Automotive

Martedì 23 Maggio 2023

L'industria automobilistica e i rischi Brexit

Il primo ministro britannico ha ricevuto numerose richieste per rinegoziare l'accordo sulla Brexit, arrivate soprattutto dall'industria automobilistica, a seguito delle nuove minacce che stanno mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. La società automobilistica Stellantis, ha dichiarato che non sarà in grado di mantenere l'impegno sulla produzione di veicoli elettrici in UK se non ci saranno modifiche dell’accordo commerciale e di cooperazione (TCA) con l'Unione europea. L’azienda - che possiede anche i marchi Citroen, Peugeot e Fiat - impiega oltre 5.000 persone come manodopera in Regno Unito, ma i loro investimenti nel paese saranno in bilico a causa dei termini dell'accordo commerciale post Brexit.

In base al TCA, dal prossimo anno il 45% del valore di un'auto elettrica dovrà provenire da UK o dall'UE, per poter beneficiare di un commercio senza tariffe - i requisiti sono più elevati per le batterie. Se non si rispettano questi parametri, le auto prodotte nel Regno Unito dovranno affrontare una maggiorazione tariffaria del 10%, rendendo la produzione interna e le esportazioni non competitive con le auto costruite in UE o in paesi asiatici come Giappone e Corea del Sud.

Come riportato da Stellantis, l'aumento del costo delle materie prime durante la pandemia e la crisi energetica hanno reso “impossibile soddisfare queste regole di origine": con le tariffe aumentate del 10%, i produttori "non continueranno a investire" e saranno costretti a trasferirsi. "Per rafforzare la sostenibilità dei nostri impianti di produzione, il Regno Unito dovrà riconsiderare i suoi accordi commerciali con l'Europa", ha detto l’azienda, riportando la chiusura del sito di Honda a Swindon e gli investimenti negli Stati Uniti come esempi.

Se non siamo in grado di fare affidamento su un numero sufficiente di batterie britanniche o europee, ci troveremo in grave svantaggio competitivo in particolare contro le importazioni asiatiche", ha affermato la società. "Dobbiamo rafforzare la competitività del Regno Unito stabilendo la produzione di batterie nel paese".

Le auto elettriche e le batterie facevano parte dell'accordo Brexit concordato tra l'allora primo ministro britannico Boris Johnson e il presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen nel 2020. Un portavoce del governo ha dichiarato: “Il segretario agli affari e al commercio UK ha sollevato la questione con l'Unione Europea ed è determinato a garantire che il paese rimanga uno dei migliori luoghi al mondo per la produzione automobilistica, soprattutto nella transizione ai veicoli elettrici. Stiamo supportando l'industria attraverso l'Automotive Transformation Fund e l'Advanced Propulsion Center per sviluppare una catena di fornitura automobilistica elettrificata end-to-end di alto valore e supportare tecnologie automobilistiche all'avanguardia. Nei prossimi mesi, il governo garantirà futuri investimenti nella produzione di veicoli a zero emissioni".

Fonte: https://bit.ly/3MxUDFM

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Martedì 23 Maggio 2023
Giovedì 27 Aprile 2023

Rep. Ceca - La produzione delle automobili è cresciuta di oltre il 30 %

La produzione delle automobili in Repubblica Ceca è aumentata il primo trimestre di quest’anno di oltre il 30 %. Lo ha comunicato l’associazione di settore Autosap.

Nei primi tre mesi di quest’anno sono state prodotte quasi 354.000 automobili, il 31,5 % in più rispetto al dato del primo trimestre del 2022. “I produttori delle automobili sono riusciti ad avvicinarsi ai livelli produttivi prima della crisi” ha indicato il presidente dell’associazione Martin Jahn. In forte aumento la produzione della Škoda Auto, mentre la Toyota di Kolín ha registrato un calo per via della sospensione della produzione in febbraio. Stabili i numeri della Hyundai di Nošovice. Le auto elettriche rappresentavano il 12 % della produzione.

Il secondo settore più importante dell’automotive, la produzione degli autobus, ha registrato invece un calo di circa il 12 % a 1101 mezzi con un lieve aumento delle esportazioni.

