Notizie mercati esteri

Martedì 4 Luglio 2023

Regno Unito - Nuova strategia geospaziale per rafforzare la posizione del paese come leader nella tecnologia di localizzazione

La “UK Geospatial Strategy 2030” sbloccherà miliardi di sterline di investimenti per lo studio di nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale, l'imaging satellitare e l'innovazione in termini di localizzazione. Le applicazioni e i servizi geospaziali svolgono un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni ed uno sviluppo di questi potrebbe aiutare il settore pubblico britannico.

Jonathan William Berry, ministro per l'intelligenza artificiale e la proprietà intellettuale del dipartimento per la scienza, l'innovazione e la tecnologia, ha dichiarato: “I dati e le tecnologie di localizzazione potranno alimentare la nostra economia e aiutare la Geospatial Strategy 2030, garantendo che il paese rimanga un leader mondiale nel settore. La nuova strategia farà crescere la l’economia britannica, influenzerà la nostra vita quotidiana - guidando la creatività del settore pubblico e privato - e consoliderà lo status del Regno Unito come superpotenza scientifica e tecnologica globale”.

La strategia definisce inoltre le priorità della Commissione Geospaziale per il prossimo decennio, secondo quanto riportato dal documento pubblicato nel 2020. La strategia avrà lo scopo di implementare il National Underground Asset Register (NUAR) (un programma guidato dal governo volto a creare un'unica piattaforma standardizzata di condivisione dei dati su posizione e condizioni di tubi e cavi sotterranei) in zone come l’Inghilterra nord-orientale, il Galles e Londra.

Il National Underground Asset Register (NUAR) dovrebbe diventare pienamente operativo in Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord entro la fine del 2025. La Commissione geospaziale revisionerà l'accordo per quanto riguarda il settore pubblico (PSGA), per garantire che sia funzionale al progetto per i restanti sette anni d’accordo.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

L'economia britannica torna a crescere nel mese di aprile, mentre le esportazioni aumentano di 1 miliardo di sterline

L'economia del Regno Unito è tornata a crescere ad aprile, con il PIL in aumento dello 0,2% dopo una contrazione dello 0,3% a marzo - secondo i nuovi dati dell'Office for National Statistics (ONS). Anche l'economia complessiva è cresciuta dello 0,1% nei tre mesi precedenti ad aprile 2023.

Il valore delle esportazioni britannico è aumentato di circa 1 miliardo di sterline (3,4%) con le importazioni in calo di 0,7 miliardi (1,4%). Il deficit commerciale totale è ancora di 12,3 miliardi, ma è diminuito di 12,6 nel trimestre fino aprile, rispetto al primo trimestre del 2023.

Nello stesso periodo, il disavanzo dei beni si è ridotto di 10,7 raggiungendo i 52,5 miliardi di sterline, mentre il surplus dei servizi è aumentato di 1,9 miliardi, per un totale 40,3.

Nonostante queste cifre, un rapporto delle Nazioni Unite ha mostrato che le esportazioni del Regno Unito nell'ultimo decennio sono state superate da tutti gli altri paesi del G7, ad eccezione del Giappone. I dati della Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo (UNCTAD) mostrano che le esportazioni di beni e servizi del Regno Unito sono cresciute del 6% tra il 2012 e il 2021, rispetto a un aumento del 29,1% dell’eurozona.

Economicamente parlando, la crescita del settore dei servizi in UK (+0,3%) è stato il principale contributo all’aumento del PIL. Tuttavia, la produzione è diminuita dello 0,3% dopo una crescita dello 0,7% a marzo - cifre in linea con le aspettative degli analisti.

Ruth Gregory, economista presso la società di consulenza Capital Economics, ha dichiarato che le cifre "aumenteranno ulteriormente quest’anno, evitando il pericolo di una recessione", ma ha aggiunto che con "gli alti tassi d’interesse, è troppo presto per abbassare la guardia”.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

Il sistema scolastico danese

In Danimarca gran parte del sistema scolastico è finanziato attraverso le tasse e risulta essere gratuito per lo studente. I bambini danesi iniziano con l’asilo nido già a nove mesi e all’età di tre anni il 98% di loro frequenta l’asilo.

Seguiti da professionisti con formazione nell’educazione della prima infanzia queste istituzioni insegnano concetti accademici di base come lettere e numeri ma, soprattutto, regole sociale come fare turni e aiutare gli altri. Altra parte fondamentale dell’istruzione infantile è spesa nel concetto del “free play” - intendendosi quest’ultimo come libertà dei giovani danesi di sentirsi liberi di esprimersi liberamente seguendo i propri desideri – e attività all’aperto.

