Notizie mercati esteri

Venerdì 10 Novembre 2023

Rep. Ceca - Il governo continua a puntare sul litio nonostante le proteste degli enti locali

Il governo ceco continua a puntare sul “parco del litio”, che dovrebbe unire l’estrazione e la trasformazione di questo elemento chiave per l’elettro mobilità, nonostante le voci dissenzienti di alcuni amministratori locali.

La nuova industria dovrebbe sorgere nel nord della Boemia, dove si trovano una delle riserve di litio più promettenti sul continente europeo. A guidare il progetto è il gruppo parastatale ČEZ, che vuole aprire la miniera e il sito di trasformazione. Il litio potrebbe poi alimentare una gigafactory, che dovrebbe sorgere sul sito di una centrale dismessa del gruppo energetico. Si tratta di uno dei tre progetti di gigafactory su cui sta trattando il governo con possibili investitori esteri.

Il progetto sta tuttavia suscitando proteste e preoccupazioni tra i sindaci della zona, che assieme a una parte degli abitanti temono l’impatto sull’ambiente delle attività legate al litio. Il governo dà grande importanza al progetto, ha dichiarato il premier Petr Fiala questa settimana durante la visita della zona. Il capo del governo concorda con gli enti locali che le ricadute devono essere quanto più contenute. A supportare il progetto è anche la regione.

Fonte: https://tinyurl.com/e8wsfa52

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 10 Novembre 2023
Venerdì 10 Novembre 2023

La Repubblica Ceca vuole aumentare al 30% la quota delle rinnovabili

La Repubblica Ceca vuole aumentare al 30% la quota del consumo di energia, che entro il 2030 dovrebbe coprire le fonti rinnovabili. Lo prevede la nuova bozza del piano energetico e climatico, che verrà inviato a Bruxelles.

Attualmente la Repubblica Ceca è impegnata a raggiungere entro il 2030 una quota delle rinnovabili sui consumi di energia pari al 22%. “Dobbiamo accelerare in maniera significativa la costruzione di nuove centrali eoliche e fotovoltaiche e aumentare al 3% annuo la quota di ristrutturazioni di qualità degli edifici” ha sottolineato il ministro dell’ambiente, Petr Hladík.

Il nuovo piano dovrà essere inviato a Bruxelles entro la metà del prossimo anno dopo l’approvazione del governo. La scorsa settimana il Parlamento Europeo ha approvato l’obiettivo maggiorato per le rinnovabili, la cui quota sui consumi di energia dovrebbe salire in tutta l’Unione Europea al 42,5%. Il nuovo obiettivo, su cui c’è un consenso informale degli stati membri, dev’essere ancora approvato dal Consiglio per entrare in vigore.

Fonte: https://tinyurl.com/bdev6yxn

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

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Venerdì 10 Novembre 2023

Oltre la metà delle aziende ceche vuole investire in robotica

Oltre la metà delle aziende ceche vuole investire in robotica e digitalizzazione. Lo indica un’indagine realizzata dall’Associazione per gli investimenti Esteri (AFI), a cui ha partecipato anche la Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca.

Secondo l’indagine, il 53% delle aziende ceche ha intenzione di investire in automazione e digitalizzazione. Circa un quarto delle imprese intende poi integrare nelle proprie attività strumenti di intelligenza artificiale. “Le imprese hanno intenzione di mantenere qui le attività di ricerca e ciò rappresenta una buona notizia per l’economia ceca” ha indicato il presidente di AFI, Kamil Blažek.

Tra le ragioni a spingere le imprese a investire nell’automazione c'è anche la situazione sul mercato del lavoro. Circa un quarto delle imprese attende di risparmiare con la robotica tra il 10% e il 15% della forza lavoro, oltre il quaranta percento delle aziende, tuttavia, prevede un risparmio nell’ordine di alcuni punti percentuale.

Fonte: https://tinyurl.com/j5kvv98b

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

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Venerdì 10 Novembre 2023

Danimarca – nuove condizioni aggiunte alle politiche sul sussidio di disoccupazione

Il Paese scandinavo sta vivendo un periodo di grande crescita economica. Il livello di disoccupazione si posiziona ai minimi storici, con percentuali che toccano il 2.5% (statistiche datate agosto 2023), mentre il problema della mancanza di forza lavoro si sta facendo sentire – il 42% delle aziende danese, riporta la Commissione Europea, già dai primi mesi del 2022 ha riscontrato difficoltà durante i processi di assunzione.

All’interno di questo quadro, il governo danese che include i Socialdemocratici, il Partito Liberale di Danimarca, ed i Moderati, insieme ai Democratici Danesi e al Partito del Popolo Danese ha stipulato un nuovo accordo nell’ambito delle politiche sul sussidio di disoccupazione.

