Energia

Giovedì 23 Marzo 2023

Regno Unito - Energia nucleare: quanto è ecologica e sicura?

Il cancelliere Jeremy Hunt ha annunciato un ulteriore sostegno per l'energia nucleare nel nuovo bilancio. L’intenzione è inserire questa fonte energetica tra le energie "ecologicamente sostenibili" così da favorire l’industria e accedere a nuovi finanziamenti. L’energia nucleare dovrebbe fornire il 25% del fabbisogno elettrico del Regno Unito entro il 2050.

Per generare energia nucleare, gli atomi di uranio vengono bombardati da particelle di neutroni molto più piccole. Questo fa sì che gli atomi si rompano e rilascino enormi quantità di energia sotto forma di calore. Il calore viene quindi utilizzato per far bollire l'acqua, producendo vapore che aziona le turbine e genera elettricità. I combustibili nucleari sono risorse energetiche non rinnovabili, ma a differenza dei combustibili fossili, le centrali nucleari non producono gas serra (come anidride carbonica o metano) durante il loro funzionamento.

La costruzione di nuove centrali nucleari emette emissioni, attraverso la produzione di acciaio e di altri materiali necessari. Tuttavia, il numero di emissioni generate durante il ciclo di vita di un impianto è ancora molto basso.

Il governo si consulterà sulla proposta di riclassificare il nucleare come "energia ecologicamente sostenibile". L'annuncio segue una decisione già presa dall'UE nel 2022. Come riportato dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, le centrali nucleari sono tra "le strutture più sicure e protette al mondo e sono soggetti a severi standard di sicurezza internazionali”.

Anche in condizioni normali, la produzione di energia nucleare genera scorie radioattive, che devono essere gestite e mantenute in sicurezza per centinaia di anni. Attualmente ci sono sei impianti in Regno Unito in grado di fornire circa il 20% della domanda energetica. Nel 2022, il 15,5% dell’energia è stata prodotta dalle centrali nucleari. Tuttavia, la maggior parte di queste sono strutture vecchie e alla fine della loro vita.

Il piano del governo è costruire fino a otto nuovi reattori nucleari, approvandone uno ogni anno fino al 2030. L'impianto di Hinkley Point C è già in costruzione nel Somerset e nel luglio 2022 il governo ha dato il via libera alla centrale nucleare di Sizewell C sulla costa del Suffolk. Insieme, questi stabilimenti saranno in grado di alimentare 12 milioni di case in tutto il Regno Unito. Oltre a queste centrali, il governo vuole anche sviluppare piccoli reattori modulari (SMR).

Il costo complessivo per generare energia nucleare è paragonabile ad altre forme di energia, ma le centrali nucleari sono estremamente economicamente impegnative da costruire. Hinkley C dovrebbe costare l'80% in più rispetto al budget originale di 33 miliardi di sterline.

I critici del nucleare hanno sottolineato come i nuovi impianti impiegheranno troppo tempo per entrare in funzione e che sarà troppo tardi per aiutare il Regno Unito a raggiungere gli obiettivi prefissati come il livello dell’emissioni o la riduzione dei prezzi dell'energia. Per esempio, la centrale di Hinkley Point C è in ritardo di due anni rispetto a quanto programmato - in parte a causa della pandemia - e si prevede che la costruzione di Sizewell C impiegherà nove anni. Uno dei vantaggi degli impianti SMR è che sono molto più veloci da costruire in quanto più piccoli.

 

Fonte: https://bbc.in/3FExYVA

 

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Giovedì 23 Marzo 2023
Venerdì 10 Febbraio 2023

La Turchia può ambire a diventare un hub regionale del gas?

La Turchia continua a coltivare l’ambizioso progetto di ricoprire un ruolo di primo piano come “hub” energetico per l’Europa e intensifica i lavori nei giacimenti di gas naturale nel Mar Nero.

