Venerdì 26 Dicembre 2025
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Il 5 novembre, in occasione della quarta edizione del China International Import Expo, si è svolto il Chongqing Investment and Trade Cooperation Forum, tenuto congiuntamente dal Governo di Chongqing e dalla Commissione Municipale del Commercio di Chongqing. Il forum ha attirato multinazionali leader in vari settori, aziende estere e importanti associazioni imprenditoriali, tra cui 37 imprese incluse nella classifica "Fortune Global 500". L’obiettivo del Forum è stato quello di promuovere la città di Chongqing nell’ambito della cooperazione commerciale internazionale; in particolare, il distretto di Jiabei e la zona protetta del distretto di Yongchuan sono state promosse alle aziende partecipanti come centri dello sviluppo economico della città. Attraverso questa piattaforma internazionale, il governo di Chongqing vuole incentivare la collaborazione con aziende nazionali ed internazionali tramite attività di comunicazione, per contribuire attivamente alla promozione dello sviluppo economico della città. Durante l’expo che ha ospitato il forum, il governo municipale di Chongqing ha stipulato 24 accordi di collaborazione commerciale, tra cui 19 progetti di investimento (9 progetti a finanziamento estero), che riguardano vari settori, come industria manifatturiera, nuove energie, software e IT, tecnologia smart.
Relativamente allo sviluppo economico della zona meridionale cinese, nella provincia dello Yunnan il Dipartimento di Finanza e il Dipartimento dell’Industria e Informazione Tecnologica hanno emesso una nuova regolamentazione per la gestione dei fondi speciali provinciali per lo sviluppo delle piccole e medie imprese dello Yunnan. Oltre a promuovere la trasformazione delle PMI locali, le nuove misure incentivano l'innovazione tecnologica, lo sviluppo del mercato, il miglioramento dell'ambiente economico e la crescita del numero di operatori di mercato. È stata enfatizzata una gestione dei fondi in linea con principi di conformità alla legge, imparzialità, giustizia ed efficienza così da fornire sostegno alle PMI nell’ottimizzazione della loro capacità di innovazione e del loro livello di specializzazione.
Tra le nuove politiche a sostegno delle PMI, il 29 ottobre nella provincia sud-occidentale del Guizhou è stata completata la prima attività di esportazione transfrontaliera realizzata tramite il modello “9610”, che ha segnato il successo del modello stesso. “9610” è un metodo di controllo doganale in base al quale, in seguito alla trasmissione delle informazioni alla dogana tramite la piattaforma di servizio pubblico di e-commerce transfrontaliero, la dogana procede allo sdoganamento immediato, riducendo le procedure intermedie e fornendo, dunque, un importante sostegno alle piccole, medie e micro imprese che vogliono espandersi all’estero tramite e-commerce. A partire dallo scorso luglio, infatti, il Dipartimento del Commercio di Guizhou e la Dogana di Guiyang hanno rafforzato la loro cooperazione sfruttando i vantaggi del centro di servizi di e-commerce transfrontaliero di Alibaba nel Guizhou per supportare i prodotti delle città di Guiyang, Gui'an, Zunyi e promuoverli sul mercato internazionale.
Per incentivare gli investimenti, infine, il 3 novembre è stata costituita la Entrepreneur Cooperation Alliance, un’associazione che riunisce in attività di cooperazione quasi mille imprenditori della provincia del Sichuan e della Greater Bay Area, regione comprendente Guangdong, Hong Kong e Macao. L’associazione si pone come obiettivo la promozione del circolo economico delle due aree attraverso l'innovazione tecnologica, la cooperazione tra imprese e il sostegno all'imprenditoria giovanile, così da offrire alle aziende locali uno spazio più ampio per lo sviluppo continuo.
Fonti: https://bit.ly/3q9EWJH; https://bit.ly/3q7lFZ3; https://bit.ly/3IXJA5Q; https://bit.ly/3GTpV5e; https://bit.ly/3GThiYA
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Cina)
Santander Consumer Bank ha pubblicato l'indagine “I polacchi nell'e-shopping 2021” dalla quale emerge che il numero degli acquirenti online è in crescita e l’uso dell'e-commerce è già all'ordine del giorno per la stragrande maggioranza dei polacchi. Oltre l’80% degli intervistati ha dichiarato che nell'ultimo anno ha comprato online, il 35% di loro l'ha fatto qualche volta al mese.