Si sa, infatti, che la Danimarca è molto attenta alle politiche sociali collegate al lavoro, offrendo sussidi e supporti economici a chi, nel Paese, si trova in una situazione di disoccupazione.

A partire dal 1° gennaio 2025, le condizioni per ricevere l’assistenza economica cambieranno. Le persone che ricevono kontanthjælp saranno soggette ad un obbligo di lavoro. Il lavoro obbligatorio, quindi, diventerà parte del sistema di prestazioni economiche per la fascia di disoccupati che non soddisfano alcune condizioni di residenza ed occupazione. A loro verrà chiesto di accettare un lavoro indicato dalle istituzioni di competenza, per riuscire ad apportare un contributo alla società, che equivale ad un vero lavoro a tempo pieno.

Più precisamente, tutti i residenti in Danimarca che non soddisfano il requisito di residenza per almeno 9 anni negli ultimi 10 – requisito di residenza - ed il requisito di occupazione a tempo pieno per almeno 2 anni e mezzo negli ultimi 10 anni – requisito di occupazione – avranno l’obbligo di lavorare per ottenere il sussidio.

Questo lavoro obbligatorio deve essere volto a supportare la persona disoccupata nel proprio percorso verso la piena occupazione. Quindi, principalmente, si tratterà di lavori utili, ma anche di tirocini in azienda o lavori con sovvenzioni salariali.

Inoltre, se il cittadino in questione, contemporaneamente segue corsi di lingua danese, dedica del tempo alla ricerca di lavoro, svolge delle attività lavorative part-time, si vedrà ridurre il numero di ore di lavoro obbligatorio.

Il ministro all’Occupazione, Ane Halsboe-Jørgensen, ha così commentato la nuova decisione politica: “In Danimarca, tutti coloro che possono devono lavorare e sostentarsi. È sia ragionevole che più degno per l'individuo. Si tratta di diritti e doveri. Gli immigrati, in particolare le donne di origine non occidentale, devono sentirsi in grado di contribuire e fare la differenza. Devono avere una ragione per alzarsi al mattino. Ora garantiamo tutto ciò con un obbligo di lavoro”.

È il 33% la percentuale di persone attualmente supportate dai sussidi di disoccupazione che hanno origini “non occidentali” (secondo il governo, “non occidentali” significa persone non provenienti da Unione Europea, Stati Uniti d’America, Canada, Australia e Nuova Zelanda, mentre sono il 40%, le donne residenti in Danimarca e di origini “non occidentali” che ricevono i sussidi di disoccupazione.

Altri ministri e portavoce del governo hanno quindi spiegato come questa nuova politica sul lavoro sia stata pensata proprio per loro, per aiutarli ad integrarli e fare in modo che entrino a fare parte della comunità lavorativa; il lavoro obbligatorio è visto come un mezzo per sentirsi parte della società danese e contribuire al suo sviluppo.

Fonte: https://tinyurl.com/4z3kbxkh

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

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Venerdì 10 Novembre 2023

Italia Premiata "Migliore Destinazione Turistica" in Danimarca

Il 4 ottobre 2023, si è svolta la 26esima edizione dei Danish Travel Awards, la prestigiosa cerimonia di premiazione degli attori di tutta l’industria turistica in Danimarca, tenutasi al Cirkusbygningen di Copenaghen.

I Danish Travel Awards sono organizzati annualmente da Travelmedia Nordic, il principale media digitale nel settore dei viaggi in Scandinavia, che comprende anche Check-in.dkStandby.dk e Turisme24.dk.

Circa 525 professionisti del settore provenienti da tutta la Danimarca e rappresentativi del settore turistico a 360 gradi - dall’aviazione, all’hotellerie, dalle agenzie di viaggi ai tour operators - si sono riuniti per assistere all’assegnazione di un totale di 24 premi.

Le sezioni riguardavano diverse categorie di prodotti e servizi turistici, come le compagnie aeree, gli alberghi, le agenzie di viaggio, ma anche le destinazioni turistiche nel loro complesso.

I candidati per ogni categoria sono stati inizialmente selezionati dal comitato dei Danish Travel Awards sulla base di criteri oggettivi descritti nella definizione di ciascuna categoria. I vincitori invece, sono stati individuati grazie al supporto dell'istituto di analisi danese Epinion, che ha coinvolto 3.000 viaggiatori e consumatori danesi a partecipare, inviando le loro personali valutazioni.