Fonte: https://bit.ly/3Ax4G8q

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

Ultima modifica: Giovedì 27 Aprile 2023
Mercoledì 19 Aprile 2023

La prima autovettura elettrica “Made in Turchia”

La Turchia si appresta a vedere circolare per le sue strade la prima autovettura elettrica “Made in Turchia” nata dalla collaborazione della TOGG turca con la nostra Pininfarina che ne ha curato il design.

Presentata lo scorso 29 ottobre alla presenza del Presidente Erdoğan, la nuova vettura, ricca di contenuti tecnologici, è ora pronta al debutto con un prezzo di entrata stimato intorno ai 50 mila dollari. Si tratterà anche del primo modello SUV elettrico prodotto in Europa a cui verrà affiancata la gamma berlina.

Nello specifico, il primo modello EV SUV del segmento C, si chiamerà “Togg T10X”, avrà un prezzo superiore al milione di lire turche. Il modello T10x si presenterà sul mercato completamente elettrico e le prime consegne sono previste per ottobre 2023.

Il modello in questione avrà una autonomia di 314 oppure 523 chilometri a seconda delle dimensioni della batteria. Oltre al SUV elettrico, Togg produrrà entro il 2030 altri quattro modelli: una berlina del segmento C, una B-SUV (ovvero un subcompact crossover SUV) e una B-MPV (multi purpose vehicle). Il modello di punta del SUV di Togg è in grado di accelerare da zero a 100 km/h in soli 4,8 secondi, è equipaggiato con la trazione integrale ed eroga 320 kW pari a 435 cavalli. La batteria impiega circa mezz’ora per essere completamente carica. L'attuale capacità di produzione è di circa 100 mila vetture, un numero che crescerà sfiorando le 200 mila unità non appena Togg entrerà a pieno regime nella produzione del SUV. L’obiettivo dichiarato resta quello di produrre oltre 1 milione di esemplari entro il 2030.

Il mercato delle auto elettriche in Turchia, pur dimostrando una forte crescita - in un solo anno le vendite sono duplicate - si attesta a solo 15 mila unità vendute nel 2022 che rappresentano appena l’uno per mille dell’intero parco macchine circolante (oltre 15 milioni di veicoli).

Passando alle auto ed ai veicoli commerciali non EV, nel primo trimestre del 2023 il mercato è cresciuto del 55,2% secondo i dati recentemente diffusi dall'Associazione di settore “ODMD” con 235.971 unità vendute. Una crescita dovuta, secondo il Segretario Generale dell’Associazione, Hayi Erce, all’allentamento dei vincoli delle catene di approvvigionamento, dei bassi tassi di interesse ma anche dalla necessita per i consumatori turchi di investire in beni materiali. Nel trimestre in considerazione la Fiat è tra i marchi che hanno registrato il maggior numero di vendite (+121,6%), con 50 mila unità vendute, seguita da Ford e Peugeot.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana di Izmir)

Ultima modifica: Mercoledì 19 Aprile 2023
Giovedì 13 Aprile 2023

Slovacchia - Settore automotive

L’industria automobilistica slovacca è uno dei principali attori dell'industria automobilistica globale. La Slovacchia è infatti tra i venti maggiori produttori di auto al mondo. L’industria automobilistica rappresenta il 50% della quota della produzione industriale totale slovacca, il 13% del PIL complessivo del Paese ed il 42% delle esportazioni totali del paese.

La produzione automobilistica è al momento per lo più concentrata nelle regioni della Slovacchia occidentale (regione di Bratislava 52%, regione di Trnava 57%, regione di Zilina 69%). A causa della produttività elevata ed in costante aumento, la produzione in questo settore non è più classificata come a basso costo.

Tuttavia, rimane competitiva in termini di costi a livello regionale ed europeo. La forza lavoro slovacca è nota per la sua flessibilità, eccellente qualificazione e alta produttività.  La Slovacchia ha prodotto più di un milione di automobili nel 2022. Nel settore operano più di 350 subfornitori con 176.000 lavoratori addetti direttamente nel settore (261 000 se si considerano anche i lavoratori coinvolti non direttamente). I produttori già presenti sono Stellantis, KIA, Volkswagen, Jaguar e Land Rover.