Focus sullo stoccaggio di gas in Turchia
Continuano, senza interruzioni, gli sforzi per consentire l’utilizzo delle ingenti quantità di gas naturale del Mar Nero che, secondo quanto recentemente dichiarato da Melih Han Bilgin, Direttore Generale della Turkish Petroleum Corporation (TPAO), potrebbero essere disponibili già a partire dal prossimo mese di marzo mentre la produzione a pieno regime avverrebbe a partire dal 2027. La quantità totale di gas dei giacimenti nel Mar Nero (riserva sufficiente secondo il Dicastero turco competente a soddisfare la domanda interna per 30 anni), dopo la recente scoperta di ulteriori riserve pari a 58 miliardi di metri cubi (bcm) presso Çaycuma 1, è pari a complessivi 710 miliardi di metri cubi, con un valore di mercato di 1 trilione di dollari. L’attività della TPAO si svolge oggi presso l'impianto di Filyos, nella provincia settentrionale di Zonguldak, nel cui porto recentemente la nave "Mukavemet" (che opererà nel pozzo Tuna-1 nel giacimento di Sakarya) ha affiancato a gennaio 2023 le altre navi da trivellazione. Nella fase iniziale è previsto il trasferimento di circa 10 milioni di metri cubi di gas al giorno, mentre l'infrastruttura a pieno regime consentirà di raggiungere il picco di 40 milioni di metri cubi al giorno entro il 2026. Quanto al consumo interno di gas, la Turchia è passata da 48 miliardi di metri cubi nel 2020 ad un record di 60 miliardi di metri cubi nel 2021 mentre nel 2022 le stime ufficiali indicano un consumo pari a 53,5 miliardi di metri cubi, inferiore rispetto alle precedenti proiezioni di 63 miliardi di metri cubi. Un risparmio reso possibile dall’aumento della quota delle rinnovabili nel “mix” energetico nazionale, che hanno consentito una diminuzione delle importazioni principalmente dalla Federazione Russa (la Turchia dipende dal gas russo per il 44% del proprio fabbisogno). Il gas russo rappresenta dunque quasi la metà del fabbisogno del Paese, che importa gas anche dall'Iran e dall'Azerbaigian e acquista GNL da Qatar, Nigeria, Norvegia, Algeria e Stati Uniti. Tuttavia, nel 2022 le importazioni tramite gasdotti sono diminuite così come gli acquisti di gas GNL.
I gasdotti che forniscono gas russo e azero alla Turchia sono il TurkStream ed il TANAP. Nel 2022 il TurkStream ha garantito volumi per 8,6 miliardi di metri cubi alla Turchia e 12,5 miliardi di metri cubi all'Europa mentre il TANAP ha fornito l'anno scorso 5,8 miliardi di mc di gas alla Turchia e 11,3 miliardi di mc all’Europa.

Per quanto attiene allo stoccaggio, la capacità della Turchia viene assicurata da 2 strutture sotterranee: la prima è quella offshore di “Silivri” (4,6 bcm) mentre la seconda si trova nei pressi di Tuz Gölü (Lago Tuz) la cui capacità è di 1,2 bcm. La capacità di prelievo giornaliera da Silivri è di 28 milioni di metri cubi (mcm), aumentata recentemente a 75 mcm che lo rende l’impianto di stoccaggio di gas naturale più grande d’Europa. Dopo l'aumento della capacità anche del Lago Tuz, l'obiettivo del Paese è quello di raggiungere circa 10 bcm di capacità totale di stoccaggio, che soddisferà circa il 20% del totale consumo annuo della Turchia, percentuale in linea con quelle previste anche dall’UE (capacità di stoccaggio per ciascun Paese membro pari ad almeno il 20% del suo consumo annuo). Infine, il Ministro dell'Energia e delle Risorse Naturali, Fatih Dönmez, partecipando ad Istanbul al “Summit of Century of Türkiye in Energy” dello scorso 31 gennaio, ha annunciato che la Turchia avrebbe firmato un accordo con l’Oman per l’acquisto di gas naturale per i prossimi 10 anni dopo la visita di una delegazione della compagnia energetica statale turca “BOTAŞ”. L’accordo prevede un acquisto annuale di gas naturale dagli omaniti pari a 1,4 miliardi di metri cubi (bcm). La Turchia apre anche le porte per l’esportazione di gas nei Balcani, con la Bulgaria è stato ad esempio recentemente concluso un accordo che prevede una fornitura annuale di gas di circa 1,5 miliardi di metri cubi fino al 2035 che corrisponderebbe al 30% del consumo annuo di gas della Bulgaria. L’accordo tra la compagnia statale bulgara del gas “Bulgargaz” e quella turca “BOTAŞ” è stato siglato all’inizio dell’anno e prevede forniture sia attraverso la rete del gas turco che dai terminali GNL del Paese. Accordi analoghi, ha aggiunto Dönmez durante il Summit di Istanbul sull’energia, saranno in futuro siglati con la Macedonia del Nord, la Romania e la Moldavia. Infine, il Ministero dell’Energia ha informato che la Turchia ospiterà nelle prossime settimane un vertice sul gas naturale ad Istanbul denominato “Istanbul Gas Forum” allo scopo di riunire i Paesi fornitori e i Paesi consumatori.

