Export

Giovedì 30 Marzo 2023

A gennaio cresce ancora l'import/export portoghese

A gennaio 2023, le esportazioni e le importazioni di merci in Portogallo hanno registrato variazioni nominali anno su anno rispettivamente del +14,5% e del +10,3% (+9,5% e +9,2%, nello stesso ordine, a dicembre 2022).

Questi i dati diffusi il 13 marzo dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE), che rivelano inoltre un incremento degli indici di valore unitario (prezzi) sia nelle esportazioni, del +8,1%, che nelle importazioni, del +7,0% (+9,7% e +12,2%, rispettivamente, a dicembre 2022).

Il deficit della bilancia commerciale ha registrato un miglioramento di 27 milioni di euro rispetto a gennaio 2022, attestandosi a 1.963 milioni di euro.

Nel trimestre chiuso a gennaio 2023, le esportazioni e le importazioni sono aumentate rispettivamente del 14,3% e del 12,3% rispetto allo stesso periodo del 2022 (+16,2% e +17,4%, nell'ordine, nel 4° trimestre 2022).

Fonte: https://tinyurl.com/2s43v7cm

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

 

 

Ultima modifica: Giovedì 30 Marzo 2023
Giovedì 16 Marzo 2023

Rep. Ceca - Il commercio estero è tornato in attivo dopo quasi un anno

Il commercio estero ceco è tornato in attivo dopo quasi un anno. Lo evidenziano i dati dell’Ufficio di Statistica Ceco.

Nel primo mese dell’anno il commercio estero ha registrato un attivo di 9,5 miliardi di corone dopo 11 mesi segnati dal passivo. A favorire tale condizione è stata la forte ripresa dell’automotive, il cui export è cresciuto di circa un quarto, e il calo delle importazioni dei beni energetici per effetto di minori prezzi sul mercato. Complessivamente, in gennaio, le esportazioni sono cresciute rispetto a un anno fa del 12,1% e le importazioni dell’11,8%.

Nel 2022 il commercio estero si è concluso in passivo di quasi 200 miliardi di corone. Quest’anno le vendite all’estero dovrebbero tornare a essere un motore della crescita economica. “Ci attendiamo una prima parte dell’anno più debole, mentre nella seconda parte l’export dovrebbe ottenere una nuova spinta dalla prospettata crescita dell’economia nell’eurozona” ha indicato l’analista di Raiffeisenbank David Vagenknecht.

 

Fonte: https://bit.ly/3JGr8kB

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

Ultima modifica: Venerdì 14 Aprile 2023
Giovedì 16 Marzo 2023

Forte crescita delle esportazioni italiane verso la Florida

Il 2022 segna un altro anno record per le esportazioni italiane in Florida che hanno raggiunto l’importante cifra di 3.470,9 milioni di dollari, con una crescita rispetto all’anno precedente di ben +26,6%.

 Secondo i dati recentemente pubblicati da Enterprise Florida su fonti dello U.S. Department of Commerce, tra i prodotti italiani che registrano la crescita più significativa segnaliamo Yacht e Imbarcazioni da diporto+37,5% rispetto al 2021 e un valore complessivo di 522,9 milioni di dollari. Quello della nautica è il comparto da cui provengono la maggior parte di esportazioni italiane verso la Florida. 

 Sebbene con una leggera diminuzione del -3,7%, al secondo posto si classifica il settore delle Automobili e Motoveicoli. Seguono poi in terza posizione i Prodotti derivati dal petrolio, e in quarta posizione, il Vino che registra una crescita interessante delle importazioni del +5,5% rispetto al 2021. 

 A seguire troviamo l’Arredo, in crescita di ben +24,1% sull’anno precedente e in sesta posizione le Ceramiche, con una crescita del +8,7% e un valore delle esportazioni di 110,4 milioni di dollari. Un’altra crescita importante è stata registrata nel settore Cosmetici+54,3% rispetto all’anno precedente.

