Domenica 6 Luglio 2025
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L'Australia sta affrontando una sfida cruciale nel ridurre le emissioni di gas serra e raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050. La transizione energetica in corso offre una vasta gamma di opportunità per le aziende italiane interessate a investire nel settore delle energie rinnovabili e delle tecnologie sostenibili. Con il loro know-how e le soluzioni all'avanguardia, le aziende italiane possono contribuire a plasmare un futuro più sostenibile per l'Australia, garantendo al contempo il proprio successo in un mercato emergente e in crescita.
L'Australia, infatti, è uno dei paesi più vulnerabili ai cambiamenti climatici, con un'ampia varietà di minacce, tra cui incendi boschivi, siccità prolungate e aumento del livello del mare. Per rispondere a queste sfide, il governo australiano ha adottato una serie di politiche e obiettivi per la riduzione delle emissioni di gas serra.
Per arrivare all'ambizioso obiettivo di raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050, l'Australia sta accelerando la transizione verso fonti di energia pulita e sostenibile. Le energie rinnovabili, come l'energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica, giocano un ruolo fondamentale nella strategia di decarbonizzazione del Paese.
Il potenziale delle energie rinnovabili in Australia è enorme. Il Paese ha abbondanti risorse solari ed eoliche, che possono essere sfruttate per produrre energia pulita, e rappresenta un terreno fertile per gli investimenti e la cooperazione con partner australiani.
Le imprese italiane possono apportare il proprio know-how e tecnologie all'avanguardia per sostenere la transizione energetica del Paese.
Storage e Gestione Energetica: Con l'aumento della produzione di energia rinnovabile, diventa essenziale sviluppare soluzioni di stoccaggio dell'energia per affrontare la volatilità delle fonti rinnovabili. Le aziende italiane con esperienza in sistemi di storage e gestione energetica possono fornire soluzioni innovative e affidabili per bilanciare il carico energetico e garantire una fornitura continua e stabile di energia.
Mobilità Sostenibile: La transizione energetica in Australia include anche la promozione della mobilità sostenibile. Le aziende italiane che operano nel settore dell'elettrificazione dei trasporti, sviluppando veicoli elettrici, infrastrutture di ricarica e soluzioni di mobilità intelligente, possono trovare opportunità di mercato in rapida crescita.
Efficienza Energetica: Promuovere l'efficienza energetica è un altro pilastro della transizione verso un futuro sostenibile. Le aziende italiane specializzate in tecnologie e servizi per migliorare l'efficienza energetica degli edifici, delle industrie e delle infrastrutture possono contribuire a ridurre i consumi energetici.
La partnership tra Enel Green Power e INPEX può rappresentare uno dei molti esempi di come le imprese italiane possano contribuire alla crescita del settore delle energie pulite in Australia e sostenere la realizzazione degli ambiziosi obiettivi di zero emissioni nette del Paese.
Enel Green Power rappresenta una realtà concreta di come le aziende italiane possano sfruttare le opportunità offerte dalla transizione energetica in Australia. Contribuendo anche alla lotta globale contro il cambiamento climatico.
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia)
La Bank of America (BofA) ha rivisto al rialzo le sue previsioni per l'espansione dell'economia brasiliana quest'anno al 3,0%, citando le sorprese positive nei dati recenti, la forza delle esportazioni, la resilienza del mercato del lavoro e l'inizio del ciclo di allentamento monetario, nonché la ripresa della fiducia fronte di una riduzione delle incertezze fiscali.
In precedenza, la BofA stimava un'espansione del Prodotto Interno Lordo (PIL) del 2,3% nel 2023. Il creditore ha inoltre alzato la sua proiezione per la crescita del prossimo anno al 2,2%, dall'1,8% precedente.
In un rapporto pubblicato questo lunedì firmato da David Beker, capo dell'economia per il Brasile, e Natacha Perez, economista, BofA ha affermato che la forte revisione al rialzo delle sue previsioni è arrivata dopo la sorprendente crescita del PIL nel primo trimestre e gli altri dati sull'attività più forti del previsto.
Inoltre, "la revisione della crescita di quest'anno è guidata da esportazioni nette più forti e aspettative di investimento meno negative", hanno affermato Beker e Perez, citando inoltre la resilienza del mercato del lavoro.
