Notizie mercati esteri

Venerdì 12 Febbraio 2021

I business britannici nel settore hospitality, turismo e vendita al dettaglio richiedono ulteriore supporto dal governo

Piú di 1.300 business a Plymouth hanno richiesto l’immediato supporto del governo britannico, in seguito alle previsioni di perdite record per il settore del turismo nel mese di gennaio (- 48 miliardi di sterline).

Le organizzazioni Destination Plymouth e Plymouth City Centre Company, che gestiscono i due Business Improvement District di Plymouth, hanno infatti assistito al recente dimezzamento del fatturato nel macrosettore hospitality a causa della pandemia globale. 

È stato riportato che le attività commerciali nei tre settori abbiano perso complessivamente 75 miliardi di sterline di fatturato a livello nazionale e che, nonostante la campagna vaccinale, le restrizioni sugli aggregamenti e la distanza interpersonale rimarranno in vigore per qualche tempo, provocando ulteriori difficoltà economiche.

Fonte: https://bit.ly/3bKA1Yk

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

 

Ultima modifica: Lunedì 1 Marzo 2021
Venerdì 12 Febbraio 2021

Montréal continua a distinguersi tra i 20 più grandi metropoli in Canada e negli Stati Uniti

Il Conference Board of Canada ha appena aggiornato i suoi indicatori e Montreal, dopo aver sperimentato la più forte crescita economica delle principali città canadesi nel 2018 e 2019, dovrebbe mantenere la sua posizione di leader nel 2021. Le previsioni del Conference Board collocano la crescita dell’economia di Montreal al 5,43% nel 2021, davanti a quella delle altre quattro maggiori regioni metropolitane del Canada. Montreal attende con fiducia la sua ripresa economica. 

Fonte: analisi dei dati del Conference Board of Canada da Montreal International

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana in Canada)

Ultima modifica: Lunedì 1 Marzo 2021
Venerdì 5 Febbraio 2021

Il Vietnam rimane al centro della supply chain Asiatica: EIU

Il Vietnam rimarrà al centro della supply chain asiatica e si confermerà uno dei luoghi di produzione più competitivi nella regione Asia-Pacifico, dicono gli analisti della Economic Intelligence Unit in un rapporto sul paese rilasciato il 13 Gennaio.

Dal report intitolato Rising Star: il ruolo del Vietnam nelle mutevoli supply chain asiatiche si concentra sull’esaminazione del mercato del lavoro vietnamita, sulla politica di attrazione di investimenti e sulle relazioni commerciali.

Pertanto, l’aumento dei salari dei produttori a basso reddito sarà mantenuto a un ritmo moderato rispetto ai concorrenti regionali del Vietnam. Tuttavia, la manodopera specializzata nelle professioni relative ai servizi e alla manifatturiera continuerà a scarseggiare. Nel campo degli investimenti, i produttori di high-tech continueranno a beneficiare di incentivi per molti anni a venire. In più, il Vietnam ha aderito a vari accordi commerciali e ha mantenuto buoni rapporti coi suoi partner commerciali, contribuendo a ridurre i costi di transazione per le imprese locali.

L’EIU senior analyst John Marrett ha dichiarato che le tasse e le politiche di investimenti esteri diretti, nonché le misure di controllo del commercio estero e gli scambi sono i principali punti di forza del clima imprenditoriale vietnamita, rispetto ad altri paesi della regione.

Tutto ciò è sostenuto dalla stabilità politica interna del paese, che è più forte di quelle della maggior parte dei paesi del Sud-Est asiatico con livelli simili al Vietnam in quanto a sviluppo economico, ha aggiunto Marrett.

L’EIU è una risorsa leader a livello mondiale per la ricerca, la previsione e l’analisi economica e delle imprese.

Fonte: https://www.vir.com.vn/vietnam-to-remain-at-centre-of-asian-supply-chains-eiu-82098.html

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))

Ultima modifica: Giovedì 18 Febbraio 2021
Venerdì 5 Febbraio 2021

Crittografia quantistica in Danimarca

Al via in Danimarca un progetto innovativo, che mira ad assicurare allo Stato danese una quota del mercato tecnologico in rapida crescita, attraverso lo sviluppo di un sistema crittografico ultra sicuro basato sulla fisica quantistica.

