Investimenti

Venerdì 15 Dicembre 2023

Le imprese ceche non vogliono rallentare gli investimenti

Le imprese ceche non vogliono rallentare gli investimenti in macchinari o immobili. Lo indica un’indagine della Camera di Commercio della Repubblica Ceca.

Circa il 58% delle imprese vuole mantenere gli investimenti ai livelli del primo semestre dell’anno. Il 15% delle aziende poi prospetta un rialzo della loro spesa per gli investimenti, mentre il 27% prevede un andamento al ribasso. I risultati, quindi, indicano una generale prudenza tra le aziende ceche in una situazione di stagnazione economica.

Gli investimenti degli imprenditori in risparmi energetici, in macchinari per la produzione e in tecnologie daranno un nuovo impulso probabilmente all’economia il prossimo anno” ha indicato il presidente della Camera Zdeněk Zajíček, secondo cui le aziende attendono un calo dei tassi d’interesse della Banca entrale.

 Fonte: http://tinyurl.com/jvadrcu4

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 15 Dicembre 2023
Mercoledì 13 Dicembre 2023

Turchia - I flussi di Investimenti Diretti Esteri nei primi otto mesi del 2023

Secondo i dati diffusi l’11 ottobre dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il dato degli IDE ad agosto 2023, è stato pari a USD 287 mln in capitale azionario, USD 255 mln da vendite immobiliari a residenti stranieri e USD 109 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 9 mln. Il valore netto degli IDE è stato nel mese di agosto pari a USD 642 mln rispetto agli USD 843 mln fatti registrare nel mese di luglio 2023.

Nel mese in osservazione, con una quota pari al 69% del totale degli IDE, i Paesi UE complessivamente considerati si sono confermati i principali investitori nel Paese, a partire da Germania (26%), Paesi Bassi (16%), Lussemburgo (13%) e Irlanda (8%). L’Italia esce dalla top 10 nel mese di agosto dopo aver ottenuto la quarta posizione nel mese di luglio a seguito delle acquisizioni di quote e fusioni di aziende turche nel settore della digitalizzazione per le PMI. Lo stock al 2022 degli IDE netti italiani in Turchia superava la cifra di 6 mld di euro.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Mercoledì 13 Dicembre 2023
Martedì 12 Dicembre 2023

Nearshoring: aumento degli investimenti diretti in Unione Europea

Secondo i dati pubblicati dalla BCE, gli ultimi decenni hanno visto un incremento sostanziale degli investimenti all’estero a livello globale; si è passati difatti dal 22% del PIL globale a inizio millennio, al 35% nel 2016. Il trend si è mantenuto in crescita anche per gli anni successivi.

Vi sono diverse motivazioni per cui un’azienda decide di attuare degli investimenti diretti all’estero: l’ingresso facilitato nei mercati esteri, la disponibilità di manodopera qualificata e di risorse naturali assenti o scarse nel Paese di origine dell’investitore; infine, essi permettono l’accesso a tecnologie più avanzate. È proprio l’aspetto tecnologico a giocare un ruolo centrale nell’ambito degli investimenti diretti all’interno dell’Unione Europea. Quali vantaggi offre l’allocazione di capitale in un mercato estero? I principali sono la riduzione dei costi di produzione e manodopera, soprattutto in relazione all’aspetto energetico; l’accesso alle agevolazioni fiscali offerte dalle Zone Economiche Speciali (ZES) e dalle Zone Logistiche Semplificate (ZLS) e la vicinanza a clienti e fornitori.

Gli investimenti diretti tra Italia e Germania

I rapporti commerciali dei due paesi sono tradizionalmente molto stretti; la Germania resta il primo partner commerciale dell’Italia, sia per quanto riguarda l’import che per l’export. Anche l’Italia si posiziona tra i primi partner commerciali della Germania. Ciò si riflette anche a livello degli investimenti diretti esteri (IDE), infatti, l’Italia rientra tra i primi dieci Paesi di origine degli investimenti esteri in Germania e, a sua volta, è tra i primi dieci Paesi nei quali gli investitori tedeschi decidono di allocare capitale. Secondo i dati pubblicati da Banca d’Italia, gli investimenti diretti tra i due paesi crescono in continuazione: nell’ultimo decennio, si è verificato un incremento del 76% degli investimenti diretti tedeschi in Italia. Per quanto riguarda gli investimenti italiani in Germania, la quota ammontava a 33MLD/€ nel 2013, mentre nel 2021 essa ha raggiunto i 36MLD/€: la crescita è stata perciò pari al 7,7%.