La banca ha inoltre sottolineato che i livelli di fiducia hanno presentato tendenza di miglioramento negli ultimi mesi, sotto l’impatto della ridotta incertezza legata al contesto di politica fiscale e monetaria, e ha aggiunto che ciò dovrebbe avere un effetto positivo sulla crescita per il prossimo anno.
"Guardando al futuro, con il progredire del ciclo di allentamento monetario, il voto di fiducia delle agenzie di rating nel miglioramento del punteggio di credito del Brasile e l'emissione di green bond governativi sono fattori positivi per la crescita degli investimenti a medio termine", hanno aggiunto Beker e Perez.
Il mese scorso, le agenzie di rating Fitch e DBRS Morningstar hanno migliorato i loro rating creditizi per il Brasile, mentre S&P ha migliorato la perspettiva del Paese da "stabile" a "positiva". In questo contesto, che denota una maggiore fiducia nella capacità del Paese di ripagare i propri debiti, il governo ha già annunciato i preparativi finali per l'emissione di titoli sovrani sostenibili, indicando che l'operazione potrebbe muovere 2 miliardi di dollari a settembre.
Fonte: https://tinyurl.com/377y367c
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
Il Brasile ha importato un totale di 3,3 miliardi di articoli con un prezzo medio di USD 50 dollari nei primi sette mesi dell’anno. Il valore rappresenta un aumento dell'11,4% rispetto al 2022, come rileva un'indagine della Confederazione Nazionale del Commercio di Beni, Servizi e Turismo (CNC).
Secondo l’indagine, la Cina è il principale paese d’origine di queste importazioni, quasi il 40% del totale. Il Paese ha venduto al Brasile 1,3 miliardi di prodotti in questa fascia di valore, il che rappresenta un aumento del 38% rispetto alla quantità importata nello stesso periodo del 2022.
Lo studio della CNC si è basato sui microdati del Segretariato per il Commercio Estero del Ministero dello Sviluppo, dell'Industria, del Commercio e dei Servizi (MDIC), con 10.000 tipi di merci provenienti da 145 paesi.
Nella lista dei prodotti importati che hanno registrato i maggiori incrementi nelle quantità acquistate, le matite meccaniche sono al primo posto, con una crescita del 220%, mentre le importazioni di giocattoli sono aumentate del 195% e quelle di ombrelli, del 172%.
Secondo la confederazione, la differenza nel carico fiscale sui consumi in Brasile e all’estero è stato il principale fattore che ha influenzato il significativo aumento delle importazioni di beni di consumo nel Paese, seguito da un apprezzamento della valuta locale nei primi mesi del 2023, che ha favorito anche l’aumento di tali importazioni.
La CNC sottolinea che quasi la metà del carico fiscale, pari al 33%, si concentra sui consumi di beni e servizi, una percentuale superiore alla media dei paesi membri dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), che rappresenta il 10,8% del PIL.
La ricerca ha inoltre evidenziato che esisteva un trattamento fiscale differenziato per gli ordini il cui valore unitario non superava i USD 50 dollari, poiché per le importazioni di questa categoria non veniva addebitata alcuna imposta.
Ad aprile il governo ha annunciato la fine dell’esenzione fiscale per i prodotti importati da persone fisiche fino a USD 50, ma le ripercussioni negative della decisione hanno fatto retrocedere la squadra economica.
L’indagine sottolinea, tuttavia, che questa situazione non ha fatto altro che “accentuare la tendenza all’avanzamento dei prodotti importati [nei primi sette mesi dell’anno], soprattutto dai paesi asiatici”.
Spedizione Conforme
Nel mezzo di questi episodi di discussione sulla tassazione delle merci importate fino a USD 50, l’Agenzia delle Entrate del Brasile ha lanciato il programma Spedizione Conforme.
Di conseguenza, all'inizio di agosto, l'Agenzia delle Entrate ha azzerato anche il tasso di importazione per gli acquisti fino a USD 50 sui siti web internazionali per persone giuridiche.
La contropartita è che i rivenditori stranieri devono aderire al programma Spedizione Conforme dell’Agenzia delle Entrate del Brasile e pagare le tasse statali.
