Domenica 6 Luglio 2025
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L'agenzia di rating americana Fitch ha confermato ancora una volta il rating AAA del Lussemburgo con un outlook stabile. Lo stesso rating è stato assegnato dalle agenzie Moody's, Standard & Poor e DBRS Morningstar, che conferma ancora una volta la buona situazione finanziaria del paese basata su un approccio di bilancio equilibrato.
La struttura economica del Lussemburgo e la sua percentuale relativamente bassa di "servizi a contatto", così come l'ampio sostegno fornito dal governo alle imprese e alle famiglie colpite dalle restrizioni, hanno permesso al paese di superare la crisi con una forte performance economica. Il suo Pil reale era già tornato ai livelli pre-pandemia nel quarto trimestre del 2020, e Fitch prevede una crescita del Pil del 4,6% nel 2021, del 3% nel 2022 e del 2,3% nel 2023. L'agenzia prevede anche che il deficit pubblico scenderà a -2,3% del PIL nel 2021 e non supererà il -0,8% due anni dopo.
La situazione equilibrata dei conti pubblici precedente alla pandemia, così come il reddito pro capite eccezionalmente alto, hanno permesso al Paese di attuare una robusta risposta economica alla pandemia mantenendo stabili i fondamentali.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)
Secondo gli ultimi dati del Registro de Inversiones, in Spagna si sono registrati 6.894 milioni di euro di investimenti produttivi tra gennaio e giugno 2021, dopo due dei peggiori trimestri dal 2012. Questi dati vanno inseriti nel loro giusto contesto, dal momento che soffrono di un marcato effetto calendario (storicamente, le segnalazioni in alcuni settori tendono a concentrarsi negli ultimi trimestri dell'anno, con la media dei secondi semestri superiore del 30% rispetto a quelle del primo nell'ultimo decennio) e sono comunque cifre preliminari, che possono essere successivamente riviste al rialzo.
I dati relativi seguono questa linea. Dopo il 2020 in cui, in controtendenza rispetto all’andamento a livello mondiale ed europeo, i flussi di investimenti produttivi lordi ricevuti da Madrid sono aumentati del 25%, raggiungendo i 18.548 milioni di euro, il Registro annovera investimenti produttivi per 4.150 milioni nel primo semestre del 2021, il 60% del totale nazionale.
Spiccano in questo primo semestre gli investimenti a Madrid dagli Stati Uniti, 1.474 milioni di euro, più della metà dei quali concentrati nel settore delle Telecomunicazioni, e con rilevanti investimenti anche in Altre attività sportive. Gli Stati Uniti si confermano quindi come principale paese investitore a Madrid nell'ultimo decennio.
La Francia, con 669 milioni e con un grande peso nei dati del settore energetico e dei servizi finanziari, e il Regno Unito (495 milioni, tra cui spiccano gli investimenti nella Produzione di bevande e nell'approvvigionamento energetico) sono i paesi che completano il podio degli investimenti. Tra i primi 5 maggiori investitori figurano anche la Cina (329 milioni, quasi interamente nel settore energetico) e i Paesi Bassi (241 milioni, con un andamento abbastanza diversificato). Altri quattro Paesi hanno già superato i 100 milioni di investimenti in questi primi sei mesi dell'anno.
Progetti greenfield
I dati forniti da fonti private come fDi Markets del Financial Times, che dal 2003 monitora le operazioni di investimento greenfield transfrontaliero, consentono di ottenere prospettive avanzate sull'evoluzione degli investimenti nel corso dell'anno a Madrid.
Dopo un 2020 in cui sia il numero di progetti che gli investimenti associati sono diminuiti in modo significativo per l'effetto della pandemia, a Madrid è evidente la ripresa nel 2021. Secondo l'ultimo aggiornamento, con dati da gennaio ad agosto, a Madrid sono già stati annunciati un centinaio di progetti (il 22% di quelli annunciati in Spagna), con un investimento associato di 2.028 milioni di dollari e la creazione di 7.381 posti di lavoro locali.
Non a caso, Madrid è la terza città per numero di progetti greenfield ricevuti in Europa dal 2003 e la dodicesima nel mondo.
Filiali di società estere
L'Istituto Nazionale di Statistica spagnolo (INE), nel suo recente aggiornamento annuale (con i dati del 2019) sulle filiali estere in Spagna, indica un aumento del 9,5% del numero, del 6,9% dell'occupazione e dell'8,4% delle spese per il personale.