La casa automobilistica tedesca Porsche ha deciso di investire oltre un miliardo di euro in uno stabilimento per la produzione di moduli di batterie per auto elettriche a Horná Streda, creando 600 posti di lavoro. L'impianto dovrebbe iniziare la produzione alla fine del 2024, producendo batterie per il modello Porsche Cayenne prodotto a Bratislava nello stabilimento della VW. L'anno scorso lo stabilimento Volkswagen di Bratislava ha aumentato le vendite del 2% a 9,7 miliardi di euro e l'utile ante imposte del 5% a 278 milioni di euro. La produzione è scesa del 14% a 269.000 autovetture a causa di problemi alla catena di approvvigionamento, ma sono aumentate le vendite dei costosi modelli SUV. L’azienda ha investito nello stabilimento lo scorso anno 345 milioni di euro. Nel 2023-27, VW prevede di investire un miliardo di euro per lanciare la produzione di 11 nuovi modelli, tra cui la VW Passat e la Škoda Superb entro quest'anno e la Porsche Cayenne elettrica nel 2025. Gli investimenti creeranno 70.000 mq di nuovi capannoni. L'anno scorso l'impianto ha ridotto la sua forza lavoro di 600 unità, portandola a 10.900 addetti, ma prevede di assumere centinaia di lavoratori nel 2023. Il loro stipendio medio, esclusi i dirigenti, era nel 2022 di 2.273 euro. Lo stabilimento produce attualmente i modelli VW Touareg, Audi Q7 e Q8, Porsche Cayenne, VW up! e Škoda Karoq.

Lo stabilimento automobilistico Stellantis di Trnava interromperà invece la produzione del modello Peugeot 208 nell'ottobre del 2023. Durante i fine settimana, l'impianto preparerà un nuovo programma di produzione, che comprende l'assemblaggio di nuove auto elettriche (probabilmente Citroën C3 Aircross e Opel Crossland). Un investimento di 180 milioni di euro aumenterà la capacità produttiva dell'impianto di 50.000 auto all'anno.

La Volvo aprirà una fabbrica dedicata alla produzione di auto elettriche in Slovacchia per rafforzare la sua posizione nel passaggio alla vendita di soli veicoli a batteria. La casa automobilistica svedese, sostenuta dalla cinese Geely, spenderà 1,2 miliardi di euro per un nuovo stabilimento a Košice che è già in via di costruzione. La Volvo prevede di costruire 250.000 automezzi l’anno una volta che l’impianto andrà a regime nel 2027

 Il produttore slovacco di batterie per auto elettriche Inobat ha avviato la produzione di batterie a Voderady nel marzo 2023. Utilizza una linea di produzione da 45 MWh che il fornitore cinese Wuxi Lead ha spedito in Slovacchia. Le sue linee sono utilizzate anche da CATL, Northvolt, Panasonic, Samsung, LG e Volkswagen. Inobat sta avviando un centro di sviluppo a Kysuce.

Il Ministero dell'Economia ha inviato per le osservazioni il Piano d'azione per l'elettromobilità per il 2022-26, secondo il quale entro il 2026 dovranno essere aggiunte 3.000 stazioni di ricarica per auto elettriche. Alla fine dello scorso anno in Slovacchia c'erano 1.020 stazioni. Il Ministero vuole stanziare 30 milioni di euro dal Recovery Fund per la costruzione di 228 stazioni di ricarica sulle autostrade e sulle strade di prima categoria. Non esclude nemmeno sovvenzioni per l'acquisto di auto elettriche, pur non specificando le fonti di finanziamento. È prevista la creazione di un prezzo speciale dell'elettricità per la ricarica delle auto elettriche.

La casa automobilistica Kia di Žilina ha annunciato che nel 2025 inizierà la produzione di un nuovo modello elettrico di segmento C. Non sono stati forniti dettagli sul volume di produzione o sul modello specifico. Nel 2020 aveva informato che avrebbe avviato la produzione di auto elettriche a Žilina nel 2024. Entro il 2030, Kia vuole aumentare le vendite di auto elettriche dagli attuali 160.000 mezzi all'anno a 1,2 milioni e l’impianto di Žilina sarà la sua base di produzione europea di auto elettriche. 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

 

Ultima modifica: Giovedì 13 Aprile 2023
Data evento

Ven, 19 Aprile, 2024 - 04:49

Iscrizioni non ancora aperte.

