Export

Venerdì 16 Febbraio 2024

L’interscambio tra Italia e Turchia: i dati di ICE-Agenzia

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nel 2023 l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 27,4 mld, ha registrato un incremento del 3,4% rispetto al 2022. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 6,5% (USD 14,9 mld), mentre le importazioni sono rimaste pressoché invariate (-0,04%) e si sono attestate a USD 12,4 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per L’Italia pari a USD 2,6 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il sesto fornitore (dopo Russia, Cina, Germania, Svizzera e Stati Uniti) e il quinto cliente (dopo Germania e Stati Uniti, Iraq e Regno Unito).

Le esportazioni italiane costituiscono il 4,1% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,8% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 49,7 mld) e seguita da Parigi (USD 21,8 mld) e Madrid (USD 19,2 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nel 2023, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+100,2%) e degli “articoli in ferro e acciaio” (+51.7%) In calo, invece, l’export di “combustibili e oli minerari” (-71,1%).

In termini assoluti, la principale voce del nostro export rimane rappresentata dai “macchinari e apparecchiature meccaniche”, in crescita del 25,1% rispetto al 2022, con un valore di USD 3,4 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un calo negli acquisti italiani di “ferro e acciaio” (-50,8%) e “rame” e “materie plastiche”, a fronte di una crescita nel settore “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+23,6%); “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 2,8 mld.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel periodo di riferimento, le esportazioni di Francia e Germania verso la Turchia sono cresciute rispettivamente del 22,6% e del 18,8%; l’export britannico hanno registrato un aumento del 10%.

L’interscambio della Turchia con il resto del mondo nel 2023 segnala gli incrementi delle esportazioni turche verso la Svizzera (+74%), gli EAU (+63,6%), e Federazione Russa (+16,9%) mentre sul lato delle importazioni i volumi dagli EAU segnano un +157,9% e quelli dalla Spagna un +35,4% e dalla Svizzera (+29,8%). Calo degli acquisti dalla Russia (-22,5%).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 16 Febbraio 2024
Venerdì 16 Febbraio 2024

L’Italia si conferma nel 2023 come uno dei principali partner commerciali della Turchia

Secondo i dati diffusi il 31 gennaio scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di dicembre 2023 le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 23 mld (21,41 se si scorporano energia e oro) e USD 29,39 mld (20,799 se si scorporano energia e oro).

In rapporto allo stesso mese del 2022, si è registrata una diminuzione, per le prime, dello 0,4% (-1,7% se si scorporano energia e oro) mentre, per le seconde, si è registrato un decremento dell’11% (-4,2% se invece si scorporano energia e oro).

Nel 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 255,7 mld (+0,6% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e dicembre del 2022), a fronte di importazioni per USD 361,7 mld (-0,5%).

Tra gennaio e dicembre dello scorso anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 105,9 mld, in diminuzione del 3,2% se comparato ai dodici mesi del 2022.

A livello geografico, lo scorso dicembre, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,679 mld), USA (USD 1,314 mld), Iraq (USD 1,254 mld), Regno Unito (USD 1,217 mld) e Italia (1,22 mld).

Nel 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 21,092 mld), USA (USD 14,826 mld), Iraq (USD 12,786 mld), Regno Unito (USD 12,468 mld), e Italia (USD 12,381 mld).

Relativamente alle importazioni, a dicembre 2023, i primi Paesi fornitori sono stati Russia (USD 4,209 mld), Cina (USD 3,270 mld), Germania (USD 2,514 mld), Italia (USD 1,470 mld), e Stati Uniti (USD 1,330 mld).

Nel periodo intercorso tra gennaio e dicembre dell’anno passato, invece, essi sono stati Russia (USD 45,602 mld), Cina (USD 44,980 mld), Germania (USD 28,684 mld), Svizzera (USD 19,902 mld), Stati Uniti (USD 15,778 mld) e Italia (USD 14,994).

Con questi dati l’interscambio tra Italia e Turchia ha superato nel 2023 i 27 miliardi di dollari. L’Italia si conferma pertanto come principale partner commerciale della Turchia nell’area del mediterraneo e il secondo a livello europeo.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 16 Febbraio 2024
Giovedì 8 Febbraio 2024

Cresce l’export italiano negli Stati Uniti e in Florida cresce ad un tasso maggiore rispetto al resto del paese

Nel 2023 l’export italiano verso gli USA ha registrato un’ulteriore crescita (+5,4%) rispetto al 2022 battendo un nuovo record storico del valore assoluto delle nostre esportazioni oltreoceano, che hanno raggiunto i 72,9 miliardi di dollari. La performance dell’export italiano ha permesso all’Italia di mantenere la sua posizione nella classifica dei paesi fornitori degli Stati Uniti.