I consumatori nel panel di Epinion hanno valutato con un punteggio da 1 a 10 i servizi ed i prodotti che avevano utilizzato durante il 2023. Il punteggio finale, insieme al numero di rispondenti, ed al cosiddetto punteggio Netpromotor, ha portato alla luce il nome del vincitore per ogni categoria.

Nel 2023, la migliore destinazione turistica in Danimarca, per i danesi, si è riconfermata Bornholm, davanti al Mare del Nord ed Aarhus.

Ma la notizia è un’altra: nella categoria “migliore destinazione in Europa”, i danesi hanno premiato l’Italia, che ha quindi battuto la Spagna, sempre in testa alle classifiche degli anni precedenti.  

Infatti, secondo le statistiche ufficiali, i turisti danesi in Italia sono 3 milioni e rappresentano quasi 1/7 della popolazione del Paese. La maggior parte di loro visita il Veneto, che risulta, quindi, essere la regione di maggior interesse; Toscana, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Lazio seguono subito dopo, mentre sta crescendo sempre più l’interesse per il Piemonte.

Cosa cercano i turisti danesi quando vengono nel Bel Paese? Il primo prodotto turistico più apprezzato è senza dubbio il cibo, seguito dal Sud Italia, dalle spiagge e poi, dalle grandi città d’arte e dalla montagna invernale.

La maggior parte dei turisti danesi che decidono di passare le vacanze in Italia sono coppie, con o senza figli, seguite dai giovani e studenti. Il turismo leisure, quindi, fa la parte del leone, mentre quello business, secondo i numeri, è ancora meno sviluppato.

Queste cifre e queste tendenze sottolineano quanto non solo il turismo sia un elemento importante nelle relazioni bilaterali tra i due paesi, ma anche come stia diventando un’opportunità per accrescere e diversificare l’offerta turistica in Italia.

Fonte: https://tinyurl.com/fhbdf4fp

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

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Venerdì 10 Novembre 2023

Il mercato delle vending machine, un’analisi tra Italia e Germania

Italia

Uno studio Ipsos svolto nel 2022 per Confida, l’Associazione italiana distribuzione automatica, conferma il trend di crescita del settore della distribuzione automatica, con un aumento del fatturato del 10% rispetto al 2021 per un totale di 1,5 miliardi di euro. Si tratta di numeri importanti che confermano la ripresa del settore, duramente colpito nel periodo della pandemia, ma che rimane ancora lontano dai livelli del 2019 (-16% fatturato, -19,2% consumazioni). (https://www.confcommercio.it/-/confida-distributori-automatici)

Nel 2022 gli italiani hanno bevuto alle vending machine quasi 2,3 miliardi di caffè (+1,03%), pari al 57% delle consumazioni totali del settore, dato che conferma come questa bevanda sia la regina delle pause negli uffici, nelle università e in molti luoghi dove è presente una di queste comode e pratiche macchine automatiche, per cui l'Italia è leader sia nella produzione che nell'esportazione. Il 70% delle vending machine prodotte nel nostro Paese, infatti, viene esportato all’estero.

Non solo caffè tradizionale però, gli italiani tra il 2021 e il 2022 hanno anche aumentato il consumo di ginseng (+13%), di tè (+2,65%) e di cioccolata calda (+2,73%) a discapito del caffè d'orzo (che invece perde il -2,11%). Nel 2022 il caldo estivo record ha fatto registrare un incremento nelle vendite di bevande fredde (+11,9%) e gelati (+18,51%). In particolare, le bevande a base di frutta (+33%) e gli energy drink (+26,5%) anche se l’acqua naturale continua ad essere quella coi volumi più alti (oltre 392 milioni di consumazioni, +11,8%).

Gli snack hanno beneficiato della riapertura a pieno regime delle scuole: il trend è guidato da quelli salati (+22,3%) e da quelli al cioccolato (+22,27%).
Confida sottolinea poi «balzo in avanti delle barrette ai cereali (+15,8%), [...] insieme alla frutta secca e disidratata (+16,6%) e, tra i prodotti freschi, gli spuntini al formaggio (+14,12%)».

Il comparto continua ad impegnarsi nell’innovazione sostenibile, come dimostrano i molti progetti avviati, tra cui RiVending per il recupero e il riciclo di bicchieri e bottigliette in plastica alle vending machine. (https://www.ilsole24ore.com/art/distributori-automatici-cibi-e-bevande-c...)