Prossimi eventi:

Mer 03 Lug, 2024

(Subtec Convention Centre, Singapore)
Arena del Centro Servizi - Fiera di Bologna
19 Aprile 2024 -

Giovedì 29 marzo, presso l’Arena del Centro Servizi della Fiera di Bologna, all’interno del Cuore Mostra di MECSPE 2023, prenderà il via il Forum Italo-Tedesco, un convegno dedicato all’industria automobilistica e ai grandi cambiamenti che dovrà affrontare entro il 2035. L’UE ha infatti stabilito che il 2035 sarà l’anno della grande svolta per la mobilità delle persone. L’intera filiera automotive dovrà quindi riadattare il proprio modello produttivo per assecondare una trasformazione tecnologica: l’intera power line dovrà essere ripensata, la parte telaistica dovrà essere reingegnerizzata percorrendo nuove soluzioni, materiali innovativi e leggeri sostituiranno l’acciaio, l’elettronica di bordo, di controllo e di gestione della propulsione sarà sempre più importante. Sarà inoltre fondamentale adottare delle misure per facilitare il reshoring e accorciare le catene di fornitura, dal design ai componenti strategici.

Per aiutare l’intero indotto ad affrontare in anticipo e al meglio la trasformazione in atto il Gruppo Tecniche Nuove e la fiera MECSPE organizzano in collaborazione con ITALCAM – Camera di Commercio Italo Tedesca, un incontro di approfondimento coinvolgendo esperti di tecnologia e di mercato.

Il convegno è promosso dalla divisione delle fiere industriali della Fiera di Stoccarda, tra cui AMB e Moulding Expo e l’Associazione Tedesca strumenti di precisione in seno a VDMA (Verband Deutscher Maschinen- und Anlagenbau e.V.)

Il programma del Forum, coordinato da Alessandro Garnero, direttore editoriale del gruppo Tecniche Nuove, sarà articolato in tre momenti di dibattito e confronto:

  • 14.30 • 15.30 Sessione plenaria: Lo scenario automotive in continua evoluzione.

Moderatore della sessione sarà Alessandro Marino, Segretario Generale ITALCAM – Camera di Commercio Italo Tedesca. Interverranno Karsten Stahl, Direttore dell’Istituto FZG del Politecnico di Monaco di Baviera; Markus Heseding, Direttore dell’Associazione tedesca utensili di precisione (VDMA); Ciro Attaianese, Direttore del consorzio interuniversitario ELMO Electrification of Mobility; Nicola Amati, Politecnico di Torino.

  • 15.30 • 16.30 Panel 1: L’impatto dell’elettromobilità sulla filiera automotive e la risposta di Italia e Germania.

Moderatore della sessione sarà Carlo Gorla del Politecnico di Milano.

Parleranno le industrie della filiera subfornitura italiane e tedesche. In particolare, Claudio Mus Endurance Overseas, Davor Petrović Marzocchi Pompe, Mauro Barchiesi Bora Italia, Jorge BertsosUbiemme Gühring Italia, Claudio Gabos Mapal Italia, Lorella Ceschini UniBS, Enio Gritti OMR Automotive, Francesco Meroni KEB e-mobility, Andrea Loi ZF, Paolo BasilicoKraussMaffei Group Italia.

  • 16.30 • 17.30 Panel 2: Le misure da adottare per facilitare il reshoring e l’accorciamento delle catene di fornitura dal design ai componenti strategici. Il ruolo delle istituzioni per il rafforzamento dell’industria europea. La collaborazione con i centri di innovazione e trasferimento tecnologico.

Moderatore della sessione sarà Stefano Colletta, direttore tecnico del giornale “Meccanica News”.