L’Italia si è attestata, infatti, come l’11° paese fornitore degli Stati Uniti, e ha guadagnato leggermente anche in quota di mercato (2,3%), rispetto al 2,2% del 2022.  I settori trainanti del nostro export sono stati: MeccanicaModa e accessoriChimica e farmaceutica, Mezzi di trasporto, Agroalimentare e Bevande.

In questo contesto molto positivo, le esportazioni italiane verso la Florida crescono ad un ritmo molto più elevato (+12% rispetto al 2022) in comparazione con la media statunitense ed hanno raggiunto il valore di 3,89 miliardi di dollari. 

Sempre nel 2023 l’Italia ha registrato verso gli Stati Uniti un attivo di bilancia commerciale di ben $44 miliardi

Fonti: US Census e ICE

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast)

Ultima modifica: Giovedì 8 Febbraio 2024
Venerdì 26 Gennaio 2024

Commercio ed Export: Thailandia

Si prevede un moderato miglioramento della bilancia commerciale thailandese nel 2024, in quanto il valore delle esportazioni dovrebbe diventare leggermente positivo. L'aumento del prezzo del petrolio spinge al rialzo il valore delle importazioni. Nel 2024 è prevista una ripresa delle esportazioni di beni, grazie al miglioramento della crescita mondiale e all'atteso allentamento delle condizioni finanziarie globali, anche a fronte del rallentamento dell'economia cinese. Questa traiettoria è coerente con la prevista normalizzazione dei volumi del commercio mondiale di beni, che si prevede crescerà del 3,3% nel 2024, dopo aver subito una contrazione per gran parte del 2023.

La promozione degli Investimenti Diretti Esteri (IDE) in settori innovativi mirati, come identificato nella Strategia nazionale ventennale ‘Thailand 4.0’, rimane una priorità del nuovo governo. Gli IDE svolgono un ruolo importante nel potenziare la capacità di innovazione della Thailandia, in quanto si concentrano nei settori ad alta intensità di competenze che spendono di più in R&S. Dopo essere diventati negativi durante la pandemia, gli afflussi di IDE in Thailandia sono stati positivi negli ultimi due anni, superando il livello pre-pandemia. La Thailandia si è classificata al 34° posto a livello globale per gli afflussi di IDE nel 2022, davanti a Filippine e Cambogia, ma dietro ad altri paesi regionali come Indonesia, Malesia e Vietnam. Gli IDE nel 2023 si sono rivelati più consistenti nei prodotti metallici e nei macchinari, seguiti dai prodotti elettrici ed elettronici e dai servizi. Grazie ai numerosi incentivi del governo thailandese, gli investimenti diretti esteri rappresentano un importante fattore di crescita per il Paese. Si prevede che gli IDE in entrata aumenteranno nel 2024.

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 26 Gennaio 2024
Giovedì 25 Gennaio 2024

L’export della Turchia raggiunge il miglior risultato di sempre

Il Presidente Erdogan, durante un intervento pubblico ad Ankara all'inizio di gennaio, ha anticipato i dati preliminari sul commercio estero.

"Le esportazioni hanno superato il record dell'era repubblicana, raggiungendo 255 miliardi 809 milioni di dollari nel 2023, con un aumento dello 0,6% rispetto all'anno precedente" ha dichiarato il Presidente. "Con questa cifra, abbiamo persino superato l'obiettivo di 255 miliardi di dollari stabilito nel Programma di Medio Termine. A dicembre 2023, le nostre esportazioni hanno raggiunto i 23 miliardi di dollari, con un aumento dello 0,44%. Il rapporto tra esportazioni e importazioni nel 2023 è salito di 0,8 punti percentuali al 70,7%."

Il Presidente Erdogan ha anche sottolineato un primo miglioramento con riferimento al deficit di conto corrente. Infatti, rispetto al 2023, questo è sceso del 3,2%, passando da 109 a 106 miliardi di dollari. Il merito di questo risultato è dell’espansione dell’export dei servizi, a cui si è accompagnata una riduzione del deficit della bilancia commerciale.

