Export

Venerdì 21 Maggio 2021

Turchia terzo esportatore di abbigliamento nella Ue

L’Eurostat ha analizzato l’andamento del commercio di abbigliamento nel 2020. Secondo i dati nel 2020 le importazioni di vestiti da paesi esterni alla Ue vengono soprattutto dalla Cina, per un valore di 21 miliardi di euro pari al 30% del totale dell’abbigliamento extra Ue. Segue il commercio di vestiti dal Bangladesh (12 miliardi di euro, 18% del totale) e dalla Turchia (8 miliardi di euro, 12%).

Complessivamente l’Unione europea nel 2020 ha importato vestiti per un valore di 69 miliardi di euro da questi paesi fuori dell’Ue.

Dall’altro lato, Italia è il più grande esportatore di abbigliamento verso i mercati extra-Ue, davanti a Germania (5 miliardi di euro, 17%), Spagna (4 miliardi di euro, 14%) e Francia (quasi 4 miliardi di euro, 13%).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Venerdì 21 Maggio 2021
Mercoledì 19 Maggio 2021

Accordo CETA e tariffe commerciali

L'accordo CETA elimina le tariffe commerciali e riduce le barriere per tutti i settori e gli aspetti del commercio Canada-UE.

Solo il 25% delle linee tariffarie dell'UE sulle merci canadesi era esente da dazi prima del CETA. Oggi invece, il 98% delle linee tariffarie dell'UE è esente da dazi per le merci canadesi. L’accordo facilita dunque lo scambio di merci attraverso i confini tra Canada e Unione Europea, facilitando il business e le opportunità che entrambi i mercati offrono. 

Sia il settore automobilistico che quello della moda sembrano essere stati i principali beneficiari degli sgravi tariffari introdotti dall'accordo. Ulteriori benefici, seppur in misura minore, sono evidenti nell' industria chimica e agroalimentare. 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))

Ultima modifica: Mercoledì 19 Maggio 2021
Martedì 18 Maggio 2021

Export turco, il più alto volume mensile in aprile

La Turchia ha raggiunto il più alto volume mensile di esportazione in aprile 2021 con 18,8 miliardi di dollari (un aumento di 109%). Il Ministro del Commercio Mehmet Mus ha sottolineato, inoltre, che rispetto al 2019 l’esportazione turca ha registrato un aumento di 22,3%.

Il deficit commerciale della Turchia con il mondo è diminuito del 31,4%, passando da 4,6 miliardi dollari a 3,1 miliardi di dollari. Il rapporto tra esportazioni e importazioni è salito a 85,7% con un aumento di 19,5% punti.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Martedì 18 Maggio 2021
Martedì 18 Maggio 2021

Turchia: il paese vuole incrementare il volume delle esportazioni

La Turchia vuole incrementare ulteriormente il volume delle proprie esportazioni. Questo uno dei principali obiettivi segnalati dal nuovo Ministro del Commercio turco, Mehmet Muş, nominato il 21 aprile 2021.

Secondo i dati dell'Assemblea degli Esportatori turchi (TIM), le esportazioni hanno raggiunto i massimi mensili storici per quattro mesi consecutivi da dicembre 2020, nonostante la pandemia da coronavirus. A marzo 2021, l’aumento è stato del 42,2% su base annua con $ 18,98 miliardi. Il dato di marzo ha seguito i record di dicembre, gennaio e febbraio, quando le vendite hanno raggiunto circa $ 17,8 miliardi, $ 15 miliardi and $ 16 miliardi, rispettivamente. Le esportazioni da gennaio a marzo sono aumentate del 17,3% su base annua ad oltre $ 50 miliardi, segnando anche la cifra più alta del primo trimestre di sempre. Allo stesso tempo, il deficit commerciale è aumentato del 69,12% a $ 49,9 miliardi lo scorso anno ed attualmente l’obiettivo è quello di raggiungere $ 184 miliardi entro fine anno.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 18 Maggio 2021
Lunedì 17 Maggio 2021

L'Italia si riconferma secondo partner europeo nell'interscambio commerciale con la Turchia a febbraio 2021

Nel mese di febbraio 2021, l’Italia ha riconfermato la propria posizione di secondo partner europeo della Turchia e si è posizionata quale 5° partner commerciale con 3,3 miliardi di interscambio totale rispetto al 2020, con una crescita del 9,7%. L’export italiano verso la Turchia è stato di 1,6 miliardi (in crescita del 17%) mentre l’export turco verso l’Italia ha totalizzato 1,7 miliardi (3,5%). Nei primi due mesi del 2021, l’Italia si è confermata quarto fornitore della Turchia dopo Cina, Russia, Germania e il quarto cliente dopo Germania, Stati Uniti e Regno Unito. Le tre voci prevalenti dell’export turco verso l’Italia riguardano: autoveicoli, trattori e parti di ricambio; macchinari ed apparecchiature meccaniche; frutta commestibili, scorze di agrumi o di meloni. Le principali categorie dell’import turco dall'Italia si riferiscono a: macchinari ed apparecchiature meccaniche; autoveicoli, trattori e parti di ricambio; materie plastiche.

