Energie rinnovabili

Giovedì 3 Agosto 2023

Continua il boom fotovoltaico in Repubblica Ceca

Nella prima metà di quest’anno è continuato in Repubblica Ceca il boom fotovoltaico cominciato già nel corso dello scorso anno.

Nei primi sei mesi di quest’anno hanno cominciato a funzionare quasi 45.200 centrali fotovoltaiche per una potenza complessiva di 487 megawatt. Si tratta di dati che superano i risultati relativi a tutto l’anno 2022. “I dati attuali mostrano un interesse sempre crescente per i sistemi fotovoltaici” ha indicato il direttore esecutivo dell’Associazione Solare Jan Krčmář.

A trainare il settore sono le piccole installazioni con una potenza entro dieci chilowatt. Aumentano tuttavia anche le centrali più grandi. Nella prima metà del 2023 sono state attivate anche 13 centrali con una potenza superiore a un megawatt. Inoltre, il 95% delle centrali ha anche le batterie.

Fonte: https://tinyurl.com/3fszhkcx

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Giovedì 3 Agosto 2023
Mercoledì 2 Agosto 2023

Le opportunità di investimento e la crescita del settore delle energie rinnovabili in Queensland

Nel 2022, l’Italia si è classificata al 15’ posto tra i maggior Paesi di origine dell’import in Queensland, Il settore delle energie rinnovabili in Queensland, lo “Stato del Sole” australiano, sta crescendo rapidamente negli ultimi anni, e con esso crescono anche le opportunità di investimenti diretti che il settore offre. Ricco di risorse naturali e minerarie, lo Stato del Queensland offre le condizioni perfette per la produzione, in grandi quantità, di energia solare, eolica e idroelettrica.

La transizione dello Stato verso le energie “pulite” è supportata dalle emergenti industrie operanti nei settori di idrogeno, eolico, solare e delle batterie, ed è accelerata dalla generale crescita dello Stato e della sua Capitale, Brisbane. La città si sta infatti preparando ad ospitare i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2032 e sta vivendo oggi una radicale trasformazione in termini di progetti, sviluppo urbano e costruzioni.

La transizione ha come obiettivo la massimizzazione del potenziale di produzione di energia pulita, sicura ed economicamente sostenibile per generazioni a venire. Per raggiungere tale obiettivo il Queensland sta fissando degli obiettivi concreti e sistematici: ad esempio, si impegna a raggiungere il 70% di energia rinnovabile entro il 2032, percentuale che dovrà salire a 80% entro il 2035, secondo quanto stabilito dal “Piano per l’Energia e l’Occupazione in Queensland”, dal valore di 41 miliardi di dollari americani.

Lo Stato ha inoltre istituito delle nuove cariche e dei nuovi organi istituzionali per gestire al meglio la transizione: va sottolineato che lo Stato del Queensland ha istituito la prima carica di “Ministro per l’Idrogeno” al mondo e ha delineato una strategia guida chiamata “Strategia per l’Industria dell’Idrogeno in Queensland”.  

Come accennato sopra, numerose sono le opportunità di investimento legate alla crescita del settore delle energie rinnovabili: 50 progetti su larga scala, in fase di sviluppo o già operativi, hanno già attratto ingenti investimenti e importanti partner globali, tra cui Fortescue Future Industries e ENEOS.

Il Queensland, infatti, si impegna a garantire condizioni di investimento favorevoli per le imprese e l’accesso alle maggiori infrastrutture e alle terre disponibili, nonché l’accesso alle competenze ingegneristiche di alto livello disponibili sul territorio. Nuove opportunità di investimento nascono anche dalla collaborazione tra partner locali e globali in tutti gli ambiti del settore delle risorse rinnovabili, compresi anche la raccolta dell’energia a valle e lo sviluppo di soluzioni di stoccaggio dell’energia, che richiedono avanzamenti nello sviluppo delle batterie e nella manifattura.

Per quanto riguarda le batterie, è interessante notare come il Queensland sia tra i maggiori innovatori al mondo: si distingue, in particolare, per la produzione ed esportazione in Africa, Asia, Europa, Nord America e nel resto dell’Australia di batterie a flusso zinco-bromo, che sono una delle migliori soluzioni di stoccaggio dell’energia per livelli di sicurezza e impatto ambientale, in quanto piccole, riciclabili e composte di materiale largamente disponibile e a bassa tossicità.