Come dimostrato dai dati pubblicati dalla Banca Centrale Tedesca, alla fine del 2021 la quota degli investimenti tedeschi diretti all’estero corrispondeva a oltre 1,4 MLD/€: questo dato rappresenta una crescita di oltre 120MLD/€ rispetto all’anno precedente. Gli Stati Uniti d’America, da soli, hanno ricevuto investimenti per circa 409 MLD/€, il 29% del totale, confermandosi al primo posto. Considerando il capitale investito in entrata in Germania, nel 2021, la quota ammontava a 609 MLD/€: la maggior parte di esso, circa il 78%, proveniva dall’Unione Europea. A essere maggiormente coinvolti sono stati i settori IT, quello chimico e il bancario-assicurativo: è proprio quest’ultimo ambito a raccogliere la maggior parte degli IDE relativi alla Germania, sia in entrata che in uscita.

L’attrattività dell’Italia in continua crescita

Secondo il rapporto del 2022 di EY Europe Attractiveness 2022, l’Italia risulta essere il Paese europeo con il maggiore incremento di investimenti diretti in Europa. Infatti, nel 2022, sono stati 243 i progetti di IDE in Italia: ciò rappresenta una crescita del 17% rispetto all’anno precedente. L’Italia si posiziona tra i primi dieci Paesi europei destinatari di investimenti diretti per la prima volta dopo diversi anni, mentre la Germania, con una quota pari all’11% sul totale, continua a collocarsi tra i primissimi paesi di provenienza degli IDE diretti in Italia. Il settore trainante in Italia per gli investimenti diretti è il settore IT, seguito dal Retail e dai servizi B2B alle aziende.

 

Fonti: http://tinyurl.com/mwrh24jd; http://tinyurl.com/523dpycs; http://tinyurl.com/3kp2kdse; http://tinyurl.com/mws4wjax; http://tinyurl.com/2es6jfa4; http://tinyurl.com/8b6y8592      

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Martedì 12 Dicembre 2023
Martedì 12 Dicembre 2023

Rep. Ceca - Semplificazione dell’iter per incentivi agli investimenti

La Camera dei Deputati ha approvato una semplificazione dell’iter amministrativo per gli incentivi agli investimenti. La modifica è stata approvata a larga maggioranza con un solo voto contrario.

Il testo interviene sull’obbligo introdotto nel 2019 che prevede che ogni domanda di incentivo venga approvato dal Governo. “Si è verificato un allungamento oltre modo degli iter di autorizzazione, che ha creato insicurezza tra gli investitori” ha indicato il ministro dell’Industria Jozef Síkela. Secondo la modifica di legge approvata dalla Camera, il Governo continuerà a occuparsi solo dei progetti strategici, che oltre agli incentivi fiscali, possono ottenere anche sovvenzioni dirette. I progetti non strategici saranno gestiti dal Ministero dell’Industria e del Commercio in collaborazione con altri dicasteri.

I parlamentari hanno introdotto nel testo preparato dal Governo anche un obbligo di valutare ogni anno le condizioni di accesso agli investimenti. Il nuovo obbligo di reporting dovrebbe spingere il Governo a un approccio più flessibile nella gestione del sistema degli incentivi.

Fonte: http://tinyurl.com/5n74kyp9

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Martedì 12 Dicembre 2023
Lunedì 4 Dicembre 2023

Perché investire nel Queensland?

Il Queensland, in Australia, offre una posizione resiliente e stabile vicino all’Asia da cui avere successo a livello globale, proprio come hanno fatto le società multimiliardarie Tritium, Go1 e RedEye.

