Domenica 19 Gennaio 2025
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L'Italia è un Paese importante per la Slovacchia, soprattutto in un momento di crisi energetica. Dispone di terminali LNG (gas naturale liquefatto) e di una rete di gasdotti che portano direttamente in Slovacchia. Lo ha dichiarato il primo ministro Eduard Heger (OĽANO) dopo l'incontro di giovedì a Roma con il primo ministro italiano Marion Draghi.
"L'Italia è un partner chiave in termini di diversificazione delle fonti di approvvigionamento di gas", ha dichiarato Heger. Ha aggiunto che gli italiani stanno investendo nell'espansione dei terminali e dei gasdotti di GNL per essere in grado di rifornire sufficientemente i Paesi europei.
Entrambi i Paesi hanno introdotto misure per aiutare i cittadini in tempi di alta inflazione e crisi energetica. Heger ha sottolineato che l'Italia ha introdotto una tassa sugli utili in eccesso delle società energetiche, che ha generato entrate per il bilancio. Pertanto, hanno distribuito alle famiglie benefici una tantum. Secondo Heger, la Slovacchia ha un vantaggio rispetto all'Italia in quanto ha introdotto una regolamentazione dei prezzi dell'elettricità per le famiglie entro la fine di quest'anno. "Quello che gli italiani introdurranno dal prossimo anno è ancora in fase di elaborazione. Quindi siamo sulla stessa barca", ha sottolineato.
Draghi e Heger hanno anche discusso della situazione geopolitica in seguito all'attacco della Russia all'Ucraina. Il primo ministro slovacco ha ricordato che l'Italia sta aiutando l'Ucraina dal punto di vista umanitario, militare e finanziario.
L'Italia deve affrontare le elezioni politiche anticipate del 25 settembre. I primi ministri hanno anche discusso della situazione politica interna dei due Paesi e dell'importanza dell'unità dell'Unione europea (UE). "È necessario preservare questa unità anche in questi tempi e guidare i cittadini dell'UE attraverso la difficile crisi energetica in questo modo", ha osservato Heger.
Fonte: https://bit.ly/3RSIEnH
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italo-Slovacca)
Il vice primo ministro Supattanapong Punmeechaow ha sottolineato la necessità di accelerare il sistema di aiuti per le piccole e medie imprese (MSMEs, PMI in italiano) che ancora vacillano in seguito all’impatto del Covid-19: questa mossa andrebbe a stimolare gli sforzi per ripristinare l’economia devastata dalla pandemia.
Le PMI svolgono un ruolo cruciale per la ripresa dell’economia, poiché il 98% delle imprese del paese appartiene a questa categoria, andando a rappresentare il 40-60% del PIL.
Supattanapong, anche in qualità di Ministro dell’Energia, ha parlato al meeting ministeriale delle micro, piccole e medie imprese, come parte del meeting Apec che si terrà nel mese di novembre a Bangkok, al quale sono attesi 21 leader economici.
Durante il meeting tenutosi a Phuket il 9 settembre 2022, i partecipanti sia del settore pubblico che di quello privato si sono mostrati speranzosi per il rilancio delle PMI, che stanno ancora lottando per affrontare il rallentamento economico causato da una pandemia che dura da più di due anni. Il Ministro ha affermato che il meeting si concentrerà sui modi in cui le PMI potrebbero adattarsi meglio alle esigenze del mercato globale in evoluzione. [...]
Secondo Wimonkan Kosumas, vicedirettore generale dell’Ufficio di Promozione per le Piccole e Medie Imprese (Osmep), la prima cosa da fare è quella di semplificare le nuove tecnologie finanziarie per le piccole imprese in modo che esse possano utilizzarle per accedere ai finanziamenti. Un’altra proposta è quella di ridurre i costi commerciali e promuovere progetti di appalti pubblici e privati per aiutare le PMI ad accedere più facilmente ai mercati d’oltremare. Altro provvedimento da adottare è quello di incoraggiare le PMI a convertirsi al mondo digitale, in quanto risulta evidente il fatto che molti business potrebbero utilizzare la tecnologia come strumento chiave per superare l’impatto del Covid-19. È stato inoltre suggerito di sostenere le imprese che si basano su un concetto di sviluppo economico circolare e bio.