Grazie alla sua posizione strategica nell’Asia-Pacifico, la sua stabilità economica e politica e la sua affidabilità creditizia valutata AA+/Aa1, lo Stato del Queensland attrae investimenti esteri da tutto il mondo e guida quasi il 20% dell’intera attività economica in Australia.

Fonti: https://tinyurl.com/mrty6pyv; https://tinyurl.com/53wa9ux3  

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland))

Ultima modifica: Mercoledì 2 Agosto 2023
Venerdì 28 Luglio 2023

Regno Unito - Il parco eolico offshore Hornsea Four ha ricevuto il via libera

Il governo britannico ha dato il via libera a sviluppare un gigantesco progetto offshore al largo della costa dello Yorkshire. La quarta fase dello sviluppo del parco eolico di Hornsea dovrebbe includere 180 turbine giganti, in grado di generare elettricità green sufficiente per alimentare 1 milione di case.

Il progetto da 2,6 GW nel Mare del Nord è il secondo più grande parco eolico a ricevere l’ok da parte del governo - dopo il progetto Hornsea Three - e avrà una capacità di poco superiore a 2,8 GW. I primi due step di Hornsea, che sono operativi, hanno rispettivamente una capacità di 1,2 GW e 1,3 GW. L’azienda che sta sviluppando Hornsea, il gigante danese dell'energia eolica Ørsted, ha affermato che il consenso del governo ha dato il via al progetto che garantirà energia pulita per il Regno Unito. “I progetti eolici offshore come Hornsea Four sono fondamentali per la sicurezza energetica del paese e porteranno miliardi di sterline di investimenti, forniranno elettricità a basso costo per i consumatori e migliaia di posti di lavoro di alta qualità”.

Sam Richards, fondatore e direttore della campagna per Britain Remade, un gruppo che si batte per la crescita economica in Gran Bretagna, ha affermato: "Se vogliamo essere sicuri dal punto di vista energetico e se vogliamo guidare la crescita economica creando nuovi posti di lavoro, dobbiamo accelerare i tempi necessari per realizzare i grandi progetti di energia pulita, come Hornsea Four. Il Regno Unito può essere una superpotenza nel settore, ma per raggiungere questo obiettivo dovremo rapidamente pianificare la nostra strategia”.

Ana Musat, direttrice di RenewableUK, ha dichiarato che il parco eolico "rafforzerebbe in modo significativo la sicurezza energetica del paese, aiutandoci ad allontanarci dalla volatilità dei prezzi internazionali del gas e ad avvicinarci all'indipendenza energetica".

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Venerdì 28 Luglio 2023
Martedì 18 Luglio 2023

Primo impianto di estrusione di soia completamente a energia solare in Argentina

Adrigus è la prima azienda in Sud America ad utilizzare esclusivamente energia rinnovabile per la produzione di olio, la PMI locale ha sede vicino alla città di Rosario con 9.000 ettari di coltivazioni ed i suoi prodotti principali sono grano, mais, soia, piselli, carinata e colza.

Nello specifico, per la lavorazione della soia ad energia solare è stato costruito un capannone di oltre 1.500 m2 con un impianto di estrusione e lavorazione di semi oleosi per l'ottenimento di expeller e olio di soia raffinato. Il sistema di generazione solare fotovoltaico è composto da 412 pannelli. L'impianto ha una capacità di macinazione di 250 tonnellate di soia al giorno, e permetterà di elaborare 95.000 tonnellate all'anno e le macchine saranno operative 24 ore su 24. Infine, l'impianto occupa mezzo ettaro e fornirà 220 kW di energia e si sta ultimando la fase di installazione di cavi sotterranei pronti per altri 80 pannelli per l'espansione della fabbrica.

Quest’esempio tangibile dell'utilizzo di energie rinnovabili nell'ambito della produzione agricola rappresenta un’opportunità commerciale per le aziende italiane attive nel settore fotovoltaico ed interessate ad espandere la propria presenza su mercati esteri. 

