Energie rinnovabili

Venerdì 9 Luglio 2021

Danish Energy Transition Initiative (DETI)

Il Governo della Danimarca ha reso pubblico un nuovo piano di investimenti diretti a sostenere i Paesi in via di sviluppo nel realizzare la transizione energetica dai combustibili fossili alle fonti rinnovabili. Il progetto ha ricevuto forte attenzione da diversi Stati che cercano modi sostenibili per alimentare le loro crescenti richieste di energia (The Post, 2021.).

L’iniziativa, annunciata dal ministro del Clima e dell’EnergiaDan Jørgensen, e dal ministro degli Affari Esteri, Jeppe Kofod, si concentra sul garantire l’accesso all’energia sostenibile (State of Green, 2021). Promuovendo obiettivi climatici ambiziosi che includono, ad esempio, la riduzione degli impatti negativi sulla salute prodotti dal settore energetico, la Danish Energy Transition Initiative (DETI) mira a fornire strategie energetiche semplici, accessibili e sostenibili alle popolazioni a basso reddito nei Paesi in via di sviluppo (Um.dk, 2021).

Il nuovo progetto sarà gestito dall’Agenzia Danese per l’Energia (DEA), che fornisce già assistenza tecnica per l’energia e il clima in altri 16 Paesi, tra cui Stati Uniti, Cina e India (The Post, 2021.).

Inizialmente saranno il Brasile, il Pakistan e la Colombia a collaborare con la Danimarca. Nello specifico, in Brasile l’iniziativa si concentrerà sulla pianificazione energetica e sullo sviluppo eolico offshore. In Colombia il focus sarà sull’implementazione dell’energia eolica offshore e sull’efficienza energetica. Infine, in Pakistan la priorità sarà data alla pianificazione energetica e alla promozione dell’energia sostenibile nella produzione industriale (ibid.). I singoli progetti di consulenza avranno una durata compresa tra i 3 e i 12 mesi, con un budget totale di DKK 15 milioni sostenuto dal Klimapuljen per un periodo di 5 anni (Kefm, 2021).

L’assistenza del DETI può essere richiesta dalle ambasciate danesi verso i Paesi OCSE-DAC (Paesi in via di sviluppo), esenti da una cooperazione governativa con la DEA. Una volta avviata la collaborazione, le rispettive ambasciate dei Paesi partecipanti, la DEA e il ministro degli Affari Esteri, supporteranno le autorità locali nella creazione di strategie eco-sostenibili (ibid.).

Fonte: https://bit.ly/3hkmYAT

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 9 Luglio 2021
Martedì 18 Maggio 2021

Turchia: quinto più grande investitore eolico in Europa nel 2020

Secondo l’ultimo rapporto dell’Associazione Europea per l'Energia Eolica (WindEurope), la Turchia è stata classificata come il quinto più grande investitore di energia eolica in Europa nel 2020 con 1,6 miliardi di euro. La pubblicazione indica che gli investimenti nei parchi eolici offshore hanno raggiunto il record di 26,3 miliardi di euro, mentre gli investimenti in nuovi parchi eolici onshore hanno raggiunto i 16,5 miliardi di euro. Le banche hanno contribuito nella maggior parte degli investimenti, rappresentando tra il 70% ed il 90% del finanziamento del debito, mentre il restante 10-30% è stato acquisito tramite finanziamento azionario.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 13 Luglio 2021
Mercoledì 28 Aprile 2021

È spagnolo l’investimento di 450 milioni in parchi eolici nella regione del Tamega in Portogallo

L’azienda spagnola Iberdrola sta realizzando quello che sarà il più grande complesso idroelettrico in Portogallo, in Alto Tâmega, senza intenzione di fermarsi. 

L'azienda intende anche costruire parchi eolici nella stessa regione, che rappresentano un investimento di 450 milioni di euro (Expresso). L'azienda elettrica ha infatti avviato la concessione di licenze ambientali per due parchi che dovrebbero avere dozzine di torri eoliche accanto alle dighe in costruzione nell'Alto Tâmega.

È uno dei più grandi progetti eolici mai realizzati in Portogallo.

Fonte: https://bit.ly/3eqzn3A

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Mercoledì 28 Aprile 2021
Data evento

Mer, 8 Maggio, 2024 - 20:09

Iscrizioni non ancora aperte.