Fonte: https://bit.ly/3Ddj1cC
(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)
È aperto fino al 16 dicembre il bando di adesione al programma Missionbooster di Innovation Fund, che permette a piccolo-medie imprese e startup di richiedere fondi fino a 5 milioni di Corone Danesi.
Il progetto è stato lanciato da Innovation Fund, fondo che investe in imprenditori, ricercatori ed aziende con alto potenziale affinché queste possano rappresentare un reale valore aggiunto per la Danimarca, sviluppando progetti d’innovazione per la risoluzione delle sfide che caratterizzano la società danese. Invero, l’Innovation Fund non percepisce come fondamentale il raggiungimento di obiettivi finanziari da parte delle aziende che sovvenziona, piuttosto è importante che quest’ultime portino dei risultati in termini di sviluppo del welfare e dell’occupazione, e di riduzione delle emissioni di CO2 per la promozione di un ambiente più pulito.
Aree d’azione di Missionbooster
Nell’ambito di Innovation Fund, Missionbooster è stato lanciato non solo in quanto programma dedicato all’implementazione di soluzioni a sfide legate all’ambiente, ma anche con l’obiettivo di promuovere un ambiente favorevole per lo sviluppo di conoscenze in ambito di innovazione green da poter applicare in progetti appartenenti a quattro macroaree selezionate dal programma:
Agendo all’interno di queste aree di interesse, i progetti presentati dalle aziende partecipanti al programma dovranno perciò anche contribuire all’incremento di know-how per lo sviluppo di progetti futuri di piccolo-medie imprese e start-up, attraverso una collaborazione con università danesi, istituti, o altre aziende private di ricerca, prevista dallo stesso programma d’azione di Missionbooster. Ponendosi l’obiettivo di sostenere una sinergia tra istituti di ricerca ed imprese, Missionbooster considera fondamentale dedicare il proprio supporto finanziando progetti ancora in fase embrionale.
Criteri di accesso al programma
Per accedere al progetto le aziende interessate dovranno essere piccolo-medie imprese o startup già appartenenti al registro delle imprese danese (cioè devono disporre di un numero CVR in fase di domanda di partecipazione al programma), rispettare i criteri di classificazione europei per piccolo-medie imprese, ed inoltre dovranno rientrare in alcuni parametri economici relativi ai fatturati aziendali degli anni passati.
Per ogni progetto presentato a Missionbooster le aziende hanno la possibilità di ricevere da DKK 1,5 mil a DKK 5 mil, accedendo perciò ad un finanziamento che ricopre fino al 70% del costo totale del progetto presentato.
Criteri di valutazione dei progetti
I progetti presentati per accedere al fondo Missionbooster vengono valutati sulla base di tre criteri:
Uno strumento per gli imprenditori che operano in Danimarca
Ad oggi, la Danimarca è uno dei paesi con gli obiettivi più ambiziosi in ambito di transizione green. Invero, nel paese sono presenti diverse iniziative a sostegno di progetti imprenditoriali volti alla creazione di valore e soluzioni innovative, come quelle promosse da Innovation Fund Denmark, ed allo sviluppo e la nascita di nuove realtà imprenditoriali nel paese.
Fonte: https://bit.ly/3RyBHaT
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio italiana in Danimarca)
La casa automobilistica produttrice di veicoli elettrici ha lanciato una campagna di assunzione a Bangkok come parte del piano per entrare nel mercato dell’EV (Electric Vehicle) in Thailandia.
Da lunedì 5 settembre 2022, Tesla ha pubblicato sul proprio sito annunci per ben 16 posizioni aperte che spaziano dalla ricerca di impiegati nelle public policy a business development manager, service manager e tecnici e consulenti dei veicoli. La decisione è stata presa dopo la registrazione di Tesla come compagnia in Thailandia il 25 aprile. Tesla porterà avanti un business thailandese connesso al mercato dei veicoli elettrici, dello stoccaggio e della produzione dell’energia, con un capitale iniziale registrato di 3 milioni di bath.
