Automotive

Venerdì 24 Novembre 2023

In forte aumento le vendite delle macchine di lusso in Repubblica Ceca

La Repubblica Ceca sta registrando quest’anno un forte aumento delle vendite delle macchine di lusso. Lo indicano i dati dell’Associazione degli Importatori delle Automobili.

Quest’anno, le vendite delle macchine di lusso sono aumentate del 39% con forti picchi negli ultimi mesi. L’andamento è quindi molto più dinamico che nel resto del mercato delle nuove vetture, che anche sta registrando una forte ripresa. Gli esperti e i concessionari attendono una forte spinta anche nei mesi di ottobre e di novembre.

A spingere le vendite sono, secondo gli esperti, gli interventi fiscali presentati dal Governo, che dovrebbero entrare in vigore dal primo gennaio del prossimo anno. Verrà meno la norma sugli ammortamenti più celeri e sarà limitata anche il valore deducibile. “Secondo la modifica sarà possibile inserire tra i costi di esercizio una cifra massima di due milioni di corone del valore dell’auto” ha indicato Jana Dudková di Rödl & Partner Tax. Attualmente è invece possibile includere l’intero valore senza alcuna limitazione.

 Fonte: https://tinyurl.com/42ys87p3

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 24 Novembre 2023
Venerdì 17 Novembre 2023

Le vendite di veicoli crescono del 2,6% nel Minas Gerais

Minas Gerais ha registrato 61.472 immatricolazioni nel mese di settembre di quest'anno, un volume superiore del 2,6% rispetto ad agosto, quando furono immatricolati 59.918 veicoli. Rispetto allo stesso periodo del 2022 (61.198), le vendite sono aumentate dello 0,5%. Con una parte della produzione nello Stato, Fiat, marca del gruppo Stellantis, era a capo delle trattative in Brasile e ha chiuso il mese con una quota di mercato del 23,1%.

I dati sono stati diffusi dalla Federazione Nazionale della Distribuzione di Autoveicoli (Fenabrave). Secondo il direttore esecutivo dell'entità di Minas Gerais, Carlos Barreto, le vendite di veicoli nuovi nello Stato si sono stabilizzate a questo livello.

Il credito resta costoso e selettivo. Questo non ci aiuta. Ci sono molti sforzi da parte delle case automobilistiche e degli stessi dipendenti, ma il mercato rimane al di sotto delle nostre aspettative”, ha affermato. “Speriamo che questo mese vada un po’ meglio. Quindi non riteniamo che lo scenario sia del tutto negativo, ma non è come ci aspettavamo”, ha spiegato.

Secondo lui, il pacchetto di incentivi del governo federale, durato circa un mese, tra giugno e luglio, è stato favorevole alla categoria. Tuttavia, i numeri sono ormai tornati alla “normalità”. Barreto sottolinea che il settore attende ora misure più permanenti, che possano aiutarlo in modo definitivo e, se non saranno disponibili entro la fine dell'anno, Minas Gerais dovrebbe chiudere il 2023 con stabilità.

Anche se non vengono prese nuove iniziative, i dati di Fenabrave mostrano un aumento del 2,2% delle trattative nei primi nove mesi di quest'anno rispetto a quanto venduto nello stesso periodo dell'anno scorso. Le immatricolazioni sono state 461.945 contro 451.827.

Fonte: https://tinyurl.com/haj8xrv8

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italo-Brasiliana di Commercio, Industria ed Agricoltura di Minas Gerais)

Ultima modifica: Venerdì 17 Novembre 2023
Mercoledì 15 Novembre 2023

Repubblica Ceca e Italia soddisfatte per il compromesso su Euro 7

La Repubblica Ceca e l’Italia sono soddisfatte per il compromesso raggiunto sulla nuova norma per le emissioni Euro 7.

Il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato il testo del compromesso presentato dalla presidenza spagnola. Vengono di fatto indeboliti alcuni limiti, che prevedeva la proposta della Commissione Europea, e ai produttori di automobili, bus e mezzi pesanti si dà più tempo per adeguarsi alla normativa. Non si tratta tuttavia della versione finale della norma, che verrà discussa nel cosiddetto dialogo a tre con la Commissione e il Parlamento Europeo.

