Investimenti

Venerdì 3 Novembre 2023

Costruzione di un laboratorio per l'Istituto di Lattologia Industriale nella regione di Santa Fe

Al via la costruzione dell’edificio dell'Istituto di Lactologia Industriale (INLAIN) dedicato al cluster lattiero-caseario situato nel territorio della regione di Santa Fe. Questo progetto di grande portata è finalizzato alla costruzione di una struttura di 1.333 metri quadrati con un budget ufficiale di oltre 500 milioni di pesos.

Questa struttura comprenderà due stabilimenti di laboratorio e un impianto pilota per la ricerca focalizzata sull'industrializzazione del latte e dei prodotti lattiero-caseari, con un'enfasi su microbiologia, tecnologia, chimica e biochimica, tra le altre discipline.

È importante sottolineare che questo progetto è parte integrante del Programma Federale "Costruire Scienza" del Ministero di Scienza, Tecnologia e Innovazione della Nazione, coinvolgendo sette istituti del CONICET (Consiglio Nazionale della Ricerca Scientifica e Tecnica) e università nazionali. I finanziamenti per questo progetto provengono dalla Banca Interamericana per lo Sviluppo (prestito BID N° 5293/OC-AR) attraverso il programma federale per l'innovazione.

La Regione di Santa Fe ha dimostrato un forte impegno nei confronti del miglioramento delle infrastrutture e delle attrezzature, collaborando con il governo nazionale per promuovere investimenti significativi in vari settori. Questo impegno si traduce in oltre 45 milioni di dollari che fluiscono nella provincia attraverso una collaborazione strategica, con particolare attenzione ai piani di sviluppo e ai diversi luoghi della provincia. L'Istituto di Lactologia Industriale (INLAIN), a doppia dipendenza UNL (Universidad Nacional del Litoral) - CONICET, sta per diventare un punto di riferimento per la ricerca scientifica e la formazione di giovani talenti nel settore lattiero-caseario, uno dei settori produttivi più cruciali della regione.

La costruzione del nuovo edificio rappresenta un'opportunità preziosa per gli investitori italiani interessati a partecipare e contribuire a questo importante sviluppo scientifico e industriale. Con oltre 100 posti di lavoro previsti per ricercatori, borsisti e docenti, l'INLAIN offre un ambiente ideale per la collaborazione internazionale e il trasferimento tecnologico. Gli operatori italiani nel settore lattiero-caseario sono invitati a considerare questa prospettiva di investimento e collaborazione nel cuore della produzione lattiero-casearia argentina.

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Venerdì 3 Novembre 2023
Giovedì 2 Novembre 2023

Turchia - I flussi di IDE: i dati YASED sul primo semestre del 2023

Secondo i dati diffusi l’11 agosto dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), nel primo semestre dell’anno, i flussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) in ingresso nel Paese hanno sfiorato i cinque miliardi di dollari.

In particolare, si sono registrati USD 2,5 mld di flussi in capitale azionario e USD 2,2 mld da vendite immobiliari a residenti stranieri. Contestualmente, disinvestimento e strumenti di debito hanno ridotto i flussi totali rispettivamente di USD 152 mln e USD 308 mln, portando così il valore netto degli IDE a USD 4,8 mld (pari al 13% del deficit di parte corrente), in calo del 31% rispetto ai 7 miliardi di dollari registrati nel primo semestre del 2022.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Giovedì 2 Novembre 2023
Giovedì 2 Novembre 2023

Le imprese brasiliane internazionali aumentano gli investimenti all'estero

Una ricerca della Fondazione Dom Cabral (FDC) mostra che la maggior parte delle imprese brasiliane che operano all’estero hanno aumentato gli investimenti nei mercati esteri negli ultimi due anni. Lo studio ha avuto il sostegno dell’Agenzia Brasiliana per la Promozione delle Esportazioni e degli Investimenti (ApexBrasil), collegata al Ministero dello Sviluppo, dell’Industria, del Commercio e dei Servizi del governo federale.

Secondo l'indagine “Traiettorie dell'internazionalizzazione delle imprese brasiliane” della FDC, pubblicata martedì (12), il 45,1% delle imprese brasiliane internazionali ha aumentato gli investimenti all'estero; Il 38,2% ha mantenuto lo stesso livello; e il 16,8% ha ridotto. La maggioranza delle imprese intervistate (56,9%) dichiara di aver incrementato gli investimenti in Brasile; il 38,2%, che è rimasto allo stesso livello; e il 12,1%, che ha ridotto.

