Notizie mercati esteri

Venerdì 17 Dicembre 2021

Import ed Export: quale ruolo giocherà la Germania nella ripresa dell’economia italiana

Dopo lo stallo dell’economia globale nel 2020 continua la ripresa del commercio internazionale soprattutto grazie al progredire delle campagne vaccinali e all’allentamento delle restrizioni sociali nei paesi avanzati. Sulla base dei dati relativi a luglio 2021 Istat riporta, infatti, una crescita dei flussi commerciali italiani sia in entrata che in uscita per un saldo commerciale pari a +8.762 milioni di euro. A seguito della pubblicazione del Rapporto Export 2021 Pierfrancesco Latini, amministratore delegato di Sace, dichiara inoltre che “Il nostro Rapporto indica chiaramente come la ripresa dell'Italia passi per l'export, il principale motore della nostra economia”.

Secondo i dati pubblicati da Istat l’export ha visto un aumento del 2,6% nel mese di luglio, il quale si rispecchia in un incremento di quasi 10 punti percentuali in termini di volumi esportati. Questa crescita è determinata da un notevole +7,5% dei flussi in uscita verso paesi extra Ue, mentre le vendite verso paesi comunitari hanno visto un calo di 1,8%. Ciononostante, i valori dell’export su base annua indicano una crescita decisamente sostenuta anche verso i mercati Ue (+15%). Per quanto riguarda i flussi in uscita verso la Germania nello specifico, l’Italia si conferma uno dei principali paesi esportatori: su base annua le vendite verso la Germania registrano un +15,9%, determinato in prima linea dalle esportazioni di metalli di base e di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti).

Come le esportazioni le importazioni hanno visto un aumento, anche se più contenuto, nel mese di luglio (+1,3). Questo determina un incremento tendenziale su base annua dei flussi in uscita del 23,8%, che interessa paesi Ue ed extra Ue quasi in egual misura (rispettivamente 23,2% e 24,4%). I prezzi all’importazione sono cresciuti dell’1,2%. Mentre nel corso del 2020 l’Italia è stata il secondo paese dopo la Cina importatore di condizionatori dalla Germania, nel mese di luglio 2021 sono state le importazioni di sostanze e prodotti chimici a figurare con +0,78% tra i principali contributi alla variazione delle importazioni. Tuttavia, è necessario notare che in Germania il settore dell’auto, per nominare un esempio, risulta ancora particolarmente colpito a causa della scarsità di semiconduttori e altre componenti elettroniche.

A seguito della pubblicazione del Rapporto Export 2021, “Ritorno al futuro: anatomia di una ripresa post-pandemia”, da parte di Sace si può notare come il centro di studi individui nella Germania il miglior mercato di sbocco per i prodotti Made in Italy. Sace giustifica questa scelta sottolineando come le esportazioni di Made in Italy verso questo paese raggiungeranno una crescita a doppia cifra nel 2021, soprattutto grazie all’importante ruolo rivestito dai settori dei beni di investimento e intermedi. In particolare, Sace fa riferimento alle dinamiche dei settori dei mezzi di trasporto e della chimica, per le quali si attenda una crescita rispettiva del 15 e del 5,7%. L’importanza delle esportazioni per l’economia italiana e quella della Germania nel ruolo di mercato di sbocco permettono di concludere che questo paese sarà un partner commerciale fondamentale nella ripresa economica post Covid-19. 

Fonti: https://bit.ly/3DLtlFb; https://bit.ly/3pTXjSt; https://bit.ly/31RDgfC; https://bit.ly/3EQkhAg; https://bit.ly/3GGitKC; https://bit.ly/3IKiSxs      

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Venerdì 17 Dicembre 2021
Venerdì 17 Dicembre 2021

I consumi in Polonia continueranno a crescere, nonostante la crisi

Gli economisti Waldemar Kozioł del Dipartimento di Management dell'Università di Varsavia e Andrzej Sadowski del Centro Studi di Adam Smith, in un’intervista rilasciata alla radio polacca, “Polskie Radio 24” hanno affermato che nonostante le difficoltà, secondo quanto dimostra l’indice del PIL, la situazione degli imprenditori polacchi al momento è buona. Riferendosi agli ultimi dati dell'Ufficio centrale di statistica, secondo i quali il PIL polacco è aumentato del 5,1% anno su anno, Kozioł ha evinto che l'andamento dell’economia in Polonia sia veramente buono.