L'ordinanza ha stabilito che le aziende riscuotano l'Imposta sulla Circolazione di Beni e Servizi (ICMS) in modo che gli acquisti fino a USD 50 non siano tassati per l'importazione.
Gli Stati, invece, attraverso una decisione del Comitato Nazionale dei Segretari delle Finanze degli Stati e del Distretto Federale (Comsefaz), hanno fissato al 17% la tariffa ICMS su questi acquisti.
Gli ordini di valore superiore a USD 50 dovranno pagare, oltre all'ICMS, la tassa di importazione, che attualmente è del 60%.
Fonte: https://tinyurl.com/yhsukfvn
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
Il mercato del Queensland opera principalmente nelle aree di trasformazione di alimenti come fornai, catering aereo, pasti pronti, nella produzione di bevande, nello specifico di birra, nella vendita al dettaglio e nell’HoReCa[1]; lo Stato del Queensland inoltre conta molteplici attività volte alla comunità, ai servizi sanitari, ai trasporti e alla logistica.
In particolar modo l’industria del Queensland è rinomata a livello internazionale per la produzione di alimenti e di bevande, grazie agli alti standard e alle rigide regole di biosicurezza che il Governo statale impone.
All’interno del mercato alimentare del Queensland sono molteplici le aziende che detengono le quote di mercato, da piccole-medie imprese a medio-grandi. Le imprese presenti sul territorio operano su tutti i livelli della catena di approvvigionamento dell’industria variando la propria offerta da prodotti freschi, naturali e biologici, grazie alla moltitudine di aziende agricole presenti sul territorio, ad alimenti confezionati quali prodotti pronti al consumo, integratori alimentari, dolciumi e additivi.
Il Governo del Queensland e il Governo Federale hanno stanziato $24.4 milioni nel 2023 in una partnership di 5 anni con il Meat & Livestock Australia al fine di risolvere tre delle principali problematiche che il Paese, in particolare il Nord dello Stato, ha dovuto affrontare quali: il deperimento dei pascoli, il declino delle condizioni del suolo e la moria delle piante dedicate al pascolo.
Il Queensland Pasture Resilience Program (QPRP) in collaborazione con MLA Donor Company (MDC) ha deciso di utilizzare parte dei fondi stanziati dal Governo per attività volte alla ricerca e allo sviluppo sostenibile per la manutenzione dei pascoli e del suolo in particolare per l’area Nord del Queensland. Un’altra missione che il Governo si è prefissato per il 2030 è quella di produrre carne rossa carbon neutral[2] grazie all’introduzione e all’utilizzo di legumi da pascolo perché migliorano la crescita delle piante autoctone e rendono il terreno più disponibile al pascolo aumentandone così la redditività.
Il programma messo in atto dal Governo Federale e dal Governo del Queensland si concentrerà in particolare sui seguenti punti:
Il programma Meat & Livestock Australia (MLA) istituito dal Governo, oltre ad aver stanziato $24.4 milioni consente agli allevatori di partecipare a corsi di formazione che permettono loro di sviluppare le conoscenze e le competenze necessarie a migliorare le proprie imprese ovvero gli allevamenti di bestiame.
Il programma si suddivide in due corsi principali: Grazing Land Management e The Nutrition EDGE.
Il primo percorso consente agli allevatori di acquisire una maggiore consapevolezza delle condizioni del proprio pascolo e consente loro di aumentare i profitti attraverso opzioni sostenibili comprendendo meglio l’ecosistema in cui il loro business opera.
Inoltre, questo seminario consente agli allevatori di soddisfare a lungo termine i propri stakeholders e mantenere attiva la propria quota di mercato e in alcune occasioni di poterla ampliare.
Il secondo percorso invece si concentra sulla salute del bestiame, in particolare sull’alimentazione di questi ultimi affrontando argomenti come: la corretta quantità di minerali da assumere e monitorare correttamente la crescita del bestiame.
Grazie ai diversi fondi e programmi attivati, il Governo australiano spera di salvaguardare e preservare al massimo il proprio ecosistema in particolare la salute dei suoi pascoli e del bestiame così da controllare e mantenere attive le proprie industrie di settore.