*Il TANAP può trasportare fino a 16 bcm di gas azero all’anno, di cui 6 alla Turchia ed il restante all’Europa attraverso il collegamento al TAP al confine greco. Attualmente sono in corso i lavori di ampliamento per raddoppiare la capacità’ del TANAP. La capacità del TANAP potrebbe essere ulteriormente aumentata se il Turkmenistan costruirà un nuovo gasdotto che dal Caspio potrebbe raggiungere la Turchia (vedi Cronache Economiche di dicembre 2022). Il TurkStream ha invece una capacità di 31,5 bcm attraverso due condotte di cui la prima ha una capacità di 15,75 bcm destinati alla Turchia.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 10 Febbraio 2023
Venerdì 27 Gennaio 2023

I progetti nazionali brasiliani registrano una crescita della produzione di energia nel 2023

Il Brasile dovrebbe registrare un record nell'espansione della capacità di generazione di energia centralizzata nel 2023, con un aumento di 10,3 gigawatt (GW), con oltre il 90% di questo totale in impianti eolici e solari, secondo una previsione del Ministero delle Miniere ed Energy e l'agenzia di regolamentazione Aneel hanno rivelato questo venerdì.

Lo scenario di forte crescita per quest'anno arriva dopo un aumento già significativo del complesso di generazione brasiliano nel 2022. Lo scorso anno sono stati aggiunti 8,2 GW, dietro solo l'attuale record di 9,5 GW raggiunto nel 2016.

Questo è uno scenario molto positivo per il Brasile, che continua a guidare la ricerca mondiale per preservare il pianeta generando energia pulita, poiché la nostra crescita si basa principalmente su fonti rinnovabili. Credo che nei prossimi anni questa espansione sarà ancora maggiore”, ha affermato in una nota il ministro delle Miniere e dell'Energia, Alexandre Silveira.

Fonte: https://bit.ly/3kMNlUi

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)

Ultima modifica: Venerdì 27 Gennaio 2023
Venerdì 20 Gennaio 2023

Brasile - Aliança Energia prevede investimenti per 300 milioni di reais

Operanti nel mercato della generazione e commercializzazione di elettricità, Aliança Energia prevede di investire 300 milioni di R$ quest'anno, secondo il direttore e responsabile dell'installazione di Aliança Energia, Carlos Henrique Afonso. La sfida per il 2023 è la conclusione del terzo progetto eolico, il Complesso Acauã (109,20 MW), nel Rio Grande do Norte.

 "Il complesso eolico entrerà in esercizio commerciale per progetto, ovvero un parco eolico, con piena operatività prevista per novembre 2023", afferma Afonso. Gli investimenti nel Rio Grande do Norte, che sono con risorse proprie, si aggirano intorno ai 730 milioni di R$.