Sebbene queste imprese rappresentino appena lo 0,47% del totale delle imprese dei settori analizzati dall'INE (Industria, Commercio e Servizi del mercato non finanziario), il loro impatto sull'economia nazionale è molto rappresentativo: contribuiscono al 28,1% del fatturato, 15,3 % sull'occupazione, 24,2% sui costi del personale e 39,5% sulle esportazioni.
Madrid, nell'ultimo aggiornamento che ha consentito confronti tra regioni, ha concentrato in Spagna il 38% delle affiliate estere, il 53% dell'occupazione, il 56% del fatturato e il 45% delle esportazioni.
Fonte: https://www.monedaunica.net/
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)
La situazione sul mercato del lavoro in Svizzera continua a migliorare, in particolare nel settore alberghiero, pesantemente colpito dalla pandemia.
È quanto rileva il Centro di ricerche congiunturali (KOF) del Politecnico federale di Zurigo, il cui barometro dell’occupazione ha raggiunto nel quarto trimestre i 9,4 punti, il livello più alto dalla crisi finanziaria del 2008/2009.
“Questo nuovo aumento – si legge in una nota - è dovuto principalmente a un maggior numero di aziende che considerano il loro attuale numero di dipendenti troppo basso”. Le imprese interpellate vorrebbero infatti aumentare la loro forza lavoro nei prossimi tre mesi.
Nel terzo trimestre, l’indicatore era tornato in territorio positivo per la prima volta dalla crisi pandemica, raggiungendo 7,7 punti, rispetto a -0,1 punti nel secondo trimestre e -5,9 nel primo.
Nel settore alberghiero e della ristorazione, una “grande maggioranza delle aziende intervistate” prevede una crescita dell’occupazione nei prossimi mesi. “Questo permette - scrive il KOF - di sperare dà che le significative perdite di posti di lavoro causate dalla crisi del COVID-19 (...) siano finalmente finite”.
Secondo gli esperti, le prospettive di occupazione sono anche molto positive nell’edilizia, nel commercio all’ingrosso e nei fornitori di servizi. Anche nell’industria manifatturiera una maggioranza di aziende vuole aumentare la propria forza lavoro.
Le valutazioni per il quarto trimestre del 2021, come precisa il KOF, sono basate sulle risposte di oltre 4500 aziende interpellate in ottobre in merito ai loro piani e alle loro aspettative di occupazione.
Fonte: http://www.ccis.ch/it/news.aspx?id=1457
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
Il Lussemburgo è al 7° posto nell'UE e si trova nella categoria "forti innovatori" nell'edizione 2021 dell'European Innovation Scoreboard. Secondo il rapporto, il paese si distingue principalmente per il suo attraente sistema di ricerca, le risorse umane e il patrimonio intellettuale.
L’European Innovation Scoreboeard viene pubblicato annualmente dalla Commissione Europa al fine di fornire una valutazione comparativa delle prestazioni di ricerca e innovazione degli Stati membri dell'UE 2021 e di alcuni paesi terzi selezionati. L'obiettivo è quello di aiutare i paesi a valutare in quali aree hanno bisogno di concentrare i loro sforzi per migliorare le loro prestazioni di innovazione.
La Svezia, la Finlandia, la Danimarca e il Belgio sono in cima al quadro europeo di valutazione dell'innovazione 2021 e sono classificati come "leader dell'innovazione" con prestazioni di innovazione ben al di sopra della media dell'UE.
Il Lussemburgo è nella seconda categoria, "innovatori forti", insieme a Paesi Bassi, Germania, Austria, Estonia, Francia e Irlanda.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)
Grandi investimenti in autostrade, ponti, aeroporti e la creazione della zona economica di Quang Yen stanno contribuendo a migliorare l'ambiente imprenditoriale e stanno richiamando una gran quantità di progetti di investimento nazionali e internazionali nella provincia di Quang Ninh.
Sede della famosa baia di Halong, la provincia settentrionale di Quang Ninh è nota per essere una vivace attrazione turistica; da quando però la manifattura è diventata uno dei pilastri dello sviluppo economico della regione, oltre al turismo, la provincia si è impegnata a diventare un importante polo manifatturiero sia a livello nazionale che locale.