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Martedì 18 Luglio 2023
Mercoledì 12 Luglio 2023

Bonus di 80 milioni di sterline per aiutare le aziende britanniche a contrastare le emissioni di carbonio

Dalla produzione di cornflake alimentata a idrogeno alla distillazione di whisky scozzese a basse emissioni di carbonio: alcune aziende del Regno Unito hanno ricevuto oltre 80 milioni di sterline di finanziamenti governativi per abbandonare i combustibili fossili a favore di alternative più pulite.

La multinazionale Kellogg's è tra i 29 progetti accreditati che dovranno cambiare i loro processi di produzione per ridurre le emissioni. L'azienda prevede di utilizzare l'idrogeno per alimentare il proprio processo di produzione di cereali a Manchester, sostenuto da oltre 3 milioni di sterline di investimenti governativi.

Nel frattempo, anche uno dei più antichi produttori di whisky della Scozia, Annadale Distillery, farà un passo verso un nuovo futuro a basse emissioni di carbonio, con un investimento governativo di 3,6 milioni di sterline nella nuova tecnologia di riscaldamento termico. Questo vedrà la distilleria lavorare con Exergy3 Ltd per sviluppare un sistema di immagazzinamento dell'energia elettrica in speciali mattoni di ceramica, per poi produrre gas di riscaldamento che potrebbe decarbonizzare completamente il processo di produzione del whisky.

Il ministro per la Sicurezza Energetica e Net Zero Graham Stuart ha dichiarato: “I grandi produttori del nostro paese si stanno impegnando a ridurre le emissioni di carbonio e le bollette energetiche, sostenendo i nostri sforzi per aumentare la sicurezza energetica del paese. L’investimento governativo di oltre 80 milioni di sterline li aiuterà ad andare oltre, utilizzando la scienza, le tecnologie e le nuove fonti energetiche per tagliare i legami con i combustibili fossili e rendere le loro industrie a prova di futuro”.

Il ministro annuncerà i progetti vincitori al Climate Innovation Forum, dove inviterà i leader del settore e gli organismi internazionali a sostenere la transizione green, come parte fondamentale della London Climate Action Week.

I progetti energetici che riceveranno il sostegno governativo faranno parte dell'ultimo round del Net Zero Innovation Portfolio da 1 miliardo di sterline, che mira a potenziare le tecnologie a basse emissioni di carbonio da utilizzare nelle industrie britanniche. La decarbonizzazione dell'industria è una parte fondamentale della corsa al Net Zero.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Mercoledì 12 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

Il Brasile entra nella classifica dei dieci Paesi con la più alta produzione di energia solare

Il Brasile è all'8° posto nella classifica mondiale dei Paesi con più energia potenziale accumulata da fonti solari fotovoltaiche. Secondo le informazioni dell'Associazione Brasiliana di Energia Solare Fotovoltaica (Absolar), questa è la prima volta che il Paese è entrato nell'elenco dei dieci più grandi generatori di questo tipo di energia nel mondo. Alla fine dello scorso anno, il Brasile ha registrato 24 GW di energia solare operativa. Quest'anno, l'energia solare è la seconda più grande nella matrice elettrica nazionale. Nonostante sia entrato in classifica, si tratta di un settore ancora in crescita, ma che si sta già proponendo come alternativa sostenibile da utilizzare come complemento ad altre forme di energia.

Attualmente, ci sono più di R$ 128 miliardi (circa USD 26,70 mld) di investimenti in quest'area. Secondo José Roberto Simões Moreira, professore di post-laurea in Ingegneria Meccanica presso la Scuola Politecnica (Poli) e di Energia presso l'Istituto di Energia e Ambiente dell'USP (Università São Paulo) e anche membro del Laboratorio di Sistemi Energetici Alternativi e Rinnovabili presso la Poli, i rapidi progressi in questa attività si sono avvenuti per diversi motivi, tra cui “il costo della tecnologia stessa, che è diminuito notevolmente. Dall'inizio del millennio, i prezzi dei pannelli fotovoltaici sono abbastanza convenienti rispetto all'inizio dell'uso di questa tecnologia e anche l'efficienza di questi pannelli è aumentata notevolmente; oggi abbiamo oltre il 20% di efficienza in termini di pannelli commerciali”.