Germania

Secondo le stime del settore, il numero di distributori automatici di bevande e snack in Germania è di oltre 612.900 unità. Il fatturato totale di vendita ammonta a 2,53 miliardi di euro e il settore impiega circa 15.000 persone. Oltre l'80% delle macchinette automatiche per bevande e snack si trova nelle aziende e viene utilizzato per gli spuntini dei dipendenti. Un'altra novità è rappresentata dai cosiddetti "micro-market", mini-supermercati completamente automatici all'interno degli uffici. Inoltre, i distributori automatici sono presenti nel "public vending", cioè nelle scuole, nelle università, negli enti pubblici, negli ospedali, nelle stazioni ferroviarie ecc.

 

Tazzina da caffè - meglio usare la propria:

In 2/3 dei casi le bevande calde vengono già erogate in tazze portate dai clienti. I distributori automatici sono dotati di un sensore che riconosce quando una tazza viene inserita e impedisce l'erogazione di un bicchiere monouso. Quando per motivi igienici o di sicurezza sul lavoro è possibile utilizzare solo bicchieri monouso, vengono sempre più spesso usati bicchieri di carta anziché di plastica. Oltre il 90% dei bicchieri distribuiti viene raccolto e riciclato.

 

Novità alimentari per i distributori automatici:

Il trend si sta spostando dai classici tre pasti al giorno verso tanti piccoli spuntini (sani), che si adattino alla giornata lavorativa. Esempi di questi mini-pasti sono insalatone, zuppe o poke bowl hawaiane. Per pasti veloci esistono alternative ai dolci o alle barrette di cioccolato, ad esempio frutta secca, stick di verdure, olive, carne secca, ecc. (https://www.bdv-vending.de/branche/)

Il crescente sviluppo del settore è confermato dalla presenza di un’area tematica dedicata alle vending machine presso la fiera Intergastra di Stoccarda. La fiera, conosciuta a livello internazionale, è dedicata ai settori innovativi e tradizionali del settore Ho.Re.Ca. e ha un’ampiezza di successo tale da coinvolgere operatori di settore del centro-sud della Germania, così come Austria e Svizzera. Al suo interno verranno presentate le novità di settore non solo a livello di prodotto, ma anche a livello di soluzioni di erogazione digitali e moderni che potenzieranno il servizio offerto.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Tedesca)

Ultima modifica: Venerdì 10 Novembre 2023
Venerdì 10 Novembre 2023

Come 4 grandi settori in Brasile possono ampliare l'accesso ai mercati esteri

Le barriere normative hanno causato crescenti difficoltà nell’accesso ai mercati esteri e molte di queste sfide derivano da divergenze tra standard tecnici o norme tra paesi. In quest’ottica, la Confederazione Nazionale dell’Industria (CNI), in collaborazione con i settori industriali alimentare, cosmetico, tessile e dei giocattoli, ha delineato le rispettive priorità per far fronte alle divergenze normative nel commercio internazionale.

Le Mappe della Cooperazione Normativa Internazionale dell'Industria sono il risultato del lavoro congiunto della CNI con l'Associazione Brasiliana dell'Industria dell’Igiene Personale, della Profumeria e dei Cosmetici (ABIHPEC), con l'Associazione Brasiliana dell'Industria Alimentare (ABIA), con l'Associazione Brasiliana dell’Industria Tessile e dell'Abbigliamento (ABIT) e con l'Associazione Brasiliana dei Produttori di Giocattoli (ABRINQ). Le quattro pubblicazioni inedite sono state consegnate al governo brasiliano.

Per costruire le indagini, l’industria è stata consultata in merito agli ostacoli normativi e alle difficoltà di accesso ai mercati. Il presidente della CNI, Robson Braga de Andrade, sottolinea l'importanza di questo tipo di mappatura per rafforzare il posizionamento strategico del settore in materia normativa e per guidare le azioni del governo nel mitigare gli impatti delle divergenze.

“Le aziende brasiliane devono affrontare un numero crescente di sfide di accesso al mercato a causa delle divergenze normative e degli standard da soddisfare nei paesi terzi. Le mappe delle priorità della cooperazione normativa saranno fondamentali per aiutare a guidare questo ravvicinamento degli standard e contribuire all'integrazione internazionale”, afferma Andrade.

 

Cos’è la cooperazione normativa internazionale?

La cooperazione normativa internazionale (CRI) è l’interazione tra governi, enti pubblici, regolatori e settori privati ​​di diversi paesi, con l’obiettivo di coordinare il contenuto, la produzione e l’applicazione di leggi, regolamenti e procedure amministrative. Lo strumento promuove il commercio internazionale per eliminare o ridurre le divergenze normative e facilitare l’accesso ai mercati.

 

Qual è l’impatto della divergenza normativa?