Il Governo Federale insieme a quello del Queensland è sempre alla ricerca di innovazioni tecnologiche al fine di migliorare i suoi pascoli. L’obbiettivo che il Governo australiano si è posto trova manforte nel pensiero del Governo italiano che negli ultimi anni ha posto molta attenzione alla salute del territorio tramite l’introduzione di programmi ad hoc e la premiazione di quelle aziende che grazie alla tecnologia sono state in grado di sviluppare molteplici e diverse soluzioni al fine di giungere ad un’agricoltura più sostenibile.
Il Governo australiano concede molteplici visti tra cui visti permanenti per coloro che operano nel mercato agricolo in particolare come scienziati agricoli e forestali che abbiano una certificazione o un’esperienza pregressa nel settore.
Il Governo australiano, quindi, è alla ricerca di scienziati o aziende esperte del settore che possano fare da consulenti per le farm[3] australiane, come raccogliere campioni dal suolo, consigliare agli agricoltori su questioni come le malattie del bestiame, controllare l’espandersi di colture batteriche e parassiti, studiare i fattori ambientali che influenzano la produzione di agricola commerciale e molteplici altri fattori specifici nell’ambito forestale.
L’Italia al momento vanta molte aziende leader del settore che potrebbero creare nuove opportunità business sul territorio australiano in particolar modo per il Northern Territory e il Queensland.
[1] HoReCa, é un acronimo che significa hotellerie, restaurants e café
[2] Per carbon neutral si intende un’attività le cui emissioni totali nette sono zero, in quanto i gas serra prodotti da un'attività sono bilanciate dalla rimozione di CO2, oppure da azioni che compensano i gas climalteranti emessi.
[3] Vengono chiamate farm le aziende agricole o comunità di lavoro presso zone rurali dell’Australia. Nella maggior parte dei casi le attività che esse svolgono sono di natura agricola, o relativa all'allevamento bovino, suino e del pollame.
Fonti: https://tinyurl.com/2s3utwh9; https://tinyurl.com/bdfmftns; https://tinyurl.com/bdsfw32c; https://tinyurl.com/2x94zjvz
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland))
Nel luglio 2023, nel primo mese del raccolto 2023/24, le esportazioni di caffè dal Brasile hanno raggiunto i 2.991 milioni di sacchi da 60 kg, in aumento del 18,7% rispetto ai 2.521 milioni di sacchi dello stesso periodo precedente. In termini di entrate, c'è stato un aumento del 5,2%, con i cambi che sono passati da USD 596,9 milioni dell’anno scorso ai USD 627,8 milioni di quest’anno.
I dati sono stati diffusi dal Consiglio degli Esportatori di Caffè del Brasile (Cecafé).
Il punto di rilievo è stato il notevole aumento delle esportazioni di caffè canephora, che comprendono le varietà Conilon e Robusta. Queste esportazioni hanno avuto una crescita impressionante del 245,4% a luglio rispetto allo stesso mese del 2022, raggiungendo 505.153 sacchi. Foi o melhor desempenho para essa categoria em um único mês desde setembro de 2020.
Márcio Ferreira, presidente di Cecafé, ha sottolineato che il Brasile ha sfruttato le opportunità di mercato e i vantaggi competitivi per incrementare le esportazioni di caffè canephora, soprattutto verso paesi come Vietnam e Indonesia. Le importazioni da questi paesi asiatici di caffè brasiliano sono aumentate in modo sostanziale, con un aumento rispettivamente del 382,9% e del 52,1% nei primi sette mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.
Nonostante questo notevole aumento delle esportazioni di caffè canephora, lo scenario generale delle esportazioni di caffè dal Brasile nel cumulato dell'anno mostra ancora un calo del 14,7% in volume e del 20,5% in guadagni in cambio rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Ciò è attribuito alla minore disponibilità del prodotto a causa dei raccolti minori nel 2021 e 2022, insieme al calo dei prezzi internazionali.
Gli Stati Uniti continuano ad essere il principale importatore di caffè brasiliano, seguiti da Germania, Italia, Giappone e Belgio. Tuttavia, meritano di essere sottolineati gli impressionanti sviluppi delle esportazioni verso i paesi arabi e l’Asia, compresa la Cina, che è diventata il 13° principale acquirente di caffè brasiliano.
