Notizie mercati esteri

Venerdì 21 Ottobre 2022

L'economia della Turchia nel secondo semestre del 2022

L'economia della Turchia è cresciuta del 7,6% annuo nel secondo trimestre dell'anno, confermando la robusta crescita registrata anche durante il primo trimestre del 2022 (+7,3%) grazie all’aumento delle esportazioni e della domanda interna e malgrado un raffreddamento dell’attività produttiva durante il primo semestre dell’anno causata dal rallentamento delle economie dei principali partner commerciali della Turchia. L'aumento del PIL è stato più rapido del previsto, poiché l'inflazione, la più alta degli ultimi 24 anni, ha spinto i consumatori ad anticipare gli acquisti in previsione dell’aumento dei prezzi. Gli analisti tuttavia prevedono che l’economia rallenti in modo significativo nella seconda metà dell’anno in previsione di un raffreddamento dell’attività produttiva in Europa mentre i dati resi noti lo scorso 27 settembre dall’OECD stimano una crescita dell’economia turca al 5,4% quest’anno (le precedenti stime dell’OECD si era fermate al 3,7%) e del 3% del 2023 mentre sempre secondo l’Organizzazione internazionale il tasso di inflazione atteso in Turchia alla fine del 2022 si attesterebbe al 71%.

Nel frattempo, sempre l'Istituto statistico turco (TÜİK), ha reso pubblici gli indici di fiducia nelle varie componenti dell’economia turca del mese di agosto su quello precedente di luglio: quello economico generale principale è sceso dello 0,2% su base mensile lo scorso mese di agosto rispetto al mese precedente mentre l’indice di fiducia dei consumatori (72,2) è aumentato del 7,4% nel periodo in osservazione restando però ben al di sotto della soglia di 100 punti. Quello composito del clima di fiducia delle imprese ha fatto registrare un +6,1%; guardando alle singole componenti si rileva un leggero calo di fiducia del settore reale (-1,1%) mentre nel settore dei servizi il calo è stato dell'1,3%. Anche nel settore del commercio al dettaglio si registra un calo dello 0,4% (112,9). I settori che hanno invece fatto registrare una dinamica positiva sono stati quelli delle costruzioni (+1,5%)

“Medium Term Program” pubblicato il 5 settembre 2022 dal Ministero delle Finanze
Segnali più ottimistici sulle prospettive del PIL turco e sugli altri indicatori congiunturali e macroeconomici provengono invece dall’ultimo “Medium Term Program” 2022.2024, elaborato dal Ministero delle Finanze lo scorso 5 settembre.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

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Venerdì 21 Ottobre 2022

L’Ambasciata d’Italia ad Ankara ha presentato la campagna "Italy is simply extraordinary: be IT”

L’8 settembre scorso, nella splendida cornice del prestigioso ed iconico Mall della Capitale turca “Atakule”, collocato sulle alture di Cankaya che dominano la città di Ankara, l’Ambasciatore Giorgio Marrapodi ha presentato, davanti ad oltre 300 ospiti appartenenti al mondo politico, culturale, imprenditoriale, dell’arte, dello spettacolo e della stampa, la campagna Be IT di promozione del Made in Italy a sostegno delle esportazioni italiane e dell’internazionalizzazione del sistema economico nazionale.

Si tratta di una campagna di comunicazione “Italy is simply extraordinary: be IT” promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con ITA Italian Trade Agency. L’obiettivo della campagna di nation branding è quello di raccontare al pubblico turco in maniera originale e innovativa l’Italia, i suoi valori e talenti, le sue competenze e le straordinarie potenzialità. La campagna si sviluppa principalmente sui canali digitali ma viene presentata con eventi mirati attraverso la rete diplomatica consolare Italiana nel mondo. Dopo l’apertura dell’evento da parte dell’Ambasciatore Marrapodi, che nel suo discorso introduttivo ha anche ricordato candidatura di Roma ad ospitare l'edizione 2030 dell'Expo Universale, l’artista Sissa Micheli ha presentato la raccolta fotografica “Mountain Pieces. Reflecting History Memoriali Performativi Contro La Guerra”.

I bellissimi scatti dall’artista nell’Alta Val Pusteria affrontano il tema della guerra e della pace, consentendo al visitatore di guardare oltre lo scenario delle montagne dove la bellezza contrasta con il passato bellico.