Tesla è una delle compagnie più importanti del mondo, con una capitalizzazione di mercato di più di 30.4 trilioni di bath, e si trova al primo posto tra le compagnie che vendono auto a batteria elettrica (BEV). Tesla Energy è inoltre uno dei più grandi fornitori di sistemi di sistemi di stoccaggio di batterie elettriche a livello globale, con un totale di 3.99 gigawatt-ora installati nel 2021.
Fonte: https://bit.ly/3TQ8v0G
(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)
Lo stipendio medio ha superato nel secondo trimestre del 2022 la soglia di 40.000 corone lorde al mese. Sul potere d’acquisto dei cechi però pesa la forte inflazione. Lo rileva l’Ufficio di Statistica Ceco.
Da aprile a fine giugno lo stipendio medio in Repubblica Ceca è aumentato del 4,4%. “Tenendo conto dell’inflazione in termini reali, per la terza volta consecutiva, c’è stato un calo che questa volta è stato del 9,8%” ha notato Jitka Erhartová, capo del dipartimento delle statistiche del lavoro.
A trainare gli incrementi sono stati i settori prevalentemente privati. Nell’industria manifatturiera gli stipendi sono aumentati dell’8%, nella ristorazione e accoglienza di oltre l’11%, nei trasporti di quasi il 9% e nelle telecomunicazioni dell’11%. Sotto la media gli incrementi nei settori pubblici. Nel settore della salute c’è stato addirittura un calo del 21% dovuti alla distribuzione nello scorso anno di bonus relativi alla pandemia covid-19.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
I progetti dei treni ad alta velocità rappresentano un elemento importante in quella che può essere definita come l’ambizione thailandese di diventare un hub logistico dell’Indocina, facendo dello sviluppo della rete ferroviaria del paese una priorità all’interno del piano strategico ventennale del Governo (2018-2037).
Recentemente, molti dei nuovi piani di sviluppo delle reti ferroviarie sono stati implementati, includendo progetti di treni elettrici a Bangkok e nelle province limitrofe, tra questi troviamo la prima fase del progetto sino-thailandese di treni ad alta velocità. Vi è inoltre un progetto di treni ad alta velocità che collegherà gli aeroporti di Don mueang, Suvarnabhumi e U-tapao.
Conformemente alla politica di sviluppo del sistema ferroviario del Governo, la State Railway of Thailand (SRT) mira a portare avanti il progetto di treni ad alta velocità in tutto il paese, da nord a sud.
La linea settentrionale si svilupperà da Bangkok a Chiang Mai, mentre quella orientale connetterà Bangkok con Rayong. La linea nordorientale collegherà Bangkok a Nong Khai, mentre quella meridionale Bangkok a Padang Besar.
Si stima che questi progetti arriveranno ad avere un’estensione di 2.700 km, 1207 dei quali considerati urgenti e quindi posti come priorità. [...]
Secondo la SRT, questa linea di treni ad alta velocità non servirà solo a connettere varie parti della Thailandia, ma costituirà un asse ferroviario per tutto la zona ASEAN.
Tra tutti i progetti, quello sino-thailandese, seguito ad un accordo firmato tra i due governi il 12 maggio 2016 a Pechino, è il pezzo forte ed è composto da due fasi: la prima comprende la costruzione di un sistema di treni ad alta velocità da Bangkok a Nakhon Ratchasima, la seconda continuerà invece da Nakhon Ratchasima a Nong Khai, al confine col Laos.
La prima fase conterà di un investimento thailandese di 179.41 milioni di bath: la linea ferroviaria, con un’estensione di 250 km da Bang Sue (Bangkok) a Nakhon Ratchasima e comprendente 6 stazioni, è prevista per il 2026. I treni che percorreranno questa rotta saranno i Six Fuxing Hao CR300: ognuno di essi composto da sei carrozze con 594 posti [...]. il massimo tempo di percorrenza tra la prima e l’ultima stazione sarà di un’ora e mezzo, in quanto i treni partiranno a distanza di 90 minuti l’uno dall’altro, ogni giorno, dalle 6 alle 12. La tariffa oscillerà tra i 105 e i 535 bath.