Lo stato mantiene un rating di credito AA+/Aa1 e attualmente guida quasi il 20% dell’attività economica australiana. Gli stretti legami del Queensland con l’Asia e l’ambiente favorevole alle imprese, compresi significativi incentivi agli investimenti in particolare nella regione regionale del Queensland, ne fanno un hub privilegiato per l’Asia-Pacifico. Si notino:

  • Una delle aliquote fiscali standard sui salari più basse in Australia
  • Elevata fiducia delle imprese in un’economia diversificata e in crescita
  • Proprietà competitive e costi aziendali
  • Forza lavoro altamente qualificata
  • 6 aeroporti internazionali
  • Collaborazione industriale e accademica
  • 12 università
  • La più alta migrazione interstatale d’Australia
  • Istituti di ricerca di livello mondiale
  • Riflettori globali sul Queensland

Con Brisbane, nel Queensland, che ospiterà i Giochi Olimpici e Paralimpici del 2032, è stata accelerata una pipeline di sviluppo, costruzione e progetti per sostenere uno Stato in crescita. Ciò creerà vantaggi per i decenni a venire e fornirà la certezza e la fiducia necessarie per innescare maggiori investimenti e sbloccare opportunità di innovazione. Il Queensland, hub dell’Asia-Pacifico, ha la fortuna di ospitare uno stato resiliente, politicamente ed economicamente stabile, che offre alle imprese una posizione privilegiata da cui espandersi e avere successo in tutta la regione dell’Asia-Pacifico.

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce and Industry in Australia (ICCI, Queensland))

Ultima modifica: Lunedì 4 Dicembre 2023
Lunedì 4 Dicembre 2023

IRT, azienda rosarina leader nella medicina del lavoro in grande espansione

IRT, fondata a Rosario nel 1978 dai dottori José Chorzepa e Alfredo Macché, è un nome consolidato nel settore della medicina del lavoro in Argentina. Con una crescita costante e la prossima apertura di una seconda sede a Rosario, IRT sta cercando di espandersi a livello nazionale. IRT ha una vasta rete di fornitori e potenziali collaborazioni con aziende italiane specializzate nei settori correlati, come la tecnologia medica, la formazione professionale e la fornitura di servizi sanitari, potrebbero essere estremamente vantaggiose per entrambe le parti.

Le aziende italiane sono conosciute per la loro eccellenza nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni mediche avanzate. Condividere conoscenze e tecnologie potrebbe portare a nuove soluzioni diagnostiche e terapeutiche all'avanguardia. Inoltre, il mercato argentino potrebbe essere pronto ad accogliere tecnologie e servizi italiani di alta qualità legati alla medicina del lavoro. Le aziende italiane specializzate in formazione medica e consulenza potrebbero offrire servizi di addestramento e consulenza a IRT per migliorare la qualità dei servizi offerti.

IRT rappresenta un'opportunità per le aziende italiane interessate a entrare nel mercato argentino della medicina del lavoro. L'azienda argentina è aperta a partnership e investimenti che possano contribuire al suo obiettivo di fornire servizi di alta qualità. Con la sua crescita costante e l'adozione di tecnologie all'avanguardia, IRT offre un terreno fertile per le aziende italiane interessate a cogliere questa opportunità in un settore in evoluzione.

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Lunedì 4 Dicembre 2023
Lunedì 4 Dicembre 2023

Brasile - Governo prepara strumento di protezione del tasso di cambio per attirare investimenti esteri

Il governo brasiliano sta preparando uno strumento finanziario, da lanciare entro la fine dell'anno, che faciliterà gli investimenti esteri in Brasile con finalità di protezione contro le variazioni del tasso di cambio, ha detto a Reuters il ministro delle Finanze Fernando Haddad.

L’assenza di un meccanismo di protezione è stato un ostacolo, per lungo tempo, che scoraggia gli investitori stranieri a causa dei rischi legati alle variazioni del tasso di cambio, che possono danneggiare la redditività dei progetti, come evidenziato dal Banco Central do Brasil (BCB).

L'iniziativa si inserisce nel contesto di un deterioramento degli investimenti esteri, in uno scenario di turbolenza internazionale.

Infatti, da gennaio ad agosto, gli investimenti diretti in Brasile (IDP) sono diminuiti del 36% rispetto allo stesso periodo del 2022, a 37,9 miliardi di dollari, (dati recenti del BCB).

L’obiettivo dello strumento è correggere, appunto, una distorsione del mercato in Brasile, poiché attualmente non esiste alcuna opzione di protezione per i progetti a lungo termine, compromettendo la fattibilità dei progetti.