L'indagine ha intervistato 237 imprese brasiliane internazionali, principalmente quelle che operano nell'export o che hanno filiali all'estero. Tra le intervistate, la maggioranza opera nel settore del commercio (16,5%), seguito dalla fabbricazione di macchinari e attrezzature (10,2%) e dalla fabbricazione di prodotti chimici (7,1%).

Secondo l'indagine, il 54,6% delle imprese intervistate afferma che i propri risultati finanziari all'estero sono migliorati negli ultimi due anni; il 27%, che è rimasto stabile, e il 18,3%, che si è ridotto. 

Il risultato è molto simile a quanto dichiarato dalle imprese riguardo ai propri risultati nel mercato interno: il 57,9% ritiene che i risultati siano migliorati; il 22,4%, che è rimasto stabile; e il 19,7%, che ha ridotto.

 

Piani per il futuro     

Solo il 10,5% delle imprese intervistate ha dichiarato di voler ridurre l'operatività nei mercati esteri in cui già opera nei prossimi due anni. Secondo l’indagine, le ragioni sono generalmente attribuite a fattori quali gli effetti della pandemia di Covid-19, la guerra in Ucraina, l’aumento dei noli, gli alti tassi di interesse e l’inflazione.

Il 64,4%, invece, delle imprese dichiara di voler espandere nei prossimi due anni i mercati in cui già opera. “Le ragioni principali di questa espansione sono: nuove possibilità all’estero, crescita dell’e-commerce, consolidamento di alleanze e partnership, offerta di prodotti innovativi, investimenti in qualifiche tecniche e operative e maggiore riconoscimento del marchio”, si legge nel testo dell’indagine.

Fonte: https://tinyurl.com/fm226ajf

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Giovedì 2 Novembre 2023
Lunedì 4 Settembre 2023

Il governo brasiliano lancia il Nuovo PAC e triplica gli investimenti in infrastrutture

Il governo federale ha lanciato l’11 agosto la terza edizione del Programma di Accelerazione della Crescita (PAC). Con la sfida di concentrarsi su opere infrastrutturali che promuovano la sostenibilità, il Nuovo PAC dovrebbe prevedere investimenti pubblici federali per R$ 371 miliardi (circa USD 75 miliardi) per i prossimi quattro anni in settori quali trasporti, energia, infrastrutture urbane, inclusione digitale, infrastrutture sociali inclusive e acqua per tutti. Nel nuovo programma dovrebbero essere inclusi anche altri settori come la difesa, l'istruzione, la scienza e la tecnologia. 

L'attuazione del programma dovrebbe triplicare gli investimenti pubblici federali in infrastrutture nei prossimi anni. Oltre alle risorse del bilancio dell'Unione, il nuovo PAC si avvarrà di risorse delle imprese statali, di finanziamenti delle banche pubbliche e del settore privato, attraverso concessioni e partenariati pubblico-privato (PPP). La previsione è che il totale investito raggiungerà R$ 1,7 trilioni in quattro anni, inclusi gli investimenti di Petrobras (società quotata in borsa, il cui azionista di maggioranza è il Governo del Brasile).

La prima fase del PAC consisterà in progetti proposti dai ministeri e dai governatori. A settembre inizierà una seconda fase, con una selezione pubblica per stati e comuni. I principali obiettivi del nuovo PAC sono aumentare gli investimenti, garantire le infrastrutture economiche, sociali e urbane, migliorare la competitività e generare occupazione di qualità.

 

Storico

La prima versione del PAC è stata annunciata dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva nel gennaio 2007, con l'obiettivo di superare i colli di bottiglia infrastrutturali del Paese. In primo luogo, il programma prevedeva investimenti per R$ 503,9 miliardi (oltre USD 100 miliardi) in azioni infrastrutturali nei settori dei trasporti, dell'energia, dei servizi igienico-sanitari, degli alloggi e delle risorse idriche, tra il 2007 e il 2010.