La seconda fase del progetto, per un totale di 357 km da Nakhom Ratchasima a Nong Khai, renderà possibili gli spostamenti dalla Thailandia al Laos e dal Laos alla città cinese di Kunming. Avendo già superato la valutazione sull’impatto ambientale, si prevede che quest’ultima venga completata dai tre ai quattro anni dopo la prima, quindi tra il 2029 e il 2030.
La SRT ha affermato che, una volta che tutti e quattro i progetti dei treni ad alta velocità saranno completati e connessi, serviranno come anello di congiunzione per un enorme network di reti ferroviarie per il trasporto di merci e persone tra Cina e Malesia, attraverso Laos e Thailandia. La tratta orientale fornirà inoltre una connessione tra il porto di Map Ta Phut e i tre maggiori aeroporti thailandesi.
Fonte: https://bit.ly/3BplrDz
(Contenuto editoriale a cura della Thai-Italian Chamber of Commerce)
La Corea a luglio ha registrato un avanzo delle partite correnti per il terzo mese consecutivo, ma il surplus è crollato quando il saldo delle merci è diventato rosso per la prima volta in circa 10 anni a causa del rapido aumento dei costi di importazione di energia e altre materie prime.
Secondo i dati preliminari della Banca dii Corea l'avanzo delle partite correnti del paese è stato di 1,09 miliardi di dollari a luglio, rispetto ai 5,61 miliardi di dollari registrati nel mese precedente.
L'eccedenza di luglio è stata anche molto inferiore rispetto allo stesso mese del 2021, quando il paese aveva registrato un'eccedenza di $ 7,71 miliardi.
Nel periodo gennaio-luglio 2022, il surplus cumulativo del paese si è quasi dimezzato a 25,87 miliardi di dollari da un surplus di 49,46 miliardi di dollari registrato nello stesso periodo del 2021.
Il paese ha importato beni per un valore di 60,23 miliardi di dollari a luglio, il 21,2% in più rispetto all'anno precedente, mentre le esportazioni sono cresciute del 6,9% su base annua per un valore di 59,05 miliardi di dollari.
Tra le importazioni gli acquisti di materie prime rispetto al 2021 sono aumentati del 35,5% con in particolare le importazioni di carbone e petrolio greggio che sono aumentate rispettivamente del 110% e del 99,3%.
Di conseguenza a luglio, il saldo commerciale della Corea per la prima volta dal 2012 ha registrato un deficit di 1,18 miliardi di dollari.
Fonte: https://bit.ly/3QqGwlv
(Contenuto editoriale a cura della Italian Chamber of Commerce in Korea)
Le stime di crescita dell’economia ceca nel secondo trimestre sono state riviste al rialzo dall’Ufficio di Statistica Ceco.
Nel secondo trimestre il prodotto interno lordo ceco è aumentato rispetto a un anno fa del 3,7% e dello 0,5 % rispetto al primo trimestre dell’anno. Nell’andamento anno su anno crescono ancora i consumi delle famiglie. Molto buono l’andamento degli investimenti, che hanno registrato un rialzo di oltre il 6%, e quello delle scorte. Il valore aggiunto lordo è cresciuto del 3,4%, mentre il contributo della domanda estera alla crescita rimane negativo.
Secondo gli esperti l’andamento dell’economia ha mantenuto l’energia positiva dei trimestri precedenti. “Nonostante la forte crescita dei prezzi le famiglie non sono state fino ad ora disponibili a limitare i propri consumi e le imprese completavano i progetti d’investimento in essere” ha indicato l’esperto di UniCredit Bank Czech Republic & Slovakia Jiří Pour. Nei prossimi trimestri è atteso invece un rallentamento, che dipenderà fortemente dall’evoluzione nel settore delle energie.
Fonte: https://bit.ly/3cX3jYt
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca)
Il rapporto allegato guarda all'industria hardware-software analizzando gli ultimi dati ed effetti post-pandemia.