Il governo Luiz Inácio Lula da Silva ha presentato una serie di iniziative alla ricerca di investimenti verdi nel Paese, utilizzando anche come argomento nei forum internazionali il fatto che il Brasile dispone già di una base produttiva supportata da fonti energetiche sostenibili.

Fonte: https://tinyurl.com/yxx5ad3z

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italiana Commercio e Industria SC - Brasile)

Ultima modifica: Lunedì 4 Dicembre 2023
Giovedì 30 Novembre 2023

Turchia - I flussi di IDE: i dati YASED sui primi sette mesi del 2023

Secondo i dati diffusi a settembre scorso dall’Associazione non governativa degli Investitori Internazionali nel Paese (YASED), il dato degli IDE a luglio 2023, è stato pari a USD 521 mln in capitale azionario, USD 206 mln da vendite immobiliari a residenti stranieri e USD 111 mln tramite strumenti di debito. Contestualmente, vi è stato un disinvestimento di USD 11 mln. Il valore netto degli IDE è stato nel mese di luglio pari a USD 827 mln.

I flussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) in ingresso nel Paese nei primi sette mesi del 2023 sono stati pari a USD 5.6 mld (pari al 15% del deficit di parte corrente), in calo del 27% rispetto ai gennaio-luglio 2022. Il contributo più rilevante ai flussi di ingresso è stato fornito dal settore dei servizi, sotto la voce riferita alle attività immobiliari, che hanno rappresentato nei mesi gennaio-luglio 2023 il 42% degli IDE totali.

I flussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) in ingresso nel Paese nei primi sette mesi del 2023 sono stati pari a USD 5.6 mld (pari al 15% del deficit di parte corrente), in calo del 27% rispetto ai gennaio-luglio 2022. Il contributo più rilevante ai flussi di ingresso è stato fornito dal settore dei servizi, sotto la voce riferita alle attività immobiliari, che hanno rappresentato nei mesi gennaio-luglio 2023 il 42% degli IDE totali.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Giovedì 30 Novembre 2023
Venerdì 10 Novembre 2023

Tre ragioni per l’aumento degli investimenti esteri in America Latina

Nel 2022, contrariamente a quanto avvenuto nel resto del mondo, gli investimenti diretti esteri in America Latina e nei Caraibi sono cresciuti e hanno raggiunto un record storico: 224,579 miliardi di dollari, il 55,2% in più rispetto all’anno precedente, secondo alla Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (Cepal).

L’importo sorprende anche perché va contro la cosiddetta “fuga verso la qualità”, un fenomeno che si verifica, ad esempio, quando la banca centrale americana aumenta i tassi di interesse e i flussi di capitale lasciano l’America Latina e altri paesi emergenti e “volano verso destinazioni più sicure”, come gli Stati Uniti. In altre parole, dai paesi con rischi ad altri con meno.

Ma questa volta gli economisti sono rimasti sorpresi da un insolito afflusso di risorse verso le principali economie dell’America Latina, contrariamente alla tendenza globale.

Il Brasile è stato il Paese che ne ha beneficiato di più, con il 41% del totale degli investimenti esteri diretti in America Latina, seguito da Messico, Colombia e Cile. È stata inclusa anche l’Argentina, nonostante la sua economia sia una delle più vulnerabili del continente.

Di seguito le ragioni di tutto ciò.

 

1. Distanza dalla guerra in Ucraina

I 224,579 miliardi di dollari entrati in America Latina e nei Caraibi nel 2022 equivalgono al PIL del Perù, la sesta economia più grande della regione.

Per Jimena Blanco, capo analista del rischio globale presso la società di consulenza strategica Verisk Maplecroft, la volatilità globale generata dall’invasione russa dell’Ucraina ha favorito l’America Latina in generale. “La regione è distante dal conflitto – sia geograficamente che diplomaticamente – e allo stesso tempo offre alternative alle catene di approvvigionamento che sono state interrotte o interrotte a causa della guerra.” L'analista evidenzia investimenti nel settore energetico e nell'industria agroalimentare, sia nella produzione di cereali che di fertilizzanti.