Ad oggi infatti, lo Stato danese è uno dei Paesi leader al mondo nel campo della ricerca sulla comunicazione quantistica. Con l’obiettivo di realizzare un tangibile potenziale commerciale e creare un terreno fertile per una nuova industria danese ad alta tecnologia, il Fondo Danese per l’Innovazione ha investito 22,5 milioni di DKK nel progetto CryptQ. (MFA Denmark, 2020)

Le aziende interessate, provenienti anche da Paesi diversi dell’UE, sono invitate a partecipare al progetto CryptQ come partner associati. Si crea così l’opportunità di possibili collaborazioni commerciali a livello internazionale che possano far seguire da vicino lo sviluppo della tecnologia di comunicazione quantistica protetta (MFA Denmark, 2020).

Per i prossimi 3 anni, la partenrship commerciale dietro il progetto CryptQ svilupperà una tecnologia sicura ed accessibile per la comunicazione quantistica utilizzando QKD (Quantum Key Distribution) di modo da consentire che le informazioni inviate tramite la normale rete in fibra ottica non vengano intercettate da nessuno. (MFA Denmark, 2020)

Nello specifico, la crittografia funziona randomizzando le informazioni e quindi rendendole illeggibili, utilizzando una particolare chiave crittografica. Per la crittografia simmetrica come AES, la forma di crittografia al momento più usata e diffusa a livello globale, il destinatario deve utilizzare la stessa chiave del mittente per ricreare le informazioni originali sul proprio dispositivo. Risulta quindi fondamentale che, per definire un sistema di crittografia sicuro, solo i mittenti e i destinatari legittimi abbiano la chiave (DTU, 2020). La distribuzione sicura delle chiavi è quindi una parte fondamentale del sistema crittografico. Questo è esattamente il problema che CryptQ si prefigge di risolvere, utilizzando una tecnica chiamata “distribuzione di chiavi quantistiche a variabile continua” (CV-QKD) (Innovation Fund Denmark, 2020).

La CV-QKD utilizza la fisica quantistica per creare e distribuire chiavi di crittografia tramite fibre ottiche convenzionali, garantendo nel contempo che la chiave non venga compromessa. All’interno del progetto CryptQ, si cerca di sviluppare un sistema crittografico full-stack basato su questo principio (Innovation Fund Denmark, 2020).

A livello internazionale, si è registrato un rapido sviluppo delle tecnologie di comunicazione quantistica e le prime reti quantistiche sono già state implementate (o sono in fase di progettazione) in diversi Paesi. La DTU Physics, presso la Technical University of Denmark, partecipa attivamente a questo lavoro attraverso diversi progetti nell’ambito del Quantum Technology Flagship (QTF) dell’Unione Europea (UE) (MFA Denmark, 2020).

Il QTF è un’iniziativa su vasta scala finanziata dall’UE, per un totale di 1 miliardo di euro, con un arco temporale di 10 anni. Lo scopo dell’iniziativa è consolidare ed espandere la leadership scientifica europea e l’eccellenza in questo settore di ricerca, avviare un’industria europea competitiva nelle tecnologie quantistiche e rendere l’Europa una regione dinamica e di attrazione per gli investimenti in questo campo.

Fonte: https://investindk.com/insights/new-large-investment-in-danish-quantum-cryptography

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 5 Febbraio 2021
Venerdì 5 Febbraio 2021

Londra rimane la prima destinazione europea per gli investimenti nel settore tech, nonostante il Covid-19

Secondo una ricerca di Dealroom.co e London & Partners, Londra mantiene la sua posizione di prima destinazione per gli investimenti nel settore tech nel 2020, con risultati record nonostante l’impatto della pandemia.

Le start-up e aziende con forte potenziale di crescita londinesi hanno attirato fondi da 10,5 miliardi di dollari, corrispondenti a piú di un quarto di tutti gli investimenti in Europa e tre volte maggiori rispetto a quelli di Parigi, Berlino e Stoccolma.

Tra gli accordi commerciali piú importanti nell’ambito dell’industria londinese troviamo 500 milioni dollari in fondi destinati all’impresa tech Revolut, 400 milioni per la produttrice di veicoli elettrici Arrival e due stanziamenti per un totale di 527 milioni per l’impresa di energia rinnovabile Octopus Energy.

La capitale britannica è anche la sede del piú alto numero di unicorn (start-up valutate piú di un miliardo di dollari) in tutta Europa; ne conta ora 43, piú di Parigi, Berlino e Amsterdam messe insieme. Dealroom ha poi indentificato altre 81 potenziali unicorn con base a Londra.