L’interscambio commerciale con la UE – principale partner commerciale della Turchia – con il 37,9% dell’interscambio totale, è passato da $ 23,6 miliardi del 2020 a $ 25,9 miliardi (+9,8%). Le importazioni turche dalla UE sono cresciute da $ 11,0 miliardi a $ 12,6 miliardi (14,2%), mentre le esportazioni verso la UE sono aumentate del 5,9%, passando da $12,6 a $13,3 miliardi. La graduatoria dei principali partner commerciali ha mostrato al primo posto la Germania con $ 6,2 miliardi di interscambio (7,7% rispetto al 2020), di cui 3,2 miliardi di importazioni (8,0%) e 2,9 miliardi di esportazioni (7,3%) con un saldo negativo per la Turchia di $ 259,9 milioni. A seguire: Cina, con 4,9 miliardi di interscambio (24,9%), di cui 4,4 miliardi di import (23,2%) e 516,8 milioni di export (40,7%) e un saldo negativo per la Turchia di 3,9 miliardi di USD.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 17 Maggio 2021
Mercoledì 28 Aprile 2021

Si riduce il disavanzo delle partite correnti della Turchia

Secondo i dati dell’Ente di Statistica turco (TurkStat), il deficit del commercio estero della Turchia si è ridotto di quasi il 33% su base annua a gennaio 2021. Le esportazioni sono aumentate del 2,3% su base annua con oltre $ 15 miliardi, mentre le importazioni sono scese del 5,9% ad oltre $ 18 miliardi. Il surplus del commercio estero, esclusi i prodotti energetici e l'oro non monetario, è stato di $ 9 milioni. Il settore manifatturiero ha ottenuto una quota del 93,8% nelle esportazioni totali. Con $ 1,45 miliardi, la Germania è stata la principale destinazione delle esportazioni turche nel mese di gennaio, mentre la Cina è stata il principale partner per le importazioni con $ 2,2 miliardi. La quota di prodotti ad alta tecnologia nelle esportazioni delle industrie manifatturiere è stata del 3%. I dati hanno anche mostrato che le importazioni di energia del paese sono scese del 35,8% a $ 2,63 miliardi nel primo mese dell'anno rispetto allo scorso anno, a seguito dell’aumento della produzione interna e di quella rinnovabile. L'energia ha rappresentato il 14,45% delle importazioni complessive, anche le importazioni di greggio del paese hanno mostrato un calo del 31,71% rispetto a gennaio 2020. La Turchia ha importato circa 1,83 milioni di tonnellate di greggio il mese scorso, in calo rispetto ai 2,68 milioni di tonnellate dello stesso mese dello scorso anno.

Secondo il rapporto della bilancia dei pagamenti della Banca Centrale dell’11 marzo, la Turchia ha registrato un disavanzo delle partite correnti di $ 1,87 miliardi nel mese di gennaio 2021, in calo rispetto a $ 2,03 miliardi osservati nel gennaio 2020, con una riduzione dell'8% su base annua. Il miglioramento è stato principalmente alimentato da una diminuzione del deficit commerciale dei beni, nonostante un minore surplus nei servizi registrato nel mese. Il deficit di 12 mesi della Turchia si è attestato a quasi $ 36,6 miliardi a gennaio. Le partite correnti, esclusi oro ed energia, hanno registrato un surplus di circa $ 1,18 miliardi, in calo rispetto ai $ 3 miliardi dell’anno precedente.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Mercoledì 28 Aprile 2021
Martedì 27 Aprile 2021

Italia secondo partner europeo nell’interscambio commerciale con la Turchia a gennaio 2021

Nel mese di gennaio 2021, l’Italia ha riconfermato la propria posizione di secondo partner europeo della Turchia e si è posizionata quale 5° partner commerciale con 1,5 miliardi di interscambio totale rispetto al 2020 (1,8%). L’export italiano verso la Turchia è stato di $ 671,4 milioni (7,6%), mentre l’export turco verso l’Italia è diminuito del -2,3% ($ 863,9 milioni) rispetto a gennaio 2020. Si è registrato un saldo negativo per l’Italia di $ 192,4 milioni. A gennaio 2021, l’Italia si è confermata quale settimo fornitore della Turchia dopo Cina, Russia, Germania, Iraq, Stati Uniti, Francia e terzo cliente dopo Germania e Stati Uniti. Le tre voci prevalenti dell’export turco verso l’Italia riguardano: autoveicoli, trattori e parti di ricambio; macchinari ed apparecchiature meccaniche; frutta commestibili, scorze di agrumi o di meloni. Le principali categorie dell’import turco dall'Italia si riferiscono a: macchinari ed apparecchiature meccaniche; materie plastiche; autoveicoli, trattori e parti di ricambio.