Quang Yen, la nuova zona economica costiera, è stata creata per diventare un importante beneficiario di investimenti nella provincia. La strategia adottata in questa zona si sta dimostrando efficace dal momento che un gran numero di imprenditori provenienti da diverse nazioni sono desiderosi di sviluppare qui i propri progetti.
La Zona Industriale di Bac Tien Phong ha accolto, tra i tanti, nove progetti rivolti alla creazione di magazzini per prodotti petrolchimici, per energie rinnovabili e per la produzione di componenti. Il valore totale dell'investimento è di circa 1,5 miliardi di dollari.
Le Zone Industriali DEEP C, lo sviluppatore industriale belga presente nel complesso industriale di Quang Ninh, è formato dalle Zone Industriali di Bac Tien Phong e di Nam Tien Phong. La DEEP C mostra una tendenza delle aziende a investire maggiormente nell’affitto di magazzini e officine già costruiti, rappresentando quattro progetti su nove.
LOGOS, un investitore immobiliare globale nella logistica, ha firmato un Memorandum of Understanding con le Zone Industriali DEEP C lo scorso anno per costruire immobili prefabbricati che coprono 10 ettari della Zona di Bac Tien Phong. L'investitore sta ora preparando un application dossier per ottenere il documento di registrazione dell'investimento; la consegna del terreno è prevista per questo mese.
"Le grandi società immobiliari industriali si stanno interessando alla trasformazione industriale di Quang Ninh e sono pronte a trarne vantaggio", ha affermato Bruno Jaspaert, direttore generale di DEEP C Industrial Zones. "Alcuni hanno già costruito la loro base nelle zone industriali DEEP C di Haiphong e recentemente hanno deciso di espandere le loro attività a Quang Ninh per diversificare il loro portafoglio".
Condividendo l'ambizione di Quang Ninh, anche nella zona industriale di Bac Tien Phong sono in corso le costruzioni di un complesso petrolchimico e di un impianto di produzione di particelle di plastica che coprono 60 ettari.
A sud di Bac Tien Phong, la zona idustriale Nam Tien Phongha ha attirato diversi progetti, di cui uno ha già presentato il certificato di registrazione per l'investimento.
Un contesto imprenditoriale vantaggioso:
Un decennio di riforme ha reso Quang Ninh una delle province più competitive del paese. Negli ultimi quattro anni, ha superato l'indice competitivo provinciale della Camera di Commercio e Industria del Vietnam. L'indice è stato condotto ogni anno dal 2005 e valuta la facilità di fare affari, il supporto governativo, la trasparenza e le riforme amministrative sulla base delle risposte delle imprese vietnamite.
Altre aziende stanno inoltre decidendo di integrare le proprie attività con sede in Cina con input provenienti da impianti di produzione in Vietnam e stanno scegliendo di espandere ulteriormente il commercio nella regione dell'ASEAN.
Attualmente in costruzione, l'autostrada Van Don-Mong Cai ridurrà significativamente il tempo che collega la zona industriale di Quang Ninh a Shenzhen, la megalopoli tecnologica della Cina, a 12 ore, rendendo possibili e convenienti le consegne dei prodotti sensibili al fattore tempo. Di conseguenza, la produzione di dispositivi elettronici è tra le principali industrie destinate al trasferimento a Quang Ninh.
Quang Ninh possiede attualmente la rete autostradale più lunga del Vietnam, che si estende su tre sezioni per 159 km. Oltre a ciò, questa rete è collegata con la Haiphong-Hanoi Expressway, che collabora a ridurre i tempi di viaggio per raggiungere Hanoi da Quang Ninh e crea un triangolo economico tra i tre centri.
L’aeroporto internazionale di Van Donè stato il primo aeroporto mai sviluppato in Vietnam secondo il modello “costruisci-opera-trasferisci” ed è stato nominato il nuovo aeroporto leader nel mondo nel 2019 dal World Travel Awards. L'aeroporto contribuisce a facilitare l’import-export delle merci verso i paesi asiatici e promuove il commercio con la Cina.