Una seconda fase del programma, PAC 2, è stata annunciata nel 2011 dall'allora presidente Dilma Rousseff, con investimenti previsti di R$ 708 miliardi (oltre USD 140 miliardi) in azioni di infrastrutture sociali e urbane.

 

Sfide

Una delle principali sfide del Nuovo PAC sarà quella di evitare gli stessi errori delle precedenti edizioni, che hanno comportato discontinuità e fermi lavori. La Corte dei Conti Federale (TCU) sottolinea che, alla fine del 2022, il Paese aveva più di 8.600 opere paralizzate, che rappresentano circa il 38,5% dei contratti pagati con risorse dell'Unione. Secondo la TCU, la cattiva pianificazione dei progetti è il principale fattore di interruzione dei lavori.

 

Divisione degli investimenti

Il partenariato tra il governo federale e il settore privato, gli stati, i comuni e i movimenti sociali è una delle caratteristiche principali del nuovo programma per generare posti di lavoro e reddito, ridurre le disuguaglianze sociali e regionali, in uno sforzo e impegno comune per la transizione ecologica, neo-industrializzazione, crescita con inclusione sociale e sostenibilità ambientale.  

Il Nuovo PAC è organizzato in misure istituzionali e nove assi di investimento.

Le misure istituzionali sono un insieme articolato di atti normativi di gestione e pianificazione che contribuiscono all'espansione sostenuta degli investimenti pubblici e privati ​​in Brasile. Ci sono cinque gruppi principali:

Migliorare il contesto normativo e le licenze ambientali

Espansione del credito e incentivi economici

Miglioramento dei meccanismi di concessione e PPP

Allineamento con il piano di transizione ecologica

Pianificazione, gestione e appalti pubblici

Il Nuovo PAC ha incluso nuove linee di azione come l'inclusione digitale e la connettività per portare l’Internet ad alta velocità in tutte le scuole pubbliche e le unità sanitarie. Oltre ad espandere il 5G, porterà la rete 4G nelle autostrade e nelle regioni remote. L'investimento totale è di R$ 28 miliardi. 

Nell'asse sanitario verranno costruite nuove unità di base, policlinici, ospedali per la maternità e verranno acquistate più ambulanze per migliorare l'accesso alle cure specialistiche. Il Novo PAC investe anche nel complesso industriale sanitario, rafforzando la fornitura di vaccini ed emoderivati, e anche nella telemedicina per aumentare l'efficienza a tutti i livelli di servizio alla popolazione. L'investimento totale è di R$ 31 miliardi.

La costruzione di asili nido, scuole a tempo pieno e l'ammodernamento e l'ampliamento degli istituti federali e delle università è una priorità nel campo dell'istruzione. Il programma aumenterà la permanenza degli studenti nelle scuole, l'alfabetizzazione all'età giusta e la produzione scientifica in Brasile e avrà un investimento totale di R$ 45 miliardi. 

Alle azioni educative si aggiungono quelle dell'asse delle infrastrutture sociali e inclusive, che garantiranno l'accesso della popolazione a spazi per la cultura, lo sport e il tempo libero, puntando sull'interazione sociale e sulla riduzione della violenza. L'investimento totale è di R$ 2 miliardi. 

Affinché le città si adattino ai cambiamenti climatici e offrano una migliore qualità della vita alla popolazione, l'asse Città sostenibili e resilienti costruirà nuove abitazioni attraverso il programma Minha Casa Minha Vida (La mia casa, La mia vita) e finanzierà l'acquisizione di immobili. Con risorse di R$ 610 miliardi, il programma investirà anche nella modernizzazione della mobilità urbana in modo sostenibile, nell'urbanizzazione delle favelas, nelle fognature sanitarie, nella gestione dei rifiuti solidi e nel contenimento dei pendii e nella lotta alle inondazioni. 

L'asse dell’acqua per tutti garantirà qualità e quantità di acqua alla popolazione, raggiungendo anche le zone più remote del Paese. Investimenti di R$ 30 miliardi in risorse idriche rafforzeranno le comunità di fronte alle sfide idriche e climatiche. Il Nuovo PAC investe nella rivitalizzazione dei bacini idrografici attraverso azioni integrate di preservazione, conservazione e recupero. 