Eileen Burbidge, partner presso l’impresa London VC Passion Capital, ha dichiarato che l’attivitá si è velocemente ripresa dopo lo shock della pandemia durante il primo semestre.

La pandemia ha messo in luce il valore di alcuni settori in rapido sviluppo come quello della tecnofinanza – uno dei fiori all’occhiello di Londra – e del tech in ambito sanitari. Passion Capital, uno dei primi investitori di Monzo e GoCardless, ha assistito ad un picco paragonabile a quello dei livelli pre-Covid.

Fonte: https://reut.rs/3roSdwP

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Giovedì 18 Febbraio 2021
Venerdì 5 Febbraio 2021

Danimarca: miglior Paese al mondo per avviare un business online

Ogni anno, l’e-commerce continua a crescere in modo concreto. Si prevede che le vendite online globalmente arriveranno a rappresentare nei prossimi anni oltre il 20% di tutte le vendite al dettaglio (eMarketer, 2020). Ciò significa che il 2021 potrebbe essere l’anno decisivo per avviare un’attività online (MFA Denmark, 2020).

Attraverso uno studio condotto da Best Account Software (2020), in cui un gruppo di ricercatori ha esaminato 20 diverse categorie tematiche (in 99 Paesi) per scoprire quale fosse lo Stato migliore per creare un business online, la Danimarca si è classificata come il Paese più adatto. Le categorie analizzate vanno dal Reddito Nazionale Lordo (RNL) pro capite alle aliquote delle imposte sulle società, esaminando inoltre il numero di utilizzatori di social media, degli utenti di Internet in generale e le opportunità di partenrship (pubbliche o private) che ogni singolo Paese offre (Best Accounting Software, 2020).

In generale, si è notato che la maggior parte dei Paesi che più si prestano ad incentivare l’avvio di attività online si trova in nell’Unione Europea (UE). La Danimarca viene seguita da Stati Uniti, Canada e Singapore, che si classificano rispettivamente secondi, terzo e quarto nel ranking. Tutti i vantaggi presenti negli Stati sopracitati tendono però a corrispondere ad un’aliquota d’imposta sulle società tendenzialmente più elevata (ibid.).

La Danimarca, che ha ottenuto il punteggio più alto in relazione alla sicurezza dei server di Internet (oltre 277.000 per 1 milione di persone) e per l’ammontare di individui con un conto bancario (99,92%), offre delle solide basi di partenza per chi cerca di avviare una propria attività on line. In termini di costo di avviamento di un’azienda, calcolato come percentuale del RNL di ciascun Paese, in Danimarca la spesa è più ridotta con un costo medio di avviamento di un’azienda dello 0,2% del RNL. (ibid.) Inoltre, lo Stato danese si è classificato al secondo posto in relazione alla percentuale della popolazione che utilizza Internet per acquisti/pagamenti online (88%).

Questo non è solo il risultato dell’eccellente infrastruttura IT e del settore pubblico altamente digitalizzato che la Danimarca offre. È anche il risultato del ruolo attivo delle aziende danesi, dei consumatori e degli istituti di ricerca nel guidare lo sviluppo tecnologico in modo innovativo e responsabile (MFA Denmark, 2020).

Le ambizioni digitali dell’agenda politica danese includono tutti i livelli di governance: dal Governo centrale alle Regioni e ai Comuni. Nello specifico ciò include: ministeri, agenzie, istituzioni del settore pubblico, amministrazioni comunali e regionali. La digitalizzazione del settore pubblico è maggiormente visibile in ospedali, scuole, università, ecc.

È, ad esempio, pratica comune usare il proprio Nem ID aziendale (ID digitale) per accedere a tutti i sevizi di amministrazione disponibili alle aziende (Digital Denmark, 2020). Le aziende possono utilizzare il Nem ID per inviare e ricevere e-mail attraverso posta certificata, comunicare con le autorità pubbliche, firmare documenti online e accedere all’online banking aziendale (Nem ID, 2020).