Oltre ai costi legati alle informazioni, le divergenze normative nel commercio internazionale possono causare un aumento dei costi delle esportazioni, poiché le diverse regole tra i mercati di esportazione e importazione possono comportare la necessità di altri certificati, test o adattamenti di prodotti e processi produttivi.

 

Quali sono i vantaggi della cooperazione normativa internazionale?

  • Riduzione dei costi, soprattutto per il settore privato, a beneficio delle esportazioni del Paese;
  • Maggiore conoscenza reciproca tra i partner commerciali sui rispettivi sistemi normativi e di standardizzazione;
  • Maggiore fiducia tra i partner commerciali e maggiore trasparenza e prevedibilità, riducendo l’incertezza per gli esportatori;
  • Miglioramento della capacità dei regolatori nazionali, fornito dalla condivisione di informazioni e conoscenze specializzate tra organismi e agenzie simili;
  • Maggiore sicurezza e qualità dei prodotti, quando avviene l’adattamento a metodi di produzione più efficienti e il rispetto di standard più adeguati di sicurezza e sostenibilità e di informazione ai consumatori.

 

Cosa deve cambiare in ogni settore?

Scopri le raccomandazioni per i settori Alimentare, Cosmetico, Tessile e Giocattoli:

 

Alimentare: etichettatura nutrizionale frontale

L’etichettatura nutrizionale frontale è un tema prioritario per il settore Food. La raccomandazione a livello bilaterale è di intrattenere dialoghi governativi con i paesi dell’America Latina, in particolare Colombia, Perù e Paraguay, per riunire e comprendere meglio le scelte normative.

A livello multilaterale, il suggerimento è di mantenere una partecipazione coordinata tra il governo brasiliano e il settore privato nazionale alle proposte di armonizzazione dell’etichettatura nutrizionale frontale nel Mercosur, oltre alla partecipazione coordinata tra il governo brasiliano e il settore privato nazionale alle proposte per linee guida generali che vengono delineate nel programma del Codex Alimentarius*.

La Mappa CRI del settore è un potente strumento, una guida pratica, per sostenere il governo brasiliano nei negoziati sulla convergenza normativa internazionale, che contribuirà, in modo decisivo, a prevenire o eliminare le barriere al commercio, che sono sempre più ricorrenti, nel settore caso degli alimenti trasformati”, spiega João Dornellas, presidente esecutivo di ABIA.

*Codex Alimentarius è una raccolta di standard, codici di condotta, linee guida e altre raccomandazioni riconosciute a livello internazionale relative al cibo, alla produzione alimentare e alla sicurezza alimentare. Il suo nome deriva dal Codex Alimentarius Austriacus.

 

Cosmetici: regolarizzazione e monitoraggio post-commercializzazione

Nel settore Cosmetico la regolarizzazione e il monitoraggio post-commercializzazione rappresentano il tema prioritario. La raccomandazione a livello nazionale è che il governo brasiliano e il settore privato agiscano per consolidare un modello di sorveglianza del mercato più efficiente.

A livello bilaterale, i suggerimenti includono dialoghi governativi con i paesi del Mercosur, Comunità andina (CAN) e Cile per comprendere meglio le esperienze dei paesi che utilizzano il sistema di notifica sanitaria obbligatoria (NSO), oltre ai dialoghi con la Colombia. Lo studio suggerisce inoltre di proporre accordi di mutuo riconoscimento (MRA) ai paesi del Mercosur, nonché di negoziare un MRA con il Paraguay.

La raccomandazione plurilaterale è l'avvicinamento tra Mercosur, CAN e Alleanza del Pacifico per una migliore conoscenza dei sistemi di notifica e la possibilità di implementare un sistema di notifica biregionale.

La preparazione della Mappa della Cooperazione Regolatoria Internazionale per il settore dell'igiene personale, della profumeria e dei cosmetici (IPPC) è di fondamentale importanza e, attraverso questo materiale, cerchiamo di ampliare il dialogo con le autorità governative sul tema della cooperazione normativa per i beni di consumo. nostro settore. In questo modo rafforziamo le nostre attività nella ricerca dell'eliminazione dei costi diretti e indiretti derivanti dalle asimmetrie normative nel commercio estero dei prodotti IPPC, che favoriscono solo la competitività internazionale del settore”, afferma João Carlos Basilio, dirigente presidente dell'ABIHPEC.

 

Tessile: etichettatura e indicazione della composizione

Nel settore Tessile l'etichettatura e l'indicazione della composizione dei prodotti è la priorità mappata. Le raccomandazioni bilaterali sono di promuovere dialoghi per una migliore comprensione delle scelte normative, con il sostegno e la partecipazione del settore privato e di proporre un accordo di mutuo riconoscimento tra Inmetro e l'Istituto Nazionale di Tecnologia Industriale, dell'Argentina, per allineare le procedure di test, prove, certificazioni e ispezioni, basate su standard riconosciuti a livello internazionale.