La serata all’Atakule è poi continuata con l’esposizione curata dall’Associazione Turca dei Lettori di Fumetti dedicata al fumetto italiano che in Turchia ha una lunga tradizione. Durante l’evento, infine, si sono esibiti musicisti che hanno offerto al folto pubblico canzoni italiane, un noto gruppo jazz locale. Vi è stata infine un’esibizione di opere italiane da parte di un baritono e di una soprano.

Sponsor della serata Calzedonia Group, marchio con una presenza di grande successo in Turchia. All’evento hanno anche partecipato con propri stand Ducati, presente in Turchia attraverso l’importatore locale Korlas, ed il Gruppo Campari (rappresentato in Turchia dalla Carlsberg Türkiye Group) che ha offerto agli ospiti presenti l’Aperol Spritz.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

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Venerdì 21 Ottobre 2022

L’Ambasciata d’Italia in Turchia partecipa alla 48ma edizione del Forum Ambrosetti

Il 2 settembre scorso, l’Ambasciatore d’Italia in Turchia Giorgio Marrapodi ha ospitato, per un collegamento attraverso l’“hub Turchia” al Forum di Ambrosetti di Cernobbio, il Viceministro dell’Energia Alparslan Bayraktar per la prima sessione del Forum dal titolo “Le sfide globali del futuro e gli impatti sull’economia. Lo scontro è avvenuto: e adesso?”.

Il Viceministro turco è intervenuto dall’Ambasciata d’Italia in Ankara, in videoconferenza a conclusione del panel moderato da Monica Maggioni, Direttrice del TG1 della RAI, sul “ruolo dell’Azerbaijan per la sicurezza energetica. Il nuovo ordine globale. Il ruolo dell’Asia e dell’Africa nel turbolento scenario geopolitico attuale”, permettendo, alla fine del dibattito l’inclusione della prospettiva geopolitica turca.

Il Viceministro Bayraktar, nel commentare gli interventi di tre analisti che hanno rappresentato modelli e concezioni diverse del sistema delle relazioni internazionali in Cina, Russia e USA, alla luce della guerra in Ucraina e della susseguente crisi energetica, ha fornito la visione strategica turca in tema energetico evidenziando in particolare l’interesse della Turchia di continuare a potenziare le infrastrutture già esistenti nel Paese.

A tale riguardo il Viceministro ha anche ricordato il Southern Corridor che collega la regione del Mar Caspio all’Europa in alternativa a Eastmed per affrancarsi dal gas russo ma anche eventuali futuri collegamenti con Israele. Particolare attenzione è invece stata data allo sfruttamento del giacimento di gas naturale di Sakarya nel Mar Nero che, assieme al potenziamento delle energie rinnovabili (la Turchia si colloca nella top 10 al mondo) potrebbe rappresentare alternative percorribili per reperire fonti di approvvigionamento di energia alternative senza tralasciare i recenti contatti tra la russa Rosatom per gli investimenti nella costruzione della prima centrale nucleare turca di Akkuyu.

I lavori del Forum Ambrosetti sono poi stati seguiti da un folto gruppo di qualificati imprenditori italiani e turchi ospitati dall’Ambasciatore Marrapodi il 3 e 4 settembre presso Palazzo di Venezia ad Istanbul.

Il Forum Ambrosetti nell’edizione di quest’anno “Lo scenario di oggi e domani per le strategie competitive” è stato anticipato da un messaggio del Presidente Mattarella, mentre al termine della Prima sessione del 2 settembre è intervenuto in videoconferenza il Ministro degli Affari Esteri Di Maio.

