Notizie mercati esteri

Venerdì 7 Ottobre 2022

Repubblica Ceca - I prezzi degli immobili residenziali crescono senza interruzioni dal 2013

I prezzi degli immobili residenziali stanno crescendo in Repubblica Ceca senza interruzioni dalla fine del 2013. Lo indice l’indice HPI calcolato dall’Ufficio di Statistica Ceco.

L’ultimo lieve calo dei prezzi degli immobili residenziali si è verificato tra il terzo e il quarto trimestre del 2013, da allora i prezzi delle case e degli appartamenti sono in continua crescita e in circa dieci anni sono più che raddoppiati. L’andamento è stato più dinamico per gli immobili di nuova costruzione.

L’andamento dei prezzi in Repubblica Ceca è stato tra i più forti in tutta l’Unione Europea. Rispetto al livello del 2015 i prezzi sono aumentati del 110% e un rialzo più rapido è stato registrato solo in Ungheria. In alcuni paesi come l’Italia o Cipro i prezzi nell’ultimo decennio sono rimasti praticamente senza sensibili variazioni.

Fonte: https://bit.ly/3rDD6lf

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

Ultima modifica: Venerdì 7 Ottobre 2022
Venerdì 7 Ottobre 2022

Il mercato delle auto elettriche in Brasile

Nel mondo dell'energia pulita poche aree sono dinamiche come il mercato delle auto elettriche. La crescita globale delle vendite di auto elettriche negli ultimi 3 anni è triplicata, anche se la pandemia ha ridotto il mercato delle auto convenzionali e i produttori hanno dovuto affrontare colli di bottiglia nella catena di approvvigionamento.

Rispetto al 2019, la percentuale di auto elettriche nel mondo è triplicata nel 2021. Nel 2019, 2,2 milioni di auto elettriche sono state vendute in tutto il mondo, rappresentando solo il 2,49% delle vendite globali di auto. Nel 2020, il mercato complessivo delle auto si è contratto, ma le vendite di auto elettriche sono in controtendenza salendo a 3 milioni e rappresentando il 4,1% delle vendite totali di auto.

Le auto elettriche contribuiscono ad evitare il consumo di petrolio e le emissioni di CO2.

La Cina è il leader mondiale nella vendita di auto elettriche. Per anni, il Paese asiatico ha utilizzato come strategia quella di trasferire generosi sussidi per aumentare l'acquisto di veicoli elettrici nel Paese.

La China Passenger Car Association (CPCA) prevede che nel 2022 potrebbero essere vendute circa 5,5 milioni di auto elettriche e ibride plug-in. Questo numero è molto più alto dei 3,4 milioni di auto elettriche vendute nel 2021, che supera del 47% quella del continente europeo.

Fuori dai grandi mercati, le auto elettriche stanno crescendo lentamente. È il caso del Brasile, dell'India e dell'Indonesia, paesi in cui la ““market share” è inferiore all'1%.

Il Brasile si sta muovendo lentamente per elettrificare la sua flotta. Tra i motivi principali ci sono: mancanza di incentivi pubblici e prezzo elevato. Secondo un'indagine di ABVE (Associazione Brasiliana Veicoli Elettrici), la flotta elettrificata del Paese nel 2021 era di 77.259 mila. Nell'aprile 2022, il numero di auto elettrificate è balzato a 90.109. Tuttavia, tra le auto elettriche vendute, la maggior parte sono ancora ibride, con solo l'8% puramente elettriche, chiamate BEV (Battery Electric Vehicle).

In Brasile, i pochi incentivi esistenti provengono dai comuni, come il municipio di San Paolo e la sua legge sul clima. E gli incentivi previsti si riferiscono all'esenzione dall'IPVA, mentre non vi è ancora alcuna esenzione dall'IPI, ad esempio.

Attualmente l'IPI di un'auto elettrica "pura" è il doppio di quello di un'auto flessibile popolare, secondo ABVE.

Il Programma Rota 2030 prevede la concessione di tre benefici, tra i quali l'applicazione differenziata dell’imposta per la produzione industriale (IPI) per le imprese.

È inoltre allo studio al Parlamento un altro provvedimento, che esenta i veicoli elettrici e ibridi dalla tassa di importazione fino al 31 dicembre 2025.L'aspettativa con la proposta è di ridurre fino al 20% il prezzo finale dell'elettrificato in Brasile. Ma il provvedimento deve ancora essere approvato.