A livello multilaterale, il suggerimento è quello di migliorare il Regolamento Tecnico sull'Etichettatura dei Prodotti Tessili, che può evolversi per definire chiaramente l'etichettatura come unico mezzo per informare i consumatori sulla composizione del prodotto.

In un ambiente internazionale complesso e pieno di normative che non interagiscono tra loro, alcune misure normative possono diventare barriere al commercio e ostacolare l'accesso dei nostri prodotti ai mercati terzi. La Mappa CRI dell’Industria aiuta i settori produttivi a qualificare i problemi individuati, contribuendo così alle azioni del governo brasiliano. Nel caso del settore tessile e dell'abbigliamento, lo studio mostra che esistono strumenti disponibili e spazio per la convergenza e il miglioramento degli scambi bilaterali con l'Argentina, il nostro partner commerciale più importante”, afferma Fernando Pimentel, direttore sovrintendente e presidente emerito dell'ABIT.

 

Giocattoli: normativa di sicurezza

La regolamentazione della sicurezza è l’argomento principale per il settore dei giocattoli. “La mappa CRI è fondamentale perché fornisce la direzione, il percorso e la guida affinché ogni segmento industriale possa ritrovare se stesso e muoversi verso una maggiore integrazione e una migliore qualità”, afferma Synésio Batista da Costa, presidente di ABRINQ.

A livello multilaterale, nelle discussioni sul Mercosur, la mappa raccomanda la partecipazione attiva dei regolatori brasiliani, dei rappresentanti privati ​​e di ABRINQ in modo che vengano approvate normative compatibili con gli interessi delle aziende brasiliane e le ambizioni di sicurezza dei regolatori nazionali.

In ambito bilaterale, le raccomandazioni sono di proporre accordi di mutuo riconoscimento con l'Argentina per i risultati di test e sperimentazioni e di promuovere il dialogo con il Paese vicino, per una migliore comprensione delle scelte normative, soprattutto chiarimenti sulla presunta differenza tra la regolamentazione brasiliana e il Mercosur regolamento.

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Venerdì 10 Novembre 2023
Venerdì 10 Novembre 2023

Il governo brasiliano emetterà obbligazioni verdi sulla Borsa di New York

Il governo brasiliano emetterà obbligazioni verdi, con l’obiettivo di raccogliere 2 miliardi di dollari – circa 10 miliardi di R$, ai prezzi correnti – sulla Borsa di New York. Secondo il ministro delle Finanze, Fernando Haddad, il valore non è ancora stato definito, poiché l'ultima parola spetterà al Tesoro Nazionale, anche in funzione dell'interesse che susciterà tra gli investitori stranieri. L’idea è quella di utilizzare queste risorse per finanziare progetti ambientalmente sostenibili.

Haddad è a New York insieme al presidente Luiz Inácio Lula da Silva, che partecipa all'apertura della 78esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Lula e alcuni dei suoi ministri hanno incontrato imprenditori e funzionari del governo americano. In questi incontri, il governo brasiliano ha cercato di attirare l’interesse degli investimenti stranieri in progetti sostenibili. Haddad ha detto di aver completato un road show in 36 eventi diversi.

Abbiamo già servito più di 60 fondi di investimento. La ricettività è la migliore possibile, soprattutto perché questa risorsa è destinata a finanziare progetti sostenibili, con tassi di interesse più interessanti di quelli attuali”, ha informato il ministro.

Per quanto riguarda il valore dei green bond, stimato a 10 miliardi di R$, secondo il ministro dell'Ambiente Marina Silva, Haddad ha affermato che questo è “l'inizio di un processo”.

Siamo in un periodo di silenzio adesso. Pertanto, il Tesoro giudicherà la convenienza di quanto [valore] e quando collocare queste obbligazioni. Ma volevo dire che questa risorsa è una risorsa iniziale, molto piccola, perché il Brasile è in grado di ottenere molte risorse all'estero, poiché abbiamo la migliore matrice energetica al mondo. È una delle più pulite al mondo. Siamo in grado di raddoppiare la produzione di energia pulita in meno di 10 anni, gli esperti dicono che questo può essere fatto in 5 anni”, ha spiegato il ministro.

Ha aggiunto che la produzione di energia pulita può essere esportata sotto forma di idrogeno verde, ma che la priorità sarà quella di utilizzarlo internamente, aiutando l'industria ad aggiungere valore alle materie prime e, in particolare, alla neo-industrializzazione del Paese.