Chi è il Viceministro dell’Energia Alparslan Bayraktar Attualmente Viceministro presso il Ministero presso il Ministero dell’Energia e delle Risorse Naturali (MENR), ha ricoperto il ruolo di Sottosegretario aggiunto alla Direzione Generale delle Relazioni Esterne dell’Unione Europea presso il MENR tra il 2016 e il 2018 e di Membro del Consiglio di Amministrazione presso l’Autorità di Regolamentazione del Mercato dell’Energia tra il 2010 e il 2016. Prima di assumere incarichi pubblici, ha lavorato nel settore privato in Turchia e all’estero. È stato Presidente della Confederazione dei regolatori dell’energia (ICER) e dell’Associazione regionale dei regolatori dell’energia (ERRA). Attualmente è presidente del “World Energy Council Turkey”.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e Industria Italiana in Turchia)

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Venerdì 21 Ottobre 2022

Previsioni della Banca Mondiale sul PIL polacco

La crescita economica in Polonia dovrebbe scendere al 4% nel 2022 e all'1,6% nel 2023 a causa dell'elevata inflazione, dell'inasprimento della politica monetaria, dell'impatto negativo della fiducia legata alla guerra in Ucraina e di un rallentamento della domanda da parte dei principali partner commerciali.

La guerra sta anche danneggiando l'economia globale, in quanto porta a interruzioni commerciali e provoca shock nei mercati alimentari e dei carburanti. Ciò si traduce in un'elevata inflazione e, di conseguenza, in un inasprimento della politica monetaria da parte di molte banche centrali in tutto il mondo.

La Banca Mondiale ha abbassato le sue previsioni di crescita per il 2023 per la maggior parte dei paesi in Europa e in Asia centrale. Tuttavia, una guerra prolungata potrebbe causare danni economici e ambientali ancora maggiori. Il Piano Nazionale di ripresa dovrebbe sostenere gli investimenti pubblici, ma qualsiasi ritardo negli esborsi è un rischio.

L'inflazione media annua in Polonia sarà del 13,2% nel 2022, del 10,1% nel 2023 e del 4,9% nel 2024 (rispetto al 5,1% dello scorso anno), prevede la Banca Mondiale. Dalla metà del 2021, l'inflazione ha continuato ad accelerare notevolmente, raggiungendo oltre il 16% ad agosto, ben al di sopra dell'intervallo obiettivo. L'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime agricole, nonché le continue interruzioni nelle catene di approvvigionamento, hanno contribuito all'aumento dell'inflazione. La crescita dei prezzi è continuata nonostante un pacchetto fiscale volto a frenare l'inflazione. Il deficit fiscale delle amministrazioni pubbliche polacche sarà del 3,6% del PIL nel 2022, del 3,5% del PIL nel 2023 e del 2,6% del PIL nel 2024, secondo le previsioni della Banca Mondiale.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

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Venerdì 21 Ottobre 2022

Polonia - L'indice PMI e la situazione delle imprese

L'indice PMI per l'industria in Polonia a settembre era di 43,0 punti. contro 40,9 punti a luglio, ha riportato S&P Global. Il mercato si aspettava l'indice a 40,1 punti, quindi questo risultato è una sorpresa positiva, ma è comunque molto basso e non ha superato la soglia neutra di 50,0. "Il ritmo del declino è rallentato rispetto al mese record di agosto, ma è stato comunque rapido. Le aziende intervistate hanno riportato condizioni di mercato sfavorevoli con incertezza e pressioni di bilancio dovute all'elevata inflazione. Anche le esportazioni si sono indebolite per ragioni simili", ha scritto S&P Global.

Per quanto riguarda la situazione delle imprese, nella prima metà del 2022 quasi 200 aziende in Polonia hanno dichiarato fallimento e 862 hanno optato per procedure di ristrutturazione. Adam Łącki, presidente del Registro nazionale dei debiti dell'Ufficio di informazione economica, prevede che questi numeri aumenteranno. Secondo l'indagine “Zakupy firmowe” condotta ad agosto da IMAS International, il problema peggiore per gli imprenditori sono i prezzi dell'energia elettrica.

Un imprenditore su quattro ha acceso un prestito per non perdere liquidità finanziaria, mentre l'aumento dei prezzi dei prodotti e servizi necessari alla conduzione di un'impresa è stato avvertito dal 95% degli imprenditori. I problemi più frequentemente indicati sono: i prezzi del carburante, i costi delle utenze e delle materie prime. L'indagine mostra che l'80% delle aziende intervistate ammette che gli aumenti di prezzo cambieranno il modo di fare acquisti: cercheranno promozioni e alternative più economiche e vogliono limitare le spese. Nell'indagine, il 29% delle micro e piccole imprese ha indicato di aver contratto un prestito per acquistare prodotti e servizi necessari alla gestione della propria attività. Molte aziende annunciano anche potenziali ritardi nei pagamenti, il che significa nessuna remunerazione per il fornitore e il rischio di ingorghi nei pagamenti nelle transazioni commerciali.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