Gli acquisti online li fanno più spesso gli uomini (l'83%) che le donne (il 78%). Il commercio online è anche più popolare tra gli abitanti delle piccole città, fino a 50.000 abitanti (l'85%). Invece, in termini di generazioni, i giovani di età compresa tra 18 e 29 anni (il 93%) sono leader indiscussi dello shopping online. L'indagine mostra che il maggior beneficiario del mercato online è l'industria dell'abbigliamento (il 49%). Un intervistato su tre acquista scarpe online. Il 23% degli intervistati acquista elettronica online. Secondo gli autori dello studio, i polacchi trovano le informazioni sulle promozioni dalla pubblicità online (il 26%) e dai social media (il 19%). Come ha indicato Patryk Perliński, direttore del Dipartimento Vendite e relazioni con i clienti commerciali, per oltre la metà dei polacchi (il 54%) il fattore decisivo nella scelta di un e-shop è principalmente il prezzo della merce ricercata.
Fonte: https://bit.ly/3rDiIlA
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Il centro nazionale di calcolo ad alte prestazioni, "High Performance Computing" (HPC), del Lussemburgo adatta il suo modello "use & support" alle esigenze individuali di aziende di tutte le dimensioni e sviluppa il suo ecosistema partecipando a programmi locali di accelerazione di start-up come Fit 4 Start.
L'iniziativa, che sarà gestita dall’agenzia nazionale per l’innovazione Luxinnovation insieme al Ministero dell’Economia, punta a facilitare l'uso dell'HPC nel settore privato e sarà principalmente rivolta alle start-up lussemburghesi e straniere operanti nei settori ICT, sanitario e spaziale. Il programma offrirà alle start-up selezionate un coaching su misura, finanziamenti fino a 150.000 euro e l'accesso allo spazio dell'incubatore.
Alle start-up selezionate nel programma, verrà permesso di sfruttare le potenzialità di Meluxina, il supercomputer nazionale orientato al business di recente inaugurazione. Ciò permetterà loro di accelerare la propria crescita e di sosterrà lo sviluppo di prodotti sempre più all’avanguardia ai mercati europei.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)
Le vendite in valore di beni di largo consumo in Spagna attraverso il canale online continuano a crescere quest’anno, un trend che si rafforza dal confinamento e che, sebbene attualmente la crescita sia più moderata, mantiene la quota raggiunta durante lo scorso anno 2020.
I dati, corrispondenti allo studio 2ª Oleada: Pulso de la innovación en gran consumo, preparato dai consulenti internazionali IRI e Lantern lo scorso giugno, indicano che le vendite in valore attraverso il canale online continuano ad aumentare quest’anno, anche se a un ritmo più regolare rispetto a quello registrato per tutto lo scorso anno, quando il canale ha segnato un balzo del 106,4%. Se si osserva il TAM maggio 2021 (Total Annual Mobile), ovvero il periodo compreso tra giugno 2020 e maggio 2021, il canale è cresciuto del 45,2%, mentre l’accumulato per quest’anno (Year to date – YTD) è cresciuto del 5,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Se si analizza la quota di valore del canale online sul totale del largo consumo (FMCG, Fast Moving Consumer Goods), si osserva una marcata curva al rialzo nei primi mesi del confinamento – tra marzo e maggio 2020 – che poi decresce leggermente e si stabilizza verso la fine dell’anno, trend che si mantiene durante i primi mesi del 2021, ma sempre su livelli superiori a quelli registrati prima della pandemia.
I risultati mostrano anche che tra i comparti che hanno registrato la più alta crescita di TAM tra giugno 2020 e maggio 2021, spiccano i prodotti freschi: frutti di mare (67%) e salumi (61%), prodotti di 4ª e 5ª gamma (57%), igiene (55%), bevande e vegetali (54%), formaggi (53%), bibite e verdure (51%), uova (49%), latticini (49%) e pesce (49%).
D’altro canto, lo studio si è interrogato sulle aspettative dei produttori e distributori locali circa l’impatto che la crescita del canale online potrebbe avere sugli investimenti delle loro aziende. Tra i rivenditori, il 75% prevede di implementare miglioramenti nelle funzionalità e nei servizi delle piattaforme esistenti, mentre l’8% prevede di creare una piattaforma di e-commerce.
Per quanto riguarda i produttori, il 36% migliorerebbe le proprie piattaforme attuali, il 27% ne creerebbe una nuova, il 18% prevede di sviluppare prodotti specifici per il canale online e il 7% prevede cambiamenti nella propria strategia di prezzo online.