L’Italia e la Repubblica Ceca guidavano il gruppo di paesi insoddisfatti con la proposta presentata da Bruxelles. “Siamo riusciti a concordare un testo della norma tale da non mettere in rischio la competitività dell’automotive europeo” ha indicato il ministro dei Trasporti ceco Martin Kupka. Secondo il ministro delle imprese italiano Adolfo Urso è prevalsa “una visione finalmente concreta, realistica, pragmatica più volte reclamata dall'Italia”.

Fonte: https://tinyurl.com/mryne2ns

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Mercoledì 15 Novembre 2023
Martedì 5 Settembre 2023

In Repubblica Ceca mancano gli incentivi per le auto elettriche

La scarsa diffusione delle auto elettriche è dovuta alla mancanza degli incentivi pubblici. Lo hanno detto al quotidiano MF Dnes gli esperti del settore dei trasporti.

La quota delle auto elettriche sulle nuove immatricolazioni si è fermata nella prima metà di quest’anno in Repubblica Ceca al 2,6%. Si tratta di uno dei dati più bassi in tutta l’Unione Europea. Al vertice delle vendite delle auto elettriche ci sono i paesi del nord, come Danimarca, Svezia o Finlandia, con quote superiori al 30%.

A determinare il gap secondo gli esperti sono gli incentivi pubblici. Il governo, tuttavia, per ora non prevede l’introduzione degli incentivi per le persone fisiche, mentre sarà varato un programma a sostegno della mobilità elettrica nelle aziende.

Fonte: http://tinyurl.com/3ex29j5x

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Martedì 5 Settembre 2023
Venerdì 1 Settembre 2023

Esplode il mercato dell’auto elettrica danese

Un recente articolo dell’associazione Tekniq riporta come il mercato dei veicoli elettrici danese stia attraversando un periodo di crescita vertiginosa.

Le cifre

Secondo Statistics Denmark, 6929 veicoli elettrici sarebbero stati venduti durante la prima metà del 2022. Questa cifra sarebbe più che raddoppiata nel primo semestre del 2023, quando il numero di auto elettriche vendute avrebbe raggiunto il numero di 15484, per un aumento complessivo del 223%. Per la prima volta, le auto elettriche sono state vendute in numero maggiore di quelle a diesel (in numero di 14693).

La tendenza si conferma anche di recente: le 1397 unità vendute a giugno 2022 sono aumentate a 3553 a giugno 2023, un incremento del 254%.

 

Le cause

L’entità dell’aumento è dovuta a diversi fattori. L’aumento dei costi di benzina e diesel potrebbe essere uno di questi. All’andamento dei prezzi si aggiungerebbero poi gli incentivi previsti per l’acquisto di auto elettriche. Secondo l’articolo di Tekniq, questi includerebbero un rimborso totale dell'imposta sull'elettricità per la ricarica delle auto elettriche, uno sconto fiscale sull'acquisto di auto elettriche, nonché sovvenzioni per l'installazione di stazioni di ricarica e agevolazioni sui prestiti.

Bisogna inoltre ricordare che la Danimarca dispone di vaste quantità di energia elettrica provenienti da energie rinnovabili. Secondo la pagina web dell’Agenzia Danese per l’Energia, infatti, quasi la metà della produzione di energia danese proverrebbe dalle turbine eoliche. Nel 2022, per esempio, la produzione netta era pari a 34 099 GWh, di cui 19 022 provenienti da turbine eoliche, pari al 56%. Il consumo totale di energia, pari a 35 462 GWh, è stato coperto da turbine eoliche per il 53%. Questo potrebbe permettere alla Danimarca di mantenere il prezzo dell’energia a livelli contenuti, facilitando l’elettrificazione dei mezzi di trasporto.

