Mercoledì 2 Luglio 2025
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L’azienda britannica produttrice di piatti pronti Oscar Mayer Ltd sta investendo nella ristrutturazione dell’impianto produttivo dell’Aber Road Industrial Estate a Flintexplains.
La mossa porterà alla creazione di 250 nuovi posti di lavoro nel Galles del Nord, la maggior parte dei quali sarà nel nuovo centro di produzione alimentare meat-free a Flint.
Oscar Mayer, che rifornisce tutte le piú importanti catene di supermercati britannici, creerà i posti di lavoro presso l’ex stabilimento alimentare David Woods Foods.
L’azienda sta attualmente investendo capitale nel rifacimento della struttura esistente, di modo da aiutare la transizione dello stabilimento verso la creazione di un centro di produzione meat-free.
Oscar Mayer opera già nella grande area industriale Rowan Foods nel Wrexham Industrial Estate, che attualmente impiega piú di 1000 persone.
Fonte: https://bit.ly/3bHgk4E
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Un gruppo di investitori di Braga, alleati dell'americano Sean Huang e guidati da Paulo Castro, intende investire nella costruzione di un resort che includerà un hotel e varie aree di svago ed intrattenimento.
Il progetto, che creerà circa mille posti di lavoro, è previsto all'interno di un terreno di 33,2 ettari e vedrà la costruzione di due aree distinte: una riservata alle attività economiche, dove sarà possibile trovare negozi, supermercati e palestra, ed un’altra principalmente turistica.
Fonte: https://bit.ly/3rFY3up
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)
I consumatori britannici apportano ulteriori tagli alle spese durante il secondo mese in lockdown a febbraio. Tuttavia, secondo i dati raccolti martedì da Barclaycard, la fiducia nell’economia del Paese ha raggiunto un picco annuale.
Le spese dei consumatori a febbraio erano infatti inferiori del 13,8% rispetto all’anno prima, non lontani dai dati di gennaio che mostravano un crollo del 16%, sempre secondo la ricerca di Barclaycard.
Gli acquisti di generi di prima necessità, invece, hanno subito un rincaro del 5,3%, così come le vendite online dei supermercati che hanno registrato un aumento. Tuttavia, le spese di beni non essenziali sono crollate del 22,1% e molti business sono rimasti chiusi.
Dopo aver sofferto il piú grande crollo in tre secoli lo scorso anno, l’economia britannica è destinata a crescere rapidamente in seguito al graduale allentamento delle misure restrittive in vigore, che terminerà alla fine di giugno.
In base ad un sondaggio erogato da Barclaycard, la fiducia dei consumatori nei confronti dell’economia britannica è aumentata dal 4% al 28%, il picco piú alto raggiunto dall’inizio della pandemia lo scorso anno.
Molti cittadini stanno ora pensando a come spendere i propri risparmi, accumulati durante questo periodo di lockdown. Un quinto dei britannici che hanno risparmiato piú del solito in tempi di Covid19 hanno espresso la volontà di partire per una lunga vacanza, mentre il 13% si concederà qualche sfizio in piú.
Fonte: https://reut.rs/2OqW4vl
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Il ministro delle finanze britannico Rishi Sunak vuole ristabilire un equilibrio nelle finanze pubbliche del Paese, appoggiandosi per il 60% sull’aumento delle tasse e per il 40% sui tagli alle spese.
Si tratta di un cambio di rotta significativo rispetto all’approccio adottato dal governo in seguito alla crisi del 2008.
Il programma finanziario annunciato la scorsa settimana da Sunak, infatti, ha predetto un deficit di bilancio pari al 4% del prodotto interno lordo britannico nel 2023/24, contro il 19% del PIL registrato nel 2020/21 - momento storico in cui i prestiti sono serviti a sanare la maggior parte dei costi e delle spese legate alla pandemia globale.
“Se si guarda alla proporzione di questo risanamento di bilancio, confrontato con quello precedente del 2010, il 60% si appoggia ora sulle tasse, mentre il 40% sui tagli alle spese,” ha dichiarato il direttore dell’Office for Budget Responsibility (OBR) Richard Hughes al Comitato del Tesoro britannico.
