alla minore disponibilità del prodotto a causa dei raccolti minori nel 2021 e 2022, insieme al calo dei prezzi internazionali.

Gli Stati Uniti continuano ad essere il principale importatore di caffè brasiliano, seguiti da Germania, Italia, Giappone e Belgio. Tuttavia, meritano di essere sottolineati gli impressionanti sviluppi delle esportazioni verso i paesi arabi e l’Asia, compresa la Cina, che è diventata il 13° principale acquirente di caffè brasiliano.

Il caffè Arabica continua ad essere la varietà più esportata, rappresentando l'81,8% del totale, seguita dai caffè solubili e dai caffè canephora. Il caffè di qualità superiore o certificato di pratiche sostenibili rappresenta il 16,3% del totale delle esportazioni, anche se ha registrato un calo del 19,8% rispetto all’anno precedente.

Il Porto di Santos resta il principale punto di esportazione di caffè in Brasile nel 2023, seguito dai porti di Rio de Janeiro e Paranaguá.

L'andamento positivo delle esportazioni di caffè nel mese di luglio riflette la capacità del Brasile di adattarsi e capitalizzare le opportunità nel mercato globale del caffè.

Fonte: https://tinyurl.com/2p8bux25

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Venerdì 29 Settembre 2023