Fonte: http://diariodegastronomia.com/
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)
Un rapporto intitolato "Gold Demand Trends Q3, 2021" pubblicato recentemente ha affermato che la fruizione sia di gioielli che di lingotti e monete d'oro si è dimezzata di anno in anno nel terzo trimestre a una tonnellata e due tonnellate.
Le vendite di oro in Vietnam sono state colpite principalmente dal distanziamento sociale imposto per combattere il Covid-19.
Si sperava che il Vietnam stabilisse una piattaforma commerciale elettronica per gli investitori in oro.
Infatti, molti vietnamiti sono interessati all'acquisto di oro online e potrebbero acquistare piccole quantità di anelli o monete d'oro ogni mese piuttosto che una grande quantità dello stesso in una sola volta, ha affermato.
Tuttavia, altre opzioni di investimento come azioni e criptovalute attualmente risultano più attraenti dell'oro.
L’indicatore di riferimento del Vietnam, il VN-Index, è sceso a 1.444,3 (-0,56%) il 3 novembre, dopo aver raggiunto un nuovo picco il giorno precedente. Il valore di scambio alla Borsa di Ho Chi Minh (HoSE), su cui si basa l'indice, è aumentato di quasi il 50% a 43,21 trilioni di VND.
Nel frattempo, Bitcoin è salito a oltre $ 63.000 il 2 novembre, rispetto ai $ 43.000 del 1° ottobre.
I vietnamiti hanno recentemente avuto la tendenza a investire di più in asset class ad alto rischio, ma rimangono interessati all'oro, mentre gli investitori conservatori considerano sempre l'oro un investimento sicuro, ha affermato Naylor.
Il settore immobiliare rimane un'opzione interessante anche se il mercato ha rallentato a causa dell’epidemia dovuta al Covid.
Fonte: https://bit.ly/3mjfAHY
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))
L’ArcelorMittal investirà 4,3 miliardi di Reais nello Stato del Minas Gerais fino al 2024. Destinati allo stabilimento di Monlevade, nella città di João Monlevade (Regione Centrale), e alla miniera di Serra Azul, a Itatiaiuçu (Regione Metropolitana di Belo Horizonte), i contributi permetteranno alla compagnia di aumentare nello Stato la capacità di produzione dell’acciaio lungo e del minerale di ferro. La scommessa nella continua crescita nei prossimi anni della domanda dell’acciaio nel Paese ha motivato la compagnia a recuperare il loro progetto di espansione lanciato nel 2008.
“Si tratta del maggior investimento unico annunciato dall’azienda siderurgica in Brasile e dimostra quanto il gruppo crede nelle operazioni locali e nel mercato interno. Pianifichiamo di duplicare lo stabilimento di Monlevade da alcuni anni, ma c’è stata una crisi molto forte che ci ha impedito di proseguire. Adesso però il progetto si concretizzerà, perché il 2021 è stato un anno eccezionale e atipico, nel quale il consumo apparente di acciaio dovrebbe crescere del 24%”, ha annunciato il presidente della ArcelorMittal del Brasile, Jefferson De Paula, in una intervista a “Diário do Comércio”. L’aspettativa è che già a partire dal 2022 si verifichi un innalzamento medio del 5% all’anno.
Il dirigente, che riveste ancora la carica di CEO della ArcelorMittal Aços Longos LATAM e di Mineração Brasil, ha sottolineato che lo stabilimento di Monlevade raddoppierà la capacità produttiva, passando da 1,2 milioni di tonnellate l’anno di acciaio grezzo a 2,2 milioni di tonnellate l’anno nel 2024. Per questo motivo, il progetto contempla anche investimenti per l’ampliamento della produzione della miniera di Andrade, fornitrice del minerale di ferro per lo stabilimento, che accrescerà del doppio la sua produzione, passando da 1,5 milioni di tonnellate l’anno a 3,5 milioni di tonnellate l’anno di minerale di ferro.
Già la miniera di Serra Azul vedrà praticamente triplicata la sua produzione, sostituendo le attuali 1,6 milioni di tonnellate l’anno con 4,5 milioni di tonnellate l’anno.
“Il programma prevede che i lavori comincino all’inizio del prossimo anno, e che terminino, nel caso della Serra Azul, entro due anni, e nel caso di Monlevade, entro due anni e mezzo. In quei periodi, la creazione di posti di lavoro temporanei offerti dalle società di costruzioni e dalle imprese edili ingaggiate, potrà raggiungere gli 8 mila lavoratori” ha evidenziato.