Questi dati, se confermati nei prossimi mesi, potrebbero essere considerati tra i primi risultati positivi raggiunti dal nuovo corso economico della Turchia. Proprio la riduzione dello strutturale deficit di conto corrente e il rilancio delle esportazioni sono due dei capisaldi della svolta economica "ortodossa" del nuovo Governo, attribuibile al Ministro dell'Economia e delle Finanze Mehmet Şimşek, al fine di rendere la crescita della Turchia più stabile e sostenibile.

Secondo tali dati preliminari, l'Italia e la Turchia hanno raggiunto un interscambio commerciale di oltre 27 miliardi di dollari nel 2023. L'Italia si conferma come il secondo partner commerciale a livello dell'UE e il primo nell'area del Mediterraneo della Turchia.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Giovedì 25 Gennaio 2024
Giovedì 25 Gennaio 2024

Il commercio estero della Turchia nell’ultimo report Turkstat e Ministero del Commercio

Secondo i dati diffusi il 29 dicembre scorso da Turkstat, in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di novembre le esportazioni e le importazioni turche sono ammontate rispettivamente a USD 22,99 mld (20,77 se si scorporano energia e oro) e USD 28,92 mld (21,65 se si scorporano energia e oro).

In rapporto allo stesso mese del 2022, si è registrato un aumento, per le prime, del 5,2% (1,6% se si scorporano energia e oro) mentre, per le seconde, si è registrato un decremento del 5,7% (+6,7% se invece si scorporano energia e oro).

Nei primi undici mesi del 2023, invece, le esportazioni sono equivalse a USD 232,81 mld (+0,7% rispetto al periodo intercorso tra gennaio e novembre del 2022), a fronte di importazioni per USD 332,74 mld (+0,5%). Tra gennaio e novembre dello scorso anno, è stato riportato un deficit complessivo di USD 99,93 mld, in leggero aumento dello 0,1% se comparato ai primi undici del 2022.

A livello geografico, lo scorso novembre, i principali mercati di sbocco per le merci turche sono stati Germania (USD 1,75 mld), UAE (USD 1,36 mld), Iraq (USD 1,28 mld), Stati Uniti (USD 1,26 mld) e Italia (1,1 mld).

Nei primi undici mesi del 2023, invece, essi sono stati Germania (USD 19,4 mld), USA (USD 13,5 mld), Iraq (USD 11,5 mld), Italia (USD 11,4 mld), e Regno Unito (USD 11,3 mld).

Relativamente alle importazioni, a novembre 2023, i primi Paesi fornitori sono stati Cina (USD 3,5 mld), Russia (USD 3,4 mld), Germania (USD 2,4 mld), UAE (USD 1,5 mld), e Stati Uniti (USD 1,3 mld).

Nel periodo intercorso tra gennaio e novembre dell’anno passato, invece, essi sono stati Cina (USD 41,7mld), Russia (USD 41,4 mld), Germania (USD 26,2 mld), Svizzera (USD 18,8 mld) e Stati Uniti (USD 14,4 mld).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Giovedì 25 Gennaio 2024
Mercoledì 24 Gennaio 2024

L’interscambio tra Italia e Turchia: i dati di ICE-Agenzia sui primi undici mesi del 2023

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, tra gennaio e novembre 2023, l’interscambio tra Italia e Turchia, pari a USD 24,9 mld, ha registrato un incremento del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. In particolare, le esportazioni italiane verso la Turchia sono aumentate del 6,7% (USD 13,5 mld), mentre le importazioni sono rimaste pressoché invariate (+0,1%) e si sono attestate a USD 11,4 mld. La bilancia commerciale mostra un saldo positivo per L’Italia pari a USD 2,2 mld.

Nell’arco temporale di riferimento, l’Italia si posiziona al quinto posto tra i partner commerciali della Turchia, risultandone il sesto fornitore (dopo Cina, Russia, Germania, Svizzera e Stati Uniti) e il quarto cliente (dopo Germania e Stati Uniti e Iraq).

Le esportazioni italiane costituiscono il 4,1% del totale delle importazioni turche, mentre le esportazioni dalla Turchia rappresentano il 4,9% delle importazioni complessive italiane.