Però, come sostenuto dall’economista, sono anche i prezzi ad avere un impatto importante sul PIL. Pertanto, più aumenteranno i prezzi, più aumenterà il PIL: il valore più significativo di quest’ultimo sarà quello del quarto trimestre. Dunque, come sottolineato dagli esperti, la situazione degli imprenditori polacchi potrebbe presto peggiorare per il calo di esportazioni, dovuto alla difficoltà dei paesi acquirenti, il costo del denaro in aumento nonché i prezzi dell'energia e delle materie prime in crescita. Secondo Kozioł, infatti, nel quarto trimestre dovrebbe verificarsi un rallentamento, incluso un calo delle esportazioni nette, visto il deterioramento della situazione economica dei paesi in cui la Polonia esporta le sue merci. Inoltre, come notato dall’economista, la crescita economica polacca è soprattutto un frutto di una forte domanda interna e nella sua opinione i consumi in Polonia continueranno a crescere, nonostante la crisi. Ciò nonostante, Kozioł ha anche sottolineato l’importanza delle aspettative relative all’inflazione e al costo del denaro, il quale aumenterà in seguito all’aumento dei tassi d'interesse. Riferendosi al sondaggio svolto tra gli imprenditori polacchi, secondo il quale il 72% delle piccole e medie imprese ritengono che nel 2021 le condizioni per fare impresa in Polonia si siano deteriorate, gli esperti hanno sostenuto che gli investimenti pubblici nonché le regole fiscali fisse saranno entrambi un rimedio per questo problema. Fornendo un quadro complessivo della situazione, Andrzej Sadowski ha citato i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico secondo i quali la Polonia è penultima nella classifica in termini di complessità del sistema fiscale e la sua efficacia per quanto riguarda le attività economiche. Inoltre, come ulteriormente evidenziato da Sadowski, sono proprio le normative fiscali fisse a influire maggiormente le opinioni sulle condizioni imprenditoriali piuttosto che i livelli delle aliquote imposte.

Fonte: https://bit.ly/3psaERW

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

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Venerdì 17 Dicembre 2021

Il Lussemburgo guiderà il primo programma europeo di Master sull'High Performance Computing (HPC)

Il Lussemburgo ospita uno dei più potenti computer ad alte prestazioni (HPC) in Europa, MeluXina. La sua università nazionale è stata selezionata per guidare la progettazione e l'attuazione del primo programma pilota paneuropeo di Master sull'HPC.

Il calcolo ad alte prestazioni è usato per risolvere problemi complessi ed elaborare grandi quantità di dati nella scienza, nell'ingegneria, nel business e nell'industria. Poiché un numero crescente di organizzazioni - non più solo centri di ricerca, ma anche aziende private - stanno cercando di utilizzare questi supercomputer, la necessità di esperti HPC con conoscenze in questo campo altamente specializzato sta crescendo rapidamente.

Per soddisfare questo bisogno in espansione di formazione di studenti laureati altamente qualificati e di talento, un consorzio di partner europei guidato dall'Università del Lussemburgo è stato selezionato dall'EuroHPC Joint Undertaking per progettare e implementare il primo programma pilota paneuropeo di Master HPC.

Il consorzio, che include partner industriali così come università e centri di supercalcolo, svilupperà un programma mirato ad educare gli studenti in aree come la progettazione, lo spiegamento, il funzionamento e l'uso della generazione attuale e futura di HPC e delle tecnologie HPC in Europa. Gli studenti impareranno anche a guidare l'adozione dell'HPC e il trasferimento delle conoscenze nell'industria e nel mondo accademico. I corsi saranno offerti dai partner a partire dall'autunno 2022 e si prevede che forniranno agli studenti prospettive di carriera eccezionali in questo campo. Il curriculum avrà una struttura modulare, al fine di rendere facile l'integrazione di tutti o alcuni dei moduli in programmi di master nuovi o esistenti.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)

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Venerdì 17 Dicembre 2021

Tassazione delle multinazionali: per il Lussemburgo stimato incremento di entrate fiscali per 5,8 miliardi

Secondo le proiezioni dell'Osservatorio Fiscale Europeo, la riforma del sistema internazionale di tassazione delle imprese porterebbe 5,8 miliardi di euro di entrate aggiuntive per il governo del Lussemburgo entro il 2021. Si tratta di una stima basata sulle dichiarazioni dei redditi delle multinazionali pubblicate nel 2017, anno a partire dal quale la rendicontazione paese per paese è diventata pienamente obbligatoria per quelle società con ricavi mondiali superiori a 750 milioni di dollari.