L'asse dei trasporti efficienti e sostenibili riunisce investimenti in autostrade, ferrovie, porti, aeroporti e corsi d'acqua in tutti gli stati del Brasile, al fine di ridurre i costi della produzione interna per il mercato interno e aumentare la competitività all'estero. L'investimento è di R$ 349 miliardi.

Per affrontare la sfida della transizione e della sicurezza energetica, l'80% della capacità elettrica aggiunta proverrà da fonti rinnovabili. Attraverso il programma Luz para Todos (Luce per Tutti), il PAC universalizzerà il servizio nella regione Nord-est e anticiperà l'universalizzazione delle comunità isolate nell'Amazzonia Legale. Gli investimenti nello strato pre-sale amplieranno la capacità di produzione di derivati ​​e combustibili a basse emissioni di carbonio. L'asse transizione e sicurezza energetica garantisce la diversità della matrice energetica, la sovranità brasiliana, la sicurezza e l'efficienza affinché il Paese cresca a un ritmo accelerato, generando occupazione, reddito e inclusione sociale. Verranno investiti R$ 540 miliardi. 

Gli investimenti nell'asse della difesa, pari a R$ 53 miliardi, doteranno il Paese di tecnologie all'avanguardia e aumenteranno la capacità di difesa nazionale. 

A partire da settembre, nell'ambito del Nuovo PAC, il governo lancerà bandi pubblici per un totale di R$ 136 miliardi per la selezione di altri progetti prioritari per stati e comuni, oltre a quelli annunciati al lancio del programma nelle seguenti aree: 

Città: urbanizzazione delle favelas, approvvigionamento idrico, fognature sanitarie, rifiuti solidi urbani, mobilità urbana e prevenzione dei disastri naturali

Sanità: UBS (Unità sanitarie di base), policlinici e maternità

Educazione: asili, scuole e scuolabus

Cultura: CEU (Centri educativi unificati) della cultura e progetti sul patrimonio storico

Sport: spazi sportivi di comunità

 

Fonte: http://tinyurl.com/yjne6jk2

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Lunedì 4 Settembre 2023
Lunedì 28 Agosto 2023

Principali novità introdotte dal Real Decreto 571/2023 sugli investimenti esteri in Spagna

Il 5 luglio 2023 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dello Stato spagnolo il Regio Decreto 571/2023 sugli investimenti esteri Real Decreto 671/2023, de 4 de julio, sobre inversiones exteriores (il "RD sugli investimenti esteri").

Il RD sugli Investimenti esteri entrerà in vigore il 1º settembre 2023. Per quanto riguarda le procedure relative al trattamento delle pratiche di autorizzazione degli investimenti esterni avviate prima del 1° settembre 2023, si continueranno ad applicare le disposizioni del RD 664/1999.

1. Principali novità del RD sugli investimenti esteri

  • Si formalizza la procedura di consulenza volontaria, in base alla quale gli investitori possono ricevere, entro un massimo di 30 giorni lavorativi, una risposta riservata e vincolante sull'opportunità o meno di sottoporre un'operazione ad autorizzazione.
  • Il termine entro il quale le autorità devono pronunciarsi in merito alle richieste di autorizzazione presentate attraverso tutti i meccanismi di controllo viene ridotto da sei a tre mesi.
  • La procedura semplificata di 30 giorni lavorativi per le transazioni di importo inferiore a 5.000.000 di euro è stata eliminata. Il termine per la decisione sarà sempre di tre mesi.
  • È fatto obbligo ai notai che sono a conoscenza di un'operazione di investimento all'estero soggetta ad autorizzazione preventiva di informare i richiedenti della necessità di ottenere tale autorizzazione.
  • Il cambio della sede sociale delle persone giuridiche o il trasferimento di residenza delle persone fisiche determinerà la variazione della classificazione di un investimento come spagnolo all'estero o estero in Spagna.
  • Per quanto riguarda gli investimenti esteri in Spagna nelle attività direttamente connesse alla difesa nazionale, si modifica la definizione dei soggetti che possono essere titolari di investimenti esteri in Spagna ai fini del controllo della Difesa. Pertanto, oltre agli investitori esteri non residenti, sono inclusi gli individui stranieri residenti, indipendentemente dalla loro cittadinanza.