Cile, Colombia e Argentina sono tre delle economie regionali che hanno beneficiato della corsa tra Est e Ovest per garantire la propria sicurezza energetica, sia ora che in futuro”, afferma Blanco. “Le risorse di petrolio e gas, l'estrazione mineraria (soprattutto per la transizione energetica) e il potenziale di generazione di energia attraverso fonti rinnovabili hanno portato ad un aumento dei flussi in tutti e tre i casi”, aggiunge.

Su questo punto è d'accordo con Marco Llinás, direttore della divisione sviluppo produttivo e commerciale della Cepal, che sottolinea il ruolo dell'energia pulita e il suo potere di attrarre investimenti stranieri. “La transizione energetica rappresenta una grande opportunità per l'America Latina in termini di sviluppo produttivo”, afferma.

 

2. Attrattiva mantenuta

Alla fine del 2021 e all’inizio del 2022, l’America Latina ha visto una normalizzazione dell’attività economica dopo la fase più acuta della pandemia di Covid-19. Gli economisti hanno ripetuto che molti paesi della regione hanno anticipato l'aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti e sono arrivati ​​a questo momento con le loro economie in buone condizioni per affrontare lo shock che esso sempre comporta.

L'inasprimento delle condizioni finanziarie nella più grande economia mondiale provoca normalmente un apprezzamento del dollaro e un deprezzamento delle valute locali dei paesi da cui provengono i capitali. Ma “questa volta il fenomeno non è stato così intenso come in altre occasioni, perché prima che la Fed cominciasse ad aumentare i tassi d'interesse, le banche centrali dell'America Latina avevano già cominciato a farlo per controllare l'inflazione”, ha spiegato a BBC News Mundo, il servizio in spagnolo della BBC, Juan Carlos Martinez Lázaro, economista e professore all’IE Business School di Madrid. “E fino ad oggi mantengono tassi di interesse notevolmente più alti di quelli della Fed, che in paesi come Brasile e Messico rallenta i deflussi di capitali e mantiene forte il Real BRL e, soprattutto, il Peso messicano rispetto al dollaro.

Inoltre, il mercato prevede che la Fed potrebbe iniziare ad abbassare i tassi di interesse l'anno prossimo, per questo motivo molti paesi della regione mantengono la loro attrattiva per attirare investimenti esteri, poiché le aspettative delle imprese in essi rimangono intatte”, aggiunge Martinez Lázaro. I settori che mantengono la loro attrattività sono quelli legati ai servizi – soprattutto quello finanziario – che mantiene la leadership. “Vale anche la pena ricordare che è stato riattivato gli ingressi nei settori legati alle risorse naturali e manifatturiere”, ha affermato l'esperto della Cepal.

 

3. I benefici sono rimasti a casa

Per vari motivi, i profitti di molte società straniere non hanno lasciato l’America Latina, in una tendenza vista nel 2022 a “massimizzare il capitale”. Le filiali di grandi aziende straniere con sede nella regione hanno trattenuto i profitti invece di trasferirli alla società madre.

Lo shock economico subito durante il momento peggiore della pandemia nel 2020 ha portato molte aziende a trattenere i profitti di quell'anno, che sono stati investiti successivamente nel 2021, ma in misura maggiore nel 2022”, afferma Blanco.

Alcuni vantaggi di questa pratica sono che vengono pagate meno tasse sugli utili generati e, allo stesso tempo, consente un accesso più efficace al credito alle filiali che altrimenti dovrebbero accedervi in ​​futuro a un prezzo notevolmente più alto. L’esempio più chiaro di questa pratica è l’Argentina. A causa dei vincoli di capitale, le filiali nel paese reinvestono i profitti invece di trasferirli alla società madre.

In questo contesto, non sorprende che gli Stati Uniti e l'UE continuino a essere la fonte dei maggiori investimenti esteri diretti in America Latina e nei Caraibi. Ma c'è anche un impatto derivante dalle tensioni geopolitiche e dai piani di stimolo di Washington per incoraggiare il 'nearshoring' nella regione”, aggiunge l'analista di Verisk Maplecroft.