Anche la presenza di una normativa che regola questo mercato è un punto importante: “Oggi i consumatori possono installare pannelli fotovoltaici nelle loro case o attività commerciali e hanno la garanzia che le regole del gioco non cambieranno. C'è un regolamento che è iniziato nel 2012 e c'è la garanzia che possa installarsi e stare tranquilli che non sarà penalizzato”, aggiunge.

I benefici

Per piccoli o medi consumatori e anche per uso residenziale, l'uso dell'energia solare può essere vantaggioso, in quanto i pannelli sono integrati nella rete elettrica e sono in grado di misurare l'utilizzo e la quantità di energia prodotta, in modo comparativo.

Così, anche se si produce più di quanto se ne consuma, il sistema offre compensazioni, come la possibilità di accumulare energia e utilizzarla di notte. “La normativa ti permette di essere risarcito, quindi se hai generato di più, sei risarcito”, chiarisce Moreira. Il professore chiarisce inoltre che il ritorno sull'investimento effettuato in questa infrastruttura può tornare all'acquirente in circa cinque anni, mentre i pannelli hanno una vita utile fino a 20 anni.

In un Paese come il Brasile, dove la produzione di energia è continua e varia, soprattutto negli impianti idroelettrici e termici, l'energia solare è ancora una novità con il suo funzionamento periodico. Per il professore, questo è un punto di attenzione: "Durante il giorno ci sarà un surplus, e forse essa [l'energia solare] può entrare come risparmio idrico nelle centrali idroelettriche". Pertanto, non è un'alternativa che sostituisce, ma integra altre forme di produzione già affermate in Brasile.

Uno dei modi di lavorare con l'energia solare è attraverso l'energia solare concentrata, che ha molte opportunità di investimento. “Usi riflettori parabolici, specchi, ecc., e prendi un'area di radiazione per 10 metri quadri e la concentri fino a mezzo metro quadrato o meno. E, poi, puoi avere temperature molto elevate e puoi produrre vapore acqueo per l'industria, per esempio.” Questi ed altri usi dell'energia solare, oltre al fotovoltaico, sono stati oggetto di studi sul territorio.

Autore: José Roberto Simões Moreira, professore di post-laurea in Ingegneria Meccanica presso la Scuola Politecnica (Poli) e di Energia presso l'Istituto di Energia e Ambiente dell'USP (Università São Paulo) e membro del Laboratorio di Sistemi Energetici Alternativi e Rinnovabili presso la Poli.

Fonte: Jornal da USP no Ar | Jornal da USP no Ar è una partnership tra Rádio USP e la Scuola Politecnica e l'Istituto di Studi Avanzati. In onda, tramite la Rete USP di Radio, via Internet su www.jornal.usp.br o tramite l'app Jornal da USP sul cellulare (https://tinyurl.com/42wr865y)

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

Scottish and Southern Energy Networks investirà 10 miliardi di sterline in infrastrutture elettriche

Scottish and Southern Energy Networks (SSEN) investirà circa 10 miliardi di sterline (12,5 miliardi di dollari) nello sviluppo di infrastrutture elettriche in Scozia, così da consentire la creazione di nuovi progetti eolici offshore nel nord del paese.

Il "Programma Pathway to 2030" includerà alcuni investimenti per l’ampliamento dei collegamenti terrestri e sottomarini e per aggiornare la rete di trasmissione elettrica nel Regno Unito. L'investimento aumenterà la capacità media della rete, così da connettere il parco eolico offshore di ScotWind alla rete elettrica britannica ed alimentare più di 10 milioni di case.

I progetti includono inoltre due collegamenti in corrente continua ad alta tensione da 2 GW da Peterhead in Scozia all'Inghilterra, due collegamenti sottomarini nelle acque scozzesi e alcuni aggiornamenti del collegamento via cavo a terra. Il programma di investimenti sosterrà più di 9.000 posti di lavoro in tutta la Scozia.