Complessivamente, la tassa del 15% su queste aziende genererà un guadagno fiscale globale di più di 200 miliardi di euro. Questo guadagno beneficerà i paesi sviluppati, che ospitano il maggior numero di multinazionali, il 66%, rispetto al 33% dei paesi in via di sviluppo. Il 38% di queste multinazionali ha sede in Asia (Cina, ma anche Giappone, Corea del Sud e Hong Kong), il 28% negli Stati Uniti e il 15% nell'Unione europea.

Il grande vincitore sono gli Stati Uniti, che guadagneranno 57 miliardi di euro di entrate fiscali. Gli Stati Uniti sono seguiti da Canada (24,4 miliardi di euro), Belgio (21,2 miliardi di euro), Germania (13,3 miliardi di euro), Irlanda (12,4 miliardi di euro), Regno Unito (11 miliardi di euro) e Lussemburgo che, con 5,8 miliardi di euro di entrate fiscali aggiuntive, è al settimo posto.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)

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Venerdì 17 Dicembre 2021

Spagna - La disoccupazione si riduce di 74.000 persone, record nel mese di novembre

Per il nono mese consecutivo, si registra una diminuzione sul tasso di disoccupazione, con un calo di 74.381 persone, che rappresenta il più forte calo di disoccupazione registrato dal 2008. Il calo è generale, riferendosi a tutti i settori e fasce d'età. Ci si aspetta, dunque, buoni dati sull'occupazione, tenendo in conto anche che nel mese di novembre sono stati firmati 2.021.546 contratti, la cifra storica più alta nel mese di novembre.

Fonte: https://bit.ly/3dMP4Ce

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana – Barcellona)

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Venerdì 17 Dicembre 2021

COP26: Il Benelux si dota di una piattaforma digitale comune sul clima

Lussemburgo, Belgio e Paesi Bassi hanno approfittato della COP26 in corso per lanciare ufficialmente una piattaforma digitale comune sul clima. Questo è stato fatto dal Ministro belga per il clima, l'ambiente, lo sviluppo sostenibile e il Green Deal, Zakia Khattabi (Ecolo), e Alain de Muyser, segretario generale dell'Unione del Benelux.

La Climate Platform Benelux è destinata a diventare un hub di conoscenza regionale e a riunire i partner che desiderano cooperare sulla sostenibilità attraverso le frontiere e sarà una fonte di progetti innovativi. Lo scambio di competenze dovrebbe contribuire ad accelerare la transizione verde nel Benelux nel quadro del Green Deal europeo, che punta a rendere l’Europa il primo continente climaticamente neutrale entro il 2050, con zero emissioni nette di gas a effetto serra.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)

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Venerdì 17 Dicembre 2021

Lo scenario politico tedesco dopo le elezioni federali del 2021

Le elezioni federali tedesche del 2021 hanno rivelato una forte divisione del paese dal punto di vista politico in un momento storico segnato dalla fine dell’era Merkel.

Il gruppo parlamentare unitario CDU/CSU, partito della cancelliera uscente, domina nella parte meridionale del paese e parzialmente anche in quella occidentale, occupando saldamente il secondo posto con un risultato di 24,1%. Nel resto del paese, fatta eccezione per l’area meridionale della Germania orientale in cui il partito nazionalista tedesco AfD ha ricevuto la maggioranza dei voti, ha dominato il partito Socialdemocratico di Germania (Spd), che con un totale del 25,7% dei voti si è posizionato ai vertici delle elezioni. Per i terzi classificati, i Verdi, sono stati decisivi i voti ricevuti nelle città universitarie di tutto il paese (14,8%).