Fonte: https://bit.ly/3Mm2YvG

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera Italiana Commercio e Industria SC - Brasile)

 

Ultima modifica: Venerdì 7 Ottobre 2022
Venerdì 7 Ottobre 2022

La Thailandia pone fine al decreto di emergenza COVID-19

I viaggiatori internazionali in Thailandia non saranno più tenuti a mostrare prova della vaccinazione Covid o i risultati del test ATK dal 1 ottobre 2022.

Il Center of COVID-19 Situation Administration (CCSA) della Thailandia ha annunciato la fine del decreto sull'emergenza Covid a livello nazionale.

La Thailandia ha gradualmente riaperto al turismo internazionale già a partire da luglio 2021 con i programmi Phuket Sandbox, Samui Plus e 7+7 Extension, seguiti poi da una sequenza temporale di riapertura in quattro fasi da ottobre 2021 a gennaio 2022.

La Thailandia è entrata nella fase di riapertura completa dal 1 luglio 2022, con la rimozione dello schema di registrazione del Thailand Pass, e ai cittadini stranieri era richiesto solo di mostrare la prova della vaccinazione o un risultato negativo del test ATK effettuato entro 72 ore dal viaggio. Tutto questo sarà revocato dal 1 ottobre 2022 in poi.

E’ stata inoltre approvata l'estensione del periodo di soggiorno a 45 giorni (da 30 giorni) per i turisti provenienti da paesi/territori aventi diritto all'esenzione dal visto (fra cui l’Italia) e a 30 giorni (da 15 giorni) per quelli idonei al visto all'arrivo (VOA).

Questa nuova disposizione sarà in vigore dal 1 ottobre 2022 fino al 31 marzo 2023.

Fonte: https://bit.ly/3Chaljp  

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 7 Ottobre 2022
Venerdì 7 Ottobre 2022

Repubblica Ceca - Banca centrale: i tassi d’interesse rimarranno alti a lungo

Il governatore della Banca Centrale Ceca Aleš Michl ha dichiarato che i tassi di interesse sono destinati a rimanere altri ancora per un lungo periodo di tempo.

Giovedì 29 settembre il board della banca centrale (ČNB) ha deciso di non modificare i tassi d’interesse di base, che quindi restano al 7%. Secondo il governatore i tassi non sono destinati a scendere a breve, anzi, la ČNB potrebbe optare per un rialzo qualora si verificasse un forte aumento degli stipendi o della spesa pubblica in deficit. Entrambi i fattori potrebbero infatti dare un ulteriore spinta all’inflazione, che verso la fine dell’anno potrebbe sfiorare il 20%.

La Banca Centrale Ceca continuerà a intervenire contro le oscillazioni eccessive del cambio della corona ceca” ha indicato Michl. Da tempo la ČNB sta intervenendo contro un indebolimento eccessivo della corona, che porterebbe a un aumento dei prezzi delle merci di importazione.

Fonte: https://bit.ly/3VaX2cF

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 7 Ottobre 2022
Venerdì 7 Ottobre 2022

Thailandia, estesa la durata dei visti per incentivare gli arrivi: le nuove regole

La Thailandia estende la durata dei visti per stimolare gli arrivi internazionali. Il Ccsa (Centro thailandese per l’amministrazione della situazione Covid-19) ha approvato la proposta della Tourism Authority of Thailand di portare il periodo di soggiorno a 45 giorni per i turisti provenienti da Paesi o territori aventi diritto all’esenzione dal visto – Italia inclusa – e a 30 giorni per quelli idonei per un visto all’arrivo.

La nuova regolamentazione – fa sapere l’ente attraverso una nota – sarà in vigore per sei mesi, dal 1° ottobre 2022 fino al 31 marzo 2023.

Richiesta dei visti
Il visto può essere richiesto presso l’Ambasciata Reale Thailandese o il Consolato Generale reale nel Paese di residenza. I numeri di contatto sono disponibili su thaiembassy.org.  

Per procedere con le richieste online, invece, i viaggiatori possono verificare la propria idoneità sul sito ufficiale del visto elettronico thaievisa.go.th.

Fonte: https://bit.ly/3yqf1Cp

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Venerdì 21 Ottobre 2022
Martedì 27 Settembre 2022

Danimarca - La costruzione delle “isole dell’energia”

Nel tempo la Danimarca si è dimostrata uno dei paesi più all’avanguardia riguardo il tema della creazione e dell’implementazione di progetti per la tutela dell’ambiente ed a favore della transizione green. Nel campo della produzione di energia green, essa vanta una lunga storia di sfruttamento dei venti presenti nel Mare del Nord e nel Mar Baltico, iniziata con la costruzione del primo parco eolico offshore al mondo che risale ai primi anni ’90.