 

2. Ambito soggettivo: soggetti degli investimenti esteri

I soggetti degli investimenti esteri saranno i seguenti:

a) Investitori residenti in paesi non appartenenti all'Unione Europea e all'Associazione europea di libero scambio;

b) Investitori residenti in Paesi dell'Unione europea o dell'Associazione europea di libero scambio, la cui titolarità effettiva corrisponde a quella di residenti in Paesi non appartenenti all'Unione europea e all'Associazione europea di libero scambio;

c) Persone fisiche straniere residenti in Spagna, indipendentemente dalla loro cittadinanza, che svolgono attività connesse a (i) difesa nazionale o (ii) armi, cartucce, articoli pirotecnici ed esplosivi per uso civile o altro materiale destinato alle forze di sicurezza dello Stato; e

d) Società con funzioni gestionali delle seguenti istituzioni, a condizione che gli azionisti effettivi non esercitino legalmente diritti di voto o abbiano accesso privilegiato alle informazioni societarie:

(i) Organismi di investimento collettivo o organismi di investimento collettivo chiusi con sede nell'Unione europea o nell'Associazione europea di libero scambio, o enti analoghi con sede in paesi terzi;

(ii) Enti pensionistici aziendali o professionali o altri enti di investimento per il pensionamento autorizzati e aventi sede nell'UE o nell'EFTA, o enti o figure analoghe residenti in paesi terzi.

 

3. Ambito obiettivo: caratteristiche dell'operazione

Si considerano investimenti esteri diretti in Spagna tutti quelli per cui l'investitore acquisisce una quota di partecipazione pari o superiore al 10% del capitale sociale di una società spagnola; e tutti quelli altri in virtù dei quali, a seguito dell'operazione societaria, si acquisisce il controllo di tutta o una parte della società, purché in conformità con le disposizioni dell'articolo 7.2 della Legge sulla protezione della concorrenza.

Non si considerano investimenti esteri diretti subordinati ad autorizzazione preventiva:

a) Gli investimenti esteri diretti in settori non compresi nell'articolo 7bis.2 della Legge 19/2003 (elencati al seguente punto 2.3);

b) Le ristrutturazioni interne di un gruppo di società;

c) Gli aumenti delle quote societarie da parte di un azionista che possiede già una partecipazione superiore al 10% e che non sono accompagnati da cambiamenti nel controllo; oppure

d) Investimenti esteri diretti che hanno un impatto minimo o nullo sui beni giuridici tutelati dall'articolo 7 bis della Legge 19/2003.

 

4. Settori soggetti ad autorizzazione preventiva

Il sistema di liberalizzazione degli investimenti esteri è sospeso e pertanto è necessaria un'autorizzazione preventiva di tutti gli investimenti esteri diretti in Spagna nei seguenti settori:

a) Infrastrutture critiche, trasporti, acqua, sanità, comunicazioni, archiviazione dati, aerospaziale, difesa, terreni e beni immobili strategici per il loro utilizzo.

b) Tecnologie critiche e a duplice uso, tra cui telecomunicazioni, intelligenza artificiale, robotica, semiconduttori, cyber-security, tecnologie aerospaziali, difesa, immagazzinamento dell'energia, tecnologie quantistiche e nucleari, ecc.

c)Tecnologie essenziali per la leadership e il potenziamento delle capacità industriali, compresi i materiali innovativi e le nanotecnologie, la microelettronica, ecc.

d)Tecnologie sviluppate nell'ambito di programmi e progetti di particolare interesse per la Spagna, compresi quelli che prevedono un volume o una percentuale sostanziale di finanziamenti a carico del bilancio della UE o della Spagna.

e) Fornitura di input essenziali, come quelli forniti da aziende che sviluppano e modificano software utilizzati nel funzionamento di infrastrutture di importanza critica nei settori dell'energia, dell'acqua, delle telecomunicazioni, finanziario e assicurativo, sanitario, ecc.

f) Settori che hanno accesso a informazioni sensibili, in particolare a dati personali, o che hanno la possibilità di controllare tali informazioni.

g) Mezzi di comunicazione.

Regime transitorio

Fino al 31 dicembre 2024, sarà sospeso anche il regime di sospensione di liberalizzazione degli investimenti esteri e, pertanto, sarà necessaria un'autorizzazione preventiva per quegli investimenti esteri in società quotate in Spagna o in società non quotate qualora il valore dell'investimento sia superiore a 500.000.000 di euro, realizzati da residenti di altri Paesi dell'Unione europea e dell'Associazione europea di libero scambio.