In questa sessione parteciperanno: Christoph GelzerProject Coordinator di Cars 2.0 Cluster Automotive Region Stuttgart; Federico CapucciCluster Manager di Clust-ER MECH Meccatronica e Motoristica; Marco Stella, Presidente del Gruppo Componenti ANFIA e Vicepresidente di ANFIA (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica); Michele Merola, Presidente AIDAM – Associazione Italiana di Automazione e Meccatronica; Roberto Frassine, Presidente Assocompositi and President EuCIA (European Composites Industry Association); Marco Gazzaniga, Business development Icona Design Group.

Aperitivo di networking in chiusura c/o Arena MECSPE

Scarica il tuo biglietto d’ingresso e visiona qui il programma completo: http://www.mecspe.com/en/filiera-automotive-modello-produttivo/

Per maggiori informazioni: https://bit.ly/40ox07V

 

(Contenuto editoriale a cura della ITALCAM – Camera di Commercio Italo Tedesca)

 

Venerdì 10 Febbraio 2023

L’industria ceca in crescita grazie alla ripresa dell’automotive

L’industria ceca ha registrato nel 2022 una lieve crescita grazie alla ripresa del settore automotive. Lo ha indicato l’Ufficio di Statistica Ceco.

Lo scorso anno la produzione industriale ceca ha registrato un aumento dell’1,7 percento. A trainare il settore manifatturiero è stato l’automotive che con una crescita vicina al 12 percento ha ripreso fiato dopo un 2021 segnato dalle difficoltà nell’approvvigionamento. Molto buoni anche i dati dell’industria farmaceutica e del settore beverage. “Nel 2022 la produzione industriale ha raggiunto il livello pre-covid,” ha indicato l’ufficio di statistica.

In crescita del 15 percento i ricavi dalle attività industriali grazie al rialzo dei prezzi dei produttori. Il valore delle nuove commesse è cresciuto di oltre il dieci percento.

Fonte: https://bit.ly/3YGWoow

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 10 Febbraio 2023
Venerdì 9 Dicembre 2022

Il mercato automobilistico in Turchia

Le vendite di veicoli elettrici (EV) in Turchia sono cresciute di quasi il 150% nei primi dieci mesi del 2022. Le statistiche del settore mostrano una tendenza all’aumento anche delle vetture ibride (benzina-elettrico) mentre sono in calo i motori alimentati con il diesel. Si stima che le vendite delle vetture elettriche in Turchia aumenterà sensibilmente nei prossimi anni sull’onda del lancio ufficiale dello scorso fine ottobre del primo SUV elettrico di produzione nazionale (vedi infra).

I veicoli elettrici venduti nei primi dieci mesi del 2022, secondo i dati diffusi dalla “Automotive Distributors Association” (ODD), segnano un aumento di vendite del 148,6% rispetto all’analogo periodo del 2021, quando furono vendute meno di due mila esemplari elettrici. Nel periodo in osservazione, le vendite di veicoli elettrici sono invece salite a circa 4 mila unità. Nei mesi gennaio-ottobre 2022, le vendite di tutti gli altri veicoli (inclusi quelli commerciali) sono diminuite del 4,7% attestandosi a sole 600 mila unità a causa dell’aumento dei prezzi quali conseguenza della carenza di componentistica che ha frenato la produzione negli ultimi due anni. Se si considerano le vendite delle sole auto a benzina, esse superano di poco le 300 mila unità mentre i motori diesel sono crollati del 23,1% con sole 74.677 unità vendute. Includendo la produzione di trattori e di altri mezzi per l’agricoltura, in totale, l'industria automobilistica in Turchia supera il milione di unità vendute.

Le auto alimentate a benzina hanno ottenuto una quota del 16,7% nelle vendite complessive nel periodo gennaio-ottobre 2022 (-20,4% sul 2021), mentre per quelle alimentate con motori diesel la quota è del 70,8%. Il mercato ibrido e quello elettrico in Turchia oggi rappresentano quote ancora minoritarie, rispettivamente l'1,1% ed il 9,8% sul totale, ma in forte crescita progressiva (erano dello 0,4% e dell'8,6% nei primi 10 mesi del 2021).