Ha poi aggiunto che, quando nel 2010 il ministro britannico ha apportato un consolidamento del bilancio nazionale, si è trattato di una manovra perlopiù basata sulle spese pubbliche e meno sul sistema di tassazione.
Fonte: https://reut.rs/2OMa2I6
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
L'investimento, realizzato dall'imprenditore portoghese Sidik Latif, andrà a combinare la produzione agricola sostenibile con il turismo naturalistico attraverso la costruzione di un resort in uno dei tre isolotti del fiume Tago, caratterizzato da una superficie di circa 900 ettari.
Il progetto, denominato "Ilha de Lisboa" è stato accolto con piacere dal comune di Vila Franca de Xira e sarà analizzato dall'Agenzia portoghese per l'ambiente (APA).
Fonte: https://bit.ly/2Onk9Di
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per il Portogallo)
SONI, operatore elettrico nordirlandese, ha dichiarato che la rete di energia elettrica in Irlanda del Nord necessita di investimenti da centinaia di migliaia di sterline per far fronte all’accresciuta domanda di energia rinnovabile.
La domanda è molto probabilmente determinata dalla forte diffusione di veicoli elettrici e dall’elettrificazione degli impianti di riscaldamento.
I costi degli investimenti saranno a carico delle bollette elettriche dei contribuenti.
Una delle questioni piú problematiche rispetto al progetto riguarda la dislocazione delle fonti di energia rinnovabile – principalmente i parchi eolici – che si trovano nella parte nord e in quella ovest dell’Irlanda del Nord, mentre la maggior parte dell’energia consumata si trova ad est della nazione.
L’ambizione è quella di arrivare ad una produzione di energia rinnovabile pari al 70% di quella totale entro il 2030.
Affinché questo accada, la quantità di energia rinnovabile della rete elettrica nordirlandese dovrebbe almeno essere raddoppiata. Ciò rappresenta una vera sfida per il sistema elettrico della zona, vista la natura dell’energia rinnovabile e alla capacità limitata della rete di trasportarla.
SONI ha delineato quattro approcci per raggiungere l’obiettivo, due dei quali – concentrare la produzione di energia rinnovabile presso le aree piú potenti della rete elettrica e incoraggiare le grosse aziende a stabilirsi vicino a fonti energetiche green – garantiranno l’obiettivo di copertura auspicato del 70%.
Tali disposizioni richiederanno un investimento che va dai 113 milioni ai 120 milioni di sterline.
Fonte: https://bbc.in/3vhtzAQ
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
Otto delle migliori scuole alberghiere al mondo sono in Svizzera: è il risultato di una graduatoria, stilata quest’anno dalla società britannica Quacquarelli Symonds (QS). Nell’undicesima edizione della classifica per materia, il Politecnico federale di Zurigo (ETH) occupa il primo posto mondiale in geologia, geofisica e scienze della terra e marine.
Inoltre, 29 programmi elvetici si classificano tra i primi 10 al mondo nella loro disciplina, erano 26 del 2020. La Svizzera si classifica così al terzo posto, dopo Usa e Gran Bretagna.
In quattro materie, le università svizzere sono addirittura le migliori del mondo nella classifica QS. L’Ecole Hôtelière di Losanna, per esempio, difende la sua prima posizione tra le scuole di gestione alberghiera. In totale, otto istituti elvetici sono nella top 10 nel settore della ricettività e del tempo libero, molte delle quali per la prima volta quest’anno.
Per esempio, l’Hotel Institute Montreux, che è passato dal 24.esimo al sesto posto. «L’istituto ha fatto così bene principalmente a causa del feedback positivo dei datori di lavoro sui diplomati», ha dichiarato a Keystone-ATS Jack Moran, portavoce di QS, aggiungendo che QS ha sempre constatato che la Svizzera offre una formazione all’avanguardia nel settore della ricettività.