Mirare a nuove attività:
Dal punto di vista di uno sviluppatore di infrastrutture, Jaspaert ha affermato: "Mentre molti possono essere d’accordo che l'infrastruttura e la catena di approvvigionamento di Quang Ninh possono ancora essere perfezionate, è innegabile che il governo abbia fatto passi da gigante per migliorarle. Il suo confine con la Cina e la vicinanza a centri di produzione come quello di Shenzhen, lo hanno reso una scelta obbligata per le aziende che desiderano trasferirsi o integrare le loro principali attività collocate in Cina".
Per mantenere lo slancio, il Comitato del popolo di Quang Ninh e il Ministero della Pianificazione e degli Investimenti il 9 novembre terranno un webinar sulla promozione degli investimenti che sarà rivolto agli investitori taiwanesi. Gli sviluppatori industriali di Quang Ninh, tra cui DEEP C, lavoreranno con i leader provinciali per portare Quang Ninh nel radar delle imprese taiwanesi.
La Zona Industriale Bac Tien Phong è stata sviluppata congiuntamente dalla Zona Industriale DEEP C, uno sviluppatore di zone industriali belga, e Hateco Group, un conglomerato vietnamita nel settore immobiliare, logistica, porti marittimi e altro ancora. Come parte del complesso industriale di Quang Ninh, situato nella zona economica costiera di Quang Yen, il progetto mira a diventare un ecosistema impeccabile, perfettamente collegato ai porti marittimi.
Fondato nel 1997, la zona industriale DEEP C si è affermata come uno dei più grandi gruppi di sviluppo industriale in Vietnam. DEEP C consiste in cinque sotto progetti con oltre 3.386 ettari di terreno industriale a monte del porto di Lach Huyen a Haiphong e Quang Ninh. Offre una varietà di opzioni per gli investimenti, tra cui terreni industriali in affitto, fabbriche già pronte, magazzini logistici e soluzioni su misura.
Oggi DEEP C ospita 142 progetti, equivalenti a 120 aziende, con un investimento totale di 4 miliardi di dollari.
Fonte: https://bit.ly/3FhfDvn
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))
Negli ultimi anni, la percentuale di acquirenti di caffè ha oscillato a poco più del 95% delle famiglie. Dai dati compresi tra ottobre del 2020 e settembre del 2021 presentati dagli esperti del GfK, si evince che le categorie più importanti, sia in termini di valore che in termini di numero di tazzine, erano quelle del caffè macinato e solubile. Tuttavia, nonostante tali buoni risultati, la forza di queste categorie di prodotti sul mercato si sta gradualmente indebolendo e per entrambe si registra un lento ma sistematico deflusso di acquirenti, in media di circa 1 punto percentuale all'anno. Allo stesso tempo, c'è uno sviluppo dinamico della categoria dei chicchi di caffè, e questa tendenza si è rafforzata durante la pandemia, quando i consumatori volevano provare caffè di alta qualità nelle proprie case. Per quanto riguarda la vendita di caffè in capsule, nonostante la base di acquirenti di questo tipo di prodotti sia recentemente aumentata leggermente, ancora una volta si registra un calo del valore degli acquisti di capsule da casa. Secondo gli esperti, la causa di questo fenomeno è principalmente una diminuzione del prezzo medio per chilogrammo del prodotto, che deriva dalla crescente offerta di molti sostituti più economici, cioè di cosiddette capsule compatibili. Il rapporto di ricerca mostra che i consumatori sono sempre più disposti ad acquistare anche macchine da caffè. Attualmente, secondo i dati del GfK, la Polonia è il terzo mercato più grande per macchine da caffè in Europa. Nella prima metà del 2021, il valore di questo segmento è aumentato a 116,4 milioni di euro. La Polonia è dietro solo a Germania e Francia, ma in questo senso la Polonia ha già superato mercati grandi e sviluppati come il Regno Unito, l'Italia e la Spagna. Nella classifica europea delle macchine da caffè automatiche, invece, la Polonia si colloca ancora più in alto, in seconda posizione, appena dietro la Germania.
Fonte: https://bit.ly/3yKeSIN
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Operativo da giugno 2021, il computer lussemburghese ad alte prestazioni MeluXina è risultato, secondo la classifica TOP500, come il supercomputer più verde dell'UE e il quarto più verde del mondo.
Il sistema di MeluXina è raffreddato ad acqua, il che elimina gli alti costi operativi dei sistemi raffreddati ad aria e, in parallelo, riduce l'impronta energetica. MeluXina si affida ai più recenti processori AMD EPYC e alle GPU NVidia A100 per raggiungere una notevole efficienza in termini di rapporto tra prestazioni e consumo energetico (26,957 gigaflops/watt).