L’interscambio commerciale con la UE - principale partner commerciale della Turchia con il 36,9% dell’interscambio totale – è passato da $ 11,7 miliardi del 2020 a 12,2 (+4,2%). Le importazioni turche dalla UE sono aumentate da $ 5,3 miliardi a $ 5,7 miliardi (+8,9%), mentre le esportazioni verso l’UE sono cresciute del 0,3%, passando da $ 6,4 a $ 6,5 miliardi. La graduatoria dei principali partner commerciali ha mostrato al primo posto la Germania con $ 2,9 miliardi di interscambio (7,4% rispetto al 2020), di cui 1,5 miliardi di importazioni (12,0%) e 1,5 miliardi di esportazioni (3,1%) con un saldo negativo per la Turchia di $ 55,3 milioni. A seguire: Cina, con 2,4 miliardi di interscambio (16,2%), di cui 2,2 miliardi di import (16,5%) e 244,4 milioni di export (13,3%) con un saldo negativo per la Turchia di 1,9 miliardi di USD.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 27 Aprile 2021
Martedì 20 Aprile 2021

Le esportazioni del Vietnam verso l'UE hanno raggiunto quasi i 10 miliardi di dollari nel primo trimestre 2021

Secondo i dati del Ministero dell'Industria e del Commercio (MoIT), da quando è entrato in vigore lo storico Accordo di libero scambio UE-Vietnam (EVFTA), le esportazioni vietnamite verso gli Stati membri dell'UE hanno registrato una rilevante crescita e hanno raggiunto quasi $ 10 miliardi nel primo trimestre del 2021, in crescita del 18% rispetto all'anno precedente.

I settori più performanti sono stati il ​​tessile e l'abbigliamento, l'elettronica e i prodotti agro-ittici, tra gli altri. In particolare, le esportazioni di gamberetti hanno superato i 150 milioni di dollari, con un aumento dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

Inoltre, il fatturato delle esportazioni di pelle e calzature del Vietnam nei primi otto mesi del 2020 è diminuito di oltre il 10% a causa della pandemia COVID-19, ma ha rapidamente ripreso il suo slancio di crescita dopo che l'EVFTA è entrato in vigore. Nel solo gennaio, il fatturato è aumentato del 26% rispetto al corrispondente periodo del 2020.

I principali mercati di importazione, tra cui Belgio, Portogallo, Danimarca e Italia, hanno mostrato una crescita ottimistica del 20-35% tra gennaio e marzo. Molte spedizioni sono atterrate nell'UE, hanno superato lo sdoganamento e hanno ricevuto un trattamento preferenziale.

Con un valore delle esportazioni che supera i 6 miliardi di dollari all'anno, il settore delle calzature e delle borse sta approfuttando dei vantaggi dell'EVFTA. Le scarpe sportive hanno registrato un aumento di oltre il 10% nel valore delle esportazioni nel primo trimestre di quest'anno. Inoltre, si prevede che il settore delle calzature e delle borse vedrà una doppia crescita entro il 2025 sulla base della valutazione dell'impatto dell'EVFTA del Ministero della pianificazione e degli investimenti.

Inoltre, un programma di cooperazione per collegare le imprese vietnamite con i partner dell'UE è stato recentemente lanciato dall'Agenzia per l'e-commerce e l'economia digitale del MoIT, il Vietnam Institute of Digital Economy and Management Science (VIDEM) e la Vietnam Association of Small and Medium Enterprises, aiutando ad aumentare l'esportazione di articoli vietnamiti nell'UE.

Il MoIT ha commentato che gli accordi di libero scambio di nuova generazione sarebbero uno dei fattori importanti che guideranno le esportazioni del Vietnam nel prossimo periodo.

Fonte: https://bit.ly/3v99YSv

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))

Ultima modifica: Venerdì 30 Aprile 2021
Venerdì 5 Marzo 2021

Gli effetti del Coronavirus sugli interscambi Italia-USA

Recentemente sono stati pubblicati i dati per l’intero anno 2020 degli interscambi commerciali tra Italia e Stati Uniti, ovvero il terzo mercato di riferimento per l’export italiano (dopo Germania e Francia).