Il SSEN Transmission attualmente possiede, gestisce e sviluppa il sistema di trasmissione elettrica ad alta tensione nel nord della Scozia e in alcune isole.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Martedì 27 Giugno 2023

Il governo britannico ha stanziato 4,3 milioni di sterline per sviluppare energia solare direttamente dallo spazio

Le università e le società britanniche che operano nello sviluppo di nuove tecnologie riceveranno 4,3 milioni di sterline in finanziamenti governativi per sviluppare energia solare spaziale. La tecnologia, che raccoglie energia direttamente dal sole utilizzando pannelli montati sui satelliti, potrebbe aumentare la sicurezza energetica del paese, come affermato dal segretario per la sicurezza energetica, Grant Shapps.

Tra i destinatari dei finanziamenti del concorso governativo vi sono l'Università di Cambridge, che sta sviluppando pannelli solari ultraleggeri in grado di resistere agli elevati livelli di radiazione che si incontrano nello spazio, e la Queen Mary University di Londra, che sta lavorando ad un sistema wireless per consentire all'energia solare raccolta nello spazio di essere trasmessa sulla Terra.

Supponendo che questa tecnologia possa essere fatta funzionare su larga scala, potrebbe generare vantaggi significativi: a causa della mancanza di atmosfera nello spazio e con la luce del sole non diluita, ogni pannello sarà in grado di generare grandi quantità di energia rispetto ai normali pannelli terrestri.

Uno studio indipendente commissionato dal governo del Regno Unito nel 2021 ha rilevato che l'energia solare spaziale potrebbe fornire fino a 10 GW di elettricità all'anno, un quarto del fabbisogno energetico del paese. Il Dipartimento per la Sicurezza Energetica e Net Zero ha affermato che si potrebbe sviluppare un'industria multimiliardaria con fino a 143.000 posti di lavoro.

Annunciando il finanziamento alla London Tech Week, Shapps ha dichiarato: “Stiamo facendo passi da giganti sostenendo lo sviluppo di questa tecnologia e mettendo il Regno Unito in prima linea. Potremo trasformare il modo in cui alimentiamo il nostro paese e fornire energia più economica, più pulita e più sicura per le generazioni a venire”.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Martedì 27 Giugno 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Turchia: appuntamento con le energie rinnovabili

La potenza elettrica installata in Turchia a maggio scorso ha raggiunto i 104.488 megawatt (MW) di cui quasi la metà è rappresentata dalle rinnovabili con in testa l’idroelettrico (31.600 MW). Segue l’eolico (11.490 MV) e il solare (9.820 MV), quest’ultime due fonti sono in forte espansione.

La potenza eolica, che ha coperto il 10,9% della produzione di energia elettrica, si attesta esattamente a 11.490 MW, secondo le più recenti stime fornite lo scorso mese di aprile dal Ministero dell'Energia e delle Risorse Naturali. La città di Izmir ha la più alta capacità installata di energia eolica con 1.754,9 MW. Secondo i dati della Turkish Wind Energy Association (TÜREB), il settore dell'energia eolica in Turchia continua a crescere, non solo in potenza installata, ma anche in termini di crescita della produzione e nell’esportazione di turbine. Secondo TÜREB, oltre 100 aziende operanti in questo campo in Turchia esportano tecnologie per l'energia eolica in 44 Paesi; l’aumento del prezzo del petrolio, i cambiamenti climatici e l'alto costo dell'energia importata, hanno poi obbligato la Turchia a svoltare in direzione delle risorse rinnovabili di energia destinando ingenti investimenti proprio nel solare e nell’eolico. Si prevede che entro il 2023 possano essere installati 1.000 MW di potenza eolica e solare aggiuntiva che consentirebbero alla Turchia di raggiungere posizioni di primato sia in Europa che nel mondo.

Cem Özkök, DG dell'Associazione degli investitori energetici (GÜYAD) in una recente intervista ha posto l’accento sul potenziale, eolico e solare, non ancora sfruttato affermando che “in Turchia lo sfruttamento dell’eolico è partito in ritardo rispetto all’energia solare a causa dei costi più elevati ma oggi si sta muovendo molto più rapidamente". Özkök ha poi aggiunto che grazie ad uno sfruttamento più inteso del sole, la potenza installata salirà fino a 52.900 MW (contro 1/5 di potenza installata oggi) a partire dal 2035, (stime del Piano Energetico Nazionale del Ministero dell'Energia e delle Risorse Naturali presentato lo scorso mese di gennaio). Özkök ha infine affermato che i progetti c.d. “Renewable Energy Resource Zone” (YEKA) sono stati i principali motori della crescita delle energie rinnovabili in Turchia, sia in termini di sviluppo tecnologico che di produzione di pannelli e si prevede che i futuri investimenti da parte di investitori e/o di consorzi locali possano essere in grado di realizzare una potenza installata di 3.000 megawatt ogni anno.