Fonte: Maio Legal (www.maiolegal.com)

Il testo integrale del Real Decreto è consultabile attraverso il seguente link: https://tinyurl.com/34ac93bz

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna)

Ultima modifica: Lunedì 28 Agosto 2023
Lunedì 28 Agosto 2023

Flussi di IDE in Turchia: i dati YASED sul mese di maggio

Secondo i dati diffusi l’11 luglio scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), nel mese di maggio, i flussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) in ingresso nel Paese sono ammontati a USD 609 mln.

In particolare, si sono registrati USD 321 mln di flussi in capitale azionario e USD 356 mln da vendite immobiliari. Contestualmente, disinvestimento e strumenti di debito hanno ridotto i flussi totali rispettivamente di USD 16 mln e USD 52 mln, portando così il valore netto degli IDE a USD 609 mln, in calo rispetto agli USD 1,2 mld di aprile.

Complice anche l’incertezza intorno alla tornata elettorale, il dato di maggio è stato il più basso registrato nei primi cinque mesi del 2023: da gennaio a maggio, la Turchia ha attratto complessivamente IDE pari a USD 4.4 mld, un dato a sua volta in diminuzione del 16% rispetto allo stesso periodo del 2022.

Nel mese di maggio, il settore dei servizi ha fornito il contributo più rilevante ai flussi d’ingresso in capitale azionario, con investimenti soprattutto nel commercio all’ingrosso e al dettaglio (23%), nelle attività immobiliari (11%), e nella produzione di macchinari e attrezzature (10%).

Nello stesso periodo, con una quota pari al 64% del totale, i Paesi UE complessivamente considerati si sono confermati i principali investitori nel Paese, a partire da Paesi Bassi (25%), Germania (14%) e Irlanda (11%). A questi ultimi, tra i Paesi singolarmente considerati, seguono Stati Uniti (11%) e EAU (10%).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 28 Agosto 2023
Lunedì 28 Agosto 2023

In tre anni sono arrivati a Rosario oltre 85 nuovi investimenti industriali

Il post pandemia è stato un momento di grande crescita economica a Rosario, e i numeri cominciano a mostrare il volume di questa ripresa: dal 2020 sono arrivati in città 85 nuovi investimenti industriali. Il contesto macroeconomico e gli incentivi locali sono alcune delle chiavi che spiegano il fenomeno.

Il 40% delle 85 aziende sono progetti di logistica: aziende che si dedicano a questo settore, o che hanno una componente importante della loro attività, oltre alla lavorazione e alla produzione, anche nella distribuzione e nello stoccaggio. Nell'ambito degli attuali nuovi modelli di business, la tendenza verso l'e-commerce fa sì che molte aziende moltiplichino i loro investimenti nei centri di distribuzione e smistamento delle merci. L'altro 60% sono imprese industriali: aziende che si trasferiscono o si insediano per la prima volta individualmente in parchi industriali. In generale si tratta di progetti di tipo associativo.

Il fenomeno dell'arrivo di questo tipo di investimenti ha iniziato a verificarsi nel 2020, ma soprattutto dal 2021 in poi, con lo sviluppo di normative che promuovono il radicamento industriale in città con procedura semplificata e l’approvazione dell’ordinanza vincolata alla promozione del suolo industriale con sconti sugli oneri fiscali. Alla luce di questi sviluppi, appare evidente come vi siano molteplice opportunità d'investimento per le imprese italiane. 

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Lunedì 28 Agosto 2023
Venerdì 28 Luglio 2023

Brasile - La Zona Franca di Manaus avrà R$ 1,6 miliardi in nuovi investimenti

La Zona Franca della città di Manaus riceverà circa R$ 1,6 miliardi (circa € 0,29 miliardi) in nuovi investimenti, che potrebbero portare alla creazione di oltre 1,6 mila nuovi posti di lavoro. Secondo il vicepresidente e ministro dello Sviluppo, Industria, Commercio e Servizi del Brasile, Geraldo Alckmin, il valore sarà destinato a nuove imprese nell'ampliamento degli impianti delle industrie esistenti.