Come era prevedibile, in un contesto di forte decelerazione dei consumi e di pesante crisi economica internazionale, le nostre esportazioni oltreoceano hanno subito un calo sostanziale del -13,6% rispetto all’anno precedente.

Siamo in buona compagnia visto che la Francia ha diminuito le sue esportazioni verso gli USA di ben il 25,3%, il Regno Unito del 20,6%, il Giappone del 16,8% e anche la Germania ha registrato una flessione importante del 9,7%. 

L’Italia scende quindi dal 12° al 13° posto tra i paesi fornitori degli USA e perde conseguentemente una parte della sua quota di mercato che scende dal 2,3% al 2,1%. Prima di noi in classifica ci sono nell’ordine: Cina, Messico, Canada, Giappone, Germania, Vietnam, Corea del Sud, Svizzera, Irlanda, Taiwan, India e Regno Unito.

In termini monetari abbiamo perso poco meno di 8 miliardi di dollari di export, passando dalla cifra record registrata nel 2019 di 57,2 miliardi a 49,4 miliardi di dollari di valore delle nostre esportazioni verso gli USA nel 2020.

Pur in un contesto così problematico, la nostra bilancia commerciale con gli USA continua ad avere un saldo a nostro favore di 29,5 miliardi di dollari. Lo scorso anno l’Italia ha importato merci dagli States per un valore di $19,9 miliardi a fronte appunto di un valore di esportazioni di $49,4 miliardi.

Tra i principali settori del Made in Italy solo l’agroalimentare e bevande è riuscito a crescere sul mercato statunitense (+2,8%). In calo invece altri comparti strategici come Meccanica (-10,2%), Chimica e Farmaceutica (-22,3%), Moda ed accessori (-14,9%), Mezzi di Trasporto (-15,5%), Arredamento ed edilizia (-8,4%).

All’interno di questi macro-comparti ci sono comunque delle piacevoli eccezioni come per esempio la gioielleria (il cui export è aumentato del 10,3% nel 2020) o Navi ed imbarcazioni (+8,3%)

Fonte: ICE

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast)

Ultima modifica: Venerdì 5 Marzo 2021
Lunedì 1 Marzo 2021

Turchia - Interscambio commerciale nel 2020: Italia secondo partner europeo

Nonostante le difficoltà per le attività produttive e il commercio internazionale dovute alla pandemia nel corso del 2020, l’Italia ha confermato la propria posizione di secondo partner europeo della Turchia e si è posizionata quale 6° partner commerciale in assoluto con 17,3 miliardi di interscambio totale rispetto al 2019 (-9,6%).

L’export italiano verso la Turchia è rimasto sostanzialmente stabile (9,2 miliardi, -1,7%) mentre l’export turco verso l’Italia si è contratto del -17,2%. Nel 2020, pertanto si è registrato un saldo positivo per l’Italia di 1.114 milioni di dollari.

Nel 2020, l’Italia si conferma il quinto fornitore della Turchia dopo Cina, Germania, Russia, Stati Uniti ed il quinto cliente dopo Germania, Regno Unito, Stati Uniti ed Iraq. Le tre voci prevalenti dell’export turco verso l’Italia riguardano: autoveicoli, trattori e parti di ricambio; macchinari ed apparecchiature meccaniche; ferro e acciaio. Le principali categorie dell’import turco dall'Italia si riferiscono a: macchinari ed apparecchiature meccaniche; autoveicoli, trattori e parti di ricambio; materie plastiche.

L’interscambio commerciale con la UE (principale partner commerciale della Turchia con il 36,8% dell’interscambio totale), ha registrato un calo dell’1% passando da $ 144,6 miliardi del 2019 a $ 143,2 miliardi registrati nell’anno 2020. Le importazioni turche dalla UE sono passate da $ 67,9 miliardi a $ 73,3 miliardi (7,9%), mentre le esportazioni verso la UE sono diminuite dell’8,8%, passando da $ 76,7 a $ 69,9 miliardi.

La graduatoria dei principali partner commerciali mostra al primo posto la Germania con $ 37,7 miliardi di interscambio (5% rispetto al 2019), di cui 21,7 miliardi di importazioni (12,6%) e 15,9 miliardi di esportazioni (-3,9%) con un saldo negativo per la Turchia di $ 5,7 miliardi. Segue: la Cina con 25,9 miliardi di interscambio (18,4%), di cui 23 miliardi di import (20,3%) e 2,9 miliardi di export (5,1%) e un saldo negativo per la Turchia di 20 miliardi di USD.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Venerdì 19 Marzo 2021