I progetti stabiliscono anche l’apertura di nuove occupazioni a tempo indeterminato. Quando gli impianti lavoreranno a piena capacità, nel 2024, i nuovi posti di lavoro saranno 1350.
(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)
Il Lussemburgo conferma il sostegno alla ricerca e allo sviluppo come un impegno strategico e prioritario per il Paese. Recenti statistiche di Eurostat mostrano che il Granducato è il più alto spenditore di R&S nell'Unione europea rispetto alla sua popolazione. Con 648 euro per persona stanziati nel 2020, il paese è in cima al podio che condivide con Danimarca e Germania.
"L'impegno del Lussemburgo a investire in R&S è in parte motivato dal fatto che l'ecosistema della ricerca è il principale catalizzatore del Paese per cogliere nuove opportunità di sviluppo sostenibile e responsabile", commenta Research Luxembourg.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)
L’8 novembre, all'interno del Forum del mercato alimentare e del commercio, si è svolto il dibattito “Cibo vegetale - nuovi prodotti, nuovi consumi”, durante il quale Igor Sadurski, cofondatore della marca “Bezmiesny”, ha parlato del mercato delle alternative vegetali per prodotti alimentari. La sua azienda è presente anche all'estero sotto il nome Plenty Reasons. L’azienda è stata fondata nel 2015, quando il mercato degli alimenti vegetali stava appena iniziando a prendere forma, come sottolinea Sadurski, adesso questo mercato vale circa 600 milioni di zloty in Polonia e la sua azienda cresce ogni anno dal 100 al 300%.
Il cofondatore Rafał Czech ha indicato che il mercato delle materie prime sta crescendo ancora più velocemente del mercato delle alternative vegetali e che ha un grande potenziale di sviluppo. Ha anche ammesso che i consumatori analizzano molto attentamente le composizioni di prodotti, aspettandosi date di scadenza relativamente lunghe. Czech ha anche parlato del mercato delle proteine, dominato da tre tendenze: soia, grano, piselli. Come ha indicato Czech, la soia nei prossimi anni potrebbe diventare la proteina più popolare, perché il grano causa delle intolleranze alimentari. “Vediamo anche lo sviluppo di proteine che non vengono utilizzate così spesso, come i lupini, varie proteine dei fagioli, microproteine", ha detto. Il cibo vegetale viene acquistato principalmente dai giovani, nella fascia d'età 18-45, tuttavia il gruppo di consumatori si allarga poiché non mangiare i prodotti di origine animale, oggi, è una cosa del tutto normale, ha detto Sadurski. Ha anche parlato della questione del guadagno sul marchio vegetale, in un momento in cui i negozi hanno una vasta selezione di prodotti vegani, a suo avviso, si può ancora guadagnare sui prodotti vegetali, ma è richiesta una strategia estremamente buona e una comunicazione efficace verso i clienti.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)
Sostenere le start-up è uno dei quattro pilastri dell'European Space Resources Innovation Centre (ESRIC), l'unico centro di innovazione con sede in Lussemburgo completamente focalizzato sull'utilizzo delle risorse spaziali. Il 26 ottobre 2021, il direttore dell'ESRIC Mathias Link ha annunciato il lancio del primo programma al mondo dedicato alle iniziative commerciali nel campo dell'utilizzo delle risorse spaziali, lo Start-up Support Programme (SPP).
SPP sosterrà le esigenze specifiche delle venture e delle startup in fase iniziale e le aiuterà a dimostrare il valore tecnologico delle loro proposte e a sviluppare modelli di business sostenibili a breve termine per applicazioni terrestri e spaziali nel settore dell'utilizzo delle risorse spaziali. Il programma, che sarà gestito da ESRIC e dall'incubatore tecnologico lussemburghese Technoport, contribuirà anche al consolidamento di un ecosistema di attori tecnici e commerciali e alla creazione di modelli di collaborazione efficaci con le start-up nella loro fase iniziale.
L'SPP sarà organizzato in tre fasi:
1) Una fase di pre-incubazione di 3 mesi, che permetterà a 5 start-up selezionate di convalidare i progetti tecnologici e allinearli con le opportunità di mercato. Queste beneficeranno di un supporto in natura per le questioni tecniche e di business, fornito da ESRIC e dai suoi partner.