A distanza di trent’anni dalla costruzione del parco eolico nei mari delle coste danesi, il paese non solo produce ancora energia grazie ai forti venti presenti in questi mari attraverso l’utilizzo di parchi eolici situati offshore, ma inoltre continua ad implementare progetti per diventare sempre più green ed innovativo.  In questo senso, la Danimarca ad oggi si sta concentrando soprattutto sull’attuazione del progetto di creazione delle “isole dell’energia” nel Mare del Nord e nel Mar Baltico. Con la costruzione delle isole dell’energia le turbine eoliche per la produzione dell’energia potrebbero essere posizionate più distanti dalla costa, rispetto a quanto lo sono oggi, e ciò permetterebbe non solo di incrementare lo sfruttamento dei venti presenti, ma anche di distribuire l’energia generata dai parchi eolici in maniera più efficiente tra diversi paesi, in quanto le isole avrebbero anche la funzione di “hub” per la raccolta dell’energia prodotta dai diversi parchi eolici offshore.

Il piano danese per lo sfruttamento del vento del Mar Baltico e Mare del Nord per la produzione di energia eolica, si presenta come un progetto che produrrà effetti su larga scala. Invero, a prescindere dall’impatto che esso avrà a livello energetico per il paese, Green Power Denmark prevede che grazie alla costruzione delle nuove isole dell’energia saranno creati oltre 100,000 nuovi posti di lavoro in Danimarca, la metà dei quali sarà poi permanente, riguardando la gestione ed il mantenimento delle turbine che saranno presenti nelle nuove isole. Mentre i restanti nuovi posti di lavoro creati dall’investimento danese saranno temporanei, in quanto correlati alla formazione del nuovo personale qualificato da impiegare nelle isole energetiche, o al coinvolgimento di aziende subappaltatrici danesi od estere per la realizzazione delle isole.

Il progetto danese è inoltre da considerarsi a lungo termine, in quanto non ha il solo scopo di produrre più energia green, ma mira a permettere alla Danimarca di intraprendere un percorso di sviluppo verso l’indipendenza energetica, un obiettivo che oggi più che mai, a causa della situazione di instabilità della sicurezza energetica a livello globale, assume un aspetto fondamentale. Invero, il governo danese si aspetta di raggiungere l’indipendenza energetica del paese nel 2030, proseguendo poi un cammino di sviluppo energetico green che permetta al paese di poter esportare energia pulita in altri stati europei, aiutandoli a diminuire la propria dipendenza da fonti energetiche come gas e carbone.

Come sostenuto da Kristine Grunnet, capo dipartimento dell’industria siderurgica e meccanica presso Green Power Denmark, l’indipendenza energetica danese grazie alla produzione di energia green può diventare un vero e proprio asset per il paese in futuro, in quanto ne accrescerà l’attrattività nei confronti di aziende estere che potranno avere accesso facilmente ad energia poco costosa e green stabilendosi in Danimarca.

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)

Ultima modifica: Mercoledì 2 Novembre 2022
Martedì 27 Settembre 2022

La Cechia ripristina i controlli al confine ceco-slovacco

A causa dell'aumento dell'immigrazione clandestina, la Repubblica Ceca sta temporaneamente ripristinando i controlli al confine ceco-slovacco per un "periodo di tempo inevitabilmente lungo".

Il ministro degli Interni Vít Rakušan è deluso dalla mancata volontà della Slovacchia di rispettare l'accordo di riammissione degli immigrati. Dall'inizio di quest'anno, la polizia ceca ha trattenuto 11.000 migranti illegali.

L'introduzione dei controlli alle frontiere dovrebbe essere discussa a livello dell'UE, ha affermato Zuzana Eliášová. Si prevede un aumento del traffico merci presso tutti i valichi doganali tra i due paesi.

Fonte: https://bit.ly/3LQlf3N

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)

Ultima modifica: Martedì 27 Settembre 2022
Lunedì 26 Settembre 2022

Thailandia: il Governo accelera sui progetti di espansione degli aeroporti

Accelerata l’espansione a livello nazionale e internazionale delle strutture aeroportuali per gestire un numero crescente di passeggeri, afferma il governo, come parte del piano per promuovere la Thailandia come snodo dei trasporti nell'Asean. La portavoce del governo Anucha Burapachaisri ha affermato che il governo sta puntando sul proprio piano di espansione dell’aeroporto per gestire un previsto aumento di passeggeri durante l'imminente alta stagione nel quarto trimestre di quest'anno e oltre.