In Canada, il crescente numero di lavoratori in smart-working e l’uso della didattica a distanza prolungato, è stato motivo di un'accelerazione per quanto riguarda la digitalizzazione delle attività, come confermato dal passaggio da software locali a SaaS (software-as-a-service), modello prettamente basato su abbonamenti ed accessibilità. Dall'inizio della pandemia, infatti, le imprese del settore della progettazione di sistemi informatici e dei servizi correlati su territorio canadese hanno riportato entrate operative totali di 68,9 miliardi di dollari, la cui quota maggiore proviene dall'Ontario (50,1%), seguito dal Québec (25,5%).
A questo bisogna anche aggiungere che il Canada, ed in particolare la provincia dell’Ontario, sono sede di aziende produttrici di software conosciute a livello globale e quotate in borsa con un’altissima capitalizzazione azionaria, tra cui Shopify, OpenText Corporation, Descartes Systems and Constellation Software Inc.
Al contrario, si può confermare che il settore hardware abbia risentito della pandemia a causa della diminuzione del budget da parte delle aziende nonostante l'analisi riportata confermi una ripresa delle attività economiche nel 2021, il cui andamento ha portato ad un aumento delle vendite di prodotti hardware e in particolare di semiconduttori utilizzati in prodotti tecnologici, telefoni e automobili solo per citarne alcuni.
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana dell'Ontario Canada (ICCO Canada))
Dal 2014 la Commissione europea monitora i progressi degli Stati membri in materia di digitalizzazione e pubblica ogni anno l’Indice dell’economia e della società digitali (DESI). In generale si osserva che la pandemia ha accelerato le tendenze già esistenti. Inoltre, in tutti gli Stati membri le politiche in questo ambito saranno ampiamente facilitati dai €127 miliardi dedicati alle riforme e agli investimenti digitali nei 25 piani nazionali di ripresa e resilienza adottati dal Consiglio.
Secondo i dati del report di quest’anno, l’Italia si colloca al 18° posto fra i 27 Stati membri dell’UE, scalando di due posizioni rispetto al 2021. Considerando che l’Italia è la terza economia dell’Unione europea per dimensioni, i progressi che essa compirà nell’ambito della trasformazione digitale saranno di fondamentale importanza al fine di conseguire gli obiettivi del decennio digitale per il 2030.
Il 25,1 % del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che ammonta a circa €48 miliardi, è destinato proprio alla transizione digitale. Questo garantisce i fondi necessari per accelerare la trasformazione digitale dell’Italia. Da un punto di vista del capitale umano, più della metà della popolazione non dispone nemmeno delle competenze digitali basilari, e la percentuale degli specialisti rimane sotto la media UE. Il numero delle PMI dotate di un livello minimo di digitalizzazione (60%) è invece in aumento. Sono stati fatti dei progressi in termini di connettività e nell’erogazione di servizi pubblici digitali: nonostante soltanto il 40% dei cittadini italiani ne faccia ricorso, l’incremento negli ultimi due anni è stato notevole.
La Germania si colloca invece al 13° posto. La digitalizzazione è tra gli obiettivi principali del Piano di Sviluppo e Resilienza (DARP) della Germania: infatti, più del 50% del budget totale di €26,5 miliardi è destinato alla trasformazione digitale.
In termini di capitale umano, la Germania presenta dati contrastanti: la percentuale di persone con competenze digitali di base è leggermente inferiore alla media; al contrario, la quota di professionisti nel settore è superiore. Per quanto riguarda la connettività, la copertura della rete fissa ad altissima capacità è migliorata in modo significativo. Tuttavia, la Germania è ancora in ritardo per quanto riguarda la copertura in fibra ottica (con il 15,4% si colloca tra le ultime posizioni). Infine, la maggior parte degli indicatori riguardanti l’integrazione delle tecnologie digitali all’interno delle imprese si attesta intorno alla media UE.
Fonti: https://bit.ly/3q62VK3; https://bit.ly/3Rzqmr0; https://bit.ly/3KEqVgV
(Contenuto editoriale a cura della Camera di Commercio Italiana per la Germania)