2) Una fase di incubazione di 2 anni disponibile per la migliore impresa. La start-up selezionata sarà in grado di confermare la sua proposta di valore tecnologico e sviluppare ulteriormente il suo modello di business.
3) Una terza fase di residenza di massimo 36 mesi sarà possibile per la start-up selezionata. Si concentrerà sullo sviluppo tecnologico e sull'ulteriore crescita del pool di vendite/clienti.
Ogni anno saranno lanciati due bandi per la prima fase del programma. Una presenza geografica in Lussemburgo sarà obbligatoria per le start-up per essere ammissibili alla fase di incubazione.
ESRIC è supportato dall'Agenzia Spaziale del Lussemburgo e dall'Istituto di Scienza e Tecnologia del Lussemburgo (LIST), con l'Agenzia Spaziale Europea come partner strategico.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Lussemburghese)
Dopo lo stallo dell’economia globale nel 2020 continua la ripresa del commercio internazionale soprattutto grazie al progredire delle campagne vaccinali e all’allentamento delle restrizioni sociali nei paesi avanzati. Sulla base dei dati relativi a luglio 2021 Istat riporta, infatti, una crescita dei flussi commerciali italiani sia in entrata che in uscita per un saldo commerciale pari a +8.762 milioni di euro. A seguito della pubblicazione del Rapporto Export 2021 Pierfrancesco Latini, amministratore delegato di Sace, dichiara inoltre che “Il nostro Rapporto indica chiaramente come la ripresa dell'Italia passi per l'export, il principale motore della nostra economia”.
Secondo i dati pubblicati da Istat l’export ha visto un aumento del 2,6% nel mese di luglio, il quale si rispecchia in un incremento di quasi 10 punti percentuali in termini di volumi esportati. Questa crescita è determinata da un notevole +7,5% dei flussi in uscita verso paesi extra Ue, mentre le vendite verso paesi comunitari hanno visto un calo di 1,8%. Ciononostante, i valori dell’export su base annua indicano una crescita decisamente sostenuta anche verso i mercati Ue (+15%). Per quanto riguarda i flussi in uscita verso la Germania nello specifico, l’Italia si conferma uno dei principali paesi esportatori: su base annua le vendite verso la Germania registrano un +15,9%, determinato in prima linea dalle esportazioni di metalli di base e di prodotti in metallo (esclusi macchine e impianti).
Come le esportazioni le importazioni hanno visto un aumento, anche se più contenuto, nel mese di luglio (+1,3). Questo determina un incremento tendenziale su base annua dei flussi in uscita del 23,8%, che interessa paesi Ue ed extra Ue quasi in egual misura (rispettivamente 23,2% e 24,4%). I prezzi all’importazione sono cresciuti dell’1,2%. Mentre nel corso del 2020 l’Italia è stata il secondo paese dopo la Cina importatore di condizionatori dalla Germania, nel mese di luglio 2021 sono state le importazioni di sostanze e prodotti chimici a figurare con +0,78% tra i principali contributi alla variazione delle importazioni. Tuttavia, è necessario notare che in Germania il settore dell’auto, per nominare un esempio, risulta ancora particolarmente colpito a causa della scarsità di semiconduttori e altre componenti elettroniche.
A seguito della pubblicazione del Rapporto Export 2021, “Ritorno al futuro: anatomia di una ripresa post-pandemia”, da parte di Sace si può notare come il centro di studi individui nella Germania il miglior mercato di sbocco per i prodotti Made in Italy. Sace giustifica questa scelta sottolineando come le esportazioni di Made in Italy verso questo paese raggiungeranno una crescita a doppia cifra nel 2021, soprattutto grazie all’importante ruolo rivestito dai settori dei beni di investimento e intermedi. In particolare, Sace fa riferimento alle dinamiche dei settori dei mezzi di trasporto e della chimica, per le quali si attenda una crescita rispettiva del 15 e del 5,7%. L’importanza delle esportazioni per l’economia italiana e quella della Germania nel ruolo di mercato di sbocco permettono di concludere che questo paese sarà un partner commerciale fondamentale nella ripresa economica post Covid-19.
Fonti: https://bit.ly/3DLtlFb; https://bit.ly/3pTXjSt; https://bit.ly/31RDgfC; https://bit.ly/3EQkhAg; https://bit.ly/3GGitKC; https://bit.ly/3IKiSxs
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)