Venerdì 4 Luglio 2025
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Nel primo trimestre del 2023 la Svizzera contava 5,238 milioni di persone occupate, ovvero il 2,1% in più rispetto allo stesso periodo del 2022. Di questi 1.707 milioni è straniero e occupato a tempo pieno.
Il settore terziario pesa per il 68,6% del totale, dimostrando come gli stranieri preferiscano attività legate ai servizi che all’agricoltura e alla manifattura industriale.
Per quanto riguarda i frontalieri, ciò che emerge è che il 60% dei lavoratori di questa categoria si accentra in tre soli cantoni, uno solo confinante con l’Italia: il Ticino, infatti, è secondo nella classifica dei Cantoni svizzeri per numero di lavoratori frontalieri (evidentemente italiani). Qui si concentra il 20,4% della forza lavoro straniera attiva in Svizzera. Il record spetta al Cantone di Ginevra che ospita il 27,4% dei lavoratori frontalieri e il Canton Vaud che ne accoglie 10.8% (tutti francesi). Il resto è sparpagliato in altri cantoni ma le percentuali sono insignificanti. Nel quarto trimestre del 2022 abitava in Italia il 23,5% della manodopera frontaliera straniera attiva in Svizzera.
Fonte: https://bit.ly/42NuJ7I
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
La marea è a favore di motoscafi e yacht made in Brazil. Nel 2022, per la prima volta, le esportazioni di navi hanno superato le importazioni e sempre più modelli nazionali navigano nelle acque dei Paesi europei e degli Stati Uniti.
Secondo l'Associazione Brasiliana dei Costruttori di Barche e degli Attrezzi Nautici (Acobar), l'anno scorso le esportazioni del settore hanno battuto un record e hanno totalizzato 30,1 milioni di dollari, un volume quasi quattro volte superiore alle importazioni (7,6 milioni di dollari). Nel 2021, il Paese aveva già esportato quasi la stessa cifra (29,9 milioni di dollari), ma le importazioni hanno raggiunto i 75,7 milioni di dollari.
Per il presidente di Acobar, Eduardo Colunna, il settore "comincia a raccogliere i frutti" di un'iniziativa quasi decennale che si è rafforzata negli ultimi quattro anni. "(Il settore) è sempre stato escluso (dalle esportazioni) per l'errore dei cantieri stessi, che non hanno investito nell'operazione". L'aspettativa ora, dice, è di una crescita annua di circa il 20% con le sole esportazioni.
Fattori quali un tasso di cambio favorevole e lo sviluppo di modelli attraenti per il pubblico estero hanno favorito le vendite all'estero. Inoltre, Colunna racconta che, durante la pandemia, c'è stata una "scoperta del mare".
Secondo lui, a febbraio, almeno sei aziende brasiliane hanno esposto al Miami Boat Show, il più grande evento nautico del mondo. “Ci sono aziende che esportano più del 40% della produzione”, garantisce. Dice che le barche nazionali "non devono nulla" agli stranieri.
Vendita alla 'mamma'
A marzo, per la prima volta, il brand italiano Azimut Yachts, che produce yacht a Itajaí (SC) dal 2010, ha esportato in Italia un'unità del megayacht 27 Metri, una nave di lusso che in Brasile costa da R$ 54 milioni.
Secondo il CEO della fabbrica nel Paese, l'italiano Francesco Caputo, l'unica unità del marchio fuori dall'Italia è nata per servire il mercato brasiliano, ma secondo lui c'era un cliente che aveva bisogno di ricevere lo yacht in tempo per poter usufruire della stagione di navigazione europea, che inizia ad aprile.
L'obiettivo di Azimut do Brasil è quello di esportare quest'anno il 35% della produzione, stimata in 42 barche. Il volume dovrebbe superare i 500 milioni di R$. L'anno scorso, le esportazioni hanno rappresentato il 20% della produzione. Il cantiere ha modelli realizzati "già pensando all'export", dice il dirigente. Secondo Caputo, il minor costo del lavoro in Brasile aiuta la competitività, ma il vantaggio si diluisce nei costi di trasporto.
Eduardo Colunna, di Acobar, punta ancora sul sistema drawback come alleato per l'export. Attraverso di esso, gli elementi importati destinati alla costruzione di prodotti da esportare entrano nel Paese senza pagare le tasse, come forma di incentivo all'esportazione. Questo è il caso, ad esempio, dei motori.
Concentrando 29 aziende del settore, che generano 1.100 posti di lavoro diretti e che nel 2022 hanno contribuito con 611 milioni di R$ in tasse, Itajaí è una sorta di "ABC (insieme di comuni della Grande San Paolo) delle barche", in riferimento al polo dell'industria automobilistica di San Paolo. "Su dieci barche prodotte in Brasile, sette partono da Itajaí", afferma il segretario allo Sviluppo Economico della città, Thiago Morastoni. Egli stima che, di questo volume, tra il 25% e il 30% sia destinato all'esportazione.