A seguito di questo risultato si stanno attualmente svolgendo le trattative per la formazione di una maggioranza parlamentare. A causa dell’improbabilità di una rinnovata große Koalition tra Spd e CDU/CSU, si fa sempre più avanti la possibilità di una “coalizione semaforo”: un governo formato da Spd, dai Verdi e dai Liberali, che vedrebbe quindi esclusi CDU/CSU. In questo scenario, che vedrebbe l’attuale ministro delle finanze Olaf Scholz rivestire il ruolo di cancelliere, i punti cardine del nuovo governo corrisponderebbero a quelli della campagna di Spd (clima, lavoro e maggiore giustizia sociale), poiché condivisi dai possibili partner di coalizione.  Un possibile punto di scontro durante le trattative potrebbe essere la maggiore elasticità del piano Spd per il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2045 rispetto al programma dei Verdi.  Inoltre, una critica esposta dai Liberali già durante la campagna elettorale risiede nella mancanza di un piano da parte di Spd per la crescita economica post Covid-19.

Dall’Italia Draghi sottolinea l’importanza di un’Europa unita anche dopo l’uscita di scena di Angela Merkel: "Un'Europa più forte sul fronte economico e militare - sostiene - è il solo modo per avere un'Italia e una Germania più forti".

Fonti: https://bit.ly/3ES04tY; https://bit.ly/3F6lJ1P; https://bit.ly/3pVe5Re; https://bit.ly/3s1pOk7; https://bit.ly/3pRL3lz; https://bit.ly/3m2f6pz

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

 

Ultima modifica: Venerdì 17 Dicembre 2021
Venerdì 17 Dicembre 2021

Il Lussemburgo tra i primi 30 Paesi per capacità di attrazione di capitale umano

Il Lussemburgo si colloca al 30° posto nel World Talent Ranking 2020, che evidenzia in particolare la capacità di attrarre e mantenere i talenti e la disponibilità di personale straniero altamente qualificato. Il 2021 Total Workforce Index, che misura la relativa facilità di reperire, assumere e mantenere le competenze della forza lavoro in mercati del lavoro concorrenti, pone il Lussemburgo al 18° posto nel mondo e all'8° nell'UE.

"Grazie alle istituzioni dell'UE, al centro finanziario e alle scene di ricerca, innovazione e start-up in rapida espansione, il Lussemburgo è un luogo veramente internazionale", commenta Jenny Hällen Hedberg, che dirige il team International Business Development di Luxinnovation.

La popolazione lussemburghese è la più multilingue dell'UE, e le competenze linguistiche vanno ben oltre le tre lingue ufficiali del paese: Lussemburghese, Tedesco e Francese. "L'uso dell'inglese è diffuso e un must nelle aziende che si trovano qui", sottolinea la signora Hällen Hedberg. Il Lussemburgo è infatti tra i 12 paesi al mondo con le più alte competenze in inglese come lingua straniera secondo l'indice di competenza inglese EF 2020.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)

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Lunedì 13 Dicembre 2021

Danimarca – Investimenti e opportunità nel settore tech

Un’eccellente infrastruttura IT, la qualità nella ricerca riconosciuta a livello mondiale, un pool di talenti altamente qualificati e l’essere uno dei Paesi al mondo in cui è più facile avviare un’attività commerciale, rendono la Danimarca un terreno fertile per gli investimenti in ICT.

La Danimarca è pronta. Secondo l’Annual Ranking dalla Commissione Europea (2020), la Danimarca ha una delle società più digitalizzate tra i 28 Paesi membri. L’85% dei cittadini danesi è presente online e partecipa attivamente in operazioni che variano dall’usufruire o prestare dei servizi, al comunicare con il settore pubblico. Un esempio concreto è il NEMID, una chiave digitale paragonabile allo SPID in Italia, che permette di accedere in modo sicuro a oltre cento diversi servizi resi disponibili dalla pubblica amministrazione. Le aziende possono quindi usare il NEMID come chiave d’accesso a servizi come, ad esempio, il pagamento delle imposte, dichiarazioni IVA e tutti quelli relativi all’amministrazione del loro personale in Danimarca.