Tutti i bambini in Danimarca hanno accesso gratuitamente alle così dette “folkeskole”, ossia, le scuole pubbliche sino all’età di sedici anni.

Vicini alla fine della scuola primaria, i bambini danesi svolgono un test nazionale finalizzato ad aiutarli nella scelta dello step successivo, ossia, nella scelta della scuola secondaria. Molti adolescenti scelgono la scuola superiore spaziando dai corsi linguistici, scientifici ecc. che li possano preparare all’università, altri scelgono gli istituti tecnico-industriali mentre altri, possono optare per “efterskole”, degli istituti in cui gli studenti vivono lontano da casa e studiano materie di loro interesse come teatro, sport, scienze sociali.

Una particolare forma d’istruzione scolastica presente in Danimarca e in altri pochi paesi del nord Europa, sono le “Folkehøjskole”; un concetto di scuola e d’istruzione originariamente elaborato dallo scrittore, poeta, filosofo e pastore danese N. F. S. Grundtvig (1783–1872). Questo tipo di scuole si concentrano sull’insegnamento dell'etica, della morale e della democrazia, anche se non vengono insegnate esplicitamente. La filosofia grundtviana è incorporata nell'insegnamento di varie materie, come ad esempio le arti, la ginnastica e il giornalismo. La maggior parte delle scuole ha un'area di competenza, ad esempio lo sport, la musica, l'arte o la scrittura. Poiché non vengono rilasciati diplomi o lauree, l'insegnamento è più libero e informale rispetto alle istituzioni scolastiche ordinarie. La maggior parte dei licei popolari scandinavi sono collegi in cui gli studenti vivono per 2-6 mesi; alcune scuole offrono anche programmi per un anno intero. Proprio l’informalità di tali istituzioni è alla base della loro particolarità. Agli studenti, infatti, non vengono assegnati voti, non vengono imposti orari di lezione, né specifiche materie da seguire; essi sono liberi di autodeterminarsi, seguendo i corsi che più gli interessano.

Essere pagati per andare all’università

Gli studenti a tempo pieno in Danimarca possono beneficiare di “Statens Uddannelsestøtte”, ossia di sostegni al reddito limitato da parte del governo insieme ad altri lavori che svolgono per contribuire a pagare le spese durante gli studi. Detto in parole semplici, ogni studente iscritto ad un istituto universitario in Danimarca ha diritto a percepire un salario da parte del governo che gli permetta di continuare gli studi e di auto mantenersi. Tutti i cittadini danesi, compresi i membri della Royal Family ricevono tale forma di sussidio governativo. Una piccola differenza la si ha per gli studenti stranieri, sui quali ricade l’onere di trovarsi un lavoro part-time da svolgere per un numero di ore tali da non inficiare sulla qualità dello studio e la cui differenza retributiva verrà poi fornita in compensazione dallo Stato, in modo da garantire che, anche essi, ottengano lo stesso livello sussidiario previsto.

Due Culture che si incontrano… e alle volte, si scontrano

Come precedentemente accennato, il sistema educativo danese si qualifica tra i migliori al mondo, tuttavia, quando noi italiani ci confrontiamo con tale sistema, alle volte è facile trovarci a storcere il naso per dinamiche che a noi risultano essere (culturalmente) di difficile comprensione.

Il concetto stesso di “free play” danese può arrivare a scontrarsi con meccanismi che per noi sembrano banali, talvolta, configurandosi addirittura come prese di posizione eccessive. Per fare un esempio, mandare nostro figlio a lezione di chitarra nei primi anni scolastici, per nostra presa decisione, potrebbe risultare estraneo al popolo danese. Tuttavia, i danesi crescono bene, educati e con un forte senso civico, che li premia nelle future opportunità lavorative.

 

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

Rep. Ceca - Gli arrivi negli alberghi hanno superato in aprile il livello prepandemia

Gli arrivi negli alberghi e in altre strutture di accoglienza hanno superato per la prima volta in aprile i livelli prima della pandemia di covid-19. Lo ha indicato l’agenzia statale CzechTourism.

In aprile hanno pernottato negli alberghi e in altre strutture circa 1,26 milioni di ospiti con un rialzo rispetto ad aprile del 2019 dello 0,3%. Rispetto al 2019 è tuttavia cambiata la struttura degli ospiti con una maggiore presenza dei clienti residenti in Repubblica Ceca, mentre il dato dei turisti stranieri continua a essere ancora inferiore ai livelli prima della pandemia. Gli arrivi dall’estero sono circa 300.000 in meno.