 

Le possibili complicazioni

La situazione potrebbe però avere risvolti negativi. Ci sarebbero infatti dubbi sulla capacità dell’infrastruttura elettrica e di ricarica di supportare la crescente elettrificazione. In altre parole, il numero di stazioni pubbliche di ricarica dovrebbe crescere insieme a quello di auto elettriche, mentre la rete elettrica dovrebbe riuscire a sostenere l’aumento della domanda di elettricità che questa tendenza comporta.

Secondo Kristina Westerberg Thomsen, consulente politica a Tekniq Employers, la soluzione potrebbe risiedere nel coinvolgimento delle società di rete elettrica nella pianificazione di nuove infrastrutture di ricarica a livello comunale.  I Comuni dovrebbero poi stabilire obiettivi per il numero di punti di ricarica disponibili. Sarebbe inoltre necessario aumentare la competitività nei grandi appalti pubblici per l’installazione di stazioni di ricarica. Questo comporterebbe la rimozione della mentalità “winner takes all” attualmente presente.

Kristina Westerberg Thomsen sottolinea infine la necessità di creare un centro di conoscenza nazionale per le infrastrutture di ricarica e di reti regionali, in modo da promuovere la condivisione delle conoscenze e la cooperazione nel settore.

 

I progressi

Secondo una recente pubblicazione del Ministero dei Trasporti danese, nel mese di maggio il numero di stazioni di ricarica pubbliche sarebbe aumentato fino a raggiungere le 12 512 unità. Questo corrisponderebbe a una stazione di ricarica per undici auto elettriche, senza includere le stazioni di ricarica private. Resta però da vedere se la tendenza positiva potrà essere mantenuta.

Fonte: https://www.trm.dk/

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Venerdì 1 Settembre 2023
Lunedì 28 Agosto 2023

La crescita delle auto elettriche in Turchia

Secondo i dati diffusi dall’Automotive Distributors and Mobility Association (ODMD), nel primo semestre del 2023, le vendite di veicoli elettrici (EV) sono aumentate di oltre il 465%. Un cospicuo incremento connesso in parte anche al lancio, avvenuto lo scorso ottobre, della TOGG, la prima automobile elettrica di manifattura turca, su cui il Governo sta spingendo molto dal punto di vista della comunicazione. Non a caso, nel corso del suo recente viaggio in Qatar, il Presidente Erdogan ha portato in dono alla controparte due esemplari del SUV. Entro il 2030, l’azienda prevede di lanciare altresì i modelli berlina, berlina-C, B-SUV e B-MPV.

Anche l’ibrido benzina-elettrico ha visto un aumento dei volumi, cresciuti del 47,5% nella prima metà dell’anno. Contestualmente, le auto a benzina hanno rappresentato il 68,9% del totale delle vendite, a fronte del 69,7% registrato nel 2022; la quota dei veicoli alimentati a diesel, invece, è rimasta invariata al 16,9%.

Complessivamente, le vendite di autovetture e veicoli commerciali leggeri, tra gennaio e giugno 2023, hanno raggiunto le 555.867 unità, con un aumento del 55,3% rispetto alla prima metà del 2022. Il marchio Fiat, in particolare, ha segnato un nuovo record con 101.000 unità vendute tra berline e veicoli commerciali leggeri, confermandosi al primo posto in entrambe le categorie.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

Ultima modifica: Lunedì 28 Agosto 2023
Mercoledì 12 Luglio 2023

La produzione di auto in UK aumenta del 27% a maggio rispetto all'anno precedente

La produzione automobilistica in UK è aumentata per il quarto mese consecutivo a maggio, trainata da una maggiore domanda di veicoli elettrici. La Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT) ha dichiarato che sono state prodotte 79.046 auto il mese scorso, con un aumento di quasi il 27% su base annua. Questo è ancora inferiore del 31,9% rispetto ai livelli di produzione del 2019.

Mentre l'allentamento delle restrizioni della catena di approvvigionamento ha incrementato la produzione di veicoli, l'industria automobilistica continua a fare i conti con le regole sulle esportazioni post-Brexit. In base all'accordo commerciale concordato con l’Unione Europea, la regola sull'origine richiede che, per poter beneficiare di un commercio senza tariffe, una percentuale delle componenti dei veicoli elettrici dell’automobile dovrà essere prodotta localmente – questo a partire dal 2024.