 Tra i prodotti alimentari, oltre al vino, registrano crescite importanti le importazioni di Olio d’oliva (+28,9%) e la Pasta (+48,5%)

 

Fonte: https://bit.ly/3JhMOSY

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast)

Ultima modifica: Martedì 18 Aprile 2023
Giovedì 9 Marzo 2023

Il commercio estero della Turchia nel rapporto di TÜİK e del Ministero del Commercio

Secondo i dati diffusi da “TurkStat” in collaborazione con il Ministero del Commercio, nel mese di gennaio 2023, su base annua, le esportazioni sono state pari a 19,4 miliardi di dollari con un incremento del 10,3% sull’analogo mese del 2022; l’import cresce invece del 20,7% attestandosi a 33,6 miliardi. Le vendite turche sono state nel mese in osservazione pari 18,2 miliardi (+8,4% sul 2022) mentre gli acquisti sono ammontati a 19,9 miliardi (+8,1% sul mese di gennaio 2022). Il deficit commerciale (energia e oro esclusi) si è attestato a poco meno di 2 miliardi di dollari, con un rapporto percentuale di copertura delle esportazioni sulle importazioni del 91%.

Se scorporiamo la voce fabbisogno energetico e oro, nel mese di gennaio 2023 la bilancia commerciale ha segnato un disavanzo commerciale pari al 38,4% sull’analogo mese di gennaio 2022, attestandosi a 14,2 miliardi di dollari ed il rapporto di copertura dell’export sull’import scende al 57,6% dal 63% di un anno fa.

A livello geografico, nel mese di gennaio 2023, il principale mercato di sbocco delle merci turche è stato quello tedesco (1,8 miliardi di dollari), seguito da quello statunitense (1,2 miliardi), della Federazione Russa (1,04 miliardi), del Regno Unito (954 milioni) d dell’Italia con 916 milioni di dollari di merci e servizi acquistati. Tra i principali fornitori, la Federazione Russa si piazza al 1° posto con 5,1 miliardi di dollari, precedendo la Svizzera (4,3 miliardi), la Cina (3,6 miliardi), la Germania (1,8 miliardi) e gli USA (1,2 miliardi).

Nel 2022 le esportazioni turche erano aumentate del 12,9% rispetto all’anno precedente e si attestavano a 254,2 miliardi di dollari rispetto ai 363,7 miliardi di import (+34% sul 2021). Il deficit commerciale alla fine dell’anno scorso era stato pari a 109,5 miliardi di dollari con un incremento sul 2021 del 137% mentre il grado di copertura percentuale del rapporto export/import era diminuito dall’83% del 2021 al 69,9% del 2022. Un disavanzo commerciale appesantito dall’import di energia (22%), dalle importazioni di oro non lavorato, e di macchinari e macchine elettriche.

I recenti terremoti che hanno colpito 11 province nella sud-est della Turchia, che rappresentano l'8,6% delle esportazioni della Turchia, hanno avuto un impatto negativo sull’export nel mese di febbraio 2023: secondo i dati preliminari pubblicati i primi giorni di marzo da TİM, le esportazioni sono diminuite del 6,4% per un totale di 18,6 miliardi di dollari. Sulla base dei dati forniti dalle dogane turche, l’impatto negativo sull’export è stato evidentemente molto più pronunciato nei distretti direttamente colpiti dai sismi (Adıyaman, Hatay, Kahramanmaraş e Malatya).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

 

Ultima modifica: Giovedì 9 Marzo 2023
Data evento

Sab, 20 Aprile, 2024 - 05:58

Iscrizioni non ancora aperte.

Prossimi eventi:

Mer 03 Lug, 2024

(Subtec Convention Centre, Singapore)
Pechino e piattaforma Zoom
20 Aprile 2024 -

La Camera di Commercio Italiana in Cina è lieta di invitarvi all'incontro organizzato con SACE "Le vie dell'export italiano in Cina: la Mappa delle opportunità di SACE e le Coordinate della CCIC per orientare le scelte delle imprese italiane in Asia e in Cina". L'evento, in programma il 7 marzo 2023 sia in presenza a Pechino che in videoconferenza su Zoom, è gratuito e aperto – previa registrazione – a tutte le imprese interessate.