TOP500 classifica anche MeluXina come il 10° HPC più potente dell'UE e il 36° più potente del mondo. A differenza della maggior parte degli HPC che sono infrastrutture di ricerca pura, il 65% della capacità di MeluXina sarà disponibile per start-up, PMI e grandi aziende.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)
I turisti internazionali con passaporti vaccinali o coloro che si sono completamente ripresi dal Covid-19 possono visitare cinque destinazioni in Vietnam a partire dal mese di novembre, senza un mandato di quarantena.
L'ufficio governativo ha annunciato il 2 novembre che il vice primo ministro Pham Binh Minh ha approvato un piano pilota per accogliere i visitatori internazionali, come proposto in precedenza dal Ministero della cultura, dello sport e del turismo.
Le cinque destinazioni pilota per ricevere turisti stranieri sono la città di Phu Quoc nella provincia di Kien Giang, le province di Khanh Hoa, Quang Nam, Quang Ninh e la città centrale di Danang.
Il piano sarà articolato in tre fasi.
Nella prima fase iniziata a novembre, i luoghi designati e le strutture turistiche a Phu Quoc, Khanh Hoa, Quang Nam, Danang, Quang Ninh possono ricevere turisti stranieri all'interno di programmi turistici di pacchetto che arrivano tramite voli charter o voli commerciali internazionali.
Nella seconda fase che entrerà in vigore da gennaio 2022, la portata del piano pilota sarà ampliata collegando le destinazioni attraverso voli charter regolari e voli commerciali internazionali.
I turisti potrebbero partecipare a programmi di viaggio che combinano più destinazioni dopo aver completato i loro tour nella prima destinazione entro sette giorni. Cinque destinazioni - Kien Giang, Nha Trang, Danang, Quang Nam e Quang Ninh - saranno prima pilotate e alcune altre località verranno aggiunte ai programmi in seguito, purché le condizioni della pandemia lo consentano e le autorità locali presentino proposte per accogliere i turisti internazionali.
Il mercato turistico del Vietnam si aprirà completamente ai turisti internazionali nell'ultima fase, il cui orario di inizio sarà basato sulla situazione pandemica contemporanea sulla valutazione delle due fasi precedenti.
Il piano si applicherà ai turisti stranieri e ai vietnamiti d'oltremare che arrivano dai mercati turistici chiave e potenziali del Vietnam. Devono dimostrare i certificati di assunzione di dosi complete della vaccinazione Covid-19 o del recupero Covid-19 riconosciuti dalle autorità in Vietnam, ad eccezione dei bambini di età inferiore a 12 anni accompagnati da genitori o tutori. Per i pazienti guariti dal Covid-19, il tempo dalla dimissione dall'ospedale al momento della partenza non deve superare i sei mesi.
Altre condizioni includono risultati negativi per il test SARS-CoV-2 con il metodo RT-PCR/RT-LAMP entro 72 ore prima della partenza e certificati dall'autorità del paese che effettua il test (dal momento del campionamento) e avere un'assicurazione medica o di viaggio che copre il trattamento Covid-19 con una responsabilità minima di $ 50.000.
I turisti che partecipano ai tour pilota devono controllare regolarmente la temperatura e utilizzare l'applicazione IGOVN durante il loro soggiorno. È richiesto il mascheramento e non ci sarà alcun mandato di quarantena.
Il primo giorno di ingresso i turisti verranno accompagnati nella struttura ricettiva e sottoposti ai test Covid. Potrebbero continuare il soggiorno se i test risultassero negativi; in caso contrario, saranno portati in una struttura medica e il costo sarà coperto da assicurazione o agenzia di viaggio.
Entro i primi sette giorni, i turisti devono rispettare il programma, garantendo le norme di prevenzione della pandemia e facendo autotest ogni due o tre giorni. In caso di sintomi di febbre, tosse, respiro corto o mal di gola, devono avvisare il personale medico per i test di screening.
Dopo sette giorni, coloro che continuano a rimanere in Vietnam devono fare il test per il Covid-19 e potrebbero recarsi in altre località all'interno del programma se i risultati sono negativi. Coloro che vogliono vedere i loro parenti in Vietnam devono registrarsi con i loro tour operator.