Il politecnico di Zurigo (ETH) tra i primi 10 in 15 discipline
Come anticipato, l’ETH occupa ancora una volta il primo posto in tre discipline delle scienze della terra, vale a dire in scienze della terra e degli oceani, geologia e geofisica. In dodici altre discipline, si colloca tra i primi 10 del mondo. Tuttavia ha perso un paio di posizioni in sette di queste discipline. Secondo Moran non c’è una ragione particolare per tale calo nella classifica. Ai vertici, dove la concorrenza è forte, anche cambiamenti minimi nella «reputazione accademica», per esempio, portano a un risultato leggermente peggiore.
Il Politecnico federale di Losanna (EPFL) è anche tra i primi 10 in quattro discipline. Inoltre, l’Università di Berna è all’ottavo posto in odontoiatria, mentre la facoltà congiunta delle Università di Berna e Zurigo Vetsuisse, è al settimo posto in medicina veterinaria.
Fonte: https://bit.ly/2NcLxUa
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)
Trasferirsi a San Francisco e nella Silicon Valley era considerata una seconda corsa all’oro, verso l’Eldorado dove giovani in cerca di fortuna diventavano presto CEO di start-up in grado di fatturare rapidamente milioni, se non addirittura miliardi di dollari. Questo movimento ha però generato effetti spillover importanti come l’aumento esorbitante dei prezzi degli affitti e quello smisurato delle tasse. Di conseguenza, l’aumento del costo della vita ha influenzato negativamente la qualità della stessa.
Tra i primi ad emigrare dalla California spicca il nome di Elon Musk, l’uomo più ricco del mondo, che con la sua Tesla si è traferito in Texas per fuggire ai nodi burocratici dell’amministrazione californiana. Il New York Times riporta che la California ha perso, nell’ultimo anno, più di 653.000 residenti, un buon numero dei quali si è trasferito in Texas (82.000), più che in qualunque altro stato. La Hewlett-Packard, che per prima, nel 1939, inaugurò la Silicon Valley, si trasferirà presto da San Jose a Houston.
Negli ultimi tempi, Miami sta iniziando a catturare l’attenzione, quasi inaspettatamente, delle tech companies che stanno lasciando la California. Il sindaco di Miami, il Repubblicano Francis Suarez, ha iniziato a corteggiare attivamente i più famosi tra i CEO che hanno intenzione di migrare, tra cui lo stesso Elon Musk, i CEO di Twitter, Google e Palantir e il co-fondatore di Paypal. Miami ha da offrire un ambiente business-friendly e ha intenzione di mettere a disposizione dei “servizi di accoglienza” per le aziende che desiderano stabilirsi a Miami.
Negli ultimi mesi il Blackstone Group, la Elliott Management e la Icahn Enterprises hanno scelto di delocalizzarsi a Miami e altre grandi aziende come la Goldman Sachs hanno deciso di spostare in città parte delle loro attività. Miami diventerà quindi presto una rivale di New York per quanto riguarda il settore bancario e del fin tech, grazie al suo clima più mite, le sue spiagge e l’assenza di tasse statali sul reddito. Questi fattori di successo sicuramente accresceranno la competitività di Miami come futuro hub tecnologico e finanziario degli Stati Uniti.
(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce Southeast)
Boris Johnson e Rishi Sunak (Chancellor of the Exchequer) hanno visitato il Nord Est dell’Inghilterra per discutere sul progetto dei freeport, delineato nel Budget annunciato di recente da Sunak.
In particolare, si sono recati al porto Teesport a Middlesbrough, che diventerà il freeport piú grande del Paese.
Nel Budget, Sunak ha dichiarato che il Tesoro britannico ha in programma di finanziare la costruzione di un altro importante freeport a nord, nella città di Darlington, il quale si chiamerà Treasury North e che permetterà la creazione di ben 750 nuovi posti di lavoro.
Il Budget prevede in totale la pianificazione di 8 freeport nel Paese.
Sunak ha dichiarato che i freeport saranno zone economiche speciali con regole diverse, che renderanno gli scambi commerciali piú facili e meno costosi. Queste aree saranno caratterizzate da una pianificazione semplice, da dazi doganali piú economici – con tariffe, IVA e dazi favorevoli – e da un sistema di tassazione conveniente per favorire la costruzione, gli investimenti privati e la creazione di posti di lavoro.