Fonte: https://bestaccountingsoftware.com/best-countries-online-business/

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Giovedì 18 Febbraio 2021
Venerdì 5 Febbraio 2021

Il settore dell’agribusiness continua a portare belle notizie all'economia brasiliana

L'anno inizia con la previsione che l'agribusiness in Brasile torni a battere i record del commercio estero, aiutato dal mantenimento di prezzi elevati fuori dal paese e dalla svalutazione del cambio. Il settore si consolida come il più dinamico dell'economia brasiliana, con un segmento di esportazione moderno, con elevata produttività e grande forza competitiva. L'efficienza nella produzione spiega perché si prevede un aumento della resa del 3,5%, in un'area coltivata che crescerà solo dell'1,6%. Si stima che le esportazioni agricole potrebbero raggiungere i 113 miliardi di dollari quest'anno, superando per la seconda volta la soglia dei 100 miliardi di dollari, la prima nel 2018, quando hanno raggiunto i 102 miliardi di dollari. Tali numeri hanno reso l'agribusiness una parte fondamentale per il paese per sostenere il commercio estero.

Se le prime stime sulla produzione agricola saranno confermate, il 2021 sarà un altro anno positivo per il settore, aiutato dalla ripresa dell'economia cinese, principale partner commerciale del Paese e più grande importatore di prodotti agricoli brasiliani.

Fonte: https://bit.ly/3cIXYBf

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)

Ultima modifica: Giovedì 18 Febbraio 2021
Venerdì 5 Febbraio 2021

Vietnam: a gennaio l'espansione degli investimenti esteri è aumentata del 41,4 %

L'investimento totale per espandere il capitale nei progetti esistenti a gennaio è aumentato del 41,4% su base annua, mentre l'investimento totale è aumentato del 51,7%, escludendo il progetto GNL da 4 miliardi di dollari nella provincia di Bac Lieu registrato lo scorso gennaio.

Secondo l'Agenzia per gli investimenti esteri del Ministero della pianificazione e degli investimenti, a partire da gennaio 2021, il capitale totale di nuova registrazione, nonché gli investimenti destinati al contributo di capitale e agli acquisti di azioni hanno raggiunto $ 2,02 miliardi, pari al 37,8% della cifra dello scorso anno. Tuttavia, se si escludesse il progetto GNL da 4 miliardi di dollari nella provincia di Bac Lieu, l'investimento totale di questo mese sarebbe superiore del 51,7% rispetto allo scorso anno.

Ci sono stati 47 progetti di nuova registrazione (in calo dell'81,8% su base annua), con un investimento totale di oltre $ 1,3 miliardi (in calo del 70,3% su base annua), incluso il progetto della Vietnam Kodi New Material Co., Ltd. a $ 270 milioni (a Bac Giang); JA Solar PV Vietnam da 210 milioni di dollari della Cina (a Bac Giang); Everwin Precision Vietnam da 200 milioni di dollari di Hong Kong (a Nghe An); e le imprese statunitensi da 110 milioni di dollari statunitensi nella città di Danang.

Oltre a questi, 46 progetti (in calo del 40,3% su base annua) hanno ampliato il capitale per un valore totale di $ 472,2 milioni (in aumento del 41,4%). L'espansione di capitale più notevole è stata realizzata dal progetto cinese di produzione di pneumatici radianti (provincia di Tay Ninh) che ha aggiunto 312 milioni di dollari. Inoltre, vi sono stati 194 conferimenti di capitale e acquisti di azioni (in calo del 78,1%) con un investimento totale di $ 220,8 milioni (in calo del 58,7%).

Anche il fatturato all'esportazione delle imprese a capitale estero è aumentato in modo consistente. Questi attori hanno esportato beni e servizi per un valore di 19,6 miliardi di dollari (compreso il petrolio greggio), con un aumento del 52,3% su base annua e pari al 72,7% del fatturato delle esportazioni del paese. Escludendo il petrolio greggio, questo fatturato all'esportazione è stato di $ 19,5 miliardi, in crescita del 53,7%, catturando il 72,2% del fatturato totale delle esportazioni del paese.

Nel frattempo, il fatturato delle importazioni è stato di $ 17,3 miliardi, in aumento del 46,9% su base annua. Pertanto, a gennaio, il surplus commerciale delle imprese a investimento estero è stato di $ 2,3 miliardi (incluso il petrolio greggio) o $ 2,2 miliardi (escluso il petrolio greggio).