Il caffè Arabica continua ad essere la varietà più esportata, rappresentando l'81,8% del totale, seguita dai caffè solubili e dai caffè canephora. Il caffè di qualità superiore o certificato di pratiche sostenibili rappresenta il 16,3% del totale delle esportazioni, anche se ha registrato un calo del 19,8% rispetto all’anno precedente.
Il Porto di Santos resta il principale punto di esportazione di caffè in Brasile nel 2023, seguito dai porti di Rio de Janeiro e Paranaguá.
L'andamento positivo delle esportazioni di caffè nel mese di luglio riflette la capacità del Brasile di adattarsi e capitalizzare le opportunità nel mercato globale del caffè.
Fonte: https://tinyurl.com/2p8bux25
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
Il governo britannico ha annunciato una nuova scadenza per la compilazione delle dichiarazioni di esportazione attraverso il Servizio di Dichiarazione Doganale (CDS). Il CDS sta sostituendo gradualmente il sistema CHIEF (Customs Handling of Import and Export Freight) e secondo le scadenze iniziali, gli esportatori avrebbero dovuto completare la transizione entro il 31 ottobre 2023.
Tuttavia, HMRC ha affermato che sta ora adottando un “nuovo approccio graduale”: i dichiaranti selezionati dovranno passare al CDS per le esportazioni entro il 30 novembre 2023, mentre tutte le altre aziende dovranno utilizzarlo entro il 30 marzo 2024. Dall’autunno 2022 le imprese sono tenute a compilare le dichiarazioni di importazione su CDS.
Sarah Hartley, direttrice del border change delivery presso HMRC, ha dichiarato: “Dopo aver lavorato a stretto contatto con i nostri partner industriali, stiamo introducendo un approccio graduale per la transizione delle dichiarazioni di esportazione su CDS. Tuttavia, le aziende che attualmente dispongono della funzionalità IT, potranno già farlo entro giovedì 30 novembre 2023. Metteremo a disposizione una guida completa per tutti i dichiaranti, per garantire che la transizione sia il più agevole possibile per ogni azienda”.
HMRC ha inoltre affermato che la nuova tempistica consentirà di fornire un “migliore supporto” agli esportatori. Le aziende che riusciranno a passare ai CDS prima della prima scadenza, il 30 novembre, verranno successivamente contattate da HMRC - o dallo sviluppatore del software - a settembre.
Kevin Shakespeare, direttore dei progetti strategici e dello sviluppo internazionale presso l’Institute of Export & International Trade (IOE&IT), ha affermato che l’estensione è “benvenuta e molto attesa”, ma ha aggiunto che le imprese continueranno ad aver bisogno di supporto. “Il nuovo approccio graduale di HMRC sarà accolto favorevolmente da molti esportatori. La nuova tempistica offrirà al governo e alle imprese il tempo necessario per prepararsi adeguatamente. Gli esportatori che utilizzano i servizi multi-agente per le loro dichiarazioni doganali potrebbero trovarsi nella posizione di avere un mix di voci CHIEF e CDS, analogamente a quanto successo con l'introduzione del CDS per le importazioni."
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Dal 2018, anno in cui in Canada operavano più di 350 imprese impegnate nella immersive technology, il mercato è da allora più che duplicato. Le aziende, operanti nei settori AR e VR, infatti presentavano un fatturato che è passato da 221 milioni di dollari americani nel 2018 a 564 milioni nel 2022.
La provincia dell'Ontario poteva contare il maggior numero di imprese del settore e il maggior numero di offerte per posti di lavoro (400 nel periodo 2017-2020). A questo si aggiungono altri indicatori considerati di fondamentale importanza nel misurare l’attività nel settore delle immersive technologies ovvero il numero di programmi accademici e associazioni di settore dedicate alle tecnologie immersive, e la presenza più o meno intensa di gruppi accomunati dall’interesse per le tecnologie immersive, o ad applicazioni specifiche delle stesse.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))
L’Indicatore del Clima Economico (ICE) per l’America Latina è cresciuto di 33,8 punti dal secondo al terzo trimestre del 2023, raggiungendo un livello di 99,6 punti, avvicinandosi così alla zona favorevole (sopra i 100 punti), ha sottolineato l’indagine condotta dall’Istituto Istituto Brasiliano di Economia della Fondazione Getulio Vargas (Ibre/FGV). Il progresso è stato alimentato dalla performance del Brasile, che ha raggiunto il livello economico più alto dal 2012.