L'annuncio è stato dato questo mercoledì (12) durante il programma Bom Dia, Ministro, prodotto da Empresa Brasil de Comunicação (EBC).

"Voglio portare buone notizie sulla Manaus Free Trade Zone Superintendence (Suframa): avremo quasi R$ 1,6 miliardi in nuovi investimenti. In nuove fabbriche o nell'espansione delle industrie esistenti", ha detto Alckmin evidenziando l'interesse del governo a mantenere il Polo de Manaus, responsabile di oltre 100 mila posti di lavoro diretti nella regione.

Durante il programma, Alckmin ha informato che la firma del contratto di gestione dell'Amazon Biobusiness Center (CBA) è prevista per il 25 luglio.

"A Manaus, firmeremo il primo contratto di gestione con un'organizzazione sociale [Fundação Universitas de Estudos Amazônicos], con l'intervento dell'Istituto di Ricerca Tecnologica di San Paolo. Il nostro obiettivo è fare in modo che la biodiversità amazzonica diventi reddito, occupazione, aziende e business”, ha spiegato il ministro sottolineando le potenzialità della regione per industrie come quella farmaceutica; cosmetici e alimentari.

 

Business center

Il decreto presidenziale che ha qualificato l'organizzazione sociale responsabile della gestione del CBA è stato firmato a maggio dal presidente Luiz Inácio Lula da Silva, con la giustificazione di aggiungere valore e stimolare nuovi affari dalle risorse naturali che si trovano in Amazzonia. Fino ad allora, il CBA era chiamato Amazon Biotechnology Center.

Da allora, CBA ha avuto un business center operante su due fronti. Il primo, finalizzata alla ricerca che si traduca in prodotti “a scaffale” che integrino il portafoglio del centro, sarà offerta a potenziali investitori.

Il secondo fronte, in partnership con il settore privato, garantirà l'approvvigionamento di materie prime regolarmente e a prezzi competitivi, fornendo le condizioni minime per l'insediamento dell'industria e per la sostenibilità nel lavoro delle comunità direttamente coinvolte, come le persone lungo il fiume e le popolazioni native.

Tra gli esempi pratici delle attività del CBA vi sono lo sviluppo di catalizzatori da fanghi per la produzione di biocarburanti; l'uso di input locali e residui di fabbrica per ottenere bioplastiche, cellulosa e membrane batteriche che possono anche essere trasformate in bevande probiotiche, come il kombucha; processi avanzati per ottenere açaí liofilizzato, burro di cupuaçu e oli essenziali con la buccia d'arancia; e la produzione di coloranti naturali da oltre 2.600 specie di microrganismi nella regione.

Fonte: https://tinyurl.com/2p93kkwf

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

 

Ultima modifica: Venerdì 28 Luglio 2023
Venerdì 28 Luglio 2023

Il South Yorkshire nominato come prima zona di investimento in UK

Le comunità di Sheffield, Rotherham, Doncaster e Barnsley beneficeranno di migliaia di nuovi posti di lavoro e di investimenti per 1,2 miliardi di sterline nell'ambito della prima Advanced Manufacturing Investment Zone del Regno Unito. Dodici zone di investimento saranno istituite in tutto paese, in aree vicino ad università e gruppi di industrie ad alta crescita per offrire vantaggi direttamente alle comunità locali.

Basandosi sui punti di forza della regione, la South Yorkshire Investment Zone sarà sviluppata insieme all'Università di Sheffield e alla Sheffield Hallam University. Si prevede che la zona di investimento contribuirà a sfruttare circa 1,2 miliardi di sterline di finanziamenti privati e contribuirà a sostenere più di 8.000 posti di lavoro entro il 2030. Il Cancelliere Jeremy Hunt ha accolto con favore il primo di questi investimenti incontrando i dirigenti dell’azienda Boeing nella Fabbrica 2050 dell'AMRC, una struttura di ricerca e sviluppo di tecnologie produttive.

Le aree beneficeranno inoltre di ulteriori finanziamenti governativi fino a 80 milioni di sterline. Ciò potrebbe avvenire attraverso programmi di formazione specialistica su misura e il sostegno alle imprese locali nelle catene di approvvigionamento del settore, contribuendo a stimolare una maggiore attività commerciale e produttiva.