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Venerdì 21 Ottobre 2022

Polonia - Primo semestre 2022 crescono l'occupazione +1,9% e i salari +10,8%

L'Ufficio Centrale di Statistica polacco ha riferito che nella prima metà del 2022 l'occupazione media in Polonia è aumentata dell'1,9% e i salari medi mensili del 10,8%. I maggiori cambiamenti sono visibili nelle sezioni Informazione e comunicazione e alloggio e ristorazione. Inoltre, la Polonia si è classificata a metà tra i Paesi dell'Iniziativa dei tre mari in base al potenziale del mercato del lavoro.

Il paese al primo posto è la Repubblica Ceca.

Questa classifica, l'Indice del Potere del Mercato del Lavoro, è stata sviluppata dal Warsaw Enterprise Institute (WEI) ed è la media aritmetica di tre indicatori: Società, Competenze e Ambiente Aziendale. Il primo indicatore valuta il potenziale demografico del Paese, il secondo il potenziale del capitale umano in termini di istruzione. Il terzo indicatore considera il costo di assunzione di un lavoratore e della durata del contenzioso civile.

Secondo il WEI, la classifica della Polonia dovrebbe migliorare grazie all'afflusso di rifugiati dall'Ucraina e alla loro buona integrazione nella società. WEI sottolinea, tuttavia, che la Polonia non otterrà un miglioramento del mercato del lavoro come risultato delle politiche sociali pro-natalità.

Fonte: POLONIA OGGI

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

 

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Venerdì 7 Ottobre 2022

Polonia - L'ambasciatore Aldo Amati presente all'inaugurazione del Baltic Pipe la cui costruzione ha visto coinvolta l'italiana Saipem

L'idea di importare gas dai giacimenti norvegesi è apparsa già nel 1991. Alla fine, è stato attuato con successo un progetto strategico, che dovrebbe garantire la sicurezza energetica della Polonia e, di conseguenza, l'indipendenza dalle risorse russe.

Il 27 settembre 2022 è stato il giorno della cerimonia di apertura del gasdotto Baltic Pipe. All'inaugurazione del gasdotto hanno partecipato i primi ministri di Polonia e Danimarca, nonché un rappresentante del primo ministro norvegese. Tra i presenti anche l'ambasciatore d'Italia in Polonia Aldo Amati, anche perché l'italiana Saipem è stata una delle società in prima linea nella costruzione del gasdotto. Il presidente Andrzej Duda ha affermato durante la cerimonia che "è un momento toccante, dopo molti anni di discussioni, controversie e tentativi falliti, il sogno polacco di coloro che avevano la visione di rafforzare l'indipendenza della Polonia si sta realizzando".

Il 1 ottobre 2022, il sistema Baltic Pipe inizierà la fornitura di gas dai giacimenti sulla piattaforma continentale norvegese alla Polonia attraverso un percorso di 900 chilometri attraverso la Danimarca. Il sistema di trasporto Baltic Pipe è costato almeno 1,6 miliardi di euro, che è stato fornito da investitori: l'operatore polacco di trasporto del gas Gaz-System e la sua controparte danese Energinet. Il progetto ha ricevuto, tra gli altri oltre 250 milioni di euro di finanziamenti dall'Unione Europea. Il progetto di punta è quello di sostituire il contratto Yamal, in base al quale la Polonia riceveva 10 miliardi di metri cubi di gas all'anno. Il gasdotto Baltic Pipe crea una nuova rotta di approvvigionamento di gas naturale dalla Norvegia ai mercati danese e polacco e agli utenti finali nei paesi vicini. Nel 2023 PGNiG sarà in grado di importare almeno 6,5 miliardi di metri cubi di gas naturale dalla Norvegia alla Polonia attraverso il Baltic Pipe. Ciò significa che l'azienda soddisferà almeno l'80% della capacità del nuovo gasdotto. La società informa che nel 2024 il volume delle forniture aumenterà di oltre 1 miliardo di metri cubi e il grado di utilizzo della capacità di trasmissione di Baltic Pipe riservata da PGNiG supererà il 90%.