Dalle esportazioni di auto all’estero gli introiti del settore si sono avvicinati ai 25 miliardi di dollari (principalmente dirette ai mercati tedesco, russo, belga e rumeno). In Turchia si lavora anche al lancio di un minibus elettrico e sono all’esame i progetti legati alla tecnologia dell'idrogeno da applicare agli autoveicoli.

Nel frattempo, la Turchia ha recentemente rivisto le tasse sulle autovetture prodotte all’estero, aumentandone l’imposta a partire dalle cilindrate da 1.600 centimetri cubi (cc) al fine di incoraggiare l’acquisto di vetture “Made in Turkiye”. Nel 2021 i principali Paesi per le importazioni di auto in Turchia sono stati Germania (14,2& del totale), seguita da Francia (11,5%), Regno Unito (10,55), Italia (8&) e Spagna (5,5%).

Focus sul primo modello elettrico “made in Turchia” Nonostante la quota in Turchia di auto elettriche e ibride rimanga su livelli ancora molto bassi, cresce l’interesse dei consumatori per il lancio del primo veicolo elettrico prodotto in patria: si tratta di un SUV del segmento C prodotto da Togg a cominciare dal primo trimestre del 2023.

Oltre al segmento SUV, la Togg produrrà altri quattro modelli: una berlina, una C-hatchback, un B-SUV e un B-MPV entro il 2030.

Il primo SUV elettrico made in Turkiye è prodotto da un consorzio di cinque società turche e la capacità iniziale di produzione è di circa 100.000 veicoli all'anno, Il marchio TOGG mira a produrre 1 milione di veicoli nei cinque segmenti entro il 2030 con una successiva creazione di una JV per esportare il modello in Europa (Belgio in pole position) e poi nel resto del mondo. Il design è della Pininfarina, mentre la componentistica sarà per il 65% turca. La presentazione ufficiale si è svolta lo scorso 29 ottobre nella provincia nord-occidentale di Bursa (Gemlik) dove, su un'area di 1,2 milioni di metri quadrati, verrà costruito il SUV. L’infrastruttura elettrica dell’auto e’ stata affidata alla ditta locale “Farasis” per la produzione di batterie agli ioni di litio con una stima di ricarica di meno di 30 minuti e un’autonomia compresa tra 300 e i 500 chilometri. I test in pista hanno mostrato che la vettura impiegherà circa 7,6 secondi per accelerare da zero a 100 km/h grazie ad una potenza di 200 cavalli e meno di 4,8 secondi con il modello superiore da 400 cavalli.

Il Presidente Erdoğan ha definito la produzione del primo SUV elettrico della Turchia come “l’orgoglio nazionale condiviso da 85 milioni di turchi e un sogno che dura da 60 anni”. Il Presidente ha aggiunto che la realizzazione del primo SUV elettrico è la dimostrazione di quanto il Paese sia cresciuto negli ultimi 20 anni nel settore tecnologico, della ricerca scientifica e nello sviluppo di tecnologie avanzate per l’industria e l’agricoltura citando a tale riguardo come in poco tempo il numero di “TEKNOPARKS” in Turchia sia salito da 2 a 96 e quello delle Zone Economiche Speciali da 194 a 344.

Il Ministero dell'Industria e della Tecnologia ha stanziato inoltre 1,3 milioni di dollari per garantire gli investimenti in stazioni di ricarica, che dovrebbero aumentare vertiginosamente prima che i nuovi modelli di auto elettriche arrivino sulle strade turche nel 2023. Attualmente sono solo tremila le stazioni di ricarica in tutta la Turchia di cui solo duemila ad uso pubblico e solo 1/3 sono stazioni di ricarica rapida a corrente continua (la ricarica di un’auto elettrica rapida impiega tra i 30 minuti rispetto alle oltre 2 delle stazioni a corrente alternata).

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 9 Dicembre 2022
Venerdì 11 Novembre 2022

Il primo marchio automobilistico nazionale della Turchia è un SUV completamente elettrico

In concomitanza con il 99° anniversario della nascita ella Repubblica di Turchia, si è svolto lo scorso 29 ottobre nella provincia nord-occidentale di Bursa, la cerimonia di presentazione del primo SUV completamente elettrico di Togg. La nuova vettura è prodotta da un consorzio di cinque società turche sotto l’egida dell’Automobile Initiative Group of Türkiye (TOGG) in collaborazione con l'Unione of Chambery and Commodity Exchanges of Türkiye (TOBB) e la collaborazione strategica di Pininfarina. il primo prototipo è stato progettato nel 2020. Si tratta del primo concept intelligente per la mobilità sostenibile.