In media i turisti soggiornano per un periodo più breve negli alberghi rispetto al 2019. Il numero dei pernottamenti è calato da 2,94 milioni a 2,89 milioni. A incidere è proprio il dato dei turisti esteri, che in media soggiornano per un periodo più lungo nelle strutture di accoglienza.

Fonte: https://tinyurl.com/2s69kzdf

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

Il Governo celebra il miglioramento delle prospettive di rating del Brasile e vede segnali positivi per l'economia

I membri del governo hanno celebrato il cambiamento nella prospettiva del rating del Brasile (nota di credito) nella classificazione del rischio effettuata dall'agenzia S&P Global Ratings. La società ha alzato il range del Paese da stabile a positivo questo mercoledì (14).

Le prospettive positive per il Paese non si verificavano dal 2019. Non vi è stato, invece, alcun cambiamento nel rating del credito sovrano, che riflette la capacità del Paese di onorare i propri impegni finanziari, classificati come "BB-".

Per Planalto il cambio di classifica è un segnale che il Paese ha fatto i passi giusti in ambito economico.

Nella dichiarazione, S&P afferma che, sebbene il Brasile abbia ancora un deficit fiscale, l'avanzamento dell'attività e un percorso più chiaro per la politica fiscale potrebbero tradursi in un onere del debito pubblico "minore di quanto inizialmente previsto".

"La nostra visione positiva si basa sulla prospettiva che le continue misure per affrontare le rigidità economiche e fiscali possono rafforzare la nostra visione della resilienza della struttura istituzionale del Brasile e ridurre i rischi per la sua flessibilità monetaria e la sua posizione netta sull'estero", afferma.

Secondo i sostenitori del governo, i segnali nel documento indicano che il mondo sta iniziando a riconoscere che il Brasile è sulla buona strada per riprendere la direzione della crescita economica.

La “visione positiva” sottolineata da S&P è classificata da Planalto come parte del risultato dello sforzo intrapreso per articolare le linee guida fiscali negli ultimi mesi.

La principale è stata l'approvazione da parte della Camera [dei Deputati] del nuovo quadro per il controllo della spesa dei conti pubblici. C'è anche la prospettiva di discutere una riforma fiscale nel prossimo semestre.

Fonte: https://tinyurl.com/ypz3p5hr

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

La vendita al dettaglio e l’industria cinematografica hanno guidato la crescita economica in UK

La vendita al dettaglio e l'industria cinematografica hanno aiutato a far crescere l’economia britannica, nonostante la contrazione della produzione manufatturiera (-0,3%) e del settore edile (-0,6%). Secondo i dati riportati dall'Office for National Statistics, il paese è cresciuto dello 0,2% su base mensile ad aprile.

Al momento i mercati finanziari non hanno mostrato variazioni, in contrasto con i recenti dati sul mercato del lavoro e sull’inflazione, che hanno rafforzato le aspettative di un ulteriore aumento dei tassi d’interesse da parte della Bank of England. I dati odierni riportano un’economia ancora debole, ma non in recessione come ampiamente preventivato solo pochi mesi fa.

"Guardando al futuro, prevediamo che il PIL rimarrà nel suo complesso invariato nel secondo trimestre", ha affermato Samuel Tombs, capo economista presso Pantheon Macroeconomics. "Gli scioperi del settore pubblico hanno influito sul -0,2 punti PIL a maggio", ha aggiunto Tombs. Il settore sanitario è stato il più grande ostacolo alla crescita ad aprile, a causa dei numerosi scioperi.

Il ministro delle finanze Jeremy Hunt ha affermato che il governo farà tutto il possibile per dimezzare l'inflazione entro la fine dell’anno. Come riportato dall’ONS, l'economia ad aprile ha registrato un +0,3% rispetto al livello pre-pandemico di febbraio 2020.

L’industria dei servizi è aumentata dello 0,3% lo scorso mese, con il commercio all'ingrosso e al dettaglio come principale motore di crescita. L'informazione e le comunicazioni hanno fornito il secondo maggior contributo, in particolare l'industria cinematografica e televisiva.

 

(Contenuto editoriale a cura di The Italian Chamber of Commerce and Industry for the United Kingdom)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

Rep. Ceca - Le reti ad alta velocità costeranno almeno 1200 miliardi di corone

Le reti ferroviarie ad alta velocità costeranno almeno 1200 miliardi di corone. Oltre al finanziamento da fonti statali l’Amministrazione delle Ferrovie (SŽ) punta a coinvolgere il capitale privato.

Secondo l’Associazione per lo Sviluppo delle Infrastrutture la costruzione delle nuove linee ad alta velocità potrebbe costare tra il 2025 il 2035 circa 1200 miliardi di corone. L’Amministrazione delle Ferrovie sta pianificando circa 300 chilometri di nuove linee. Ad avere la priorità solo le tratte verso Dresda, dove si procede in cooperazione con la Germania, e la tratta Praga – Brno, la più trafficata della ferrovia ceca.