In aggiunta, alcuni tra i linguaggi di programmazione più utilizzati e richiesti oggi, come C++, TurboPascal e Visual Prolog, sono stati sviluppati proprio dai Danesi. Anche in termini di sviluppo software, la Danimarca si distingue in Europa in settori come sicurezza informatica, sviluppo di algoritmi, AI e robotica. Dato questo contesto particolarmente responsivo e innovativo, non sorprende che molti colossi digitali abbiano sostenuto investimenti importanti nel Paese. Facebook, ad esempio, ha recentemente acquistato un terreno di 212 ettari nei pressi di Esbjerg, situato nella parte ovest della Danimarca, che sembra essere il primo passo verso l’apertura di un nuovo centro dati.

I risultati. Negli ultimi anni, la Danimarca ha registrato una crescita straordinaria degli investimenti Fintech, che hanno segnato un +144% dal 2016 ad oggi. Una tendenza osservata in tutta la Scandinavia, dove gli investimenti nel settore sono aumentati da 340 milioni di USD a 1,2 miliardi di USD tra il 2017 e il 2020. Un esempio importante è il Copenaghen Fintech, progetto che ha come obiettivo rendere Copenaghen - e per estensione, la Danimarca - un importante FinTech hub nel settore dei servizi finanziari globali.

Anche per quanto riguarda le biotecnologie, la Danimarca offre solide opportunità di business per le aziende straniere alla ricerca di collaborazioni in R&S, interessate all’ apertura di sedi europee o alla creazione di partnership strategiche. Il cluster delle biotecnologie danese è uno dei principali attori mondiali ed è particolarmente attivo in aree come malattie infiammatorie e infettive, ricerca sul SNC, cura del diabete e ricerca sul cancro.

Cosa significa per la Danimarca essere la destinazione di grandi investimenti nel settore tech?

Il settore delle costruzioni è uno di quelli che viene coinvolto maggiormente dagli investimenti tech, registrando sicuramente effetti positivi nel breve e medio periodo. Infatti, gli investimenti che riguardano la fase di costruzione di centri o nuove sedi aziendali coinvolgono numerose realtà produttive, generano nuove opportunità di lavoro e fanno da richiamo per aziende estere (europee e non) operanti nel settore. Per quanto limitati nel tempo, i lavori hanno mediamente una durata compresa tra i 5 e i 10 anni e possono variare sulla base delle dimensioni delle strutture da realizzare.

Nel lungo periodo, si registra tipicamente un effetto positivo sull’occupazione per via dell’assunzione di nuovi lavoratori e, di conseguenza, si apprezza un beneficio sulle altre attività commerciali presenti nel territorio prossimo al luogo dell’investimento. Inoltre, l’arrivo di importanti investimenti nel settore tech stimola lo sviluppo e il processo innovativo su tutto il territorio circostante che si concretizza, ad esempio, nel rafforzamento e nello sviluppo di esistenti e nuove infrastrutture.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Lunedì 10 Gennaio 2022
Lunedì 13 Dicembre 2021

L’economia polacca valutata positivamente, unica nube all'orizzonte i dissidi con l'UE

Secondo il rapporto dell’agenzia Moody’s, pubblicato a novembre, l’economia polacca aumenterà del 5,1%, alimentata dal consumo e dagli investimenti. Nel 2022 si prevede un lieve rallentamento della crescita del Pil polacco di circa il 4,5%. Inoltre, ci si aspetta che il deficit del settore delle finanze pubbliche diminuirà, ammontando al 2% del Pil; ci sarà anche una riduzione del debito governativo sia locale che nazionale che si attesterà, in quest’anno, al 56% e nel prossimo al 54,1%.

Il ministro delle finanze, Tadeusz Kościński, ha attribuito la buona condizione dell’economia polacca al fatto della presenza di una solida base macroeconomica. "Nonostante l'enorme sostegno che abbiamo concesso agli imprenditori colpiti dalle conseguenze della pandemia, il nostro debito pubblico è moderato e scenderà progressivamente”, ha detto il ministro aggiungendo che le agenzie mondiali vedono l’economia polacca ritornare in modo dinamico sulla strada di crescita. Uno dei rischi per la Polonia indicato dall’agenzia Moody’s è il disaccordo riguardante il sistema giudiziario tra la Polonia e l’UE.

Fonte: https://bit.ly/3ovkFi1

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Lunedì 13 Dicembre 2021