I progetti di espansione di tre aeroporti internazionali - l'aeroporto Don Mueang di Bangkok, l'aeroporto di Suvarnabhumi di Samut Prakan e l'aeroporto di U-tapao di Rayong - e una serie di aeroporti regionali saranno portati avanti da Airports of Thailand (AoT) e dal Dipartimento degli Aeroporti. Gli aeroporti internazionali gestiti da AoT fanno parte di un progetto infrastrutturale importante, che si collega a un progetto ferroviario ad alta velocità per attirare più investitori nell'ambito dello schema del corridoio economico orientale, ha affermato Anucha.

L'aeroporto di Suvarnabhumi, in particolare, sarà sviluppato per l'obiettivo dell'hub dell'aviazione dell'Asean, allo scopo di gestire fino a 120 milioni di passeggeri all'anno nei prossimi anni. Per raggiungere l'obiettivo, l'aeroporto sta subendo diverse espansioni delle strutture, inclusa la costruzione dell'estensione del Terminal 1 per fornire 28 parcheggi aggiuntivi per aeromobili rispetto agli esistenti 51, che dovrebbero essere completati quest'anno, così come la costruzione di una terza pista, ha affermato Anucha.

L'aeroporto amplierà anche il suo terminal passeggeri a est per fornire un'area aggiuntiva di 66.000 m². Il piano di costruzione biennale dovrebbe iniziare ad aprile. Per il terminal passeggeri verranno forniti 348.000 m² di spazio aggiuntivo. Il progetto di espansione a nord dovrebbe iniziare a gennaio, con un obiettivo di completamento nel giugno 2025. Quando tutti e tre i progetti di espansione dei terminal saranno completati, l’aeroporto ospiterà fino a 120 milioni di arrivi all’anno, quasi tre volte l’attuale capacità di 45 milioni l’anno.

Per quanto riguarda l’aeroporto di Don Mueang, verrà costruito un nuovo terminal che prevede 155.000 m² di spazio aggiuntivo per ospitare 18 milioni di passeggeri in più all'anno. Anucha ha affermato che il progetto del terzo terminal è già stato completato e le parti interessate potranno presto iniziare a fare offerte per la costruzione. [...]

Fonte: https://bit.ly/3Cb3LMo  

 

(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)

Ultima modifica: Lunedì 26 Settembre 2022
Venerdì 23 Settembre 2022

Traffico aeroportuale a Praga: ripresa più forte del previsto

Il traffico passeggeri sull’aeroporto di Praga è stato nei mesi estivi più intenso del previsto. A trainare i flussi sono stati i cechi in partenza per le vacanze.

Nei mesi di giugno, luglio ed agosto sono transitati per l’aeroporto di Praga circa 3,9 milioni di passeggeri, un terzo in più rispetto alle attese. Ad avere un forte incremento sono stati i voli verso le destinazioni estive, soprattutto in Grecia, Italia e Spagna.

L’aumento dovrebbe continuare anche il prossimo anno con una forte ripresa del turismo incoming dall’estero. 

Fonte: https://bit.ly/3RcRZFw

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

 

Ultima modifica: Venerdì 23 Settembre 2022
Venerdì 23 Settembre 2022

Repubblica Ceca - La produzione delle automobili torna a crescere

La produzione delle automobili in Repubblica Ceca è tornata in crescita. Lo ha indicato l’associazione di categoria AutoSap.

Da gennaio a fine agosto in Repubblica Ceca sono state prodotte oltre 801.000 automobili, il 3,4% in più rispetto al 2021. L’aumento è stato determinato dai buoni risultati nei mesi estivi. A penalizzare le aziende sono tuttavia gli aumenti dei costi; infatti, circa la metà delle imprese attende di finire l’anno in perdita.

Andamento molto buono nel settore degli autobus, la cui produzione è aumentata nei primi otto mesi dell’anno del 12,6% arrivando a 3361 mezzi. Iveco Czech Republic, socio Camic, ha prodotto circa 3000 mezzi.

Fonte: https://bit.ly/3C3ACT7

 

(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)

Ultima modifica: Venerdì 23 Settembre 2022