Il progetto avrà la capacità di fornire energia per 840.000 persone (o 270.000 case). Sono stati generati 1.000 posti di lavoro, sia diretti che indiretti. “Siamo poco oltre il picco di occupati, oggi ci sono 450 persone dirette”, dice il direttore.

Il BNDES ha inoltre approvato un finanziamento per un importo di R$ 3,5 miliardi per la realizzazione di due complessi eolici e un complesso solare e le rispettive linee di trasmissione, a Bahia e Minas Gerais. La capacità installata sarà di 1,5 GW con investimenti totali che raggiungeranno i 10,6 miliardi di R$. La partecipazione della banca avverrà attraverso il programma BNDES Finem.

L'energia generata sarà equivalente a quella necessaria per rifornire circa 2,6 milioni di abitazioni. In questo modo si eviteranno emissioni di oltre 8,6 milioni di tonnellate di CO2. Le imprese contribuiscono all'incremento della capacità installata nelle energie rinnovabili e allo sviluppo del mercato libero dell'energia nel Paese.

 

Fonte: https://bit.ly/3XrxUz8

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)

Ultima modifica: Venerdì 20 Gennaio 2023
Lunedì 16 Gennaio 2023

Nuova scoperta di gas naturale nel Mar Nero

Il Presidente Erdogan ha annunciato la scoperta una nuova riserva di gas nel Mar Nero in Turchia che dalle prime stime potrebbe avere un valore di circa 1 trilione di dollari. Il giacimento è stato localizzato nei pressi di Çaycuma-1 (58 miliardi di bcm) e consentirebbe alla Turchia di aumentare fino a 710 miliardi di metri cubi (bcm) di gas offshore considerando anche la rivalutazione delle riserve di gas naturale del giacimento di Sakarya passate a 652 dai precedenti 540 bcm.

Con la nuova scoperta del giacimento di Çaycuma-1, la riserva di gas nel Mar Nero è aumentata di 170 miliardi di metri cubi e potrebbe accelerare il processo di affrancamento del Paese dagli approvvigionamenti esteri da cui è quasi completamente dipendente per le importazioni di combustibili fossili al fine di coprire il proprio fabbisogno energetico. I principali fornitori di gas naturale sono la Federazione russa, l'Azerbaigian e l'Iran. La Turchia, inoltre, si rifornisce da Qatar, USA, Nigeria e Algeria per il GNL. Sakarya e Çaycuma-1 (i due pozzi offshore saranno collegati fra loro nel medio periodo e successivamente collegati alla rete nazionale), si vanno dunque ad aggiungere ai giacimenti scoperti nel Mar Nero gli scorsi anni: il primo, nel 2020, nel pozzo “Tuna-1” (circa 405 bcm) e il secondo nel 2021 (pozzo Amasra-1) le cui riserve inizialmente venivano stimate in circa 135 bcm di gas. Secondo le previsioni del Ministero dell’Energia, entrambi i giacimenti potrebbero iniziare a fornire energia al Paese dal prossimo mese di marzo.

Il consumo annuo di gas della Turchia è aumentato da 48 miliardi bcm nel 2020 a un record di 60 miliardi nel 2021 e per la fine del 2022 si stima un consumo di circa 53,5 miliardi di bcm rispetto alle precedenti proiezioni di oltre 63 miliardi di metri cubi grazie, all'energia generata nel 2022 dalle fonti rinnovabili.