Si può esportare il prodotto manufatto. Ecco perché l’energia verde può integrare la questione della neo-industrializzazione del Paese”, ha affermato.

Stiamo iniziando a discutere la questione dell’industrializzazione in Brasile, sulla base di questa matrice. Ma capiamo che non dobbiamo rassegnarci a essere esportatori di energia pulita, che è ciò che il mondo vorrebbe che facessimo. Il Brasile produrrà ed esporterà energia pulita, ma comprendiamo che buona parte di questa energia pulita deve essere consumata in Brasile per produrre prodotti ecologici. Questo è il nostro obiettivo finale”, ha aggiunto. 

Fonte: https://tinyurl.com/bpam2tcn

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

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Venerdì 10 Novembre 2023

Il Brasile dovrebbe avere un surplus di 80 miliardi di dollari nel 2023, sostenuto dall’agricoltura

La bilancia commerciale brasiliana dovrebbe raggiungere un surplus di 80 miliardi di dollari nel 2023, sostenuta dall’agricoltura, secondo le previsioni del rapporto dell’Indicatore del Commercio Estero (Icomex) pubblicato nella seconda metà di settembre dalla Fundação Getúlio Vargas (FGV).

Da gennaio ad agosto di quest’anno, il surplus commerciale brasiliano è stato di 62,4 miliardi di dollari, superando l’importo di 61,8 miliardi di dollari raccolti nell’intero anno 2022.

Il surplus agricolo ha totalizzato 53,4 miliardi di dollari da gennaio ad agosto di quest’anno, seguito da 33,4 miliardi di dollari registrati dall’industria estrattiva. D’altro canto, nel periodo in esame l’industria manifatturiera ha registrato un deficit commerciale di 24,1 miliardi di dollari.

L'agricoltura guida le esportazioni, seguita dall'industria estrattiva con un aumento dei volumi in uno scenario di prezzi in calo”, ha sottolineato la FGV. “Una proiezione pessimistica sarebbe un surplus di circa 70 miliardi di dollari (nel 2023), improbabile, e una proiezione ottimistica di circa 80 miliardi di dollari”.

Icomex ricorda che la bilancia commerciale del Brasile ha mostrato un surplus attraverso un aumento del volume esportato e un calo del volume importato, mentre i prezzi sono diminuiti per entrambi i flussi.

Da gennaio ad agosto 2023, il volume delle esportazioni è cresciuto del 9,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il volume importato è diminuito dell'1,6%. I prezzi all'esportazione sono scesi dell'8,2%, mentre i prezzi all'importazione sono scesi dell'8,7%. In termini di valori, le esportazioni sono diminuite dello 0,1% da inizio anno, mentre le importazioni sono diminuite del 10,4%.

Nel cumulato dell'anno fino ad agosto 2010, al culmine del boom dei prezzi delle materie prime, la quota del totale delle esportazioni agricole del Brasile era dell'11,5%, quella estrattiva del 22,2% e quella di trasformazione del 66,3%”, ha ricordato FGV.

Nello stesso periodo del 2023, evidenzia FGV, queste quote erano: agricoltura (25,1%); industria estrattiva (21,5%) e trasformazione, 53,2%. “Il cambiamento principale è stato l’avanzamento del settore agricolo nel corso degli anni, e quello del petrolio greggio, che ha preso il sopravvento nell’industria estrattiva rispetto a quella del minerale di ferro, con il rallentamento degli investimenti cinesi nelle infrastrutture”, ha ricordato la FGV.

Da gennaio ad agosto 2023, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il volume esportato dall'agricoltura è aumentato del 20,2%; quello dell'industria estrattiva è cresciuto del 20,7%; e quella dell'industria manifatturiera è aumentata dello 0,2%. Il volume importato dall'agricoltura nel periodo si è ridotto del 20,2%; quello dell'industria estrattiva è sceso del 4,5%; e quella dell'industria manifatturiera è diminuita dello 0,6%.

Da gennaio ad agosto, la Cina è rimasta la principale destinazione delle vendite di prodotti brasiliani, con un'acquisizione del 30,2% di tutto quanto esportato dal Brasile, seguita da Unione Europea (13,5%), Stati Uniti (10,5%) e Argentina (5,6%).

Il surplus con la Cina ha spiegato il 53% del saldo commerciale positiva nel 2022 e nel 2023 nel cumulato dell'anno fino ad agosto”, ha osservato FGV.