Esperti della CCIC e di SACE forniranno una panoramica delle principali sfide e opportunità per le imprese italiane, sia quelle già localizzate in Asia, in particolar modo in Cina, sia quelle interessate ad approcciare questo importante mercato. Il tutto, grazie anche all'ausilio di due preziosi strumenti: la Mappa dei Rischi e delle Opportunità di SACE, la piattaforma interattiva che delinea i profili di rischio per le imprese che esportano e investono in mercati esteri; e la China-Italy Business Map, la mappa interattiva aggiornata periodicamente che tratteggia la presenza delle aziende italiane in Cina e dei partner locali e stranieri legati al Sistema Italia, fornendo al contempo i dati macroeconomici di ogni provincia corredati di informazioni di contesto su infrastrutture e aree industriali.


DETTAGLI EVENTO

Data: martedì 7 marzo 2023  
Orario: 16:30 - 18:00 (ora cinese) / 9:30 - 11:00 (ora italiana)  

Luogo:   
In presenza a Pechino (location da confermare) 
In videoconferenza tramite la piattaforma Zoom (il link sarà inviato ai partecipanti dopo conferma dell’avvenuta registrazione)  

Lingua dei lavori: italiano  

L’evento è gratuito e aperto a tutte le aziende interessate previa registrazione.

 

Per effettuare la registrazione, si prega di cliccare qui: https://cameraitacina.glueup.cn/event/le-vie-dell-export-italiano-in-cina-39474/

Per ulteriori informazioni, contattaci a bj.events@cameraitacina.com

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Cina)

Martedì 14 Febbraio 2023

Le relazioni commerciali tra Italia e Turchia nel nuovo aggiornamento di gennaio 2023

Secondo i dati diffusi dall’Agenzia ICE di Istanbul, nei primi 11 mesi del 2022 - rispetto all’analogo periodo del 2021 - il commercio estero con la Turchia segna un aumento del 15,6% che colloca il l’Italia al 5° posto tra i maggior partner commerciali sfiorando i 24 miliardi di interscambio totale e con una quota del 3,8 del totale importato dalla Turchia. L’Italia in ambito UE si piazza al secondo posto preceduta dalla Germania e prima della Francia mentre nell’area del Mediterraneo è il primo partner commerciale della Turchia. Nel periodo in osservazione, le esportazioni italiane hanno raggiunto i 12,7 miliardi dollari con un incremento dell’export in valore del 21,5% rispetto al 2021 collocando il nostro Paese al 6° posto tra i principali fornitori della Turchia preceduta da Russia, Cina. Germania, Stati Uniti e superato dalla Svizzera rispetto al mese precedente.
Si mantiene invece stabile quale 5° cliente dopo Germania, Stati Uniti Iraq e Regno Unito con 11.3 miliardi di beni acquistati con un incremento dell’import in valore del 9,6% rispetto ai primi 11 mesi del 2021.

Dopo un primo semestre del 2022 che aveva visto distribuire equamente vendite e acquisti tra i due Paesi con un saldo pressoché equilibrato, il mese di novembre ha registrato un saldo negativo per la Turchia di 1.36 miliardi di dollari. La dinamica dell’export italiano negli undici mesi del 2022 è stata trainata dalle vendite di combustibili e oli minerali (+136,7% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno) e da quelle della voce merceologica “metalli e pietre preziose” (+190,6%) triplicate rispetto allo scorso anno e, in misura meno marcata, dalle nostre esportazioni di ferro e acciaio (+48,6%). È risultato in diminuzione solo l’export di prodotti farmaceutici (-13,2%). Le principali voci del nostro export nel periodo in osservazione restano quelle tradizionali dei “macchinari e apparecchiature meccaniche” con 2.7 miliardi di euro di vendite.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nei primi 11 mesi del 2022 si rileva ancora una crescita delle esportazioni dell’Italia (+21,5%) nettamente superiore agli incrementi registrati dalla Germania (+7,2) e dal Regno Unito (solo un +1,5%), mentre la Francia ha fatto registrare un +17% rispetto ai primi dieci mesi del 2021. In ambito Ue, l’Italia si posiziona invece al secondo posto con, come sopradetto, 23,979 miliardi di interscambio totale nei primi undici mesi dell’anno, dopo la sola Germania (40,9 miliardi di dollari) e prima di Francia (17 miliardi di dollari) e Spagna (15,1 miliardi di dollari), guadagnando quote nei confronti dei nostri tre principali concorrenti. La dinamica dell’export turco fa invece registrare nel periodo in osservazione un +247,4% negli acquisti italiani di combustibili e oli minerali mentre la prima voce dell’import italiano resta quella degli “autoveicoli, trattori e parti di ricambio” con oltre 2 miliardi di euro. Le esportazioni della Turchia nei primi 11 mesi del 2022 hanno fatto registrare una cifra record verso i due principali mercati di sbocco delle merci turche ovvero Germania e USA i cui incrementi di vendite sono stati rispettivamente del 10,3% e del 17,4%. La Germania (prima mercato di sbocco per le vendite di auto made in turche) è tra i paesi con il maggior numero di aziende in Turchia (circa 7.600 aziende) mentre si registra un aumento della presenza di imprese statunitensi rispetto al passato che ha consentito alla Turchia di vendere di più verso il mercato statunitense.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Giovedì 9 Marzo 2023
Venerdì 10 Febbraio 2023