Fonte: https://www.gazzettaitalia.pl/

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italiana in Polonia)

Ultima modifica: Venerdì 7 Ottobre 2022
Venerdì 7 Ottobre 2022

Industria 4.0: Italia e Germania a confronto – Focus settembre 2022

La quarta rivoluzione industriale consiste nella crescente compenetrazione tra il mondo fisico, biologico e digitale, e costituisce un processo volto all’ottimizzazione e all’automatizzazione dei sistemi produttivi e distributivi. Tale livello di efficienza si concretizza nella Industry 4.0, resa possibile grazie all’implementazione di quattro rivoluzionari strumenti: intelligenza artificiale (IA); Internet delle cose (Internet of things, IoT); cloud manufacturing; cybersecurity.

Sia in Italia che in Germania le aziende hanno risposto alla diffusione della pandemia con un incremento della digitalizzazione dei processi, in particolare nelle telecomunicazioni, nei servizi finanziari, nell’editoria, in ambito farmaceutico e nel settore HoReCa.

In Germania i pionieri della digitalizzazione risultano essere le grandi aziende e i settori ICT, concentrati in particolare negli stati federali del sud del paese e negli agglomerati urbani. La digitalizzazione è tra gli obiettivi principali del Piano di Sviluppo e Resilienza (DARP): infatti, oltre la metà del budget complessivo di €26,5 miliardi è destinato alla trasformazione digitale. Ciononostante, l’auspicata digitalizzazione non si è concretizzata come previsto: infatti, la crescita del digitale non è dovuta ad un miglioramento intrinseco, bensì a fattori esterni, tra cui la disponibilità di risorse umane e di infrastrutture. Si tratta quindi di una spinta di alcuni processi aziendali, quali l’home office o lo scambio di informazioni all’interno delle aziende, non di una maggior digitalizzazione in senso lato. Attualmente tre grandi imprese tedesche su quattro affermano di disporre di personale con spiccate doti IT, contro il 17% delle PMI, collocandosi al di sotto della media europea (18%).

Per quanto riguarda l’Italia, il 59,1% delle aziende con maggiore digital attitude sono state fondate dopo gli anni 2000, e di queste il 70,3% sono aziende Micro (0-10 dipendenti) e oltre il 59% sono situate al Nord. Nel 2021, il 60,3% delle piccole e medie imprese (PMI) italiane ha raggiunto almeno un livello base di intensità digitale. La consapevolezza dell’importanza della digitalizzazione è ben radicata nelle aziende, come dimostra il fatto che oltre il 40% delle imprese hanno messo almeno il 10% del loro budget a disposizione degli investimenti nella digitalizzazione; di questi, la metà ha investito addirittura il 30% del loro budget.

 

Fonti: https://bit.ly/3McmQRT; https://bit.ly/3McQuq6; https://ibm.co/3yqi8Km; https://bit.ly/3yogJUT   

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Venerdì 7 Ottobre 2022
Venerdì 7 Ottobre 2022

Fitch mantiene il grado d'investimento della Corea ad "AA-"

Fitch Ratings ha annunciato mercoledì che manterrà il rating nazionale della Corea a AA- con una "prospettiva stabile".

Secondo le previsioni di Fitch, il tasso di crescita economica reale della Corea raggiungerà il 2,6% quest'anno e l'1,9% nel 2023.

Si prevede inoltre che i dati sull'inflazione dell'indice dei prezzi al consumo interno scenderanno a circa il 5,0% entro la fine dell'anno e all'1,5% entro la fine del 2023.

Nel frattempo, la previsione per il rapporto debito/PIL per il 2025 è stata abbassata dal 58,6% al 51,5%.

Quando il rating della Corea è stato annunciato per la prima volta a gennaio Fitch aveva sottolineato che l'aumento del debito nazionale sarebbe stato un fattore di flessione a medio termine; tuttavia le prospettive sul debito sono migliorate e si stima che i fattori di decrescita saranno attenuati rispetto alle stime iniziali.

Fitch ha anche spiegato che le riserve in valuta estera della Corea rimangono solide rispetto alle controparti, registrando circa sei mesi di pagamenti esterni correnti nel 2022.