L'impianto dove verrà prodotto il nuovo SUV ricco di contenuti tecnologici, occupa un'area di 1,2 milioni di metri quadrati nel distretto di Gemlik di Bursa. Il lancio sul mercato locale è previsto nel primo trimestre del 2023 e si tratterà del primo SUV elettrico prodotto in Europa.

La Togg (100% turca) produrrà cinque diversi modelli elettrici, SUV ma anche Sedan ampliando la gamma. Il prototipo presentato appartiene al segmento C, quello della Jeep Compass e della Volvo C40. L’obiettivo dichiarato è di produrre 1 milione di veicoli entro il 2030.

Per la componentistica Togg ha optato per la società Farasis per la produzione di batterie agli ioni di litio con una stima di ricarica in meno di 30 minuti e un’autonomia compresa tra 300 chilometri e 500 chilometri. I test in pista hanno mostrato che la vettura impiegherà circa 7,6 secondi per accelerare da zero a 100 km/h grazie ad una potenza di 200 cavalli e meno di 4,8 secondi con il modello superiore da 400 cavalli. Bursa ospita altre case automobilistiche straniere tra cui la joint venture turco-francese Oyak Renault e Tofaş, una joint venture tra la Koç Holding di Türkiye e la casa automobilistica italo-americana Fiat Chrysler.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Venerdì 11 Novembre 2022
Venerdì 23 Settembre 2022

Repubblica Ceca - La produzione delle automobili torna a crescere

La produzione delle automobili in Repubblica Ceca è tornata in crescita. Lo ha indicato l’associazione di categoria AutoSap.

Da gennaio a fine agosto in Repubblica Ceca sono state prodotte oltre 801.000 automobili, il 3,4% in più rispetto al 2021. L’aumento è stato determinato dai buoni risultati nei mesi estivi. A penalizzare le aziende sono tuttavia gli aumenti dei costi; infatti, circa la metà delle imprese attende di finire l’anno in perdita.

Andamento molto buono nel settore degli autobus, la cui produzione è aumentata nei primi otto mesi dell’anno del 12,6% arrivando a 3361 mezzi. Iveco Czech Republic, socio Camic, ha prodotto circa 3000 mezzi.

Fonte: https://bit.ly/3C3ACT7

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 23 Settembre 2022
Venerdì 16 Settembre 2022

I piani della BYD per le fabbriche in Thailandia sottolineano l’andamento globale dell’industria cinese dei veicoli elettrici

BYD, il più grande produttore mondiale di veicoli elettrici, ha annunciato che i fornitori cinesi stanno approfittando della crescente domanda di veicoli a risparmio energetico per espandersi a livello globale.

Warren Buffet ha affermato di aver firmato un contratto con WHA Corp.Public Company Ltd, il principale sviluppatore thailandese di aree industriali, per l'acquisto di terreni per la costruzione di autovetture elettriche nel paese del sud-est asiatico. Secondo la BYD, la produzione dovrebbe iniziare nel 2024 con una capacità annua di circa 150.000 veicoli per il mercato tailandese e per l'esportazione. Quello thailandese sarà il primo impianto interamente di proprietà della BYD per la produzione di autovetture che si trova al di fuori della Cina. [...]

Le società cinesi impegnate nell’industria dei veicoli elettrici (EV) sono competitive a livello globale, il che è dovuto sia al loro tempestivo avvicinamento a questo tipo di mercato che al desiderio di superare i vecchi operatori globali che dominano nella tecnologia tradizionale dei motori a combustione interna. Secondo un report condotto dalla International Energy Agency, nel 2021 sono stati venduti in Cina 3.3 milioni di veicoli elettrici, più di quanti ne siano stati venduti in tutto il resto del mondo. [...]

Fonte: https://bit.ly/3QPT2eu

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 16 Settembre 2022