Jeremy Hunt ha dichiarato: “La nostra prima zona di investimento è un brillante esempio di come guideremo la crescita in tutto il paese. Questa ha già garantito oltre 80 milioni di sterline di investimenti privati, incluso il sostegno di Boeing, e contribuirà a sostenere più di 8.000 posti di lavoro entro il 2030".

Il segretario di Stato per il livellamento, l'edilizia abitativa e le comunità Michael Gove ha affermato: “Questo annuncio è un momento significativo per il South Yorkshire: diventa la sede della prima zona di investimento manifatturiera avanzata d'Inghilterra. Ciò contribuirà a far salire di livello la regione, creando posti di lavoro e stimolando la crescita economica”.

L’annuncio di un investimento di oltre 80 milioni di sterline per un portafoglio di progetti di ricerca e sviluppo sarà sostenuto da Boeing e servirà a sviluppare il settore aerospaziale. Boeing collaborerà con i partner del settore, Spirit AeroSystems e Loop Technology presso l'Università di Sheffield Advanced Manufacturing Research Center (AMRC) Factory 2050 nello Sheffield Business Park.

Il progetto, cofinanziato dall'industria e dal governo, anche attraverso il programma dell'Aerospace Technology Institute, e con il sostegno della South Yorkshire Mayoral Combined Authority e dell'Università di Sheffield, pone il Regno Unito come un paese all'avanguardia nella ricerca, sviluppo e produzione aeronautica: si prevede che la domanda di aerei commerciali sarà superiore a 40.000 nei prossimi 20 anni.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Venerdì 28 Luglio 2023
Venerdì 28 Luglio 2023

Turchia - Aggiornamento sui flussi in entrata degli IDE

I dati i più aggiornati sui flussi di IDE in Turchia, pubblicati lo scorso 12 giugno dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), indicano che ad aprile 2023 gli investimenti esteri in entrata in “equity capital” sono stati pari a 933 milioni di dollari (76% del totale) , seguiti dai ricavi provenienti dalle vendite delle proprietà immobiliari in calo rispetto ai mese precedenti (232 milioni) e dagli strumenti di debito (ossia crediti e depositi commerciali, sottoscrizioni di titoli obbligazionari e prestiti) che hanno totalizzato nel mese in osservazione 87 milioni di dollari, quasi la metà rispetto al mese di febbraio scorso.
I disinvestimenti si attestano invece a 29 milioni di dollari.

Nello specifico, nel mese di aprile 2023, lo stock di investimenti in entrata si è attestato in totale a 1.223 milioni di dollari. I saldi negativi degli IDE nel mese di aprile 2023 hanno rappresentato il 23% del deficit di parte corrente della bilancia dei pagamenti.

Il settore dei servizi, in particolare le sotto voci riferite alle attività di società finanziare e assicurative, ha fornito il più grande un contributo agli IDE in “equity capital” che hanno rappresentato il 20% del totale IDE seguito da quello dell’ITC (19%). Del 18% è stato invece l’apporto da parte dell’industria mineraria ed estrattiva.

Nel mese di aprile 2023, sono ancora una volta i Paesi dell’Unione Europea i più significativi investitori in Turchia, detenendo una quota che è però scesa al 43% degli IDE totali nel Paese; sostenuta invece la crescita dei Paesi CIS (+28%). Il blocco UE è seguito a distanza dai Paesi del Medio Oriente, che hanno scavalcato gli altri Paesi dell’Est asiatico e delle Americhe. A livello di singoli Paesi, nel rank riferito al mese in osservazione, la Federazione Russa balza al primo posto (entrando nella top 10, scavalcando i Paesi Bassi che sono seguiti dal Belgio e Qatar.

Nel 2022, i flussi di IDE in entrata in Turchia si erano attestati a 13 miliardi di dollari con la Spagna al primo posto con 1,6 miliardi di dollari che ha preceduto Paesi Bassi (863 milioni) e Svizzera (737 milioni). Questi dati non tengono conto delle triangolazioni (intermediari bancari svizzeri, olandesi e lussemburghesi) e dei beni prodotti da aziende nazionali presso stabilimenti produttivi di Paesi terzi da cui la Turchia importa merci e servizi.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 28 Luglio 2023