I volumi combinati di veicoli elettrici ibridi, ibridi plug-in ed elettrici a batteria sono aumentati del 95,4% a maggio, raggiungendo le 27.636 unità, ed hanno rappresentato il 35% di tutte le auto prodotte - ha affermato SMMT.

Le esportazioni hanno rappresentato il 79,5% della produzione totale, con l'UE che rimane il mercato più grande.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Mercoledì 12 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

Le esportazioni di auto elettriche dall’UE in Regno Unito a rischio dall'accordo commerciale sulla Brexit

Le esportazioni di auto elettriche dall’UE in Regno Unito (circa 30 miliardi di euro all'anno) sono a rischio, salvo variazioni dell'accordo commerciale sulla Brexit. Tre delle più grandi case automobilistiche del mondo hanno già chiesto al governo britannico di aprire il dialogo su una serie di nuove regole che vedranno tariffe del 10% sulle esportazioni verso l'UE, se il 45% del veicolo elettrico non avrà origine UE o UK.

L'Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) ha quantificato il rischio, affermando che ci potrebbe essere un +3 miliardi di euro di costi per l’industria europea. Le esportazioni di veicoli elettrici dei membri ACEA in UK sono state valutate circa 4,3 miliardi di euro nel 2022, ma con una ripresa della catena di approvvigionamento, si prevede che il mercato aumenterà. ACEA rappresenta il 75% dell'industria automobilistica in UE.

"Prevediamo che le vendite totali si aggireranno tra i 25 ei 30 miliardi di euro entro il 2026", ha affermato Jonathan O'Riordan, direttore del commercio internazionale di ACEA. “Una tariffa del 10% aggiungerebbe costi fino a 3 miliardi di euro da trasferire ai consumatori, o da far assorbire alla stessa industria” ha aggiunto.

Questo significherebbe che i veicoli elettrici importati dall'UE, già considerati proibitivi da molti, costerebbero ancora di più. L'UE ha introdotto la regola di origine per aiutare il nascente commercio di auto elettriche. Il mese scorso, il colosso automobilistico Stellantis, responsabile di 14 marchi tra cui Vauxhall e Jeep, ha avvertito che potrebbe dover chiudere l’hub operazionale UK, con la perdita di migliaia di posti di lavoro.

O'Riordan ha dichiarato che la Cina è il principale fornitore globale di materiali attivi "raffinati" delle batterie, tra cui nichel, manganese e ossido di cobalto. “Il problema è che la batteria è un componente così prezioso di un veicolo elettrico: nelle autovetture, il 35%/45% del costo totale è composto dalla batteria. Se stiamo parlando di un autocarro pesante, è tra il 45% e il 50%". Al momento, l'accordo commerciale richiede semplicemente che la cella della batteria sia assemblata in Europa, ma dal prossimo anno anche le singole parti dovranno provenire dall'Europa, incluso il Regno Unito, cosa che secondo ACEA è impossibile.

Non stiamo dicendo che le regole non dovrebbero essere restrittive, ma non siamo nella posizione di essere troppo restrittivi in questo momento. Chiediamo un meccanismo transitorio per i prossimi tre anni", ha detto O'Riordan. All'inizio di questo mese, il vicepresidente della Commissione europea, Maroš Šefčovič, ha affermato che il Regno Unito potrebbe aderire all'accordo mediterraneo paneuropeo, che consente di trattare le parti prodotte in un paese ma assemblate in un altro come un prodotto di esportazione.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Venerdì 9 Giugno 2023

Regno Unito - Le vendite di auto a benzina sono cresciute nel mese di maggio

Le vendite di auto in Regno Unito sono cresciute del 16,7% a maggio, sostenute dalle auto a benzina e dai veicoli pesanti, nonostante la crescita complessiva sia inferiore di circa il 21% rispetto ai livelli pre-pandemia. La Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT) ha dichiarato che le vendite di auto nuove sono salite a circa 145.204 unità a maggio, il decimo mese consecutivo di crescita.