In ambito UE, l’Italia si colloca alla seconda posizione in termini di interscambio, preceduta da Berlino (USD 45,6 mld) e seguita da Parigi (USD 20,8 mld) e Madrid (USD 17,8 mld). Nell’area mediterranea, invece, l’Italia si conferma il primo partner commerciale di Ankara.

Nei primi undici mesi del 2023, la dinamica dell’export italiano è stata trainata dalle vendite di “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+81%), di “strumenti ottici, fotografici e per cinematografia” (+40,6%), e “macchinari di precisione e apparecchiature elettriche ed elettroniche (+22,9%). In calo, invece, l’export di “combustibili e oli minerari” (-75,2%) e “ferro e acciaio e derivati” (-21,4%).

In termini assoluti, la principale voce del nostro export rimane rappresentata dai “macchinari e apparecchiature meccaniche”, in crescita del 14% rispetto all’analogo periodo del 2022, con un valore che per la prima volta supera USD 3 mld.

La dinamica dell’export turco mostra invece un calo negli acquisti italiani di “ferro e acciaio e derivati” (-55,8%) e “di materie plastiche” e “rame”, a fronte di una crescita nel settore “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” (+26,9%); “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” si confermano la principale voce tra le importazioni italiane dalla Turchia, con un valore di USD 2,6 mld. Nel periodo in osservazione la domanda italiana di cereali dalla Turchia è aumentata in maniera esponenziale rispetto ad un anno fa.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nel periodo di riferimento, le esportazioni di Francia e Germania verso la Turchia sono cresciute rispettivamente del 22,7% e del 20,7%; l’export britannico hanno registrato un aumento del 10,5%.

L’interscambio della Turchia con il resto del mondo nel periodo in osservazione segnala gli incrementi delle esportazioni turche verso gli EAU (+65,1%), la Svizzera (+62,8%), e Russia (+25,1%) mentre sul lato delle importazioni i volumi dagli EAU segnano un +167% e quelli dalla Svizzera un +46,2% e dalla Spagna (+39,1%). Calo degli acquisti dalla Russia (-23,8%).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Mercoledì 24 Gennaio 2024
Mercoledì 24 Gennaio 2024

La bilancia commerciale del Brasile avrà un surplus record di 98,838 miliardi di dollari nel 2023

Spinta dal raccolto record di soia e dal calo delle importazioni, la bilancia commerciale del Brasile ha chiuso il 2023 con un surplus record di 98,839 miliardi di dollari, annunciato a Brasilia dal Ministero dello Sviluppo, dell'Industria, del Commercio e dei Servizi (MDIC). Il risultato rappresenta un aumento del 60,6% rispetto al 2022, utilizzando il criterio della media giornaliera, ed è il più alto dall’inizio della serie storica nel 1989.

L’anno scorso le esportazioni hanno raggiunto un record, mentre le importazioni sono diminuite. Nel 2023, il Brasile ha venduto all’estero 339,673 miliardi di dollari, con un aumento dell’1,7% rispetto al 2022. Gli acquisti dall’estero sono stati pari a 240,835 miliardi di dollari, con un calo dell’11,7% nello stesso confronto.

Solo nel mese di dicembre la bilancia commerciale ha registrato un surplus di 9,36 miliardi di dollari. Il valore è record anche per il mese, con un incremento del 127,1% rispetto allo stesso mese del 2022 utilizzando il criterio della media giornaliera, che minimizza la differenza di giorni lavorativi tra mesi simili di un anno e un altro.

Il mese scorso le esportazioni sono state pari a 28,839 miliardi di dollari, con un aumento del 2,1% rispetto a dicembre 2022 sulla base della media giornaliera. Le importazioni ammontano a 19,479 miliardi di dollari, con un calo dell'11,3%, anche in base alla media giornaliera.

 

Previsioni

Il risultato ha superato le previsioni del mercato. Secondo il Bollettino Focus, un sondaggio settimanale sulle istituzioni finanziarie pubblicato dalla Banca Centrale (BC), le istituzioni finanziarie hanno stimato un surplus commerciale di 81,3 miliardi di dollari per lo scorso anno. Il surplus ha inoltre superato la stima di 93 miliardi di dollari pubblicata dal MDIC in ottobre.