Nel commercio con la Cina, il Brasile è passato da un surplus di 23,1 miliardi di dollari da gennaio ad agosto 2022 a un surplus di 33,1 miliardi di dollari da gennaio ad agosto 2023. Nel commercio con gli Stati Uniti, il Brasile è passato da un deficit di 10,4 miliardi di dollari da gennaio ad agosto 2022 a un deficit di 2,6 miliardi di dollari da gennaio ad agosto 2023. Nel commercio con l’Argentina, il Brasile è passato da un surplus di 1,9 miliardi di dollari da gennaio ad agosto dello scorso anno a un surplus di 4,4 miliardi di dollari da gennaio ad agosto 2022. Agosto 2023.

In termini di valore, le esportazioni sono cresciute (da inizio anno) solo verso Cina (8,0%) e Argentina (19,7%) e le importazioni sono diminuite verso tutti i mercati”, ha aggiunto FGV.

La siccità in Argentina spiega l'aumento delle esportazioni brasiliane verso il paese, nonostante la crisi economica. La siccità ha fatto sì che le esportazioni di soia dal Brasile all’Argentina aumentassero del 989% in valore tra gennaio e agosto 2022 e tra gennaio e agosto 2023, diventando il prodotto principale nell’agenda commerciale, con il 15% delle esportazioni.

"Tuttavia, con l'aggravarsi della crisi e le misure sul tasso di cambio che limitano le importazioni, si prevedeva che il volume esportato avrebbe preso una traiettoria discendente", ha sottolineato la FGV.

Il rapporto Icomex mantiene l'aspettativa di un tasso di crescita più basso delle esportazioni brasiliane fino alla fine dell'anno.

Tuttavia, è possibile che le recenti misure del governo cinese per stimolare i consumi possano portare nuovi effetti positivi sulle esportazioni agricole. Nel caso delle importazioni, le revisioni al rialzo della crescita del PIL potrebbero stimolare un aumento delle importazioni”, ha concluso FGV.

 

Fonte: https://tinyurl.com/27fsrcap

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Venerdì 10 Novembre 2023
Venerdì 10 Novembre 2023

Il governo crea un gruppo di lavoro per promuovere la crescita del Brasile

Il Ministero dello Sviluppo, dell'Industria, del Commercio e dei Servizi (MDIC) ha creato un Gruppo di Lavoro per la Riduzione dei Costi Brasile (GT-CB), con l'obiettivo di proporre misure che aumentino la competitività e promuovano la crescita del Paese. Il collegio durerà quattro anni, come stabilito dalla delibera pubblicata nella seconda metà di settembre, sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione.

Il Costo Brasile è il concetto utilizzato per definire le sfide e gli ostacoli alla crescita economica del Paese, come problemi logistici, burocrazia, ostacoli legali e oneri fiscali elevati che rendono elevato il costo dei prodotti nazionali e meno attraenti gli investimenti. Secondo uno studio realizzato dal Movimento Brasile Competitivo (MBC), in collaborazione con MDIC, e presentato a maggio di quest’anno, attualmente il Costo Brasile raggiunge i 1,7 trilioni di R$ all’anno.

Lo studio è arrivato a questo valore, sulla base della spesa aggiuntiva che le aziende brasiliane devono sostenere per produrre nel Paese, rispetto al costo medio di produzione nei paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE). I costi si basano su 12 indicatori relativi a settori fondamentali per garantire la competitività del settore imprenditoriale, come ad esempio il costo dell'assunzione di un lavoratore.

Per ridurre queste sfide, gli obiettivi del gruppo sono migliorare la produttività, la competitività e il contesto imprenditoriale dell'economia brasiliana, attraverso proposte di politica pubblica e una migliore regolamentazione sotto la responsabilità del ramo esecutivo. Queste soluzioni saranno sottoposte al Comitato Esecutivo del Consiglio Nazionale per lo Sviluppo Industriale (CNDI), che avrà anche il compito di coordinare il GT-CB, attraverso il suo Segretariato Esecutivo.

Oltre al CNDI, il collegio vedrà la partecipazione di rappresentanti di altri 20 organismi, come la Casa Civile della Presidenza della Repubblica, due segretariati del MDIC, 15 ministeri, la Banca Nazionale per lo Sviluppo Economico e Sociale (BNDES) e il Finanziatore Studi e Progetti (Finep). I rappresentanti avranno dei supplenti e le loro attività non genereranno una remunerazione superiore a quella che già ricevono per la fornitura di servizi pubblici.

Il Gruppo si riunirà ogni mese e, se necessario, potrà tenere riunioni aggiuntive. E ad ogni incontro dovrà essere generato un rapporto di monitoraggio delle attività svolte, da sottoporre al CNDI.

 

Fonte: https://tinyurl.com/ybspkjpd

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

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