Ad ottobre 2022 le importazioni di gas naturale (3,23 miliardi di bcm) sono infatti scese del 30,5% rispetto all’analogo mese del 2021 quando si attestarono a quasi 5 miliardi di bcm secondo quanto recentemente reso noto dalla EPDK (Turkey Energy Market Regulatory). Sempre secondo la EPDK, nel mese di ottobre 2022 la Turchia ha infatti importato circa 2,38 miliardi di metri cubi di gas naturale tramite gasdotti, mentre 857 milioni di metri cubi (mc) sono stati acquistati come gas naturale liquefatto (GNL). Anche le importazioni di greggio nel mese di ottobre 2022, seppur lievemente, sono diminuite nel mese di ottobre 2022 attestandosi a 4,20 milioni di tonnellate. La Turchia importa la maggior parte del suo fabbisogno di petrolio dalla Russia (2,17 milioni di tonnellate nel mese in osservazione), dall’Iraq e Kazakistan rispettivamente con 860 mila e 226 mila tonnellate. Un risparmio che in futuro potrebbe essere ancora più consistente grazie ai lavori di esplorazione dei giacimenti di idrocarburi nel Mediterraneo (la Turchia vanta una flotta di quattro navi da perforazione alcune delle quali acquistate a metà del 2022).

Da rilevare, infine, il volume di stoccaggio di gas naturale che nel mese di ottobre 2022 è aumentato del 39,2% (circa 3,81 miliardi di metri cubi), rispetto ai 2,74 miliardi di metri cubi dell’analogo mese del 2021 grazie in particolare alle forniture che provengono dal TurkStream. In particolare, l'impianto di stoccaggio del gas naturale di Silivri ha aumentato la sua capacità di 4,6 miliardi di metri cubi (bcm) rispetto ad una precedente stima di 3,2 miliardi. La capacità di prelievo giornaliera dal sito è stata inoltre stimata in 75 milioni di metri cubi rispetto ai 28 milioni (mc) iniziali consentendo all’impianto di Silivri di diventare il più grande impianto di stoccaggio sotterraneo di gas in Europa in grado di soddisfare da solo in prospettiva ¼ del fabbisogno della Turchia. Ampliamenti sono previsto anche per l’aumento della capacità della seconda unità di stoccaggio della Turchia: Tüz Gölü (Lago Tuz), situato nella provincia centrale di Aksaray, che ha oggi una capacità di immagazzinare gas naturale fino a 1,2 bcm all’anno ma sono in corso piani per espandere la capacità a 5,4 bcm entro il 2023. Recentemente il Presidente Erdoğan ha affermato che il Paese intende ridurre il grado di dipendenza dall’estero di gas naturale entro il 2053 dal 71% al 13%.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 16 Gennaio 2023
Venerdì 13 Gennaio 2023

Parte in Texas la costruzione del più grande impianto di idrogeno verde della nazione

È stata appena annunciata la costruzione del nuovo mega impianto di idrogeno verde di Air Products e The AES Corporation (AES) nella contea di Wilbarger. Si prevede che il progetto creerà più di 1.300 posti di lavoro nella costruzione, 115 posti di lavoro permanenti nelle operazioni e 200 posti di lavoro nel trasporto e nella distribuzione. Si prevede inoltre che genererà circa $ 500 milioni di entrate per lo Stato del Texas e sarà il più grande impianto di idrogeno verde degli Stati Uniti.

Lo Stato del Texas estenderà la sua leadership nella produzione di energia negli Stati Uniti e contribuirà a soddisfare il fabbisogno energetico del nostro Paese per i decenni a venire", ha dichiarato il governatore Abbott. "Questo progetto non solo porterà centinaia di posti di lavoro e milioni di entrate nel nostro Stato, ma espanderà anche il settore energetico e rafforzerà ulteriormente il Texas come potenza mondiale in questo settore cruciale.

Il nuovo impianto sarà di gran lunga il più grande impianto di produzione di idrogeno verde completamente integrato del Paese, che utilizzerà l'energia del vento e del sole per produrre idrogeno pulito per i clienti americani.

Air Products e AES prevedono di investire circa $ 4 miliardi per costruire e gestire questo impianto di produzione di idrogeno verde. L'energia per far funzionare questo progetto di idrogeno comporterà oltre 1 gigawatt di energia rinnovabile e una capacità di elettrolizzazione in grado di produrre oltre 200 tonnellate metriche al giorno (MT/D) di idrogeno verde. 