I Comitati del popolo nelle cinque destinazioni pilota devono vaccinare la gente del posto e gli operatori turistici mentre impartiscono istruzioni dettagliate per l'accoglienza degli ospiti internazionali nella località.
Il Vietnam ha smesso di ricevere visitatori internazionali dallo scoppio della pandemia nel marzo 2020 e ha consentito l'ingresso solo a esperti stranieri.
Fonte: https://bit.ly/3sjqWzs
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))
Nel 2021, il vino spagnolo diversifica i mercati di destinazione dell’export. Dopo il forte calo del 2020 - anno complicato dalla pandemia e da altre difficoltà commerciali che hanno colpito il settore - le esportazioni verso Asia, Africa e America Latina sono cresciute al di sopra della media nazionale nella prima metà dell'anno.
Ciò si riflette in una serie di rapporti su questi tre mercati - Asia, Africa e America Latina - recentemente pubblicati dall'Observatorio español del Mercado del vino (OeMv). Nel caso dell'Asia è il vino a Denominazione di Origine che guida la ripresa delle esportazioni spagnole nel 2021 e rappresenta già quasi la metà del fatturato per le vendite di vino spagnolo nel continente, dopo essere cresciuto del 56% nella prima metà del 2021. Lo spumante è il secondo vino che genera più valore, con un forte aumento sia dello sfuso che del confezionato. Anche le vendite in Corea del Sud registrano una forte crescita, nonostante sia uno dei pochi mercati che è cresciuto nel 2020. Tra i primi quindici mercati asiatici, le vendite di vino spagnolo sono diminuite solo nelle Filippine.
Per quanto riguarda l'Africa, dopo un 2020 difficile a causa della pandemia e della scomparsa di alcune vendite specifiche effettuate in Sud Africa nel 2019, le esportazioni di vino spagnolo in questo continente sono cresciute nella prima metà del 2021 del +37% in valore e del +49,5% in volume, anche se a prezzi più convenienti (-8%) ben al di sotto della media spagnola. Sia in litri che in euro, l'export verso l'Africa cresce al di sopra della media nazionale. Le vendite hanno raggiunto i 62,5 milioni di litri e i 41,6 milioni di euro, ad un prezzo medio di 67 centesimi al litro, concentrate in vini senza alcuna indicazione, sia sfusi che confezionati. La Costa d'Avorio, con una crescita del 100% in volume e del 75% in valore, è chiaramente la prima destinazione africana del vino spagnolo. Se aggiungiamo i seguenti quattro mercati principali - Nigeria, Togo, Algeria e Ghana – che tra l’altro sono cresciuti fortemente in questi sei mesi, c'è una grande concentrazione delle vendite in questi mercati.
Infine, le esportazioni di vino spagnolo in America Latina sono cresciute nella prima metà del 2021 più della media spagnola sia in volume (+26,1%) che in valore (+39,2%), anche a un prezzo più alto (+10,4%). Le vendite hanno raggiunto 24,8 milioni di litri e 70,7 milioni di euro, ad un prezzo medio superiore del 10,4% (2,85 €/litro). Il vino DOP confezionato guida l'ascesa mondiale. I vini spagnoli ora raggiungono un totoale di 35 Paesi in America Latina e Caraibi e il suo primo mercato, il Messico, sembra uscire dalla sua particolare crisi aumentando gli acquisti di vino spagnolo di oltre il 20%. Anche Brasile, Colombia, Repubblica Dominicana, Panama e Venezuela, tra gli altri, hanno registrato un notevole rialzo nell’acquisto di vino spagnolo
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)
Il Lussemburgo si conferma uno dei primi 5 centri finanziari dell’UE, come emerge nell'ultimo Global Financial Centres Index (GFCI 30). Pur scendendo di qualche posizione rispetto al rapporto del 2020, la competenza del Lussemburgo in settori chiave come i fondi d'investimento, le banche, i mercati dei capitali, le assicurazioni e la sua leadership nella finanza sostenibile hanno fatto sì che il Granducato si classificasse come quarto centro finanziario dell’UE.
Il GFCI è pubblicato da Z/Yen Partners in collaborazione con il China Development Institute ed è uno degli indici più riconosciuti al mondo della competitività dei centri finanziari globali.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)