Sunak si è espresso così rispetto al freeport presso Teesside: “Sarà un progetto rivoluzionario, e la buona notizia è che stiamo già ricevendo richieste da parte delle aziende, che hanno saputo del progetto ieri e che pensano sia interessante.”
Fonte: https://bit.ly/3cj9jq1
(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)
La Danimarca è uno degli Stati in cui maggiormente trovano spazio politiche sociali che concretamente sostengono il benessere dei bambini e degli adolescenti (UNICEF Report Card, 2020).
La Report Card n. 16 “Sfere di influenza”, studio lanciato dal Centro di Ricerca Innocenti (IRC) dell’UNICEF, traccia un quadro chiaro della probabilità, per bambini e adolescenti, di crescere, ricevere tutela, istruzione e ascolto. Lo studio dell’UNICEF, che si concentra sugli Stati ad altro reddito dell’Unione Europea e dell’OCSE, tiene inoltre in considerazione la misura in cui i genitori sono in grado di fornire sostegno e risorse per garantire ai propri figli le migliori possibilità di vivere un’infanzia sana e felice (ibid.).
Il report sviluppa questi temi adottando un approccio multilivello, così da stabilire come il benessere dei bambini sia influenzato dalla rete di sostegno e dalle risorse di chi si occupa di loro, dalle politiche pubbliche e dal contesto nazionale in cui si trovano (Ibid.). Sulla base di questi indicatori, la Danimarca si classifica al secondo posto tra i migliori Paesi in cui crescere un bambino (ibid.). Tra i principali fattori che portano lo Stato danese in cima alla graduatoria ci sono: le politiche sociali, l’istruzione e la sanità.
Lo Stato danese mette infatti a disposizione delle famiglie diversi sussidi economici per affrontare le spese destinate alla crescita dei propri figli. Sono previsti assegni familiari, erogati con cadenza trimestrale (børnecheck), per ciascun figlio fino al compimento della maggiore età. Questi possono essere integrati da un ulteriore assegno, se i genitori rientrano in determinate condizioni: essere single, aver due o più gemelli, essere pensionato, o frequentare un corso d’istruzione (Life in Denmark, 2021).
Nel rispetto delle condizioni fissate dal Governo danese nel corso del 2021, per i bambini che hanno solo uno dei genitori, l’importo percepito può arrivare ad un totale di 200 euro per ciascun figlio; se invece uno dei due (o entrambi) i genitori frequentano un corso d’istruzione, il sussidio erogato avrà un importo massimo di 265 euro (ibid.).
Il sistema del congedo parentale rientra nelle politiche sociali a sostegno della famiglia. Esso prevede 52 settimane, di cui 32 sostenute da sussidi statali, per entrambi i genitori (ibid.). Di queste, 18 sono concesse alla madre, 2 al padre, le restanti possono essere fruiti in modalità condivisa a seconda dei bisogni della coppia (Agi, 2018). Per ricevere l’indennità di maternità è necessario però soddisfare alcune condizioni lavorative: essere un lavoratore stipendiato, un lavoratore autonomo o un disoccupato. L’importo, di massimo 600 euro settimanali, viene calcolato in base alla retribuzione oraria del salario e al numero delle ore settimanali prese per il congedo (Life in Denmark, 2021).
La Danimarca, inoltre, garantisce a tutti i bambini un posto in asili, scuole materne e centri di assistenza. Per coloro il quale reddito familiare totale non supera le 185.000 DKK annue, lo Stato mette a disposizione un ulteriore sussidio finanziario così da poter accedere in modo gratuito all’istruzione (ibid.).
In totale, fra sussidi e prestiti a tassi calmierati, lo Stato spende quasi 25 miliardi di DKK l’anno, equivalenti a quasi 3,3 miliardi di euro: circa l’1% del Pil della Danimarca. Così, lo Stato danese si qualifica come uno dei sistemi più generosi e flessibili d’Europa (Corriere della Sera, 2020).
Fonte: https://bit.ly/38Ju8tV
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)