 

Quantità

Per quanto riguarda le esportazioni, il record è dovuto principalmente all'aumento della quantità esportata, che lo scorso anno è aumentata dell'8,7%, trainata principalmente dal raccolto record di cereali. I prezzi medi sono diminuiti del 6,3%, spinti principalmente dal rallentamento dei prezzi delle materie prime (beni primari con prezzi internazionali).

Nelle importazioni, la quantità acquistata è scesa del 2,6%, ma il prezzo medio è sceso dell'8,8%. Il calo dei prezzi è dovuto principalmente alla riduzione del prezzo internazionale del petrolio e dei derivati, come i fertilizzanti, nel 2023. Nel 2022 i prezzi sono aumentati a causa dello scoppio della guerra tra Russia e Ucraina.

Anche con il calo dei prezzi delle materie prime e la minore crescita dell’economia mondiale, il Brasile è cresciuto dell’8,7% in volume delle esportazioni e dell’1,7% in valore delle esportazioni. Le nostre esportazioni sono cresciute dieci volte di più della media mondiale. A livello mondiale, l'anno scorso le esportazioni sono cresciute dello 0,8%”, ha dichiarato in videoconferenza il Ministro dello Sviluppo, dell'Industria, del Commercio e dei Servizi e Vicepresidente della Repubblica, Geraldo Alckmin.

Ha annunciato un obiettivo di 348 miliardi di dollari di esportazioni per quest’anno. “Lavoreremo su questo”, ha detto. Alckmin ha inoltre annunciato lo scorso anno il numero record di 28.500 aziende esportatrici e le vendite record all'estero dei seguenti prodotti nel 2023: soia, zucchero, mais, carne e macchinari minerari.

Per quanto riguarda i principali mercati, Alckmin ha sottolineato che le maggiori espansioni si sono registrate nelle esportazioni verso Cina, Indonesia, Messico, Vietnam, Argentina, Uruguay e Paraguay.

Per quanto riguarda la bilancia commerciale, l’MDIC prevede un surplus di 94,4 miliardi di dollari nel 2024, un calo del 4,5% rispetto al 2023. Questo perché il ministero prevede un aumento delle esportazioni del 2,5% e un aumento del 5,4% delle importazioni quest’anno. Gli acquisti dall'estero sono attesi in aumento grazie alla ripresa dell'economia, che aumenta i consumi, in uno scenario di prezzi internazionali meno volatili rispetto all'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina.

Fonte: http://tinyurl.com/49c58s3b

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Mercoledì 24 Gennaio 2024
Lunedì 15 Gennaio 2024

Svizzera - Addio dazi doganali sulle importazioni industriali

Il primo gennaio 2024 ha segnato un passaggio epocale a favore dell’export verso la Svizzera: addio ai dazi doganali sull’importazione dei prodotti industriali, a prescindere dall’origine di tali prodotti. Dopo 10 anni di attività preparatorie il Consiglio Federale ha deciso di attivare una misura significativa alla politica commerciale per il Paese, che consentirà un guadagno annuo superiore agli 860 milioni di franchi in termini di prosperità.

L’abolizione dei dazi doganali sui prodotti industriali ha due vantaggi: rafforzare la piazza economica e industriale elvetica nonché sgravare a livello finanziario e amministrativo imprese e consumatori. L’abolizione dei dazi doganali sull’importazione di beni industriali provenienti dall’estero permetterà di rendere il valore degli stessi più competitivo, favorendo la diversificazione dell’offerta e la creazione di relazioni commerciali, ad esempio con i produttori italiani, più salde ed efficaci.

Fonte: http://tinyurl.com/3a7ucta6

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

Ultima modifica: Lunedì 15 Gennaio 2024
Lunedì 15 Gennaio 2024

Turchia - L'export di macchinari in aumento

L'export di macchinari della Turchia è aumentato del 9,9% raggiungendo i 23,4 miliardi di dollari nei primi 10 mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022.

Secondo quanto dichiarato dall'Associazione degli Esportatori di Macchinari, le esportazioni dell'industria manifatturiera di macchinari hanno raggiunto i 23,4 miliardi di dollari nei primi dieci mesi di quest'anno.

Nonostante una diminuzione del 6,6% nelle esportazioni in termini di quantità, il settore è riuscito a incrementare i suoi ricavi del 9,9% grazie a un aumento del 18% nella media delle esportazioni per chilogrammo.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Martedì 20 Febbraio 2024