Fonte: https://bit.ly/3OuyXfY
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
In attesa che a Bruxelles la Commissione Europea decida se inserire o meno l'energia nucleare nella lista delle tecnologie “green” NextGeneration, una startup italiana Newcleo costruirà nei pressi di Lione la prima centrale atomica europea privata per uso commerciale alimentata a combustibile riciclato.
Il territorio scelto è quello ad est della città di Lione ed a meno di 200 km dal confine italiano. La data di entrata in servizio del reattore da 30KWe è il 2030 e questo grazie ad un investimento di 3 miliardi di euro e la creazione di 500 posti di lavoro che sovraintenderanno alle operazioni sia di R&S che di costruzione della piccola centrale atomica.
Fondata nel 2021, la startup Newcleo ha sede legale nel Regno Unito ma è di proprietà del trio tutto italiano composto dal fisico Stefano Buono, dall’ingegnere nucleare Luciano Cinotti e dalla fisica nucleare Elisabeth Rizzotti.
Oltre alla costruzione di piccoli reattori nucleari commerciali di quarta generazione, l’azienda conta di costruire sempre in Francia un impianto per la produzione di combustibili nucleari innovativi e, dopo quello di Lione, Newcleo è già in trattative con un gruppo di investitori privati inglesi per la costruzione di una centrale nucleare commerciale in Inghilterra con un reattore da ben 200MWe.
Fonte: https://bit.ly/3BF494C
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Lione)
In data 5 maggio, la Commissione Europea ha approvato per il Portogallo un pacchetto straordinario a sostegno alla produzione agricola, che prevede un importo complessivo pari a 180 milioni di euro.
La misura, che si colloca nell'ambito del “Patto per la stabilizzazione e la riduzione dei prezzi alimentari”, comprende 140 milioni di euro per compensare l'aumento dei fattori di produzione, un nuovo sostegno al gasolio colorato e marcato di oltre 32 milioni di euro (0,147 centesimi al litro) e 7 milioni di euro per i costi energetici.
Queste sovvenzioni si aggiungono agli oltre 100 milioni di euro stanziati nel 2022 per far fronte all'aumento dei costi di produzione, conseguenza della crisi inflazionistica, e sono destinati a contribuire alla stabilizzazione dei prezzi dei prodotti alimentari.
Fonte: https://bit.ly/3pLPFND
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)
Il valore ammontava a 278 milioni di dollari l'anno scorso
Le importazioni brasiliane di alimenti e bevande dall'Italia sono aumentate del 16,7% nel 2022, passando da 238,3 milioni di dollari dell'anno precedente a 278 milioni di dollari.
I dati provengono da Italian Trade Agency (ITA), agenzia del governo italiano per la promozione delle esportazioni, e mostrano anche un'espansione del 30,8% nel primo trimestre del 2023, da US$ 74,4 milioni a US$ 97,4 milioni.
Questi risultati confermano l'Italia al settimo posto tra i maggiori fornitori di alimenti e bevande del Brasile e al secondo posto tra i paesi europei, dietro solo al Portogallo.
"Come dimostrano le statistiche, l'Italia ha ancora molto spazio per crescere in questo mercato, dal momento che la cucina italiana è tra le più apprezzate dai brasiliani, che negli ultimi anni stanno imparando a capire e ad apprezzare sempre di più il valore dei numerosi prodotti italiani a denominazione di origine controllata", afferma Ferdinando Fiore, direttore generale di ITA in Brasile.
Secondo Fiore, "il 90,3% dei kiwi importati dai brasiliani proviene dall'Italia, così come l'83,1% della pasta, l'81,31% dell'aceto, il 68,7% delle conserve di pomodoro e il 32,2% dei prodotti da forno".
Per aiutare a mantenere il trend positivo, ITA parteciperà ad Apas Show 2023, la più grande fiera di supermercati in America Latina, che si svolgerà dal 15 al 18 maggio a San Paolo.
L'agenzia porterà alla fiera 18 tra i più rappresentativi produttori italiani di olio d'oliva, condimenti, pasta, panettone, aceto e vino: Acetaia Guerzoni, Agrisicilia, Arioli, BIS (Best Italian Selection), Caffè Gioia, Coppola Foods, Fabianelli, Italian Tasty Aliments, Pasticceria Fraccaro, Podere Casanova, Polselli, Saquella, Selektia Tartufi, Salumi Simonini, Tedesco, Terre Di Rai, Vergani e Vigna Madri.
Fonte: http://glo.bo/45oUYmK
(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)
L'indice del fatturato industriale in Portogallo ha registrato a marzo una variazione anno su anno nominale del 3,5% (4,1% nel mese precedente).
Sono questi i dati pubblicati il 9 maggio dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE), secondo i quali inoltre le variazioni degli indici del mercato interno e del mercato estero si sono attestate rispettivamente a -1,0% e 9,9% (1,1% e 8,1% a febbraio).