Con “nearshoring” l'esperto si riferisce al trasferimento di parte della produzione realizzata in Cina in America Latina. “In effetti, sia il Messico che la Colombia hanno beneficiato di questa tendenza, anche se in proporzioni diverse”. “Nel primo caso, l'USMCA (accordo commerciale tra Messico, Stati Uniti e Canada) e gli anelli delle catene di valore integrate nella subregione svolgono un ruolo molto importante. Nel caso della Colombia, il primo governo di sinistra del paese non ha generato una rottura nei forti legami commerciali tra i settori privati ​​di entrambi i paesi.”

 

Paese per paese

Brasile - Marco Llinás, direttore della divisione sviluppo produttivo e commerciale del Cepal, ritiene che “bisogna prendere atto della crescita straordinaria avvenuta in particolare negli investimenti diretti esteri in Brasile, che rappresentano il 41% del totale degli investimenti diretti esteri nella regione”. Il Brasile ha visto un aumento del 97% nel reddito da investimenti diretti esteri, che è andato principalmente al settore dei servizi, seguito dal manifatturiero e dalle risorse naturali.

Messico - Nell'industria automobilistica messicana è stato importante l'annuncio di Tesla della costruzione di una megafabbrica a Nuevo León. Il movimento conferma la leadership del Paese come il più grande produttore di veicoli elettrici nelle Americhe, attirando fino a 5 miliardi di dollari.

Cile e Colombia - Nei casi di Cile e Colombia, Jimena Blanco ritiene che i processi elettorali di fine 2021 e inizio 2022 abbiano influenzato negativamente anche i flussi di investimenti diretti esteri nel 2021. "Una volta risolte le controversie elettorali, gli investitori hanno maggiore chiarezza sulle politiche che ciascun governo dovrà attuare, il che facilita il processo decisionale e consente la ripresa dei flussi", sottolinea.

Argentina - "Nel caso dell'Argentina, la volatilità inerente ad una crisi economica prolungata significa che gli asset argentini hanno un prezzo troppo basso per gli investitori disposti ad affrontare l'elevato rischio macroeconomico del paese", aggiunge l'analista. Gli investimenti esteri sono cresciuti molto nel 2022 grazie ai prestiti tra imprese e al reinvestimento degli utili, a causa dei severi controlli fiscali che pongono molti ostacoli ai deflussi di capitali. Tale investimento è stato rivolto principalmente al settore del litio, degli idrocarburi non convenzionali e al settore dell'informatica.

Questa chiusura straordinaria del 2022 non sembra ripetersi quest’anno, ma la Cepal ritiene che ci siano opportunità molto nuove per l’America Latina in un’era di riconfigurazione delle catene del valore globali e di delocalizzazione geografica della produzione.

Tutto come conseguenza del cambiamento della globalizzazione.

 

Fonte: https://tinyurl.com/2vbjj7c8

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Venerdì 10 Novembre 2023
Venerdì 3 Novembre 2023

Argentina - Moline’: investimento per aumento dei volumi di macellazione

Il Gruppo Moliné, una coalizione composta da diverse società, tra cui Moliné Srl, specializzata nell'allevamento e nella macellazione di polli, Teodolina Agroalimentos, focalizzata sul settore della carne suina, Ricardo Moliné, che opera nel settore zootecnico, e la società di trasporti ILS, ha recentemente effettuato un significativo investimento di oltre 4 milioni di dollari nelle sue strutture di produzione e stoccaggio a freddo.

L’investimento, sia per il settore avicolo che per quello della carne suina, prevede la creazione di quattro nuovi capannoni di produzione, consentendo un aumento della capacità produttiva e, di conseguenza, delle potenziali esportazioni di carne. Inoltre, è previsto un notevole potenziamento della superficie di stoccaggio a freddo per il frigorifero dedicato alla conservazione delle carni.

Nel complesso, il progetto prevede una serie di ampliamenti nelle strutture esistenti, compresa la creazione di nuovi capannoni per entrambe le linee produttive e notevoli miglioramenti nell'impianto di lavorazione.

Questa iniziativa non solo contribuirà all'ottimizzazione delle operazioni interne del Gruppo Moliné ma offrirà anche opportunità di collaborazione e partenariato commerciali per gli operatori italiani interessati a importare o collaborare con questo gruppo leader nell'industria alimentare.

 

(Contenuto editoriale a cura della Cámara de Comercio Italiana de Rosario)

Ultima modifica: Venerdì 3 Novembre 2023