Prossimi eventi:

Mer 03 Lug, 2024

(Subtec Convention Centre, Singapore)
Piattaforma Online
8 Maggio 2024 -

Si svolgerà martedì 30 marzo dalle 14:00 alle 15:00 (ora italiana) il webinar “Investire a Izmir / Turchia – Focus: Energie Rinnovabili” organizzato dalla Camera di Commercio Italiana di Izmir per presentare il mercato delle energie rinnovabili a Izmir e le sue opportunità per le aziende italiane.

Durante l’evento, che si svolgerà in lingua inglese, si parlerà in particolare delle opportunità del settore e dei modelli di investimento e incentivi:

  • La Turchia si è classificata al 7° posto in Europa nell'elenco dei "Paesi che attirano il maggior investimento straniero nelle energie rinnovabili"
  • Izmir: la posizione migliore per gli investimenti diretti esteri con un numero totale di 2.235 società e 140 società di nuovi investimenti all'anno
  • Izmir produce il 19,3% di eolico in Turchia
  • La posizione di Izmir nel settore delle energie rinnovabili come centro di produzione e distribuzione di attrezzature per la Turchia, ha fatto aumentare notevolmente le performance delle esportazioni della regione dell’Egeo nel 2020
  • Secondo i dati compilati dall'Agenzia Anadolu, l'Italia nel 2020 è stato il primo investitore con 970 milioni di dollari, seguita dagli Stati Uniti con 769 milioni

RELATORI:

Pietro Alba – Presidente della Camera di Commercio Italiana di Izmir

Mehmet Yavuz – Segretario Generale – Agenzia di Sviluppo di Izmir

Valerio Giorgio – Console d’Italia a Izmir

Sencer Ozen- Responsabile della Promozione e Supporto agli Investimenti - Agenzia di Sviluppo di Izmir

Avv. Erdal Kardaş – Founding and Managing Partner - K& P Legal Law Firm

 

Per iscriverti: https://lnkd.in/dPXw2WE

Per informazioni: infocciizmir@cciizmir.org

Giovedì 11 Marzo 2021

Green Energy – l’Irlanda del Nord ha in progetto di raddoppiare la produzione di energia rinnovabile

SONI, operatore elettrico nordirlandese, ha dichiarato che la rete di energia elettrica in Irlanda del Nord necessita di investimenti da centinaia di migliaia di sterline per far fronte all’accresciuta domanda di energia rinnovabile.

La domanda è molto probabilmente determinata dalla forte diffusione di veicoli elettrici e dall’elettrificazione degli impianti di riscaldamento.

I costi degli investimenti saranno a carico delle bollette elettriche dei contribuenti.

Una delle questioni piú problematiche rispetto al progetto riguarda la dislocazione delle fonti di energia rinnovabile – principalmente i parchi eolici – che si trovano nella parte nord e in quella ovest dell’Irlanda del Nord, mentre la maggior parte dell’energia consumata si trova ad est della nazione.

L’ambizione è quella di arrivare ad una produzione di energia rinnovabile pari al 70% di quella totale entro il 2030.

Affinché questo accada, la quantità di energia rinnovabile della rete elettrica nordirlandese dovrebbe almeno essere raddoppiata. Ciò rappresenta una vera sfida per il sistema elettrico della zona, vista la natura dell’energia rinnovabile e alla capacità limitata della rete di trasportarla.

SONI ha delineato quattro approcci per raggiungere l’obiettivo, due dei quali – concentrare la produzione di energia rinnovabile presso le aree piú potenti della rete elettrica e incoraggiare le grosse aziende a stabilirsi vicino a fonti energetiche green – garantiranno l’obiettivo di copertura auspicato del 70%.

Tali disposizioni richiederanno un investimento che va dai 113 milioni ai 120 milioni di sterline.

Fonte: https://bbc.in/3vhtzAQ

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

 

 

Ultima modifica: Giovedì 11 Marzo 2021
Venerdì 5 Marzo 2021

La produzione di energia rinnovabile in Portogallo raggiunge i massimi dal 1979

La produzione di energia rinnovabile ha raggiunto i massimi storici dall'aprile 1979 grazie alla spinta dell'energia idroelettrica, che ha registrato il più alto valore mensile di sempre nel febbraio 2021. 

La produzione di energia da risorse naturali ha infatti fornito la stragrande maggioranza (88%) del consumo di elettricità nel corso del mese di febbraio. 

Di conseguenza, la grande disponibilità di energie rinnovabili ha comportato una contrazione nell'utilizzo delle più tradizionali fonti energetiche. 