Secondo il direttore di SŽ Jiří Svoboda nel finanziamento andrà coinvolto anche il capitale privato, oltre a fondi nazionali ed europei. La costruzione delle prime tratte ad alta velocità potrebbe cominciare tra il 2025 e il 2027. Le scadenze, tuttavia, dipenderanno anche degli iter di autorizzazione.

Fonte: https://tinyurl.com/mnh4h3dr

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

Il Brasile sale di una posizione e torna ad essere la 12ª economia più grande del mondo nel 2022

Dopo essere cresciuto del 2,9% nel 2022, il Brasile ha migliorato la sua posizione nell'economia globale ed è tornato ad essere il 12° Paese più ricco del mondo (vedi l'elenco in allegato).

Nel 2021 il Paese era sceso al 13° posto, in gran parte danneggiato dalla forte perdita di valore del Real nei confronti del dollaro quell'anno.

La classifica è calcolata dall'agenzia di classificazione del rischio Austin Rating e tiene conto del valore del Prodotto Interno Lordo di ciascun Paese convertito in dollari; quindi, anche la quotazione delle valute locali influenza la lista, oltre al tasso di crescita.

Il PIL brasiliano, pubblicato questo giovedì (2) dall'Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica, l'anno scorso ha totalizzato R$ 9,9 trilioni. In dollari, sono stati di 1,92 trilioni di dollari.

La classifica delle maggiori economie mondiali continua ad essere guidata dagli Stati Uniti, con un PIL di 25 trilioni di dollari e che da soli rappresentano circa il 25% di tutta la ricchezza mondiale. Segue la Cina, con 18,3 trilioni di dollari e il 18% del PIL mondiale.

Il Brasile che, al suo migliore momento, è diventata la sesta economia mondiale nel 2011 ha perso posizioni dopo la dura recessione interna vissuta nel 2015 e nel 2016, ed è stato nel 2020, con la crisi generata dalla pandemia, che ha lasciato il gruppo delle 10 economie più ricche del mondo.

Fonte: https://tinyurl.com/bdh47evz

 

(Contenuto editoriale a cura della Câmara de Comércio Italiana de São Paulo - ITALCAM)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

Circa un quarto dei dipendenti cechi sta cercando di cambiare lavoro

Circa un quarto dei dipendenti cechi valuta sta cercando di cambiare il posto di lavoro. Lo indica l’agenzia Grafton Recruitment, socio Camic.

Valutano più spesso la possibilità di cambiare il posto di lavoro i dipendenti nell’industria. Tra le principali motivazioni per cambiare il datore di lavoro sono le finanze. Tra i dipendenti sta aumentando anche l’importanza dell’approccio del datore di lavoro. “Un datore di lavoro comprensivo e umano, che sa ascoltare, fare i complimenti e sostenere le proprie persone, è un elemento chiave per costruire un team soddisfatto e leale” ha indicato il direttore generale di Grafton Recruitment Martin Malo.

A scoraggiare una parte dei lavoratori dal cambio dell’azienda è la lungaggine dei processi d’assunzione. Tra il colloquio e l’assunzione passano in media tre settimane per le posizioni non qualificate e oltre otto settimane per quelle qualificate.

Fonte: https://tinyurl.com/55znm6ww

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023
Martedì 4 Luglio 2023

Oltre un milione di dipendenti cechi ha un contratto di lavoro atipico

Oltre un milione di dipendenti cechi ha uno dei due contratti di lavoro atipici noti con le sigle DPP e DPČ. Lo ha indicato l’Ufficio di Statistica Ceco.

Nel primo trimestre avevano uno dei due contratti atipici circa 1,3 milioni di dipendenti. Il numero solitamente sale nei mesi con una forte presenza di lavori stagionali. I dipendenti hanno effettuato circa 75 milioni di ore di lavoro nel primo trimestre. Ciò indica che i contratti vengono utilizzati soprattutto per impieghi di piccola entità. I datori di lavoro hanno versato 17 miliardi di corone di remunerazioni con una media di oltre 200 corone per ora.

Il governo sta preparando una stretta su questi contratti. Verrà creato un registro presso l’ente di previdenza ČSSZ per contrastare l’elusione contributiva. Inoltre, verranno indeboliti alcuni elementi di flessibilità, per cui le imprese ricorrono a questo tipo di contratti.

Fonte: https://tinyurl.com/y3crbrbk

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Martedì 4 Luglio 2023