"Dopo i problemi di fornitura degli ultimi anni, sembra che il mercato automobilistico abbiamo ripreso un andamento positivo", ha dichiarato il CEO di SMMT Mike Hawes in una nota. "Il fatto che la crescita sia sempre più verde, è estremamente incoraggiante".

La vendita di veicoli elettrici a batteria è cresciuta del 58,7%, conquistando a maggio il 16,9% della quota di mercato. Il governo britannico ha anche annunciato di voler investire circa 1 miliardo di sterline (1,24 miliardi di dollari) nel settore dei semiconduttori nel prossimo decennio, come parte della propria strategia di crescita.

Le auto a benzina in UK hanno rappresentato il 57,1% di tutte le nuove immatricolazioni, mentre le immatricolazioni dei veicoli pesanti sono aumentate del 36,9%, dimostrando una regolarizzazione dell'offerta dopo le sfide affrontate dal settore nello scorso anno. Ford Puma e Nissan Qashqai, sono stati i modelli di auto più popolari nelle vendite dell’ultimo mese.

Fonte: https://tinyurl.com/3xkxwf8u

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Martedì 13 Giugno 2023
Lunedì 29 Maggio 2023

Le esportazioni automobilistiche del Regno Unito sono aumentate nuovamente ad aprile

La produzione automobilistica britannica è cresciuta nuovamente il mese scorso, registrando aumenti per il terzo mese consecutivo sia nella produzione di automobili sia nelle vendite internazionali - secondo i nuovi dati della Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT).

I dati mensili dello SMMT hanno mostrato che le esportazioni sono aumentate del 14,7% rispetto ad aprile dello scorso anno, portando il numero totale di vendite internazionali a 54.820 unità. La produzione di auto è cresciuta del 9,9%, salendo a 66.527 unità realizzate, 5.973 in più rispetto ad aprile 2022. Più di otto auto su 10 sono state vendute all'estero, rendendo le esportazioni un fattore chiave.

JustAuto ha attribuito parte dell'aumento della produzione all'allentamento delle pressioni sulla catena di approvvigionamento, in particolare per quanto riguarda i semiconduttori. L'UE è rimasta il più grande mercato per il settore, seguita da Stati Uniti, Cina e Australia. Oltre la metà (58,4%) delle esportazioni è stata verso l'UE, con un aumento del 12,2% rispetto allo stesso mese del 2022. Le esportazioni verso la Cina sono diminuite del 3,6%, rendendolo l'unico mercato che ha visto una riduzione delle vendite internazionali.

Le auto elettriche e ibride hanno registrato una crescita significativa, con le vendite combinate in aumento del 56,2% - oltre un terzo della produzione totale. L'SMMT ha affermato che quest'anno sono stati prodotti 113.315 veicoli elettrici.

Mike Hawks, CEO di SMMT, ha dichiarato: “La produzione automobilistica nel Regno Unito sta ricominciando a funzionare, una buona notizia per il settore. Queste cifre mostrano come le esportazioni, in particolare verso l'Europa, continuino a essere il fondamento del settore automobilistico britannico. È importante salvaguardare la competitività delle relazioni commerciali tra UK e UE".

L'SMMT ha attirato poi l'attenzione sui requisiti delle norme di origine, contenuti nell'accordo commerciale e di cooperazione (TCA) tra Regno Unito e UE, che dovrebbero essere applicate dal prossimo anno in poi. Almeno il 40% del valore di qualsiasi auto elettrica dovrà provenire dall'UE o dal Regno Unito per evitare l'obbligo di pagare i dazi all'importazione, con questo numero che aumenterà al 45% dal 1° gennaio 2024. Dal 1° gennaio 2027 in poi, questo dovrebbe aumentare al 55%, con un requisito aggiuntivo riguardante la batteria dei veicoli ibridi.

Attualmente fino al 70% dei componenti delle batterie dei veicoli elettrici può provenire da paesi al di fuori del Regno Unito o dell'UE prima dell'applicazione delle tariffe: le case automobilistiche stanno chiedendo una rinegoziazione del TCA.

Fonte: https://tinyurl.com/46e7ksr9

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Lunedì 29 Maggio 2023