L'impianto dovrebbe iniziare le operazioni commerciali nel 2027 e servirà principalmente la mobilità e altri mercati industriali. Il progetto amplierà il portafoglio energetico del Texas e posizionerà lo Stato come leader del Paese nel settore dell'idrogeno verde, contribuendo a ridurre le emissioni.

 

(Contenuto editoriale a cura della Italy-America Chamber of Commerce of Texas)

 

Ultima modifica: Venerdì 13 Gennaio 2023
Venerdì 2 Dicembre 2022

Rep. Ceca - Gli oneri di sistema dell’energia elettrica diminuiranno il prossimo anno

Gli oneri di sistema gravanti sul prezzo dell’energia elettrica registreranno il prossimo anno un forte calo. Lo ha deciso l’Autorità per l’Energia.

Gli oneri di sistema per le famiglie e le utenze a bassa tensione caleranno in media del 16,7%. Il calo dipende dal fornitore. Una diminuzione del 16 e del 21 percento è prevista anche per le utenze ad alta e altissima frequenza, che sono solitamente rappresentate dalle grandi imprese. Per quanto riguarda il gas, gli oneri registreranno un aumento in media dell’1,7%.

Il calo previsto per il prossimo anno è il risultato degli interventi statali. Il governo ha deciso di coprire il prossimo anno con la fiscalità generale i contributi per le fonti rinnovabili. Le casse statali si faranno carico anche di alcuni costi extra per il trasporto dell’energia. Complessivamente lo stato sovvenzionerà gli oneri di sistema per 36 miliardi di corone.

Fonte: https://bit.ly/3H5sK6B

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022
Venerdì 2 Dicembre 2022

Polonia - Si intensificano le forniture di gas dal Qatar

A Świnoujście è stata ricevuta la cinquantesima consegna di GNL ovvero 20 in più che l’ultimo anno.

L'intensificazione delle consegne di GNL ha permesso di garantire la materia prima ai destinatari in Polonia, nonostante la difficile situazione del mercato europeo del gas. Il volume totale del carico di GNL ha superato 3,8 milioni di tonnellate. Il 20 novembre a Świnoujście è arrivata la gasiera Al Shamal con un carico di circa 90 mila tonnellate di gas naturale liquefatto proveniente dal Qatar, che corrisponde a circa 120 milioni di metri cubi di gas allo stato gassoso.

Le importazioni di GNL sono attualmente una delle principali fonti di approvvigionamento di gas naturale della Polonia, fornendo circa il 40% del fabbisogno di questa materia prima dall'inizio del 2022. Il resto del gas proviene soprattutto dagli Stati Uniti.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

Ultima modifica: Venerdì 2 Dicembre 2022
Venerdì 25 Novembre 2022

Gli USA aiuteranno la Thailandia a installare dei reattori nucleari

Nonostante la resistenza storica dell’opinione pubblica thailandese all’energia nucleare, la Casa Bianca si è dichiarata pronta ad assistere il Paese asiatico nello sviluppo della tecnologia nucleare. In particolare, si parla dei non ancora esistenti reattori modulari portatili (SMR), che si spengono in autonomia in caso di emergenza e sono per questo considerati più sicuri, oltre ad avere un minore impatto sul territorio rispetto agli impianti tradizionali. Gli SMR sono attualmente in fase di sviluppo sotto la società TerraPower, con i finanziamenti di Bill Gates.

Questa è anche un'occasione per gli Stati Uniti per avvantaggiarsi rispetto agli altri competitori come Cina, Russia e Argentina, che stanno similmente progettando prototipi di reattori modulari.

Fonte: https://bit.ly/3XuZBrf

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

 

Ultima modifica: Venerdì 25 Novembre 2022
Venerdì 11 Novembre 2022

La Turchia si candida al ruolo “hub” europeo per la produzione di energia eolica

La Turchia mira a diventare un nuovo “hub” di produzione ma anche di ricerca e di innovazione nel settore dell'energia eolica con la prospettiva di esportare in tutta la regione medio orientale e in Europa; lo ha dichiarato lo scorso mese di ottobre il ministro dell'energia e delle risorse naturali Fatih Dönmez intervenendo in Germania alla rassegna internazionale WindEnergy. Dönmez ha evidenziato il potenziale della Turchia nelle rinnovabili per la produzione di energia pulita, affermando che il Paese si colloca al quinto posto tra i produttori europei per la produzione di apparecchiature eoliche ed è leader nella produzione di pale, torri turbine.