Fonte: https://www.vir.com.vn/foreign-investment-expansion-up-414-per-cent-in-january-82356.html

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Vietnam (ICHAM))

Ultima modifica: Venerdì 26 Febbraio 2021
Giovedì 4 Febbraio 2021

Riforma in Svizzera della legge sulle società per azioni: ecco cosa dovrà cambiare

In base ad una nuova legge che entrata in vigore nel nuovo anno, nei consigli di amministrazione delle società quotate dovranno figurare almeno il 30% di donne e nelle direzioni il 20% - Nessuna sanzione è però prevista per chi trasgredisce

Le grandi aziende dovranno fare uno sforzo per garantire che le donne siano meglio rappresentate nelle direzioni e nei consigli di amministrazione a partire dal prossimo anno. Fra le nuove leggi in vigore dal 2021, ve ne sono diverse che riguardano direttamente le imprese.

Mentre la Svizzera si appresta a festeggiare i 50 anni del diritto di voto delle donne, la riforma della legge sulle società per azioni introduce diverse disposizioni a favore della parità nelle imprese. Le grandi società quotate dovranno diventare più femminili: nei consigli di amministrazione dovranno figurare almeno il 30% di donne e nelle direzioni il 20%.

Non sono comunque previste sanzioni: le circa 250 aziende potenzialmente interessate dovranno semplicemente spiegare perché non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. Avranno cinque anni per modificare la composizione dei consigli di amministrazione e dieci anni per la direzione.

Sempre per effetto della riforma della legge sulle società per azioni, coloro che operano nel settore dell’estrazione (di minerali, petrolio, gas, foreste) dovranno ora redigere un rapporto annuale sui pagamenti effettuati ai governi. Sono inoltre previste disposizioni per combattere le remunerazioni abusive o le variazioni di capitale.

 

Meno emolumenti

Le imprese beneficeranno di un risparmio di 14 milioni di franchi grazie alle riduzioni degli emolumenti previsti dal registro di commercio. Questa riforma consentirà inoltre di utilizzare sistematicamente il numero AVS come identificativo. Attualmente i dati vengono inseriti in modo decentralizzato nelle banche dati degli uffici cantonali del registro di commercio.

Le aziende risparmieranno anche sul canone radiotelevisivo: quelle con un fatturato compreso tra 500’000 e 749’999 franchi pagheranno 160 franchi invece di 365 franchi, quelle con entrate inferiori ai 500’000 franchi all’anno ne sono esonerate.

Gli appalti pubblici saranno aggiudicati secondo regole armonizzate a livello nazionale e attraverso procedure più flessibili. Saranno ammessi quattro tipi di procedura: aperta (bando di gara pubblico), selettiva (gli offerenti devono prima presentare una richiesta di partecipazione), su invito o di comune accordo. Non sono ammesse modalità miste.

 

Fonte:  http://www.ccis.ch/it/news.aspx?id=1348

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera)

 

Ultima modifica: Mercoledì 10 Febbraio 2021
Giovedì 4 Febbraio 2021

Polonia terzo paese in Europa per investimenti stranieri

Secondo l’Agenzia polacca degli investimenti e del commercio (PAIH) la Polonia è la terza location più popolare per gli investimenti esteri in Europa, dopo Gran Bretagna e Germania. Nel 2020 PAIH ha gestito quasi 200 progetti di investimento del valore di quasi 40 miliardi zloty (è un aumento del 10% rispetto all’anno precedente per quanto riguarda il valore dei progetti). Gli investimenti riguardavano soprattutto i settori della elettro-mobilità, le fonti di energia rinnovabile e il settore IT. Quanto al valore degli investimenti i protagonisti più importanti sono la Corea del Sud e gli Stati Uniti. Invece nel quadro del progetto Polska Strefa Inwestycji (la Zona polacca degli investimenti) nel primo semestre del 2020 il 75% degli investimenti apparteneva alle aziende polacche. PAIH ha dichiarato inoltre che a causa della crisi Covid-19 la dinamica degli investimenti è diminuita, principalmente a causa dell’incertezza tra gli investitori. In risposta alla pandemia PAIH ha introdotto ulteriori soluzioni per promuovere gli investimenti, quali la linea verde aperta 24 ore su 24 e le visite virtuali delle location che in molti casi hanno consentito di prendere le decisioni legati agli investimenti a distanza. Nel 2020 sono stati conclusi 58 progetti mediati da PAIH del valore complessivo di oltre 2,7 euro (oltre 12 miliardi di zloty).

FONTE: notizia tratta dal servizio POLONIA OGGI, di proprietà di Comunicazione Polska

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Martedì 23 Febbraio 2021