Fitch ha citato che l'aumento significativo del debito pubblico rispetto al PIL, le difficoltà del settore economico e finanziario derivanti dalla crescita del debito delle famiglie e un aumento dei rischi geopolitici nella penisola coreana possono essere fattori che potrebbero portare a un declassamento del rating della Corea.

D'altro canto invece, un allentamento strutturale dei rischi geopolitici, il miglioramento degli standard di governance e i continui avanzi delle partite correnti che contribuiscono a un miglioramento duraturo della posizione creditoria con l'estero sono stati citati come fattori che potrebbero aiutare la Corea a migliorare il suo rating attuale.

Fonte: https://bit.ly/3yohGMX

 

(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)

Ultima modifica: Venerdì 7 Ottobre 2022
Venerdì 7 Ottobre 2022

Sviluppo economico ed inflazione in Italia e Germania – Report settembre 2022

Nel corso degli ultimi mesi, sia in Italia che in Germania i governi hanno stanziato differenti manovre con l’obiettivo di mitigare gli effetti negativi dell’aumento dei costi di energia elettrica e dei carburanti.

In Germania i trasporti pubblici a prezzi accessibili sono stati individuati come soluzione agli elevati prezzi. In particolare, il biglietto dei trasporti a 9 euro è stato il simbolo di queste misure a livello nazionale e molti Paesi dell’Unione europea hanno incoraggiato l’introduzione dello stesso nelle loro economie. Tuttavia, questa misura ha raggiunto con settembre il suo termine.

È interessante quindi osservare l’impatto che ha avuto tale misura sull’economia tedesca, anche per individuarne gli sviluppi futuri. In totale si stimano circa 52 milioni di biglietti venduti, a cui si vanno ad aggiungere oltre 10 milioni di abbonati che ne hanno usufruito automaticamente. In quest’ultimo caso, gli utenti hanno ricevuto uno sconto sull’abbonamento precedentemente acquistato.

Inoltre, uno studio condotto dall’Associazione delle aziende di trasporto tedesche (Verband Deutscher Verkehrsunternehmen – VDV) assieme alla rete di trasporti tedesca Deutsche Bahn e altri istituti di ricerca, evidenzia l’importante impatto a livello ambientale a seguito di questa misura. Si stima infatti un risparmio in termini di produzione di CO2 di circa 1,8 milioni di tonnellate e questo stesso risultato potrebbe essere ottenuto con l’introduzione di un tempo limite sulle autostrade tedesche.

Oltre alla misura per i trasporti pubblici, con il mese di settembre si è concluso anche il cd. Tankrabatt – ovvero, la riduzione delle imposte sul prezzo dei carburanti. Questo ha causato un significativo aumento dei prezzi di Diesel e benzina che hanno superato nuovamente il costo di 2 euro al litro.

Per contro l’Italia ha atteso proprio il mese di settembre per introdurre un bonus sui trasporti pubblici. Come chiarito da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, si tratta di un bonus di 60 euro su abbonamenti mensili o annuali per lo spostamento con treni e autobus. Per questa manovra sono stati stanziati circa 180 milioni di euro, indirizzandosi ad una platea di circa 1,2 milioni di cittadini. Dopo la prima settimana di settembre si stima che più di 515 mila voucher siano già stati emessi.

In aggiunta, il governo italiano ha deciso di prorogare le misure per ridurre il prezzo finale dei carburanti fino al 5 ottobre. In questo caso si tratta di un taglio di 30 centesimi al litro sul costo di Diesel, benzina, GPL e metano.

Infine, si segnala che il dato sull’inflazione nel mese di agosto ha raggiunto il 7,9% in Germania e l’8,4% in Italia, che ha registrato un +0,8% rispetto al mese precedente. Sul piano europeo, la BCE ha aumentato i tassi di interesse e prevede di alzarli ancora in futuro, per cercare di contenere l’inflazione.

 

Fonti: https://bit.ly/3MctXcY; https://bit.ly/3SMeVgj; https://bit.ly/3RKGa9G; https://bit.ly/3SMlCPz; https://bit.ly/3T0p7lP; https://bit.ly/3V8upwR      

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)

Ultima modifica: Venerdì 28 Ottobre 2022