L’interscambio Italia – Repubblica Ceca ha sfiorato i 18 miliardi di euro

L’interscambio tra l’Italia e la Repubblica Ceca ha sfiorato nel 2022 i 18 miliardi di euro. Lo ha indicato l’Ufficio di Statistica Ceco.

Durante lo scorso anno l’interscambio delle merci è cresciuto di circa un quinto a 17,9 miliardi di euro. Le esportazioni italiane in Repubblica Ceca sono aumentate del 13% a 8,6 miliardi di euro, mentre le esportazioni ceche in Italia sono cresciute di oltre un quarto a 9,4 miliardi di euro. L’interscambio ha una forte impronta industriale. L’Italia è il quinto partner commerciale della Repubblica Ceca.

Complessivamente le esportazioni ceche verso il resto del mondo sono aumentate del 13%, mentre le importazioni sono aumentate del 18%. Il bilancio del commercio estero è finito in un passivo di quasi 200 miliardi di corone.

Fonte: https://bit.ly/3HTLgO6

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 10 Febbraio 2023
Venerdì 3 Febbraio 2023

Portogallo - Import-export: report 4° trimestre 2022

Nel 4° trimestre del 2022, secondo la rapida stima di International Trade in Goods, le esportazioni e le importazioni sono aumentate rispettivamente del 16,0% e del 17,1%, rispetto allo stesso periodo del 2021.

Rispetto al 4° trimestre del 2020, si sono registrati incrementi del 32,0% nelle esportazioni e del 51,9% nelle importazioni; a confronto con il 4° trimestre del 2019, invece, la crescita è stata rispettivamente del 27,8% e del 37,5%.

Nel 3° trimestre 2022, i tassi di variazione in termini annuali sono stati +27,9% e +36,5%, nello stesso ordine.

Fonte: https://bit.ly/40EU1V5

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)

Ultima modifica: Venerdì 3 Febbraio 2023
Venerdì 27 Gennaio 2023

Minas Gerais occupa il terzo posto come maggiore esportatore di cachaça del paese

L'aumento delle esportazioni di cachaça prodotta a Minas ha innalzato il livello dello stato nella classifica nazionale. Da gennaio a novembre 2022, le spedizioni hanno fruttato allo stato 2,069 milioni di dollari in valuta estera, con un aumento del 135%. Con ciò, Minas Gerais è balzato dalla quinta alla terza posizione.

Nel periodo sono stati spediti 378mila litri, un volume superiore dell'86% a quello registrato nello stesso periodo del 2021. I dati sono dell'Istituto brasiliano di Cachaça (Ibrac).

Assumendo il terzo posto, lo stato rappresenta ora l'11,2% del valore esportato dal Brasile. Mantenendo la base comparativa da gennaio a novembre 2021, le spedizioni di cachaça sono cresciute del 54,74% in valore, raggiungendo i 18,47 milioni di dollari. In tutto si trattava di 8,6 milioni di litri, ovvero il 30,38% in più.

Al fine di mantenere la qualità della bevanda, considerando l'espansione dei mercati, il miglioramento della produzione e la sicurezza sanitaria, il governo del Minas Gerais, attraverso l'Instituto Mineiro de Agropecuária (IMA), un'autarchia legata al Segretariato dell'agricoltura, dell'allevamento e Supply (Seapa), ha creato un progetto “Cachaça Mineira Legal e de Qualidade”.