"I risultati del Brasile hanno guidato questo miglioramento, seguito dal Messico", ha giustificato la FGV in una nota.
L’Indice della Situazione Attuale (ISA) è aumentato di 33,6 punti dal secondo al terzo trimestre del 2023, portandosi a 85,7 punti. L’Indice delle Aspettative (EI) è aumentato da 33,9 punti a 114,2 punti, recuperando parte delle perdite subite nel trimestre precedente, passando dalla zona delle aspettative sfavorevoli a quelle favorevoli.
L'ICE del Brasile è salito di 62,6 punti, passando da 58,8 punti (zona sfavorevole) nel secondo trimestre a 121,4 punti (zona favorevole) nel terzo trimestre, il livello più alto dal quarto trimestre del 2012, quando era a 125,3 punti.
Nell'ICE brasiliano, l'ISA è salito di 71,4 punti, a 100,0 punti, il miglior risultato dal secondo trimestre del 2012, quando era a 116,1 punti. L'EI è aumentato da 51,5 punti a 144,4 punti.
"La traiettoria di caduta del tasso di inflazione, l’approvazione del quadro fiscale e della riforma fiscale, oltre alle revisioni della proiezione del PIL, sarebbero alcuni dei fattori che spiegano questi risultati. L'indagine è stata effettuata prima che il tasso Selic (il tasso di interesse di base dell’economia brasiliana) venisse tagliato dalla Banca Centrale, il che può essere interpretato come un altro fattore positivo. Si osserva, tuttavia, che le riforme necessitano ancora di essere regolamentate e che l'ICE potrebbe risentire dei risultati ottenuti al termine del processo, nel 4° trimestre", ha giustificato il FGV.
Fonte: https://tinyurl.com/2v456ez5
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
Le informazioni settoriali riportate in allegato guardano al settore delle startup su territorio canadese con particolare attenzione alla provincia dell'Ontario.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))
Dal 28/06, le aziende brasiliane che necessitano di licenze per importare o esportare merci hanno trovato più facile svolgere le loro operazioni. La misura, denominata Licenza Flex, semplifica la routine e riduce i costi per le aziende che necessitano di consenso (autorizzazione) per commerciare con altri Paesi. La modifica è entrata in vigore con il Decreto 11.577, pubblicato il 28 giugno 2023 sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione e fruibile attraverso il Portale Unico del Commercio Estero.
Più flessibilità logistica e meno burocrazia
Con emissione basata su scadenze, quantità o valori delle operazioni, la Licenza Flex può sostituire centinaia di documenti, riducendo i costi e consentendo flessibilità logistica per effettuare esportazioni e importazioni in modo consolidato o graduale nel tempo.
Clicca qui per accedere al Decreto 11.577 del 27 giugno 2023. (in allegato: traduzione del suddetto Decreto)
Nuovo Processo di Importazione nel Portale Unico del Commercio Estero
L'importante innovazione, formalizzata con l'inserimento dell'articolo 5-A nel Decreto 660/92, rientra nel Nuovo Processo di Importazione attuato nell'ambito del Programma Portale Unico del Commercio, progetto strategico del Ministero delle Finanze e dello Sviluppo, Industria e Commercio, che è cogestito dal Segretariato dell'Agenzia delle Entrate del Brasile e dal Segretariato del Commercio Estero. In pratica le licenze verranno rilasciate dall'importatore attraverso il modulo LPCO (Licenze, Permessi, Certificati e Altri Documenti) e saranno associate ai prodotti presenti nel Catalogo Prodotti delle aziende, e potranno essere collegate a più Duimp (Dichiarazione Unica di Importazione), secondo le condizioni di ciascuna licenza.
Fonte: https://tinyurl.com/5xasfpxv
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)