REN ritiene che le condizioni sono state favorevoli alle energie rinnovabili con "l'indice di produttività idroelettrica" che si è attestato a 1,85 (media storica pari a 1) registrando la più alta produzione mensile di sempre (2709 GWh), mentre l'indice di generazione eolica ha registrato 1,19".

Fonte:  https://bit.ly/2PCBokv

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Venerdì 12 Marzo 2021
Venerdì 26 Febbraio 2021

Regno Unito: il porto di Blyth in North East inaugura un nuovo terminale “ad energia pulita”

Il Porto di Blyth ha annunciato il lancio di un nuovo terminale portuale ad energia pulita, nell’intento di capitalizzare sul mercato delle fonti rinnovabili, in cui il North East è particolarmente coinvolto negli ultimi anni.

Il Bates Clean Energy Terminal offre servizi potenziati per i business nel settore dell’energia rinnovabile, nonché l’opportunità di investimenti nell’innovazione green con basse emissioni di carbonio.

Grazie al supporto della North East LEP, il progetto mira a rafforzare la reputazione del Porto di Blyth come una delle località piú importanti a supporto dell’energia pulita offshore. È stato realizzato un terminal di 17 ettari con due punti di ormeggio e delle banchine potenziate per il sollevamento di carichi pesanti. Il progetto prevede una futura ulteriore espansione dell’area portuale.

Una ricerca dello scorso anno ha dimostrato che la catena di approvvigionamento nel settore dell’energia eolica offshore in North East potrà creare 4.500 posti di lavoro nei prossimi cinque anni.

Il Porto di Blyth è anche impegnato in alcuni progetti di decarbonizzazione del territorio, che includono l’elettrificazione degli impianti e delle iniziative a basse emissioni di carbonio per la costruzione dei nuovi edifici.

La scorsa settimana i porti di Blyth, Tyne e Sunderland sono stati candidati per lo status di freeport dall’amministrazione del North East, il che apporterebbe 3,4 miliardi di sterline alla regione insieme a 60.000 nuovi posti di lavoro.

Fonte: https://bit.ly/2ZYqEii

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

 

 

Ultima modifica: Lunedì 1 Marzo 2021
Venerdì 12 Febbraio 2021

Vietnam - Quang Tri: via libera per progetti eolici per un valore di oltre 250 milioni di dollari

L'amministrazione della provincia centrale di Quang Tri ha approvato in linea di principio tre progetti di energia eolica con un capitale totale di circa 5,8 trilioni di VND (251,7 milioni di dollari). Consistono nel progetto Phong Nguyen, del valore di oltre 1.900 miliardi di VND nei comuni di Tan Thanh e Huong Phung; Phong Huy, per un valore di 1.913 trilioni di VND nei comuni di Tan Thanh e Huong Tan; e Lien Lap, per un valore di 1,973 trilioni di VND nei comuni di Tan Lien, Tan Lap e Huong Tan e nel comune di Khe Sanh. Tutte queste località si trovano nel distretto montuoso di Huong Hoa.

“Ogni progetto sarà caratterizzato da 12 turbine eoliche con una capacità progettata di 48 MW e una durata operativa di 50 anni”, ha dichiarato il 4 febbraio l'ufficio del Comitato popolare provinciale.

Le aree montuose occidentali di Quang Tri, in particolare i comuni di confine nel distretto di Huong Hoa, vantano un grande potenziale per lo sviluppo dell'energia eolica poiché il vento ha una velocità media di 6-7 metri al secondo.

La provincia ha già visto due progetti eolici, Huong Linh 1 e 2, diventare operativi.

Il Ministero dell'Industria e del Commercio ha approvato la pianificazione di 31 progetti di energia eolica con una capacità combinata di oltre 1.177 MW a Quang Tri, 22 dei quali dovrebbero essere messi in esercizio commerciale quest'anno, mentre altri sette sono attualmente in costruzione.

Sono inoltre in corso studi e indagini su dozzine di altri a Quang Tri con una capacità totale di oltre 3.600 MW.

Attrarre investimenti nel settore energetico, compresa la generazione di energia eolica, è una delle priorità della provincia di Quang Tri, che ha anche adottato misure a sostegno delle imprese, come lo sviluppo dell'amministrazione elettronica, la creazione di un database ufficiale e la fornitura di assistenza in materia fiscale, questioni assicurative, territoriali e ambientali.

Le autorità locali si sono impegnate a non sacrificare i terreni forestali per lo sviluppo dell'energia eolica.

Fonte: https://bit.ly/2OtRKLz

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))

Ultima modifica: Venerdì 26 Febbraio 2021