L'ispezione presso lo stabilimento commerciale o presso l'alambicco mira a garantire la fornitura di bevande in conformità con gli standard della legislazione sulle bevande. Per questo vengono effettuate anche analisi per valutare il rispetto dei parametri stabiliti per la commercializzazione della cachaça all'interno degli standard ufficiali di identità e qualità.

Minas Gerais è anche il più grande produttore di cachaça artigianale del paese. Il tradizionale processo di produzione della bevanda in un alambicco è stato dichiarato patrimonio culturale dalla legge statale nº 16.688 dell'11 gennaio 2007.

Fonte: https://bit.ly/3Jj38Es

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)

 

Ultima modifica: Venerdì 27 Gennaio 2023
Lunedì 16 Gennaio 2023

Le relazioni commerciali tra Italia e Turchia nel nuovo aggiornamento di dicembre 2022

La Turchia è il primo partner commerciale dell’Italia nell’area del Mediterraneo con un flusso stabile e bilanciato a testimonianza dell’elevato livello di interconnessione esistente tra le due economie. La tendenza dell’import/export è incoraggiante e conferma il trend positivo dello scorso anno quando l’interscambio fu pari a 23 miliardi di dollari, un risultato superiore al 2019 in periodo pre-pandemico. Una tendenza mostrata anche nei primi 10 mesi del 2022 che, se mantenuta fino alla fine dell’anno, potrebbe toccare la soglia record di 25 miliardi di dollari, rendendo realistico il raggiungimento in prospettiva dell’ambizioso obiettivo di 30 miliardi di dollari, già da tempo individuato dal Presidente Erdoğan.

Dopo un brillante 2021, (+33,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno recedente), (un risultato in linea con un anno straordinario dell’export italiano con oltre 500 miliardi di euro di merci vendute), nel primi dieci mesi del 2022, secondo i dati resi pubblici dall’Ice-Agenzia di Istanbul, l’Italia si posiziona quale 5° partner commerciale della Turchia con 21,7 miliardi di interscambio (+17,2% rispetto all’analogo periodo del 2021 e con una quota del 4,3% del totale importato dalla Turchia). Dopo un primo semestre che aveva visto distribuire equamente vendite e acquisti tra i due Paesi con un saldo pressoché equilibrato, il mese in osservazione ha registrato un saldo negativo per la Turchia di 1.2 miliardi di dollari. Anche nei primi dieci mesi del 2022 l’Italia si conferma il 5° fornitore della Turchia (con 11,5 miliardi di dollari di export (+23,1% sul 2021) dopo Federazione russa, Cina, Germania e USA, mentre è stabile quale 5° cliente (10.2 miliardi di dollari di merci e servizi acquistati e +11,2% sul 2021) preceduta da Germania, Stati Uniti, Iraq e Regno Unito. La dinamica dell’export italiano nei dieci mesi del 2022 è stata trainata, anche se con minore intensità rispetto ai mesi precedenti, dalle vendite di combustibili e oli minerali (+181,55% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno) e da quelle della voce merceologica “metalli e pietre preziose” (+198,1%) e, in misura meno marcata, dalle nostre esportazioni di ferro e acciaio (+51,5%). Le principali voci del nostro export nel periodo in osservazione restano quelle tradizionali dei “macchinari e apparecchiature meccaniche” con 2.4 miliardi di euro.

Nel confronto con i principali partner commerciali europei, nei primi 10 mesi del 2022 si rileva ancora una crescita delle esportazioni dell’Italia (+23,1%) nettamente superiore ai lievi incrementi registrati dalla Germania (+6,4%), e dal Regno Unito (solo un +0,5%), mentre la Francia ha fatto registrare un +15,9% rispetto ai primi dieci mesi del 2021. Si registrano invece, sempre nel periodo gennaio-ottobre 2022, incrementi delle quote di export della Turchia verso la Germania (+9%), il Regno Unito (+0,4%) e verso la Francia (+5,3%). In ambito Ue, l’Italia si posiziona invece al secondo posto con, come sopradetto, 21,7 miliardi di interscambio totale nei primi dieci mesi dell’anno, dopo la sola Germania (36,8 miliardi di dollari) e prima di Francia (15,4 miliardi di dollari) e Spagna (13,8 miliardi di dollari), guadagnando quote nei confronti dei nostri tre principali concorrenti.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 16 Gennaio 2023