Nel 1° trimestre 2023 le vendite industriali sono cresciute del 6,4% dopo essere aumentate del 14,3% nel 4° trimestre 2022, seguendo l'andamento osservato nei prezzi alla produzione industriale (variazione del 6,3% nel 1° trimestre, 13,6% nel 4° trimestre 2022).
Per quanto riguarda gli indici di occupazione, salari e ore lavorate, sono state registrate variazioni su base annua rispettivamente dell'1,2%, 7,4% e 5,1% (1,4%, 9,0% e -0,4% a febbraio).
Fonte: https://bit.ly/3MjVuK5
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)
Il Venezuela ha firmato un accordo con le aziende energetiche ENI (Italia) e Repsol (Spagna) che consente l'esportazione di liquidi di gas naturale, o condensati, verso altri mercati, secondo Pedro Tellechea, ministro del petrolio e presidente di Petróleos de Venezuela (PDVSA).
L'accordo è stato raggiunto dopo diversi anni di colloqui con l'italiana ENI e la spagnola Repsol per ottenere un permesso per l'esportazione di condensato, un sottoprodotto dell'operazione di produzione di gas naturale di Cardón IV, una società che gestiscono congiuntamente.
Nel corso del 2023, il progetto Cardon IV è cresciuto fino a 500 milioni di piedi cubi di gas naturale al giorno, il 31% in più rispetto al 2019, secondo i dati visti da Bloomberg.
Cardón IV produce condensati che vengono inviati alle raffinerie di PDVSA, secondo i contratti. L'accordo consente ora a un impianto di recupero della condensa di proprietà di Repsol di esportare il prodotto in Europa.
Fonte: https://bit.ly/3o5EhvT
(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Venezolano-Italiana)
Leale concorrenza e sostenibilità sociale. Sono queste alcune delle ragioni che hanno spinto il Consiglio Federale Svizzero a proporre una modifica sostanziale alla legge che regolamenta l’attività di trasporto merci internazionale, su strada.
La proposta prevede di estendere l’obbligo di licenza anche alle aziende che utilizzano furgoni tra le 2,5 e le 3,5 tonnellate. Oggi, tale documento, era richiesto solo per l’attività di trasporto merci eseguita con mezzi che superano le 3,5 tonnellate di peso complessivo.
Se la proposta di modifica venisse accettata, il trasporto di beni transfrontaliero subirà delle modifiche sostanziali che, però, non coinvolgeranno il trasporto ma non coinvolgerà professionali di materiale e di attrezzatura degli artigiani. L’obiettivo della Confederazione è di garantire operatività solo alle aziende di trasporto che adempiono a specifiche condizioni, per tutelare i lavoratori e l’ambiente.
Nel dettaglio, la richiesta è di dimostrare attraverso la licenza in questione, condizioni di affidabilità, capacità finanziaria e professionale. C’è poi la volontà di contrastare le cosiddette «società buca lettere», ovvero ditte che aprono filiali di comodo per aggirare il divieto di cabotaggio, o per approfittare di standard sociali inferiori per gli autisti. Per aumentare l'efficienza dei controlli si punterà ora a migliorare il flusso di informazioni tra le autorità competenti degli Stati membri dell'UE e della Svizzera.
Fonte: https://bit.ly/3pQvcHB
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
Nelle Spring Economic Forecast 2023, pubblicate il 15 maggio dalla Commissione Europea, sono state riviste al rialzo le previsioni di crescita per l’economia portoghese che, invece dell'1%, dovrebbe aumentare del 2,4% quest'anno e dell'1,8% nel 2024.
Secondo le nuove proiezioni, il Portogallo dovrebbe crescere significativamente al di sopra della media dell'Unione Europea e dell'Eurozona. La Commissione Europea ha previsto infatti per quest'anno una crescita dell'1% per l'UE e dell'1,1% per i Paesi della zona euro. Per il 2024, l'aspettativa è di una crescita dell'1,7% nell'UE e dell'1,6% nell'Eurozona.
Per quanto riguarda l'inflazione, la Commissione ha annunciato per quest'anno un rallentamento dell'aumento dei prezzi in Portogallo, che rimarranno tuttavia elevati: l'aspettativa è per un indice dei prezzi armonizzato del 5,1%, valore che eguaglia la previsione del Governo.
Fonte: https://bit.ly/3BA8XZ4
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)
Il centro fornirà un ecosistema ottimale per garantire la continuità delle imprese familiari e facilitare la successione senza soluzione di continuità da una generazione all'altra.
Il Dubai Centre for Family Businesses è stato lanciato a Dubai per attirare un maggior numero di aziende a conduzione familiare da tutto il mondo e per aiutare le imprese locali in termini di successione.
Lo sceicco Maktoum bin Mohammed bin Rashid Al Maktoum, primo vicegovernatore di Dubai, vice-primo ministro e ministro delle Finanze degli Emirati Arabi Uniti, ha partecipato al lancio del Centro presso la sede delle Camere di Dubai, il 9 maggio.
Fonte: https://bit.ly/3oa94Yn
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana negli Emirati Arabi Uniti)