"Oggi, la Turchia è diventato un partner affidabile nel panorama europeo di forniture di apparecchiature per lo sfruttamento dell’energia oltre che dell'approvvigionamento di gas naturale” ha dichiarato Dönmez alla conferenza stampa organizzata in fiera. Passando ai numeri, la Turchia ha esportato circa 1,5 miliardi di euro di turbine eoliche e attrezzature in quasi 50 paesi nel 2021 essendo in grado di produrre localmente quasi il 70% delle sue turbine eoliche e dei relativi componenti. Come noto la Turchia è un Paese fortemente dipendente dalle importazioni di combustibili fossili per coprire il proprio fabbisogno energetico e, a seguito dell'aumento dei costi dopo l'invasione russa dell'Ucraina, ha aumento la propria produzione di energia da fonti rinnovabili- Ankara ha recentemente lanciato alcuni progetti su larga scala ed ha avviato tender per la costruzione di nuove centrali solari ed eoliche. Nel 2021 le energie rinnovabili hanno rappresentato oltre il 95% degli incrementi della nuova capacità installata nel paese, raggiungendo, dall’inizio del 2022, una capacità elettrica totale installata superiore ai 100 giga watt di cui più del 50% proveniente dal rinnovabile, non solo eolico e solare ma anche idroelettrico e geotermico. Nel contesto internazionale la Turchia si piazza al 5° quinto posto in Europa e al 12° nel mondo per capacità installata di energia rinnovabile mentre per quanto attiene all’energia eolica occupa la 7° posizione in Europa, con 11,1 giga watt di potenza onshore (centrali elettriche) e ben oltre 57 di giga watt di potenziale offshore; il Paese ha un potenziale di capacità totale installata superiore a 100 mila megawatt di cui la potenzialità dell’eolico arriverebbe a quasi 50 mila (fonte del “Ministry of Energy and Natural Resources” turco).

Il mix elettrico turco si sta dunque rapidamente spostando verso le rinnovabili, che oggi rappresentano il 43% della produzione totale di elettricità, mentre carbone e gas rappresentano rispettivamente il 34% e il 23%. L'energia eolica rappresenta il 10% del mix elettrico della Turchia, il che la rende la seconda fonte di energia rinnovabile dopo l'energia idroelettrica. Tutti i 10 GW installati oggi in Turchia sono eolici onshore ed il Paese punta ad aggiungere altri 20 GW di energia eolica entro il 2030. La regione dell’Egeo (Izmir e provincia) guida la diffusione dell'energia eolica, ospitando circa il 20% della capacità di energia eolica del paese. Il più grande progetto di energia eolica, il progetto Soma da 312 MW, si trova nelle province di Manisa e Balikesir.

Il successo dell'industria eolica turca è radicato nella sua forte catena di approvvigionamento nazionale in continua espansione. Anche molte aziende europee e internazionali hanno istituito impianti di produzione in Turchia. Gli ultimi dati disponibili mostrano 3.580 aziende attive nel settore dell'energia eolica in Turchia, con 25.000 persone impiegate direttamente o indirettamente. Il Paese ospita impianti di produzione di aziende leader internazionali come la TPI Composites, l’Enercon e la GRI Renewables.

L'azienda americana TPI Composites, ad esempio, produce compositi di alta qualità utilizzati nelle pale delle turbine eoliche in due stabilimenti situati nella regione di Izmir, impiegando un totale di circa 4.200 persone; da Izmir servono principalmente clienti in Europa, incluso il mercato locale della Turchia, il Medio Oriente e l'Africa.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 11 Novembre 2022