Secondo l'Agenzia internazionale per l'energia (AIE), si prevede che la Turchia vedrà una crescita di circa il 64% della sua capacità di energia rinnovabile fino a 90 GW nei prossimi cinque anni, con quasi il 75% di questa aggiunta costituita da energia solare ed eolica. La crescita la aiuterà il Paese ha collocarsi al quarto posto in Europa e tra i 10 maggiori mercati rinnovabili al mondo.

A livello geografico, Konya ospita la maggior parte della potenza solare installata in Turchia grazie alla grande centrale solare costruita sul sito di “Kalyon Karapınar” (la più grande d’Europa e tra le prime al mondo) che assicura una potenza installata di 1.350 megawatt, mentre le regioni meridionali del Paese, devastate dai sismi del 6 febbraio scorso, vantano alti tassi di sole.

Le province turche con la maggiore potenza eolica installata sono anche quelle che producono più energia: l’eolico in Turchia è distribuito in 47 province dislocate principalmente nella parte occidentale di Izmir (che possiede la più alta capacità installata di energia eolica con 1.754,9 MW), seguita da Balıkesir, un'altra città a ovest del Paese (1.382,4 MW); in questa classifica seguono poi Çanakkale (943,7 MW), Istanbul (838,7 MW) e Manisa (701,7 MW). Come per il solare, anche l’eolico vede tra i siti più con la più alta potenza di energia installata quelli devastati dai terremoti come le province di Hatay, Aydın, Kırklareli e Kayseri.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 26 Giugno 2023
Mercoledì 10 Maggio 2023

Iniziative nel settore dell’idrogeno in Baviera: il progetto H2MA per la mobilità sostenibile

Nell’ambito del progetto Interreg H2MA Green Hydrogen Mobility for Alpine Region Transportation, la Camera di Commercio Italo Tedesca - ITALCAM ha organizzato, con il supporto dell’Hydrogen Center Bavaria, una study visit dedicata alle specifiche e ai requisiti di pianificazione per la creazione di percorsi commerciali e urbani di mobilità verde a idrogeno per il trasporto a lunga distanza. La visita, che si è svolta il 17 e 18 aprile ad Augsburg, è stata occasione per i partecipanti di incontrare esperti del settore dell’idrogeno e di acquisire importanti conoscenze sui trasporti e sulle infrastrutture a idrogeno esistenti in Baviera.

Sebbene gli autocarri pesanti rappresentino solo una piccola parte di tutti i veicoli in circolazione (12% nel 2020), il loro contributo agli inquinanti ambientali è significativamente alto (41% delle emissioni globali del trasporto merci su strada). Tuttavia, l’adozione di veicoli a idrogeno, soprattutto nel settore dei veicoli pesanti, è ancora in ritardo a causa delle sfide significative poste dalla transizione verso l’efficienza, la competitività e le alternative a zero emissioni.

Mobilità elettrica, sostenibilità ed efficienza energetica sono punti chiave del progetto H2MA, che, promuovendo l’uso dell’idrogeno verde per il trasporto pubblico e commerciale nella regione alpina, non solo contribuirà a mitigare il cambiamento climatico, ma aiuterà anche a creare un hub di trasporto veramente sostenibile, accelerando la transizione verso una mobilità a impatto zero.

Per maggiori dettagli sulla study visit che si è svolta ad Augsburg: https://italcam.de/h2ma_-study-visit/

Ulteriori informazioni sul progetto sono disponibili sul sito web: H2MA – Alpine Space Programme (alpine-space.eu)

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo Tedesca - ITALCAM)

 

 

 

Ultima modifica: Mercoledì 31 Maggio 2023